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Autore: Harreh    21/09/2012    3 recensioni
“Buongiorno abitanti dell’Upper East Side, sono le 11,30... Credo sia giunto il momento di ricapitolare quanto avvenuto in questi mesi noiosamente vuoti di Gossip Girl.
Da chi vogliamo cominciare? (...)"
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
Capitoli:
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All You Need is Love

Capitolo 6- Live While We're Young.


-B, dove sei? -
- Girati! - Serena sorrise all’amica che si trovava alle sue spalle. Avevano deciso di fare del sano shopping, anticipando di un bel po’ le spese per il cambio stagione.
- Da dove vuoi cominciare?-
- Be’ direi che un bel caffè sarebbe un ottimo inizio! - Le due ragazze entrarono nel primo Starbucks che trovarono, era un piccolo locale dalla luce soffusa, arredato in modo impeccabile con le tipiche poltroncine intorno ai tavoli rotondi. Serena si guardò intorno, scorgendo un angolo libero. Le due amiche si accomodarono sul divanetto, dopo aver ordinato due caffè.
- Jenny come sta? - Blair non l’aveva più sentita dalla sera della cena.
- Abbastanza bene, ha parlato con Rufus, pare che lui abbia accettato la cosa… Naturalmente è piuttosto preoccupato, oltre che furioso con questo Jerry…-
- Harry! -
- è lo stesso! -
- Fra l’altro ho letto su un sito di gossip inglese che quello stronzo verrà in questi giorni a NYC… -
- Oh merda! Dobbiamo evitare che Jenny lo incontri! -
- Lo so… -
Dopo aver pagato, le due giovani lasciarono il locale, pronte a conquistare tutte le boutique della Fifth e dintorni.
Due ore, cinque negozi e dodici buste dopo S e B si salutarono, pronte a tornare dai rispettivi fidanzati.
Serena entrò nel suo appartamento, seguita da portiere che l’aveva gentilmente aiutata a portare in casa i suoi acquisti.  Nate le andò incontro sorridente.
- Ciao Amore - Serena lo osservò sorridente per poi baciarlo dolcemente. Quella settimana di “separazione” le aveva fatto capire l’importanza che aveva il ragazzo nella sua vita. Era dai tempi di Dan che non provava qualcosa di così forte,  questo le piaceva moltissimo, ma allo stesso le metteva una leggera paura… E se fosse finita? Sarebbe riuscita a superare la cosa? Meglio non pensarci, avrebbe adottato il famoso “Carpe Diem” di Orazio, pronta a gustarsi il presente, non preoccupandosi del futuro. Dopo essersi tolta il cappotto, raggiunse il fidanzato in sala da pranzo.
- Allora amore, che programmi hai per questo pomeriggio? -
- Be’, è domenica quindi niente di stressante… -
- Allora ti va di cenare con il tuo cavaliere? È tanto che non stiamo insieme… -
- Mi sembra un’ottima idea Sir… - Nate le sorrise, alzandosi per continuare il pranzo con la sua dama in camera da letto.
 

