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Autore: Yuki Dragon Slayer    20/09/2012    0 recensioni
[Anime/manga Inventati]
[Anime/manga Inventati][Anime/manga Inventati]Questa storia è stata inventata personalmente da me, con l'aiuto di due mie care amiche. Questo Shoujo ha come protagoniste tre ragazze con caratteri differenti, ma unite da una grande amicizia.
Ayumi Tanaka è il maschiaccio del trio, ma sotto sotto nasconde un gran cuore. Mia Haikawa è la presidentessa del consiglio studentesco, intelligente e controllata, ma conoscerà il vero significato della parola amore? E poi c'è Sayoko Tsuragishi, una ragazza brava nello sport, innamorata dell'amore e con un fratellastro iper-protettivo. Insomma, la sana mentlità non rientra proprio nei loro schemi e tutto comincerà a stravolgersi ancora di più con l'arrivo di Masato Daidaiiro. Il suo arrivo influerà sui sentimenti di Sayoko, Mia o Ayumi? E le dicerie su Yuri Nakamura e su Usagi Ichikawa cosa porterà nella vita delle ragazze? :3 Per saperlo dovete entrare a far parte di questa storia nell'accademia Tsunigomuchi, dove i colpi di scena sono sempre i benvenuti!
Genere: Comico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Episodio 2 -Tutto accade per una ragione-


La luce che filtra dalle finestre mi acceca, ho dormito intensamente tutta la notte, senza sognare, non mi preoccupo più di tanto, ripenso a ieri.. Dalla mattina, il momento in cui mi sono sentita morire, alla sera, quando quel ragazzo mi aveva riaccompagnata a casa.. Daidaiiro!
 Tutt’a un tratto il suo sorriso mi riaffiora alla mente, i suoi capelli e persino i meravigliosi occhi color verde muschio. Chissà se lo avrei rincontrato un giorno.. ammetto che mi sarebbe piaciuto incontrarlo nuovamente, mi è sembrato una persona molto dolce..
Mentre continuo a rimuginare sui miei pensieri, un rumore mi scuote. Qualcuno bussa alla mia porta.
-Avanti.- La porta si apre lentamente, quasi fosse un film horror, quando improvvisamente si spalanca e vedo qualcuno correre verso di me, mi spavento così tanto che caccio un urlo agghiacciante e colpisco con un calcio il misterioso aggressore, socchiudo gli occhi e sento l’individuo steso a terra che mormora qualcosa, tendo l’orecchio e ascolto attentamente. –M-my sweet Crème Caramel..- -O mio dio, Giraya! Sei tu!! Ma che ti è saltato in mente?! Mi hai fatto prendere un tale spavento..- Faccio un sospiro di sollievo.. è solo il mio adorato fratellone. Si rialza subito e mi abbraccia con stretta ferrea, facendo finta di piangere.
-Volevo solo abbracciarti! Ieri sera mi sei sembrata così triste! Pensavo che un bacio dal tuo fratellone sarebbe stato utile!- Svicolo dal suo abbraccio. –Come come come?! Un bacio?! Giraya per l’ultima volta, sono tua sorella!- Giraya mi guarda con un sorriso malizioso. –A-D-O-T-T-I-V-A.- Vengo travolta da un istinto di  tristezza. –Non c’è bisogno di sottolinearlo..-

Scappo verso la cucina, a gran velocità, sento mio fratello che cerca di scusarsi, ma non lo ascolto,  mentirei se dicessi che non ci sono rimasta male. È vero, sono un’orfana, ma non c’è bisogno di ricordarlo sempre e di solito neanche lo dico agli altri, non voglio essere amica di qualcuno solo per compassione o perché gli faccio pietà.
Raggiungo l’entrata della cucina e prima di entrare mi do’ qualche schiaffetto sulle guance con entrambe le mani, leggeri, solo per svegliarmi un po’ e riprendermi da questa scena così burrascosa, forse sono stata un po’ troppo scortese con Giraya.. in fondo voleva solo abbracciarmi..  dopo sarei andata a scusarmi..

