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Autore: arimika    20/09/2012    3 recensioni
'' Un solo pensiero mi opprimeva, una sola cosa m’impensieriva. Ero sola, brutta ed antipatica per il mondo intero.''
Il pensiero di un'adolescente precipitata in un incubo a sua insaputa. Una ragazza che non riesce più a vedersi nello specchio, di fronte a lei un'immagine diversa. é il suo incubo e non sa come uscirne perchè non se ne rende conto. Una percentuale di quelli che sono affette da questa malattia muoiono, un'altra parte sopravvive, ma con lesioni interne o problemi eterni con il cibo. é l'anoressia, e purtroppo, anche la protagonista di questa storia ne soffre.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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'' Un solo pensiero mi opprimeva, una sola cosa m’impensieriva. ero sola, brutta ed antipatica per il mondo intero.''

15-09-2012

Caro diario,
mi chiamo Giulia ed ho quindici anni. Una marea di lentiggini mi opprime la faccia, ho gli occhiali e l'apparecchio. Sono un'emarginata nella mia società. La differenza non è sostanziale, ma comunque è avvertibile. Il peso della mia solitudine l'ho pagato sulla mia pelle: mi sono riempita di dolci, merendine e patatine, tutta roba che fa ingrassare insomma. Ora sono grassa, con il viso paonazzo e le gote rosse e, dulcis in fundo, strapiena di brufoli e acne. Un quadro meraviglioso il mio, non vi pare?
Se vogliamo anche aggiungere all'elenco delle mie disgrazie la morte prematura dei miei, direi che la mia posizione è comprensibile. Ora sono in un orribile orfanotrofio. Un paio di volte sono già scappata, ma non sapevo dove andare e sono tornata sempre indietro. Comunque sono troppo grande perché sia adottata, è impensabile che succeda il miracolo tanto sperato. Anche con i pasti ridimensionati rimango enorme, sono obesa probabilmente. 
Ti starai chiedendo perché sto scrivendo questa pagina di diario su uno stupido pezzo di carta, il motivo per tutto ciò. Bene, non lo so nemmeno io. Forse lo faccio per sfogarmi, non ne ho idea.
Quando guardo i ragazzi e noto qualcuno che mi osserva, esso gira subito lo sguardo, neanche fossi un essere ripugnante.
Io ci provo in ogni modo nel risultare simpatica, ma la conclusione è sempre la stessa, finisco per essere usata. Però ieri è ricominciato l'anno, ora sono in secondo superiore, dall'anno scorso posso frequentare le scuole normali. E questo è un bene. Oggi è entrato in classe nostra un tipo nuovo si chiama Manuele, è scontroso con tutti e lo circonda un'aura di negatività. Lui invece di me non vuole avere amici: quando l'ho guardata, mi ha fulminato! Poi mi si è avvicinato e mi ha detto all’orecchio: -’’ non guardarmi più, non vorrei rischiare di incrociare il tuo sguardo ripugnante.'‘ Poi com’era venuto se n'è andato, da maleducato. Oggi mi sono guardata allo specchio, ho deciso che sarei cambiata. Quelle poche curve che ho non sono un bello spettacolo, la prova costume non è possibile farla con i rotoli di grasso che ho. da oggi si cambia vita, sono a dieta!
Ho deciso che per un qualche tempo solo insalata, frutta e verdura ma mini porzioni. Speriamo funzioni.
 
25-09-2012

Oggi la dieta sta iniziando a dare i suoi frutti, ho notato una leggerissima diminuzione di peso, non importa se leggerissima, è già un punto di partenza. Inizio anche a fare ginnastica, aerobica, zumba, attrezzi e Gag, queste discipline non avranno più segreti per me. Quel tipo nuovo, Manuele, continua a tirarmi delle frecciatine, mi guarda male e ogni volta che gli parlo, finge di non sentirmi. Fa così con tutti, è uno strano, con qualche rotella fuori posto probabilmente, e fa paura. I ragazzi continuano a guardarmi sottecchi, manco fossi il risultato di n esperimento genetico, e le ragazze continuano a parlarmi, ma sono distanti dall'essere mie amiche.
 