Blair uscì dall’ascensore entrando nella reception nell’hotel.
- Salve Miss Waldorf, in cosa posse esserle utile?- Il giovane la osservava sorridendo dall’altra parte del bancone.
- Potrebbe chiamarmi un taxi? -
- Certo. -
Blair ringraziò e si accomodò su una delle tante poltrone che si trovavano all’entrata dell’Empire.  Prese la sua Tod’s, acquisto di quella stessa mattina, e cercò il cellulare.
- Pronto Jenny! Hai da fare oggi? -
- Perfetto, che ne dici di una passeggiata a Central park? Non puoi passare tutta la giornata a casa! -
-Non ci provare, ci vediamo fra mezz’ora sotto casa tua. - Blair attaccò soddisfatta, ma l’entrata di un ragazzo attirò la sua attenzione. Quel giovane le ricordava qualcosa, ma proprio non riusciva a collegarlo a nessuno di conosciuto… che fosse uno degli amori passati di Serena? No, non le sembrava il pupillo di qualche ricca famiglia di Manhattan. Aspettò che il misterioso ragazzo uscisse dall’atrio, per avvicinarsi alla reception e carpire informazioni.
- Signorina Waldorf, il suo taxi sta arrivando! -
- Si, si Edward non si preoccupi… Piuttosto può dirmi come si chiama quel ragazzo che è appena salito nella sua camera? -
- Miss, sa la prassi… non posso darle queste informazioni.  -
- Andiamo caro Ed, dovrebbe sapere che tanto otterrò il nome da qualcun altro, ma in questo modo io perderò tempo e lei il lavoro! - Il giovane impallidì difronte a una Blair trionfante.
- Harold Styles, viene da Londra e rimarrà qui due settimane con due suoi amici, Niall Horan e Zayn Malik… -
- Stanza? -
- 415. -
- Grazie per la simpatica conversazione. - Blair afferrò cappotto e borsa per poi uscire dall’hotel.
Bene, infondo quale era il problema? Avrebbe semplicemente dovuto evitare che Jenny mettesse piede all’empire per i prossimi quindici giorni. Un giochetto da ragazzi…
La ragazza salì sul taxi dirigendosi a casa VDW.
Arrivata sotto il palazzo, prese l’ascensore, trovandosi presto difronte la ben nota scritta di Prada.
- Ciao Blair! - Jenny le si avvicinò sorridente.
- Bel completo piccola J!-
- Ho imparato dalla migliore… - Blair le fece l’occhiolino e chiacchierando del più e del meno le due amiche si diressero in salone.
- B, ho qualche bozza da farti vedere, vuoi averla oggi o te la porto domani in ufficio? -
- No, facciamo domani. Oggi è domenica, Chuck è a Miami per lavoro e noi abbiamo un intero pomeriggio di relax, senza il pericolo che nessuno ci disturbi-
- Perfetto, allora che vogliamo fare? -
- Giro al Metropolitan e passeggiata al laghetto? Così evitiamo l’uso di taxi vari (per chi non lo sapesse casa VDW si trova esattamente difronte il Metropolitan, il quale ha alle spalle la distesa verde di Central Park)…-
- Mi piace! - Le due ragazze presero i rispettivi soprabiti e lasciarono l’attico, pronte a godersi un po’ di storia Romana al museo più famoso di NY.
 

