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Autore: Princess Kurenai    21/09/2012    4 recensioni
Nessuno poteva salvarlo, perché per lui era ormai troppo tardi.
Aveva guidato quella carica animato più dalla paura che dalla brama di vittoria.
Era sceso in campo carico di rimorsi e senza più speranza... perché, in fondo, che speranze o che futuro poteva avere un morto?
James Nicholls lo era.
Era morto quando era diventato un soldato.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Titolo: Out of this World
Titolo del Capitolo: 5. La Prima Neve
Fandom: Crossover | War Horse - Snow White and the Huntsman
Personaggi: James Nicholls (Tom Hiddleston), Eric il Cacciatore (Chris Hemsworth)
Genere: Introspettivo, Drammatico
Rating: Arancione
Avvertimenti: What if? (E se…), Slash, Alternative Universe (AU), Crossover, Spoiler per chi non ha visto Snow White and the Huntsman e War Horse
Conteggio Parole: 1405 (FiumiDiParole)
Note: 1. Non ha senso. Il pairing è nato… senza avere un senso. E così la fic. Parte tutto dal “E se James non fosse morto e venisse salvato da qualcuno?”… ed ecco lo schifo!
2. Dedicata alla ragione della mia vita. Grazie di esistere!
3. La “coppia” è ancora lontana dall’essere una vera coppia ma iniziano ad avere dei piccoli accenni puccioserrimi ù_ù<3 la storia non ha ancora una vera e propria fine, ma per come stanno andando le cose non penso arriverò a 10 capitoliXD forse metterò una fluffosissima scena di sesso… sempre se la volete ù_ù<3
4. Non betata!


{ Out of this World ~
- 5. La Prima Neve -



Le prime notizie sulla guerra giunsero ironicamente con la prima neve di dicembre.
Stavano cenando quando Eric notò dei candidi e leggeri fiocchi di neve posarsi sulla finestra.
" Nevica.", commentò senza particolare interesse, anche se la sua testa già volava al rigido inverno di quella regione e a ciò che avrebbe dovuto recuperare per superarla.
" Ormai siamo a dicembre...", rispose James, osservando a sua volta al di fuori dalla finestra.
" L'inverno non porta niente di buono. Non nasce niente ed è impossibile cacciare.", borbottò.
Ovviamente Nicholls lo sapeva, ma non avevano mai affrontato quell'argomento. Senza la caccia, come avrebbero fatto a sopravvivere?
Forse sarebbe diventato un peso per Eric... e come se avesse intuito i pensieri del soldato, il Cacciatore riprese a parlare.
" Domani andrò al villaggio qui vicino. Darò via qualche pelliccia in cambio di qualcos'altro e acquisterò ciò che manca."
" Quanto è vicino?"
" Un'ora di cammino."
James annuì, non erano poi così sperduti... ma il fatto che Eric parlasse di 'villaggio' e non di 'città', gli faceva capire che si trattava di qualcosa di piccolo.
Finirono la cena senza troppe chiacchiere e passarono il resto della serata davanti al caminetto, chi a disegnare e chi a controllare le pellicce di animale raccolte in quei mesi - con l'inverno erano un'ottima merce di scambio.
" Eric...", la voce di James distolse il Cacciatore dal suo controllo di qualità.
" Mh?"
" Sei sicuro di farcela quest'anno?", chiese. " Hai bocche più da sfamare e potrei essere..."
" Essere un idiota.", tagliò corto Eric, non era difficile capire cosa volesse dire.
" Il villaggio è vicino... senza di me e Joey...", insistette, guardandolo nella occhi.
Il Cacciatore sospirò e si avvicinò a Nicholls. Non era un peso per lui il doversi prendere cura di James e del cavallo, anzi: era piacevole avere di nuovo qualcuno.
Dopo aver perso Sarah aveva pensato di essere morto a sua volta. Tutti i suoi parenti in Scozia erano morti e la famiglia di sua moglie non lo aveva mai visto di buon occhio, quindi non aveva più nessun luogo nel quale far ritorno.
Aveva solo quella casa che aveva costruito insieme a Sarah, e che progettavano di far diventare sempre più grande, magari per quando avrebbero avuto dei figli.
Alla fine nessuno dei loro progetti era andato a buon fine ma Eric era rimasto lì perché a nessun altro importava il suo futuro... almeno fino a quel momento.
C'era James che ogni giorno lo aspettava a casa e lo accoglieva felice e con il pasto pronto.
Aveva di nuovo una ragione di vita e i baci che si erano scambiati in quei giorni lo facevano sentire bene. Inoltre la presenza dell'altro era anche piacevole, non poteva neanche negare di essersi oltremodo affezionato a lui.
Lo amava? Non ne era certo. In futuro lo avrebbe sicuramente scoperto, ma per il momento si sarebbe limitato ad afferrarlo e a far scontrare quasi duramente le loro labbra, coinvolgendolo in un lungo bacio.
" Hai smesso di dire idiozie?", chiese piano.
" Mmmm...", James sorrise lievemente. " Hai... davvero delle ottime argomentazioni per non farmi parlare..."
Neanche Nicholls era convinto dei suoi sentimenti, era certo solo che Eric fosse importante e che era lo grado di fargli tirare fuori il meglio.
Si sentiva sempre più rilassato in sua presenza e anche il Cacciatore sembrava giovare di quell'influenza positiva.
" Non sei un peso.", lo rassicurò ugualmente Eric, carezzandogli goffo la nuca - si stava lentamente riabituando a compiere dei piccoli gesti d'affetto, anche se spesso e volentieri si sentiva a disagio.
" Grazie...", mormorò James, reclamando le sue labbra per un altro bacio.
Eric rispose lentamente, accogliendo tra le sue braccia il corpo dell'altro.
" Senti...", esordì. " Ti andrebbe di accompagnarmi domani?", propose il Cacciatore, facendo assumere a James un'espressione stupita.
" Dici davvero?"
" Non parlo a vanvera.", borbottò Eric, riuscendo a far ridacchiare il compagno - anche se non era propriamente nelle sue intenzioni.
" Mi... andrebbe. Davvero!", rispose poi, sorridendo felice all'idea di uscire con il Cacciatore - ovviamente sapeva che non si trattava di una gita di piacere, ma era ugualmente esaltato.
Eric ricambiò con un mezzo sorriso e, lanciando della legna dentro il caminetto, trascinò James sul letto baciandolo ancora.