Sento uno strano rumore, solo dopo averci pensato su, capisco che era il mio stomaco che supplicava di mettere qualcosa sotto i denti dopo aver digiunato la sera prima. Vado in cucina, ma non vedo la mamma, subito dopo noto un foglietto di Kazumi:
Buongiorno Sayoko, la colazione è sul tavolo, ti prego ricorda di dare il bento che hai preparato, anche  a Giraya, sai che ti vuole molto bene. A stasera. Kazumi
Sorrido. Che stupenda mamma che ho, mi siedo, faccio colazione con calma, metto le stoviglie nel lavandino e corro in camera mia a mettermi la divisa.
Suona il campanello. Di sicuro è Ayumi. Apro la porta, è proprio lei. –Buongiorno Sayo! Pronta per il secondo giorno? Va un po’ meglio?- Il suo sguardo è preoccupato, ma le rispondo con un gran sorriso, degno di me.
-Tutto a posto, non preoccuparti.- Ayumi mi sorride e sospira di felicità. –Grazie al cielo, pensavo fossi ancora triste.. Allora, andiamo?-  -Aspetta, devo prendere il bento!- -Fai in fretta!-  -Sì!-

Corro in cucina, vedo due scatoline infiocchettate.. Due?! Quel bradipo si era dimenticato il pranzo!
Metto tutti e due i bento nella cartelletta, prendo Ayumi per un braccio e la trascino fuori, chiudo la porta e inizio a correre, Ayumi riesce a malapena a tenermi il passo, ma riusciamo ugualmente a parlare.
-Sayo! Dove stai andando?! Non correre!-  -Scusa Ayumi! Giraya ha dimenticato il pranzo! Glielo devo portare!- Guardo avanti a me. Eccolo! È proprio in mezzo alla strada con Mouri-kun e Kurosaygo-kun.
-Giraya!!!- Urlo il suo nome, lui si gira e mi sorride tristemente. –Hey, Tsuragishi come va?- -Tutto bene, grazie Mouri.- Mi rivolgo al mio fratellone. –Giraya, hai dimenticato questo a casa e.. mi scuso per essere scappata via così e per essere stata maleducata..- Frugo nella mia cartella e trovo il bento, riesco a recuperarlo e glielo porgo, lui scuote la testa e lo prende. –Sono io che devo scusarmi, sono stato avventato..mi sento un verme.- Gli sorrido. –Non preoccuparti di questo. Buona giornata.- Questa volta sono io che gli dò un bacio sulla guancia e saluto gli altri amici di mio fratello. Mentre mi allontano sento che parlano.  –Waaa, che invidia! Sei troppo fortunato ad avere una sorella così dolce e carina!-
-Appunto! Sei addirittura biondo con gli occhi grigi! Il che è una rarità, tanto che piaci a metà scuola!-

Sento Giraya che ride. –Lo so, ma che volete farci, sarà stato un segno del destino!- Mi volto per guardarlo, non so se l’ho mai accennato, ma adoro quella piccola stella rossa che ha sulla guancia sinistra, poi quando ride, è ancora più buffa.