* HARRY’S POV*

Presi l’ascensore seguito da Niall, Zayn ed un fattorino che gentilmente stava portando le nostre valigie. Ci fermammo davanti alla stanza n. 415.  Spalancai la porta e mi trovai davanti una delle suite più belle che avessi mai visto.  L’ingresso spazioso lasciava intravedere il salone attraverso una porta lasciata aperta. Quest’ultimo era arredato con gusto moderno, un tavolo di cristallo era circondato da sedie bianche, dall’altro lato vi erano tre poltrone ed un divano difronte un enorme televisore al plasma, attaccato alla parete. A sinistra vi era una porta che dava sulla cucina, dall’altro lato vi erano le nostre tre stanze con i rispettivi bagni. Tutto era impeccabile, enorme ed estremamente lussuoso, ma la cosa che ci lasciò maggiormente senza fiato fu l’enorme vetrata che dava su tutta NYC. 
-Amico, non ho mai visto niente di simile! - Niall si buttò sul divano dopo avermi dato una pacca sulla spalla.
- Sarà la vacanza migliore della nostra vita! -
- Lo puoi dire Malik! Noi tre, due settimane a NY, rimorchio selvaggio, feste e soldi da spendere a palate! - Sorrisi alla visione che il biondino irlandese aveva dei nostri futuri quindici giorni.
Eravamo amici di vecchia data e ci volevamo un gran bene, niente ci aveva mai diviso. Niall si era trasferito da Dublino quando era piccolo, lo avevo conosciuto alle elementari e da allora non ci eravamo più separati. Era un ragazzo stupendo, sempre solare e ottimista, veniva da una famiglia più che benestante che gli lasciava la massima libertà su tutto. Zayn era il totale contrario di Horan, appariva come un ragazzo timido e “oscuro” ma questo era solo un ottimo metodo per rimorchiare! D’altronde si sa, gli stronzi attirano sempre di più. Aveva origini pakistane ma era sempre vissuto a Londra, io e Niall lo avevamo conosciuto ad una festa a casa di Louis, un altro nostro amico.  Neanche lui aveva alcun tipo di difficoltà economiche, anzi. Nonostante questo, avevo deciso di offrire io il viaggio ad entrambi, d’altronde negli ultimi sei mesi avevo decisamente sfondato, tutta l’Inghilterra conosceva il mio nome, merito del mio amico Ed Sheeran che aveva deciso di produrre il mio primo singolo.
- Allora Hazza, cosa hai deciso di fare con la biondina newyorkese? - la voce di Niall interruppe i miei pensieri.
- In che senso scusa? -
- Be’ siamo a NY, non vuoi neanche passare a salutarla? -
- Perché dovrei? -
- Mah… non saprei, forse perché l’hai messa incinta? -  lo sguardo di Zayn fulminò l’irlandese, prima che potessi farlo io.
- Senti, ho messo le cose in chiaro, non ne voglio sapere niente. -
- Ok, ok scusa. -
Chiuso quell’argomento spinoso, decidemmo di cenare in albergo e andare subito a letto, insomma cinque ore di fuso orario creano una certa confusione…
La luce soffusa che entrava dalla tenda semi aperta mi svegliò.  Dopo aver realizzato chi fossi e dove mi trovassi, decisi di andare in cucina per mangiare qualcosina.
Superai il salotto, sentendo il russare di Niall proveniente dalla stanza accanto alla mia. Una volta entrato, puntai subito al frigorifero senza accorgermi che uno Zayn in mutande stava sorseggiando il suo caffè in silenzio.
- Giorno amico! -
- Ciao Hazza, dormito bene? - Annuì sedendomi accanto al pakistano.
- Senti, so che Nialler ieri è stato un po’ brusco… Ma io sono preoccupato per te. So quanto tenessi a Jenny, non ti avevo mai visto così preso da una ragazza… Insomma sei sicuro di aver superato la cosa? - Riflettei un momento prima di rispondere. L’avevo superata? No.  Ero sempre stato il don Giovanni per eccellenza, io non mi legavo, io non amavo.  Ero il tipico stronzo che adora usare le ragazze e se ne vanta. Insomma, io e Zayn scommettiamo tutti i giorni su quale sarà la nostra prossima vittima, almeno finché Niall non cerca di farci venire un po’ di sensi di colpa… Non che lui sia da meno, ma di certo è il più sensibile del trio. Ma J, J era diversa. Lei era in grado di illuminare il mio universo con un sorriso. È a lei ciò a cui penso mentre canto, mentre parlo, mentre respiro, perfino mentre mi faccio la troia di turno.  La mia testa aveva chiuso quel capitolo ma il mio cuore no, e si sa, è il cuore che comanda.  Perché uso il  presente? Perché Jenny è il mio presente, un presente che non si può ignorare, un presente che non si può evitare… Zayn comprese da solo la risposta, mi abbracciò senza dire nulla, forse perché non c’era nulla da dire.
 
 
Blair si alzò al suono della sveglia. Erano le otto e lei doveva essere in ufficio per le nove e mezza. Pensò a cosa la attendesse quel giorno, un rappresentante di Victor e Rolf le voleva parlare, doveva organizzare la prossima sfilata, controllare un po’ di conti e esaminare i modelli di Jenny. A proposito di J, doveva assolutamente parlare con quel Harry, Jarry, Carry… Si alzò lentamente e prese il telefono per chiamare la sua segretaria, avrebbe fatto tardi… Distruggere quel ragazzo era decisamente più importante di qualche stoffa o stilista emergente.
Bene, quella era la suite 415. Un rumore sordo proveniva dalla stanza… Prese dalla borsa la carta “magica”, che gentilmente le era stata prestata da una delle donne delle pulizie, ed entrò.  Una voce melodiosa le invase le orecchie, accompagnata dal suono di una chitarra.