Si erano entrambi svegliati di buon ora e, dopo aver consumato la colazione, Eric aveva condotto James sulla strada del piccolo villaggio.
Era una giornata fredda, ed il sentiero era coperto da un piccolo strato di neve che rendeva la marcia più faticosa.
James ovviamente non si sarebbe lamentato, era esaltato dall'idea di uscire dalla casa del Cacciatore e vedere nuova gente - forse perché in cuor suo sperava per davvero di restare con Eric e di conoscere meglio quel lungo.
Ciononostante non poteva negare di essere alquanto stanco e provato da quella camminata al freddo. Non era più abituato a fare simili sforzi.
" Stai bene?", gli domandò prontamente Eric, quando notò il respiro stanco di Nicholls.
" Certo. Non sarà un po' di freddo o una camminata ad uccidermi visto che non ci sono riusciti neanche i tedeschi.", rispose James. stringendosi nei vestiti che Eric gli aveva prestato.
Avevano entrambi convenuto che fargli indossare i suoi indumenti sarebbe stato pericoloso ed il Cacciatore aggiunse alla sua lista mentale di acquistare del vestiti per il suo compagno, non poteva di certo farlo continuare a girare con abiti di due o tre taglie più grandi.
Annuì a sua volta divertito dalla battuta, e quando giunsero al paese, entrambi notarono il degrado e la povertà che attanagliava quella povera gente.
Solo donne e vecchi sembravano popolarlo, e grazie ad Eric - l'unico a poter parlare francese -, James scoprì che la guerra era lungi dall'esserci finita. La cavalleria era stata smantellata e divisa, mentre i morti crescevano ogni giorno - anche quel villaggio era stato colpito, a dimostrarlo le foto che troneggiavano come un sinistro avvertimento nella bacheca nella città.
" Facciamo le nostre compere e torniamo a casa.", sussurrò nervoso Eric e James che, pensieroso, assentì.
Parlarono ben poco in città - l'ambiente non era allegro e a nessuno dei due ispirava futili chiacchiere - e solo quando furono al sicuro nella dimora del Cacciatore, James si permise di lasciarsi andare ad un silenzioso pianto.
Aveva cercato di nascondersi - lo aveva fatto anche dopo i suoi incubi - ma Eric era sempre attento a lui, e lo abbracciò subito.
" Che ti prende?", gli domandò quando lo sentì più calmo.
" Pensavamo fosse una... guerra veloce...", mormorò. " Sapevo che... non lo sarebbe stata ma..."
" Pensi a tutti i morti."
James annuì, lui aveva visto e sentito la morte...
" Non è colpa tua. Il fatto che tu sia in vita non cambia niente. Un uomo solo non fa la differenza."
" Ma sono qui... vivo... mentre gli altri sono..."
" Sei quasi morto.", lo riprese Eric. " Questa per te è un'altra vita."
Nicholls annuì ma il Cacciatore sapeva che quei pensieri erano ancora lì nella testa del suo compagno.
Si incolpava per essere in vita mentre gli altri erano morti... ed Eric sapeva di non poter far niente per evitare che James lo pensasse. Doveva convincersi da solo che la colpa non era sua.
Tuttavia, non poteva non aver paura di perderlo proprio per quell'insicurezza.
James poteva anche decidere di andarsene e di battersi per far finire la guerra...
Cercò i suoi occhi e posò le labbra sulla forte dell'uomo.
" Andando in guerra ucciderai più gente di quanta ne salverai. E alla fine cosa ti rimarrà? Solo la loro morte sulla tua coscienza. Accontentati di aver salvato almeno una vita."
James lo fissò confuso.
" La mia.", precisò il Cacciatore accennando un sorriso, che timido si rispecchiò anche sul volto dell'altro.
" Sei tu che hai salvato me..."
" La vediamo in due modi diversi.", commentò quasi sollevato. " Ma a quanto pare, se tu avessi ragione, saresti in debito con me."
" Sì...", James lo guardo confuso, senza capire dove volesse andare a finire Eric.
Il Cacciatore si concesse un ghigno e cercò le labbra di Nicholls, coinvolgendolo in un bacio.
" Inizia a spogliarti...", sussurrò poco dopo, godendosi l'imbarazzo sul volto dell'altro.
" M-ma ti sembra il momento?!", gracchiò rosso in volto, staccandosi dall'abbraccio di Eric per stringersi nei vestiti come se temesse che gli venissero strappati via - anche se una piccola parte trovava eccitante quell'idea.
Il Cacciatore scoppiò a ridere - era una risata profonda e calda, estremamente piacevole che incantò James.
" Non farti strane idee, non strapperei mai i miei vestiti.", rispose, spostandosi per sistemare ciò che avevano acquistato al villaggio.
" E... e se fossero i miei?", insinuò James.
Eric non rispose, limitandosi a sorridere malizioso e a continuare a lavorare… e quel sorrisetto per Nicholls valse più di mille parole.



   
 
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