5-10-2012

Manuele si è trasferito. è apparso nel mio riformatorio stamattina, con i bagagli alla mano. Non mi ha visto, sono stata attenta a rimanergli lontana. Poi, quando sono tornata nell'istituto, sono stata costretta ad andare a studiare in biblioteca. Sono l'unica che ci va, le altre studiano in camera, o meglio, nell'aula studio, ma c'è troppa confusione per me. Ho aperto il portone e che si è richiuso forte dietro di me. Ho notato che la luce era accesa, sono entrata. Non mi sarei mai aspettata di vedere ciò che ho visto. Né ciò in cui mi sono imbattuta si sarebbe aspettato di vedermi. Seduto, dietro una delle tante librerie, stava Manuele. Ma aveva una strana luce negli occhi, erano rossi. Le sue guance erano bagnate, il libro che stava leggendo aveva degli aloni sulle pagine. Per sbaglio ho fatto un rumore e lui si è girato verso di me. Mi ha visto, mi sta osservando anche in questo momento.
Sto scrivendo la stessa pagina da due ore cancellando e riscrivendo le stesse cose volte su volte. Lui mi ha visto, mi ha salutato; era sorpreso, forse voleva chiedermi qualcosa ma non ne ha avuto il coraggio, forse. Oppure semplicemente non aveva voglia di parlare, ed è la cosa più probabile.
La dieta procede, i chili persi si vedono sul mio corpo, dallo specchio si vede la perdita, ma non mi soddisfa.
A scuola i prof mi chiedono se sono malata, secondo loro sono troppo magra per il mio solito, invece non capiscono che mi sto aggiustando, sto diventando una bella ragazza, finalmente. Però sono stanca di questo silenzio e di questo stupido pezzo di carta. Ho deciso, intavolerò un discorso con Manuele.
 
22-12-12

Non sto scrivendo molto questo diario, perché mi serve così, giusto per passare il tempo che non so come sprecare.
Però è successa una cosa particolare che ci tengo a scriverti: mi sono innamorata! Sono cotta di Manuele, ed è una cosa stupenda. Da quella volta in libreria siamo diventati ottimi amici, anche a scuola. Lui nota i miei cambiamenti e si preoccupa come gli altri per la mia salute. Ha anche convinto gli educatori a mandarmi dal dottore, quando mi ha visto, mi ha obbligato a sostenere alcuni esami ed ha parlato con il mio accompagnatore. Hanno tentato di dirmi qualcosa, ma non ho capito di cosa si tratti. Da qualche tempo ho dei giramenti di testa e mi sento poco bene, ma sto migliorando.
 
23-12-12

Manuele mi ha detto che mi ama! E mi ha invitato ad uscire domani sera.
Ovviamente non possiamo chiedere il permesso agli educatori: scapperemo. Sono emozionatissima! Già sto decidendo cosa indossare.
Farà freddo, c'è già la neve, ma solo un poco per rendere il Natale magico per i bambini. Comunque ora è tardi. Vado.
 

***
 
 

Mi permetto di scrivere qualcosa su questo foglio di carta. Sono un dottore, e sto scrivendo il seguito della storia di Giulia.
Lei e Manuele, il suo ragazzo, sono scappati dall'orfanotrofio verso le 23.00 orario in cui tutti sono a dormire nell'istituto, per regolamento. Sono riusciti ad arrivare fino al centro. Poi nella piazza principale, in mezzo alle luci natalizie fastose la ragazzina si è sentita male. Ha perso la possibilità di vedere, è caduta e non si è più rialzata. È stata portata via dalla stessa illusione che le aveva garantito un corpo più sano. Nella sua cecità malata aveva smesso di mangiare da parecchio tempo, e quell'uscita aveva anche lo scopo di farle tornare l'appetito. Da alcuni mesi era diventata anoressica, all'inizio di questa sua follia era una bella ragazza, con molti amici e in molti desideravano la sua mano. Poi lei è cambiata. Manuele, innamorato anch'egli, si è accorto di ciò e voleva salvarla. Purtroppo non ce l'ha fatta. Giulia Bellomo si è spenta il 24-12- 2012 alle ore 23. 58 per un'insana follia. si esprime il più sentito cordoglio ai suoi amici ed a tutti quelli che le volevano bene.
 
 

***
 

Sono Manuele, mi sono innamorato di una ragazza che si è spenta fra le mie braccia. mi sento colpevole di non averla costretta a mangiare prima, ma non mi ero accorto di quanto lei stesse poco bene. Non mi avevano parlato del commento del dottore sul su stato di salute, sulla sua anoressia. Per alcuni sarà solo un'altra persona da aggiungere al registro dei morti, per altri un'anima qualunque, per altri ancora una ragazzina consumata troppo in fretta da se stessa. Per me un'altra persona che ho perso e che non potrò più riavere. Non voglio un'altra ragazza, voglio lei, non voglio essere adottato, rivoglio la mia famiglia. È per questo che ho deciso di andare avanti, affinché le loro memorie non vadano perdute. Chiedo solo scusa a Giulia, per non averla potuto aiutare.

 
***
 
 

Sono triste ora, perché ciò che stavo avendo l'ho perduto per colpa della mia stupidità.
Ormai ciò che ho fatto è stato, nessuno può più cambiare il passato.
 
 
Sono Giulia e sono morta il giorno del mio primo appuntamento.

Ero anoressica. 
Ho perso una grande opportunità: la vita.

  
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