Sento dei passi dietro di me, mi giro, sono Ayumi e Mia. –Buongiorno  Mi-chan! Ciao Ayumi hai incontrato..- Non faccio in tempo a finire la frase che Ayu mi prende per le spalle e mi scuote come un ossesso facendomi girare la testa.-Come hai potuto lasciarmi da sola!! Sayo io ti spezzo le gambe se lo rifai!!- Mia cerca di dividerci, quando Ayumi mi lascia e io cado  a terra, seduta,  come una pera cotta. –Ayumi! Non farlo più! Ti ricordi cosa le è successo ieri?! E tu la tratti così?! –H-hai ragione Mia, ma mi ha lasciata da sola in mezzo alla strada!- -Poco male, perché dopo ci siamo incontrate e tu avevi ancora la lingua a penzoloni per la corsa!- Scoppio a ridere, una risata vera, di quelle che non facevo da un pezzo, mi vengono addirittura le lacrime agli occhi dal ridere; Mia e Ayumi si scambiano un’occhiata, si sorridono, mi aiutano ad alzarmi e subito dopo scoppiamo tutte e tre a ridere.
Ayu è la prima a parlare. –Dovremmo farlo più spesso! È uno spasso!- -Concordo!- Sorrido, in questo momento sono davvero  felice, sono leggermente rossa in volto, ma la cosa più importante è che sto bene in questo preciso istante.
-Ciao Tsuragishi!-  “Questa voce.. mi sembra familiare.. ma è..” Mi giro di scatto e lo vedo lì, di fronte a me, dall’altro capo della strada, con il suo meraviglioso sorriso e i suoi decisi occhi verdi. Masato Daidaiiro. Per un attimo non riesco a trovare le parole e divento ancora più rossa. –B-buongiorno a te Daidaiiro.-
-Hai tenuto fede alla promessa! Hai un sorriso stupendo!- Il suo sorriso è pieno di dolcezza. –Ci vediamo dopo!- Rimango come paralizzata.. “L’ho rincontrato.. io.. lui..ma come..”

Ayumi mi circonda il collo con il braccio, ma senza farmi male e mi sfrega la testa. –Hey, ma chi è quel tipo carino che ti ha detto quelle cose? Non penso di averlo già visto a scuola, anche se portava la nostra divisa..- Mi libero dalla presa di Ayu, ma cosa avevo? Una calamita per essere presa a forza dalle persone?
-No aspetta, cosa?! Aveva la nostra uniforme?! Allora Masato viene nella nostra scuola!-  Uno strano senso di felicità mi investì improvvisamente. Mia mi guardò un attimo. –Quando l’hai incontrato Sayo?-
-Ieri.. mentre piangevo sotto il Ciliegio.. mi ha fatto smettere di piangere asciugandomi le lacrime semplicemente con  un suo sorriso.. e ovviamente con il suo fazzoletto.. abbiamo parlato fino ad arrivare a casa e poi.. mi ha detto “La prossima volta che ci incontreremo, voglio vederti sorridere”..-
Mia e Ayu urlano dalla felicità. –Sayo-chan ha fatto colpo eh?- -Sono pienamente d’accordo con te, Ayu.-
-Ma che dite?! L’ho conosciuto appena ieri.. e poi ha fatto così solo perché era preoccupato..evidentemente!- è quello che volevo dire, ma.. lo penso veramente? Sinceramente non so rispondere.

Un solo suono mi riporta alla realtà. Il suono della campanella della scuola. –Oh no! Se non ci sbrighiamo arriveremo in ritardo!- Corriamo il più velocemente possibile ed entriamo in classe in tutta fretta.
Ci sediamo ai nostri banchi, abbiamo il fiatone, ma per fortuna il professore non è ancora arrivato.
Ayumi comincia a ridere, mi giro dietro per vederla in faccia. –Che hai da ridere?-  Continua a ridere di gusto imperterrita. –Sayoko prova a vedere alla tua destra!- Mi giro verso destra. Non ho nessun compagno di banco, il posto  è completamente vuoto. –Che razza di ragazzo è quello che il secondo giorno di scuola sta assente?!- Sbuffo, ma non posso farci niente, mi dovrò accontentare di stare così.
Sono le 8.30, ma del prof. Nessuna traccia. Mia si rivolge a noi. –Ragazze sono le 8.30 e il professore non è ancora arrivato, non siete preoccupate?- Ayumi sta pendendo sulla sedia e ha messo i piedi sul tavolo.
-Ma chissene frega, mezz’ora in meno di lezione! Niente di meglio per me!- Ci rifletto su.
-Sono sicura che starà arrivando.- Proprio in quel momento il professor Umazaya fa il suo ingresso in classe.
-Ragazzi, scusate per il ritardo, ma ho una grande novità per voi.- Tutti noi stiamo zitti, siamo impazienti di sapere questa grande “novità” , la curiosità è massima, tanto che per la prima volta, il professore ha l’attenzione di tutti, persino di Tanaka.
Il professore si sistema la cravatta. Classico modo delle persone per tenerci ancora sulle spine, tanto che dopo un po’ Ayumi scoppia. –Si vuole decidere a dire ‘sta novità Prof?!-  
-Certo.. Allora ragazzi, mi è giunta notizia, che da oggi avrete un nuovo compagno di classe.- Un coro di ‘Oh’ e ‘Wow’ si leva nella classe; il professore si schiarisce la gola. –Questo ragazzo ha un anno in più, ma frequenterà questa classe, è appena arrivato qui a Tokyo e voglio che lo trattiate molto bene, intesi?-
La classe si unì in una sola e unica risposta. –Sì.-   -Bene; e ora che sono sicuro della vostra disponibilità ve lo presento. Lui è..-  La porta si spalanca, entra un ragazzo con la nostra stessa divisa, è alto, uno stupendo sorriso, occhi verde muschio, capelli fulvi.. ma un momento.. QUELLO è MASATO!

