Film > La Fabbrica di Cioccolato
Segui la storia  |       
Autore: AndersonL    21/09/2012    1 recensioni
Ciao a tutti!
Cercherò di essere meno prolissa possibile nel raccontare a grandi linee di cosa parlerà il racconto (anche perché c'è un limite prefissato alle parole da utilizzare).
Willy Wonka è il mio personaggio preferito in assoluto, non tanto come aspetto fisico, ma come caratterizzazione: un folle imprenditore dal cuore d'oro; mi è piaciuto così tanto da spingermi a scriverci sopra una piccola storia d'amore fra me e lui. Non si risparmiano colpi di scena!!
Ci saranno tutti quanti i personaggi del film di Tim Burton, con l'aggiunta di due donne: le sorelle Aurora e Laura Valentini -io- (chiamata con lo pseudonimo di Diana Hudson, in onore del grande chitarrista Saul Hudson, meglio noto come Slash).
Ogni capitolo avrà il titolo di una canzone che mi ha ispirato durante la scrittura del racconto (vi consiglio vivamente di leggere ogni capitolo con quella canzone come sottofondo, è una mano santa per l'immaginazione!!), e... Basta così, spero vi piaccia!!
See you soon!
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Manfredi d'Altavilla, vedendo arrivare Laura, ordinò ai suoi compagni: -Suonate l'inno!! Tutti sull'attenti!!-.
L'inno in questione era "Miklagard Ouverture" dei Turisas; parlava di un giovane vichingo che parte dalla Norvegia per Bisanzio (Miklagard, appunto) e che si arruola nel corpo dei Variaghi.
All'ascolto dell'inno erano tutti sull'attenti e in piedi. Nel frattempo, Rita era arrivata con gli elmi e le armi (una mitragliatrice Thomson e una spada vichinga) dei nuovi soldati, e li pose su un tavolo di legno, sito di fronte al trono.

Appena finì l'inno, Laura disse a Cuordileone: -Fai entrare Roland!-.
Lui eseguì l'ordine immediatamente, fece inginocchiare Roland e lui pronunciò il giuramento davanti al capo e davanti all'esercito dei Variaghi.
Laura gli mise l'elmo sulla testa, gli appoggiò la spada, girata di piatto, sulla spalla e gli disse: -Benvenuto fra i Variaghi, soldato! Da questo momento sarai il difensore dell'Italia e del suo popolo! Sii fedele al tuo capo e alla tua gente.
Fece la stessa cosa anche con Ruggero d'Este, che quasi svenne quando potè vedere il capo con i suoi occhi.
"È addirittura più bella di come la descrivono!!" pensò.
Dopo il giuramento di Ruggero d'Este, Laura si sentì il cuore in tumulto e gli occhi in fiamme: Willy Wonka-Hakon stava per prestare giuramento.
"Ancora non sa quello che lo aspetta..."
Si ricompose immediatamente e disse a Cuordileone, con un leggero fremito nella voce: -Fai entrare Hakon...-.

Willy entrò con un leggero moto di soggezione: non era abituato ad avere così tante persone come lui intorno. Era abituato ad essere attorniato solo dai suoi Umpa-Lumpa.
"Chissà come stanno i miei ragazzi..." pensò.
Lui si inginocchiò e prononciò il giuramento.
-Giuro di essere fedele all'esercito e al popolo italiano. Giuro di combattere con tutte le mie forze chi tenta di sopraffare il benessere e la sovranità della gente, anche dando la vita se necessario. Giuro di essere fedele al capo e ai suoi attendenti, che sappiano guidarmi verso la vittoria.
-Alzati, Hakon.- Laura pose il Mjöllnir sul capo di Willy e disse: -Sei pronto alla fedeltà verso il tuo capo e i tuoi compagni?-
-Sono pronto.
-Sei pronto a servire il popolo italiano?
-Sono pronto.
Laura sospirò, trattenendo le lacrime, e pronunciò l'ultima parte del giuramento, quella che più aveva paura di dire.
-Sei pronto...a morire sul campo di battaglia...sacrificando la tua vita, i tuoi sogni e i tuoi affetti per la salvezza del popolo italiano??
"NO CHE NON SONO PRONTO!! Non voglio perderti, anima mia!! Non potrei mai vivere senza di te!! Dio, perchè sei stato così crudele con lei e con il popolo?? Preferirei dare la mia vita, che vederti agonizzante con una pallottola piantata nel cuore!! Sì, sono pronto a sacrificare la mia vita, ma non sono pronto a vederti morire." pensò Willy, che ormai tratteneva il pianto solo per dignità.
Facendo appello alle sue forze, con la voce che tremava, lui disse al suo capo: -...Sono pronto...-.
-Benvenuto fra i Variaghi, soldato. Da questo momento sarai il difensore dell'Italia e del suo popolo. Sii fedele al tuo capo e alla tua gente...
Dopo aver posto l'elmo sulla testa di Willy e la spada sulla sua spalla, Laura ordinò a Rita e a Manfredi d'Altavilla di andare verso la sala della Difesa (dove venivano elaborati i piani di battaglia), e disse loro che lei li avrebbe raggiunti in seguito.

