“LA CITTA’ DEGLI ANGELI”

Ci sarà sempre qualcuno che non crederà in te
Ma qualcun altro ti farà brillare nel suo cielo,
Ci sarà sempre qualcuno che ride mentre tu piangi,
Ma qualcun altro prenderà il posto delle tue lacrime,
Ci sarà sempre qualcuno che sparirà quando sei solo
Ma qualcun altro arriverà per riempire la tua vita,
Ci sarà sempre qualcuno che giocherà con i tuoi sentimenti
Ma tu impara le regole del gioco e vincerai la partita!
 
 
 



 

Capitolo 10: “ La dura verità”
 
 
 
Nell’aria si respirava una forte aria di tensione e di guai, nella grotta era sceso un tormentoso silenzio e l’unica cosa che si riusciva ad udire erano i forti rantoli dei demoni che impazienti attendevano il via del loro padrone per poter finalmente affrontare l’ormai tanto agognata lotta tra il bene e il male, tra gli angeli e i demoni, tra la luce e l’oscurità, tra il paradiso e l’inferno!
Chi vi avrebbe trionfato?
Chi ne sarebbe uscito vincitore e soprattutto chi ne sarebbe uscito vinto?
Dopo millenni di scontri, di soprusi, di ingiurie, di astio e di guerre era giunto il momento di decidere chi sarebbe stato il capo supremo del mondo e dell’umanità.
Il signore delle tenebre sapeva benissimo che gli esseri umani, quegli esseri così inutili come lui usava definirli erano molto deboli e che sarebbe bastato uno solo schioppo delle sue dita per farli lasciare andare (in maniera molto facile) ad ogni sorta di tentazione e di seduzione e proprio per questo motivo non avrebbero mai potuto avere la meglio contro di lui!
Ma ahimè; il signore delle tenebre non aveva tenuto conto che la figlia della regina Selene era protetta da Endymion e che al suo fianco c’era un ragazzo che pur non avendo alcun tipo di potere gli avrebbe dato sicuramente del filo da torcere con la sua forza e con il suo coraggio; perciò l’orrendo demone decise di giocare d’astuzia stando bene attento a non sottovalutare il valoroso cavaliere che aveva di fronte a sé.
Seiya invece continuando a stringere tra le sue braccia il corpo magro e sinuoso di Bunny, guardava da una parte e dall’altra cercando di individuare una via d’uscita per poterla mettere in salvo, ma con suo grande rammarico dovette constatare che in quella grotta l’unica via di scampo era occupata da quegli orribili demoni, ciò stava a significare che doveva cavarsela affrontando i mostri capitanati dal signore delle tenebre.
Bunny dal canto suo si sentiva al sicuro con lui, ma non poteva fare a meno di pensare che se fosse capitato qualcosa sia a Seiya che ad Endymion la colpa sarebbe stata esclusivamente sua, la sua vita era cambiata in una maniera molto inaspettata, non si era ancora abituata all’idea di essere una principessa di un regno remoto ed ora lei era lì, con un’espressione affranta, a combattere tra la vita e la morte.
Scostandosi lievemente da Seiya, la ragazza puntò i suoi occhi celesti verso il signore delle tenebre, da ciò che aveva capito era lui il responsabile di tanto dolore e di tanta sofferenza!
Ma che cosa poteva fare lei contro quel potente demone? La rabbia e l’angoscia l’attanagliavano fino a farle mancare il respiro; ma dopo tutto, se lei era davvero la figlia della regina Selene, sicuramente c’era una possibilità che sarebbe riuscita a fermare quella sciagurata lotta.
Facendo un profondo sospiro, Bunny si staccò velocemente dall’abbraccio del moro e balzando in piedi avanzò con passo deciso verso il signore delle tenebre con grande disappunto da parte di Seiya e di Endymion che la intimarono di ritornare indietro.
Ma Bunny fu irremovibile e facendo finta di non sentire le suppliche e i rimproveri dei due giovani si fermò davanti al demone alzando fieramente la testa.
 
“Però sei coraggiosa, sei proprio figlia di tua madre!” Disse il signore delle tenebre mantenendo una tono di voce ironico.
 
La ragazza senza distogliere lo sguardo da esso, si schiarì la gola e con voce abbastanza squillante gli rispose:
 
“ Io sono la principessa Serenity, sono la figlia della sovrana della città degli angeli, perciò come vostra padrona e signora vi ordino di andare via e di lasciarci in pace! Combattere non serve a nulla! Ma perché tanto odio quando possiamo benissimo vivere in armonia tra di noi?”
 
A quelle parole il signore delle tenebre rise della sua risata malefica e afferrando bruscamente la ragazza per il collo, la sollevò in aria dicendole con voce spezzata dall’ira:
 
“Stupida ragazzina, queste sono le stesse parole che ha usato tua madre per cacciarmi via dal suo regno! Pensa un po’ che spreco tanta bellezza e tanta giovinezza per governare in un mondo che ormai è stato ridotto in frantumi dal sottoscritto ah ah ah!”
 