Ayumi si alza in piedi sulla sedia indicando Masato. –Tu sei quel ragazzo di stamattina! Quello che ha salutato Sayo!- Mi alzo in piedi, le tappo la bocca e la faccio sedere, tenendogli le mani sulla bocca.
-ehm... la prego continui professore- Faccio una risata leggermente nervosa.
Masato ride leggermente e comincia a presentarsi alla classe.
-Salve a tutti, sono Masato Daidaiiro, ho 17 anni, spero di esservi d’aiuto in qualche modo, mi dispiace solo di essere quasi un intruso.- Sfoggia uno dei suoi incredibili sorrisi. –Tu non sei assolutamente un intruso!-
Ho capito di essere stata così tanto spudorata, solo quando tutta la classe era rivolta verso di me.
Mi metto subito a sedere. “CHE STUPIDA! Cosa mi è saltato in mente?!”

-Sono felice di non essere un intruso almeno per te, Tsuragishi.- Il professore guarda Masato e poi guarda verso di me. –Vi conoscete?- Daidaiiro mi guarda per un momento. –Si può dire di sì, Professore.-
-Benissimo! Vedo che la fortuna ti sorride, c’è un banco vuoto proprio vicino a Tsuragishi. Siediti pure lì.-
-Certamente prof.-  Masato arriva velocemente al banco vicino al mio, si siede e mi sorride.
-Sono contento che ci siamo rivisti così presto, anche se sapevo che ci saremmo rincontrati.-
Arrossii e gli sorrisi anche io. Ok, ora posso dire con assoluta certezza, che qualcuno vuole farmi prendere un quadruplo infarto, ma che posso dire.. Guardai le altre due e mi fecero l’occhiolino. Non potevo più scappare, sono circondata, non ho vie di fuga, a questo punto posso semplicemente dire.. –Tutto accade per una ragione.. no?-
Suona la campanella dell’intervallo, mi alzo e mi giro verso Masato. –Daidaiiro-kun potrei parlare con te?-
-Certo Tsuragishi.- Andiamo fuori dall’aula, nel corridoio, ci sono dozzine di ragazzi, tutti felici che parlano, ridono, si prendono a botte.. si prendono a botte?!

-Scusami un attimo Daidaiiro-kun!- Corro subito in classe da Ayumi. –Ayu-chan! Dei ragazzi si stanno picchiando in mezzo al corridoio!-  -Cosa?! Grazie per avermi avvertito in tempo Sayo-chan.- Vedo Ayumi correre verso la massa di ragazzi, mentre io corro da Daidaiiro.
-Scusa per essermene andata così.-  -Non fa niente Tsuragishi, hai fatto una cosa giusta.- Mi sorride come sempre.  Prendo il fazzoletto azzurro che mi aveva prestato il giorno prima e che ho ritrovato giusto pochi minuti fa. Glielo porgo. –Per sbaglio non ti ho ridato il fazzoletto, l’altra volta; mi dispiace, non era mia intenzione prendertelo.- Masato si mette a ridere. –Tranquilla, puoi tenerlo, ne ho tanti a casa e poi penso che l’azzurro ti doni molto.- -ah.. grazie sei molto gentile.- Sorrido e arrossisco leggermente.
-Allora.. come mai sei venuto qui a Tokyo?- -Vedi, io abitavo ad Okinawa, lì è tutto meraviglioso, spiagge lunghissime, onde fantastiche.. era stupendo fare surf lì..- -Facevi surf?! Wow! Che forza!-