Si rinchiuse nella sua stanza, mentre da sopra si sentiva la musica della festa organizzata per i nuovi arrivati, e pianse disperatamente.
-Ma perchè ti ho trascinato in questa malnata storia?? Perchè devo vederti morire?? Non voglio che tu muoia!! Noi dovevamo vivere nella tua fabbrica, in santa pace, lontani dai pericoli del mondo, e ingozzarci di Armoniche di cioccolato insieme a Charlie e Aurora!! Non voglio perdere tutto questo!! Non voglio perdere te, Willy, amore mio!!!
Mentre si disperava, Laura sentì un fruscio provenire da sotto la sua porta e dei passi che si allontanavano.
Trovò un foglietto per terra e lesse il messaggio, che diceva: "Se non vuoi perdere lui e il benessere del popolo, allora combatti per tutti e due. Sii forte, capo, e tutto andrà per il meglio. Manfredi d'Altavilla."
Portò il messaggio al cuore e si avviò verso la sala della Difesa, con la rinnovata speranza che tutto sarebbe andato per il meglio.

Come previsto, trovò i suoi due migliori soldati seduti, davanti a un tavolo dove sopra era appoggiata la cartina del palazzo di Montecitorio.
-Ah capo, finalmente ce l'hai fatta!- cominciò Rita. -Dunque dunque, abbiamo ricevuto notizie ottime dai nostri contatti: sono riusciti ad avere il piano d'attacco dei poliziotti, si apposteranno tutti davanti alle due porte di Montecitorio, armati fino ai denti e incavolati come belve che non mangiano da giorni.
-Fammi indovinare: hanno tralasciato le porte dello scantinato, vero??
-Precisamente mia cara Mikla!! Ti dirò di più: quella zona è completamente spoglia e ci si può arrivare da un vicolo parallelo a piazza Colonna.
-Fin troppo prevedibile. Ma quanto possono essere stupidi quei maiali?? Non per niente il loro comandante Daveri è L'ULTIMO DEGLI ULTIMIIII!!![cit.]-
-Ahahah!!! Sai sempre come stemperare gli animi, Mikla!!- aggiunse Manfredi.
-Ancora non so come ringraziarti, compagno.
-Fedeltà verso il proprio capo, ricordi???
-Basta con le ciance inutili, Manfredi- lo interruppe Rita. -e illustra il tuo progetto.
-L'idea sarebbe quella di un'iniziale attacco frontale, per distrarre quegli idioti; poi servirebbe un diversivo, qualcosa che gli faccia girare la testa per quel secondo che ci serve per staccarci dall'esercito e intrufolarci nel palazzo. Andremo io, te, Rita e le tre reclute; sono motivatissime, ma Cuordileone ha detto che non sono molto esperti nel combattimento con le mitragliatrici. In compenso nel corpo a corpo non li batte nessuno. Ha detto però che Hakon si è rivelato molto abile nell'uso della mitragliatrice, e che come cecchino potrebbe essere l'ideale.
"Grande, Willy!!" pensò Laura.
-Come diversivo potremo usare un urlo, che ne dite ragazzi?? Qualcosa di breve ma efficace.
-Io direi che come urlo "KAPPAAAA!!!" è perfetto!! Tanto quelli lì avranno i nervi talmente tesi che anche una farfallina potrebbe distrarli!!- disse Rita.
-Bell'idea!! Ci sto!!- sentenziò Manfredi. -Che ne dici, Mikla??
-Che l'idea mi piace un casino!!! Sentite, una volta entrati nel palazzo, però, dovremo far fuori tutti i poliziotti messi a guardia. Come sono questi bestioni?
-Sono dei lottatori di sumo grossi come armadi, ma sono parecchio stupidi. Potremo mandare avanti Roland e Ruggero d'Este senza avere troppe rogne. Hakon effettuerà delle operazioni di cecchinaggio da una finestra. noi entreremo nelle Camere e faremo fuori più maiali possibile.- disse Rita.
-La cosa mi garba assai. Ah importante: lasciate in vita i presidenti delle Camere Rossi e Brambilla, il presidente della Repubblica Basaglia e il presidente del Consiglio Merlin. Per loro ci sarà il giudizio del popolo italiano.
-Bene, posso dichiarare conclusa con successo l'organizzazione del piano! Penserò io a comunicare tutto all'esercito e ai tre nuovi arrivati!!- disse Manfredi. -adesso che abbiamo finito, possiamo andare a festeggiare con gli altri compagni, ho una fame da lupi!! Io avrei voglia di una bella fiorentina alla piastra!!-
-Io invece ho voglia di fettuccine ai funghi!!- sentenziò Rita. -Tu, Mikla, cosa vuoi mangiare??-
-...IO VOGLIO...UN...POLLOOOOOOO!!![cit.]
-Ahahahahah!!! Sei sempre la solita!!





Riconoscete le citazioni??xD
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > La Fabbrica di Cioccolato / Vai alla pagina dell'autore: AndersonL