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Autore: Christine_Heart    21/09/2012    5 recensioni
Eppure la nostra storia, sembrava impossibile, un amore assurdo.
Eppure oggi sono qui, viva e sana.
Con in grembo nostro figlio o nostra figlia.
Il frutto del nostro amore, sano e fragile, calmo, stretta al mio corpo.
Ancora non la conosco, eppure già adoro questa creatura.
***
[Contest tra amiche]
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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____ : Cambio scena
 

Capitolo 1: Il nostro amore, il suo bacio…la mia vita.
 

 
Eppure la nostra storia, sembrava impossibile, un amore assurdo.
Eppure oggi sono qui, viva e sana.
Con in grembo nostro figlio o nostra figlia.
Il frutto del nostro amore, sano e fragile, calmo, stretta al mio corpo.
Ancora non la conosco, eppure già adoro questa creatura.
Non me ne separerei per nulla al mondo.
La mia mano delicata, accarezza tranquilla la superficie tonda.
Sento il mio piccolo sereno.
“Forse sta dormendo!” penso allegra.
Sorrido.
E’ così strano, continuo a dargli del Lui, mentre sia io che mio marito, vorremmo avere una femminuccia.
Sì, mio marito.
“Riuscirò mai ad abituarmi a questo nome…marito…mio marito?!”
Sì, ho un marito, ed ho sposato l’uomo che amo, e che ho amato da tutta una vita.
La mia mano, viene avvolta da un’altra.
Forte e dolce allo stesso tempo.
Alzo gli occhi serena.
“Sei stanca?” mi sento chiedere con dolcezza.
Incontro quelli occhi cerulei, chiari che amo tanto.
Gli sorrido con tenerezza, e gli dico di no.
“No, sto bene…il piccolo…è abbastanza tranquil…”
Mi blocco di colpo, e non aggiungo altro.
“L’hai sentito?!” gli chiedo incredula e sorpresa.
Mi accarezzo la pancia, sentendo il mio piccolo più attivo.
“Era lui o lei!” esclama felice e radioso James.
I suoi occhi s’illuminano solari.
“Era il mio bambino!” sussurra sereno.
Il mio piccolo sembra reagire sempre con contentezza, di fronte alla voce del padre.
Sento le mani di James, unirsi alle mie.
Il bambino si agita con più piacere dentro di me.
“Credo di piacergli.” mormora piano James.
“Sì, lo credo anch’io…tutte le volte si accoccola, contro la tua mano come per salutarti!” gli spiego serena, offrendogli un semplice sorriso.
Con dolcezza mi sposta le mani, e s’inginocchia di fronte a me.
Avvolge con le sue mani, la mia rotondità.
E le sue labbra, mi sfiorano l’ombelico.
“Non vedo l’ora di vederti, piccolo mio!”
E dopo quella frase, faccio davvero fatica a trattenere le lacrime.
Mio marito amava quella creatura più della sua stessa vita.
Due lacrime mi rigano il viso, senza rendermene conto.
“Tesoro, che succede?” chiede subito lui.
Percepisco una leggera nota di preoccupazione nella sua voce.
James, il mio James.
Amavo quell’uomo sinceramente e disperatamente.
“Perché stai piangendo?” mi domanda in ansia.
“Sono solo così felice di averti e di avere questo bambino.” gli confesso.
“Allora se sono lacrime di gioia…” inizia calmo.
Si china su di me e mi bacia la fronte.
“…Che ben vengano.” mi dice onesto.
Mi accarezza la guancia e poi…
…le sue labbra si posano sulle mie.
Le nostre mani non si erano ancora spostate dal pancione.
_____
 