 -Sì, ma vedi.. non c’erano abbastanza scuole nei dintorni e la mia domanda d’iscrizione era stata rifiutata per via del sovraffollamento nelle classi di tutte le scuole, così ho perso un anno; Quest’anno invece sono venuto qua, purtroppo la mia domanda di iscrizione era arrivata in ritardo, perciò ieri non sono venuto in classe, ma non vuol dire che non ero a scuola.- -Beh, direi proprio che c’eri se ti ho incontrato per la prima volta.-  -Esattamente,sono stato tutto il giorno in segreteria per ritirare la divisa, non sai che noia ho provato..- In quel momento ci raggiungono Mia e Ayumi. –Tutto posto Ayumi-chan?- -Certo che domande! Li ho portati dal preside su due piedi.- -Sai perché litigavano?- -Volevano chiedere a Mi-chan un appuntamento, ma ognuno diceva all’altro che non avrebbe avuto possibilità e così.. è scoppiato un putiferio.- Mia divenne cupa all’improvviso.   –Non voglio essere la causa di problemi del genere!-
Le patto la schiena. –Tranquilla Mi-chan, non è colpa tua se sei così carina!- -Già, concordo.- Guardiamo tutte Masato per la cosa che ha appena detto. Io mi innervosisco un po’ a quelle parole. –Sì vabbe ecco, dovevi dirmi qualcosa prima che arrivassero loro?-
-Sì ecco.. Tsuragishi, ieri ci siamo incontrati sotto il ciliegio e tu stavi piangendo.. posso sapere il motivo?..-

Mi irrigidisco, resto a bocca aperta, non posso dirglielo, non così, non ora; sarebbe troppo.. troppo.. avventato e rovinerei tutto.. aspetta... tutto cosa? Non c’è niente tra di noi..
-Ecco.. Ah già mi sono ricordata di una cosa da fare, ci vediamo dopo!!- Scappo verso le scale per arrivare più in fretta possibile sul tetto, è il posto più sicuro in quel momento.. almeno credo.
Spalanco la porta, mi sembra che non ci sia nessuno, faccio qualche passo in avanti e respiro a fondo l’aria fresca. Il tetto è un posto stupendo, perfetto per riflettere e stare un po’ da soli, è uno dei miei posti preferiti dopo il nostro ciliegio, infatti ci vengo spesso, talvolta anche con Ayumi e Mia a pranzare , quando non vogliamo stare in mezzo alla calca, ma presto o tardi, uno degli ammiratori di Ayumi si sarebbe fatto vivo e il nostro pranzo sarebbe stato rovinato, ma in fondo.. è comunque bellissimo venire qui.
Mi giro verso sinistra.. ad un tratto mi sento paralizzata, non riesco a muovermi e nessun suono riesco a far partire dalle mie corde vocali. Lì, appoggiato alla ringhiera, c’era il ragazzo che giusto il giorno prima mi aveva umiliata, delusa, aveva ucciso i miei sentimenti. Voglio andarmene, ma non riesco proprio a muovere le gambe, spero solo non si accorga di me.

