Il clima era pari a quello di una trincea poche ore dopo la battaglia;
si può ancora sentire l'odore di polvere da sparo,
le urla dei soldati, distrutti, con la mente offuscata dalla voce stridente dei loro compagni,
un momento prima di lasciare il mondo.
Il fumo nero che copre il cielo si sta ormai dissolvendo, ma la coltre è abbastanza spessa da nascondere il tramonto, in tutti i suoi caldi colori.
In questo mare d'oscurità, ad illuminare le porte della notte, sono gli occhi dei giovani guerrieri e dei loro cari,
che guardano il cielo con la speranza di riabbracciarsi.
Anch'io, in quel momento, guardai il cielo,
cercando tra tutte quelle stelle i suoi occhi, che mi dessero un po' di conforto;
ma mi trovai sola, sulla terrazza, sfiorata dal vento e dal destino,
che mi s'avventa addosso, inesorabilmente.
E adesso non ho nulla;
le mie mani vuote, i miei occhi ciechi.
Morta, ma condannata ad un'esistenza senza fine.
Senza te.
Joy