Bunny rossa in viso e con le lacrime agli occhi scalciava e cercava di divincolarsi dalla tenace presa del demone, ma questo aveva una forza sovrumana e più lei cercava di liberarsi, più lui le stringeva il collo impedendole di respirare.
 
“BUNNY NOOO!” Urlò Seiya disperato. Il moro cercò di lanciarsi in aiuto della ragazza ma fu subito accerchiato dall’esercito di demoni che non gli permisero di soccorrerla.
 
“LASCIALA STARE!” Gridò Endymion con tutto il fiato che aveva in gola “MI HAI PRIVATO DI SUA MADRE, MA ADESSO NON TI PERMETTERO’ DI PRIVARMI ANCHE DI MIA FIGLIA! LEI E’ TUTTO CIO’ CHE MI E’ RIMASTO DELLA MIA MISERABILE VITA!”
 
Detto questo Endymion impugnò la sua spada e con una forza e un coraggio mai avuto prima combattè valorosamente contro ogni demone che gli si parava davanti, altri mostri invece abbandonarono vigliaccamente il gruppo per paura che l’uomo potesse finirli con un solo colpo e alla fine Endymion riuscì nel suo intento e strappò Bunny dalle mani del nemico.
La ragazza sconsolata pianse amaramente, tutto si stava ritorcendo contro di lei e per di più i suoi sospetti erano fondati, perciò non rimase per niente sorpresa quando Endymion sputò fuori la dura verità, lui era il suo vero padre ed ora era costretta ad accettare anche questa situazione.
 
“Si Bunny” riprese Endymion lamentevole abbracciandola forte tra le sue braccia “tu sei mia figlia, mia figlia, MIA FIGLIA! Ti ho cercato come un disperato per tanti anni ed ora finalmente ti ho ritrovata bambina mia, niente più ci separerà!”
 
“Ma che delizioso quadretto d’amore, padre e figlia si sono ritrovati, faresti meglio a goderti questo brevissimo momento perché ti farò passare la voglia di fare il padre affettuoso Endymion!”
 
“Fa silenzio!” Esclamò Endymion disperato “tu non farai più del male a nessuno, questa è una cosa che riguarda solo me e te!”
 
L’uomo prese per mano la figlia e la ricondusse verso Seiya dicendogli “Seiya ti affido Bunny, prenditi cura di lei, ho delle questioni in sospeso con il signore delle tenebre.”
 
“Ma potrebbe ucciderti come ha fatto con Selene”  disse Seiya meravigliato “vuoi che Bunny rimanga di nuovo senza padre? Hai vissuto per tutto questo tempo con la consapevolezza di avere una figlia sperduta chissà in quale parte dell’universo e adesso che l’hai trovata vuoi mettere a repentaglio la tua vita facendola soffrire ancora?!”
 
“Lascialo fare Seiya” lo zittì Bunny posandogli delicatamente la punta del dito indice sulle labbra “io sono forte e poi lui sa quello che fa.”
 
Il ragazzo non avendo altra scelta acconsentì a fare da guardia del corpo a Bunny non riuscendo però a nascondere la sua profonda preoccupazione; dentro di lui sperava che tutto questo sarebbe finito al più presto, ma purtroppo dovette ricredersi quando girando la testa dall’altro lato vide Taiki seguito da Yaten entrare nella grotta e la sua preoccupazione accrebbe ancora di più quando vide che Taiki aveva portato con sé il Libro della Vita.
 
Dannazione questa non ci voleva! Ora accadrà ciò che ho visto nella mia visione…anche se mi sembra tutto molto strano, nella mia visione c’era solo Taiki, Yaten non era presente! Oddio ma stai a vedere che Yaten è il…
 
Seiya non fece in tempo a finire il suo pensiero che subito la voce del signore delle tenebre lo distrasse:
 
“Ma quello ha in mano il ragazzo castano è il Libro della Vita! Forza idioti prendetelo, con quel libro cambieremo il corso della nostra esistenza!”
 
Subito dopo un plotone di demoni si pararono dinanzi ai due fratelli, i quali spaventati cercarono di scappare ma senza successo.
Tuttavia Taiki per quanto provasse repulsione per quegli orribili mostri strinse forte al petto il pesante libro e non permise a nessuno di loro di impadronirsene.
 
“Avanti, daccelo e non fare storie!” Urlò il signore delle tenebre alterato.
 
“Mai!” Rispose il castano con sguardo infuocato.
 
Yaten rimase scioccato nel vedere quelle brutte presenze, certo era molto strano che creature così orrende si trovassero in quel luogo sacro, ma scuotendo la testa e cercando di ritrovare un po’ del suo autocontrollo decise di aiutare i suoi fratelli strappando il pesante libro dalle mani di Taiki, il quale lo guardò stupefatto.
 
“Hey tu buffone” sorrise ironico Yaten guardando il signore delle tenebre “vuoi davvero questo libro? Ebbene, allora vieni a prenderlo!”
 
“A NOI DUE!” Urlò il demone digrignando i denti.
 
“Accidenti ma quanto sei brutto, hai mai provato a farti una chirurgia plastica?” Continuò l’argenteo prendendolo in giro.
 
“Fai anche lo spiritoso, ma adesso ti chiuderò la bocca una volta per sempre!”