È così piccola e fragile stretta tra le mie braccia.
Bella come una bambola che ho paura di rompere.
Con attenzione per non svegliarla, sposto la copertina dalla sua faccina.
Ha un visetto così dolce e paffuto.
La guardo curiosa.
Ha la mia stessa pelle chiara, e i capelli scuri del padre.
Con calma avvicino la mia mano alle sue ditina.
Le solletico appena, e la sua reazione mi scalda il cuore.
Le sue piccole dita, afferrano subito il mio indice che sembra quello di un gigante.
Sorrido.
“E' perfetta!” penso con amore.
“Sei il tesoro della mamma.” gli sussurro baciandogli la punta del naso.
Sento una mano delicata poggiarsi sulla mia spalla.
Labbra tenere mi baciano i capelli.
“Come stai?” mi sento chiedere da una voce premurosa.
Non avrei voluto nessun altro sguardo in quel momento.
Sistemo la piccola tra le mie braccia.
“Stiamo benissimo.” rispondo solare.
“Sono solo un po' stanca e...poco incinta.” scherzo.
Lui sorride, quasi sollevato.
Un bacio innocente mi tocca la bocca.
“Sei bellissima, come sempre!” mi confessa James.
Poi il suo sorriso dolce si sposta sulla piccola.
“Non c'è niente di più meraviglioso!” mi dice accarezzando la guancia della bimba.
“E' bella come te.” afferma ancora senza vergogna.
Sorrido piena d'emozioni.
“Vuoi tenerla in braccio?” gli chiedo felice.
Mio marito annuisce, e con gentilezza prende in braccio la piccola.
“Ciao mia piccola stella.” gli sussurra con dolcezza.
Vedo i suoi occhi illuminarsi.
“Come ho fatto senza di te, fino ad adesso!?” gli confessa baciandogli la fronte.
“Sei la luce dei miei occhi.” afferma con tenerezza.
“La mia bambina.” mormora di nuovo, deglutendo, forse per non piangere.
“Mia figlia!” dice come se non ci credesse ancora.
“La mia Chanel!” sussurra chiamandola.
Chanel, è quello il nome che avevamo deciso per nostra figlia.
Il nome della nonna che James non aveva mai conosciuto.
“L’infermiera, mi ha detto che devi riposare un po’.” mi spiega tranquillo.
“…”
“Non ti preoccupare!” mi dice subito ottimista.
“Mi occupo io della piccola.” afferma come se la cosa fosse normale, e la più bella del’universo.
“Tu riposa pure.”
“Al tuo risveglio, io ti starò vicino.”
 
_____
 
Un leggero piangere lesto invade la stanza affianco.
“Arrivo amore della mamma!” esclamo alzandomi contro voglia.
Prendo la mia vestaglia ai piedi del letto e l’indosso.
La lego alla vita e mi avvio verso il corridoio.
“Non la sento più!” penso con paura a metà strada.
Mi affaccio nella stanzetta appena illuminata.
Non c’era visione più celestiale di quella.
Capelli castani, occhi chiari, corpo slanciato e bellissimo.
Il mio James, era lì.
Rimango a bocca aperta per alcuni secondi.
Mio marito, che teneva stretta la sua bambina, al chiaro di luna.
La piccola tra le braccia forti del padre.
La guancia di lui poggiata con amore sulla testolina della figlia.
Sorrido tra me e rimango ancora un po’ lì a fissarli, appoggiata alla cornice della porta.
“Sta tranquilla piccolo amore, c’è qui il tuo papà.” gli sussurra con dolcezza.
Gli bacia la manina, continuando a cullarla per farla calmare.
 “Che cosa è successo principessa?” chiede con dolcezza.
La piccola alza il suo visetto dolce, per fissare gli occhi del padre.
“Hai fatto un brutto sogno tesoro, eh?!” domanda ancora tranquillo.
Mia figlia sorride serenamente.
“Ah, adesso siamo felici.” gli dice il padre con un bel sorriso sul volto.
E senza accorgermene rido anch’io.
James sposta gli occhi su di me.
“Visto, abbiamo svegliato lo stesso la mamma!” esclama alla fine, stringendola meglio contro il suo petto.
Gli bacia la guancia e poi un sorriso timido gli tocca le labbra.
E’ un sorriso tutto per me.
“Non volevo farti alzare.” mi dice avvicinandosi a me.
Continua cullare la bambina con gesti ritmatici, quasi come se ci avesse preso gusto, quasi come se non aspettava di fare altro.
“Lo so!” gli rispondo stringendomi meglio nella vestaglia.
“La mia bambolotta, sta bene?” chiedo alla mia piccola come se potesse rispondermi.
Gli accarezzo la testolina con dolcezza, mentre i suoi occhi chiari incrociano i miei color della terra.
“Sta bene…voleva solo rimanere un altro po’alzata, vero piccolina?! “ afferma James con volto innocente.
“Eh, ma questo non va bene!” le dico con fare scherzoso, solleticandole un po’ il pancino.
Lei, ormai calma, mi guarda incuriosita, poi la sua manina, mi sfiora il volto.
E come se avesse capito il mio tono giocoso, ride.
Una risata dolce, carica d’affetto, così tenera da far ridere paino anche me e il padre.
“Su tesoro, ora torniamo a nanna!” esclama sicuro James.
Si avvicina di nuovo alla culla.
Con calma sposta le coperte, e con la massima attenzione la sistema nel suo lettino.
Mi avvicino a mio marito. Lui mi stringe la vita, e io mi appoggio delicatamente a lui.
“Non ti preoccupare amore mio…la mamma e il papà rimarranno qui con te, fin quando non ti sarai addormentata!” spiego alla bambina sfiorandogli la punta del nasino.
“Buona notte mio angelo!” esclama James coprendola.
“Buona notte mia stella!” auguro io mandandole un bacio.
E come ogni sera mi avvicino alla bordo della culla, per dondolarla dolcemente.
Mia figlia continua a fissarci con quel visetto piccolo, sgambettando un pochino, di tanto in tanto.
Ogni volta che incrocio i suoi occhietti, i miei brillano, pieni d’emozione.
Ancora non riesco a credere che quello splendore sia mia figlia.
Mio marito osserva paziente i volti delle sue due ragazze.
“Chiudi gli occhi piccola mia, il papà verrà a farti compagnia quando vuoi!” disse con garbo.
“Ah, e se invece vuole la sua mamma?!” domando io quasi offesa.
“No…” mi risponde lui svelto e onesto.
Mi afferra la mano sinistra, accarezzando la mia fede d’oro e mi fa girare per la stanza.
Mi stringe forte a sé, e i nostri occhi si perdono.
“…la sua mamma, è solo tutta per me.” confessa.
Mi bacia le labbra.
“E’ solo mia!” confessa ancora.
Sul suo volto orgoglioso, un nuovo sorriso pieno d’amore.
“Non c’è niente di più bello di te sulla faccia di questa terra, lo sai?!” mi dice giocherellando con la punta dei miei capelli corvini.
“Niente di più bello di te e di mia figlia!”
Si china su di me e mi bacia di nuovo.
E in quella notte di luna, tutto sembrava così romantico.
_____
 