Come non detto, in quel preciso istante, Gumorikawa si volta, stupito, comincia a camminare verso di me.
Sono presa dal panico. “cosa faccio?! Cosa dovrei fare?! Che qualcuno mi aiuti!”  Mi arriva davanti.
-Buongiorno Tsuragishi. Bella giornata, non è così?-  “M-ma che sta dicendo? Si sta prendendo gioco di me!”
Comincia a ridere, proprio quelle risate di gusto, ma nella sua risata  c’è un non so che di maligno. Con una mano mi afferra il volto, con forza.
-Sai sono stato stupido a rifiutare la tua proposta, usando te potevo avvicinarmi di più ad Haikawa, lei sì che è intelligente, al contrario di una stupida mocciosa come te.-  quelle parole mi facevano male. Perché doveva comportarsi così con me? Sembrava così gentile.. e invece è solo un mostro!
Mi stringe a sé, in maniera brusca, tenendomi sempre alzato il volto con una mano. –Tu mi aiuterai nel mio intento, capito?-  Avevo paura,  ma non l’avrei aiutato, per nessuna ragione al mondo. –N-no, scordatelo! Non  aiuterò mai una persona disgustosa come te!-  Ride ancora, non pensavo che lo avrei mai visto ridere, ma forse era meglio così, perché era uno spettacolo agghiacciante.
-Non  fare la bambina coraggiosa, non la sai fare, tu mi aiuterai.
Accettalo!- -No!-  Riesco a svicolarmi dalla sua presa e cerco di correre alla porta per ritornare giù, ma lui mi raggiunge, mi prende per il braccio e mi tira uno schiaffo. Cado a terra sul fianco destro,girata verso la porta, ho la guancia in fiamme , questa volta non per l’imbarazzo, ma per il dolore. Le lacrime scendono velocemente sul mio volto, non ne posso più, sono sfinita. “Qualcuno mi può aiutare? Aiuto!”  Si abbassa su di me. –Povera illusa, tu da ora sei mia!-
Si apre di botto la porta. –LASCIALA STARE, VIGLIACCO!- è Masato, mi ha raggiunta sul tetto. “Finalmente.. qualcuno è arrivato..”  Masato corre verso di me e tira un potente calcio a Gumorikawa, che si accascia a terra dolorante. Daidaiiro mi aiuta ad alzarmi e mi porta dentro, chiudendo la porta, per evitare che Gumorikawa venisse ancora da noi. Io però non riesco a fermare le lacrime.  –Dimmi la verità.. è stato lui a farti piangere anche ieri, vero?- Continuando a piangere, mi appoggio alla spalla di Masato, fino a che.. dopo aver pianto a lungo, cado a terra, sfinita, esausta e svenuta.
Mi sveglio, mi guardo intorno, le pareti della stanza sono bianche, il pavimento è piastrellato bianco e marrone. Masato mi sorride, è vicino a me.
-Finalmente ti sei svegliata, bella addormentata.- Sono ancora un po’ frastornata. –D-dove mi trovo?..-
-Sei nell’infermeria. Sei  svenuta dopo che quel tizio ti ha importunata.. non ti ha fatto niente di male vero?..- Per la prima volta, nel volto sorridente di Masato vedo la sua faccia preoccupata.
-Mi ha solo.. dato uno schiaffo, ma.. sto bene ora..- Mi metto una mano sulla guancia, è calda, non mi fa più male, anche se con le dita scorro i margini del cerotto che la dottoressa mi ha applicato; inconsapevolmente sorrido e questo sembra rallegrare Daidaiiro.