Let’s go crazy crazy crazy till we see the sun
I know we only met but let’s pretend it’s love
And never never never stop for anyone
Tonight let’s get some
And live while we’re young
And live while we’re young
Tonight let’s get some
And live while we’re young

 
Be’ almeno aveva una bella voce… Le note provenivano dal salone, la ragazza le seguì trovandosi difronte un biondino con una chitarra in mano e un riccio che cantava guardando la vetrata che dava su NY.
- E tu da dove spunti fuori??? -  Un moro dalla pelle olivastra mi guardò stupito.
- Dalla porta… -
-  Harry chiama la sicurezza!! - Il biondino sembrava agitato…
- Tranquilli, il mio ragazzo è il proprietario dell’hotel… -
- E tu sei solita entrare nelle stanze dei vostri ospiti paganti? -
- Solo se i diretti interessati hanno messo incinta una delle mie migliori amiche. Piacere, Blair Waldorf. - I tre giovani la guardarono a bocca aperta.
- Ok, questa cosa è ridicola, esci subito da qui prima che ti denunci. -
- Lascia stare, piuttosto calmatevi e ditemi chi di voi è Harry. -
- Sono io. -
- Bene. Allora caro cantante da strapazzo, sei un grande stronzo, ma suppongo che questo te lo abbiano già detto. Sono qui solo per un motivo, dirti di stare alla larga da Jenny. -
- Non ho nessuna intenzione di incontrare Jenny. -
- Bene, allora ti prego di cambiare Hotel, perché lei viene qui molto spesso. -
- Scherzi? Ho speso l’ira di Dio! -
- Allora cosa intendi fare? - Il riccio la guardò pensieroso.
- Forse dovrei provare a parlarle… -
- Sei matto? Come ti viene in mente! Ora lei è serena, non ti permetterò di scombussolarle la vita, per poi frantumare di nuovo il suo cuore. - Quella frase colpì come una freccia il cuore del riccio. Le aveva davvero rovinato la vita? Certo che si.
- Ti vieto di starle vicino. Prova a farti vedere e ti assicuro che renderò la tua permanenza qui un incubo. Detto ciò vi saluto, è stato un autentico disgusto, spero di non incontrarvi mai più. -
Blair lasciò la suite con un falso e perfido sorriso, lasciando i tre ragazzi scioccati.


*ILLUSION NEVER CHANGED*
Ebbene si, non sono morta anche se mi vergogno di questo
terribile ritardo.
Lo so, lo so... avevo promesso di aggiornare una volta a settimana
ma decisamente non ci riesco.
Coooomunque... prima di tutto devo dirvi una cosa:
GRAAAZIE! QUATTRO RECENSIONI!
quando l'ho letto non ci credevo!
Grazie veramente, è molto importante per me!
Lo so, ci sono storie che hanno 30 commenti a capitolo ma per me quattro
sono già il paradiso!
Quindi grazie e ancora grazie a
Winner_ Piccolanessie Ele17 e Gaius
che mi hanno fatto commuovere :')
Ringrazio ancora tutte quelle che hanno messo la storia nelle preferite/seguite/ricordate
e anche i meravigliosi lettori che visualizzano in silenzio i miei capitoli!
Bene, passando all'orrore che avete (spero) appena letto...
Be' che dire abbiamo l'entrata di due nuovi personaggi!
Ci tengo a dire che i reali Zayn e Niall prestano solo nome e volto ai miei personaggi..
Perciò nel caso che qualche Directioners legga, tengo a precisare che so perfettamente
che Horan non è nato a Dublino e Malik a Londra!
Per quanto riguarda Harry, be' non ho ancora deciso se sarà un personaggio negativo o meno...
Cambio continuamente idea! Infatti all'inzio volevo farlo tornare intorno al decimo capitolo
ma poi ci ho ripensato, grazie anche a Winner_ che mi domanda sempre che fine
abbia fatto il nostro Harold.
Bene, dopo questo poema vi lascio con qualche foto!
xoxo
-C.
ps. Volevo dedicare questo capitolo al nuovo singolo dei 1D "Live While We're Young" uscito ieri.



Ecco Niall James Horan. I soprannomi che potreste trovare in questo e nei prossimi capitoli sono Nialler, Biondino o Irlandese.
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Questo è invece il meraviglioso Zayn Jaawad Malik. Soprannomi Pakistano, Jaawad.
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Ecco la Tod's di Blair
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Infine vi lascio con il completino di Jenny. (Maison Martin Margiela A/I 2013)

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