Una risata delicata si diffonde  per la stanza.
Tre piccoli bambini giocano tranquilli, seduti per terra, seguiti da mio marito.
James si sta divertendo proprio come un bimbo.
Fa volteggiare un cavallo alato sopra la testa dei piccoli, mentre nostra figlia, rimane seduta sul ginocchio del padre, avvolto dalla mano di lui, stretta sul pancino.
Le bambine sorridono di nuovo.
“Ma papà, il cavallo ha dimenticato la principessa!” esclama contenta Chanel.
“Oh, hai ragione tesoro!” afferma lui ridendo.
Il cavallo ritorna sul suolo, e James imita il verso dell’animale.
Una nuova risata scoppia nella stanzetta.
“Zio James, zio James…anche la mia principessa vuole il suo cavallo!” esclama felice Kaitlyn.
“Ma certo tesoro!” risponde lesto James avvicinando uno stallone bianco alla piccola.
La bambina sorrise allegra, sentendo lo “zio”, nitrire di nuovo.
“Ma zio James, non è così il verso del cavallo.” dice quasi offeso il piccolo Peter.
“Ah no, com’è?” chiede meravigliato.
Il bambino fa  galoppare il suo cavallo nero, nitrendo convinto.
Continua fin quando lo stallone non è vicino al cavallo alato.
“E’ beh sì, tu sei più bravo di me.” confessa onesto.
E questa volta, sono io a ridere dalla cucina, mentre osservo la scena nella stanza accanto al salotto.
Giro un ultima volta il sugo, prima di chiamarli.
“Bambini, venite a darmi una mano con il centro tavola per Natale?!” chiedo prendendo la candela rossa e alcune foglie dorate.
“Sìììì!!!” esclamano tante vocine all’unisono.
“Chanel, prima però metti a posto i giochi…stanno per venire ospiti, e non possiamo lasciare il salotto in disordine.”
“Dai Tesoro, Jason e Christian sono abituati al disordine, sono padri anche loro.”
“E Cristiana e Arianna di certo non faranno storie…sono mamme, sanno cosa vuol dire!”
“James, caro, ne abbiamo già parlato!” gli ricordo.
“Va bene, amore mio!” risponde lui, quasi divertito.
Mio marito china gli occhi sulla figlia:
“Vai pure ad aiutare Kaitlyn e Peter, qui ci penso io.” gli sorride con dolcezza.
Il volto della piccola, si illumina di meraviglia e gratitudine.
“Grazie mille papà!” esclama felice.
James sorride tranquillo.
Poi da un rapido bacio in fronte alla bambina e le concede un abbraccio affettuoso prima di alzarsi da terra.
La guarda correre in cucina.
E con un lieve sorriso, raccoglie il primo giocattolo dal tappeto.
 
Sarebbe stata una lunga notte di Natale, ma di certo sarebbe stata la più bella di tutte!
 

 
Note dell’autrice:
Eccomi di nuovo! :)
Allora vi è piaciuto questo capitoletto?!

La Tinta che te ne pare?!
E sì, questa è l’one-shot dedicata a te…e che tu non avevi ancora letto. :D
Grazie mille per tutto, stella!

E un grazie a chiunque leggerà e recensirà questa storiellina!
Bacio ^3^
Chris.
 
P.S.

Per info:
Peter: E’ il figlio di Arianna e Christian.
Kaitlyn: E’ la figlia di Cristiana e Jason.
 
Jason conosce James sin da bambini, è stato il suo primo amichetto.
Poi dopo con calma si è aggiunto anche Christian al gruppetto.
Valentina, Arianna e Cristiana si conoscono sin da signorine, sono state subito ottime amiche.
 
I piccolini sono stati battezzati assieme, quindi si conosco sin dalla nascita.

  
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