-Ora puoi alzarti? Sarebbe meglio se andassimo a casa.- -Sì, penso tu abbia ragione.- Masato mi offre la sua mano, arrossendo leggermente la afferro e mi tiro su in piedi sorridendogli.
Usciamo dall’infermeria, davanti a me vedo due figure che si muovono a passo fulmineo, vengono verso di me e mi abbracciano forte contemporaneamente, sono Mia  e Ayumi. –Sayo-chan! Mi dispiace di non essere arrivata in tempo!! Avrei voluto sistemare io quel tipo!!-  Mia poi prende la parola, sempre abbracciata a me.
-Ci dispiace, ma una folla di ragazzi che volevano chiedere un appuntamento ad Ayumi ci ha rincorso per un’ora, fino a che il preside li ha mandati tutti in punizione nella palestra, visto che erano più o meno una ventina.
Comincio a ridere. –Ayu-chan non dovresti dire una volta per tutte ai tuoi ammiratori di lasciarti stare??-
-Io glielo dico, che credi?! Ma loro continuano ad infastidirmi, solo perché non ho un ragazzo.-
-Beh se è per questo neanche noi abbiamo un ragazzo, ma non ci inseguono così gli altri.-
-Mi-chan parli proprio tu che stamattina hai dato il via ad uno scontro all’ultimo sangue per il tuo cuore e tu Sayo.. – Guardo Ayumi con aria confusa, cosa stava per dirmi?  -Ti cercava Goishiniki-kun, vuole confessarti che ti ama ecc. ecc.-   -Ah ma io..-
Ad un tratto Daidaiiro mi prende per mano e comincia a camminare.

-Forza ragazze, si torna a casa, su!-  Mi-chan e Ayumi ci vengono dietro. –Ma Sayo-chan non dovresti almeno rifiutare Goishiniki-kun?- -Non c’è tempo ragazze dobbiamo andare a casa!- Mi guardo la mano. Masato la sta stringendo forte, arrossisco violentemente.
-M-ma hanno ragione, dovrei andare almeno a declinare la proposta..- -Non c’è tempo per queste cose, piuttosto andrò io a dirglielo.- Ayumi guarda male Masato. –Daidaiiro non sei tu quello che ama Goishiniki-kun, deve andare Sayo-chan a dirglielo.- Masato si gira all’improvviso, innervosito e va incontro ad Ayumi-chan. –Ho detto che ci andrò io, va bene? Bene.- Ayu per la prima volta non dice niente, ma fulmina Daidaiiro per un attimo, poi sorride e mentre usciamo dalla scuola si mette le braccia dietro la testa.
Per il resto della strada rimaniamo tutti in silenzio, fino a quando Mia deve svoltare l’angolo per tornare a casa sua.  –Ciao ragazze, a domani! Buona serata Masato-kun.-  -A domani Mi-chan!- -Buona serata anche a te Haikawa.-
Tra poco dovrò lasciare Ayumi e Masato, vedo già in lontananza la mia casa, mi dispiace un po’ lasciarli, anche se so che domani ci rivedremo.
Arriviamo alla porta di casa mia. Abbraccio Ayumi. –Ci vediamo domani mattina Ayu-chan.- -Certo, come al solito Sayo.- Mi sorride e se ne va. Resto imbambolata davanti a Masato, senza dire una parola, quando qualcosa mi smuove. È Giraya che apre la porta.  –Hey! Crème Caramel! Avevo sentito che c’era qualcuno sulla porta.-  Giraya guarda attentamente Masato. Anche se è Daidaiiro il primo a parlare. –Tsuragishi, chi è lui?-  -Beh lui è..-  Giraya mi mette un braccio intorno al collo. –Ma che domande, sono il suo ragazzo, non è vero Sayo?- Mi bacia sulla guancia. Masato rimane di sasso, non si smuove dall’ingresso di casa. Tiro uno schiaffetto a Giraya. –Masato lo devi scusare, lui è mio fratello Giraya.. Allora.. ci vediamo domani.- Mi afferra per un braccio, mi giro sorpresa. –A domani Tsuragishi.- Mi bacia sulla guancia sinistra, quella senza il cerotto, per fortuna; e poi corre via. Giraya mi trascina dentro casa, mentre io continuo a toccarmi la guancia sinistra con fare assorto.

-Allora, si può sapere chi è quel tizio?- Io non gli do’ retta e cammino verso camera mia canticchiando il nome di Masato. –Allora? In che rapporti sei con quel Masato Daidaiiro, Sayo?- -Uh? È il mio nuovo compagno di classe..-  -Non mentirmi, sembravate molto affiatati..- Mi butto sul letto, stanchissima.
-Ti assicuro.. tra noi..non c’è niente..- Cado ancora una volta in un sonno profondo.
                                                                                         ***
  
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