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Autore: _Fy    21/09/2012    4 recensioni
Cosa fai quando scopri di esserti innamorata del tuo migliore amico?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Fino a qualche mese fa, se qualcuno mi avesse detto che io, ex bambina sfigata, mi sarei innamorata di Davide, con tutta probabilità mi sarei messa a ridere. Ora, ho solo voglia di partecipare a qualche gruppo di sostegno in cui ti alzi dicendo "Ciao, mi chiamo Marica e sono innamorata del mio migliore amico" e ti becchi un applauso e qualche parola di sostegno.

Che poi, effettivamente, cos'è l'amore per una ragazzina della mia età?

Sono sempre stata dell'idea che, per ogni fascia d'età, esiste un vero amore; che tu sia ancora un lattante con il pannolino o un vecchio con la dentiera, se senti di essere innamorato, lo sei per davvero.

Che sia per sempre poi, è un altro paio di maniche.

 

- Marica?! Marica sveglia, devi andare a scuola! Oggi è il tuo primo giorno, non puoi fare tardi! Il professor Camillo non sarà contento, tutti gli anni è praticamente la stessa storia!

- Uhm, ancora due minuti!

La voce che ha appena interrotto il mio meraviglioso sogno in cui Justin Timberlake mi dichiara il suo amore, appartiane a mia madre.

Il suo nome è Maria, ha 45 anni e mi interrompe sempre sul più bello, che sfiga! E' una bella donna dal viso dolce, gli occhi castani chiari che ricordano il caramello, le labbra sottili, il viso piccolo e tondo incornicato da una massa di capelli castani che finiscono con una distesa di boccoli.

- Marica non farmi usare le maniere forti!

A questo punto sono obbligata ad aprire gli occhi, l'ultima volta che ho deciso di ignorare le sue minacce, mi sono ritrovata Jake, il cane della vicina, sulla faccia. Non è stata una bella esperienza considerando il fatto che quel cane puzza!

- Messaggio ricevuto!

Ormai sveglia e terrorizzata non posso far altro che scostare il mio caldo piumone per affrontare il gelo e lo specchio!

Già, lo specchio è stato il mio nemico per anni! Mi ha sempre ricordato quanto fossi racchia con l'apparecchio e i brufoli. Con il tempo le cose sono migliorate ma ancora adesso non riesco a non vederci dentro una ragazza insignificante: normali occhi castani, ciglia lunghe, naso piccolo, labbra piccole e a forma di cuore, forse l'unica cosa che mi piace di me, normali capelli castani e lisci di media lunghezza, viso piccolo e tondo. Tutto troppo normale!

Ormai in piedi mi fiondo nel bagno prima che mio padre si piazzi al suo interno con il Corriere della Sera, sarebbe capace di restare lì dentro per ore intere dimenticandosi anche del suo lavoro. Raccolgo i capelli in un codino disordinato e con quanta più calma possibile tolgo il mio pigiama anti-stupro con le paperelle, un pò infantile ma, ehi, mi tiene al caldo e lo adoro!

- Tesoro muoviti, la colazione è in tavola!

Santa donna, mi segue anche in bagno!

- Si, si! Faccio in un baleno!

Tolgo gli ultimi indumenti che ho addosso e mi fiondo nella doccia pronta a farmi cullare dal getto caldo dell'acqua e dal mio bagnoschiuma al cocco.

Una volta essermi lavata per benino, si appresta il momento più terribile per ogni essere umano sulla faccia della terra: uscire dalla doccia per mettersi l'asciugamano!

Affrontare il freschetto autunnale, per una ragazza freddolosa come me, non è semplice!

Terminata l'impresa e finalmente avvolta nella calda e ruvida spugna arancione del mio accappatoio, posso ritenermi soddisfatta. Esco velocemente dal bagno, lasciando qualche impronta qua e là dei mie piedi sul pavimento, per affrontare un alto tremendo grattacapo femminile: che mi metto?

Spulciando nell'armadio e gettando per aria qualsiasi capo orrido che mi sono ritrovata tra le mani, sono riuscita a rimediare qualcosa di decente, in compenso la mia stanza sembra un campo di battaglia.

Sono le 07:30 ed io sono ancora in alto mare!

Infilo l'intimo, il jeans scuro e una felpa bianca per poi fiondarmi in bagno per lavare i denti e pettinarmi i capelli. Tento di ravvivarmeli con le dita in modo che possano sembrare più voluminosi ma è una battaglia persa in partenza perciò ci rinuncio quasi subito.

Infilo le mie comode scarpe da ginnastica bianche; insomma bianche, erano bianche! Le ho dai tempi della preistoria e di bianco è rimasto solo il laccio! Forse dovrei cambiarle, forse.

Afferrò la cartella dalla sedia della scrivania e mi fiondo in sala pranzo dove mamma e papà stanno facendo colazione.

-Buongiorno tesoro!

Mio padre, Carlo, siede a capo tavola con il suo immancabile giornale. Entrando non mi ha rivolto nemmeno uno sguardo troppo preso dal calo della borsa.

- Giorno pà!

- Amore, cosa vuoi mangiare?

- Prendo una brioches al volo mamma, sono in ritardo. Scappo!

Afferro una merendina senza neanche curarmi di vedere quale ho preso e mi dirigo alla porta; speriamo solo non sia quella alla marmellata di fichi!

Corro verso la fermata dell'autobus sperando con tutto il cuore di arrivare in tempo e, per opera di non so quale Santo, le mie preghiere non sono vane! Il pullman è appena arrivato e mi fiondo al suo interno facendomi largo tra le persone.

Ora posso respirare!

O quasi, l'aria nei pullman non è delle migliori; si incontra sempre qualche vecchietto non proprio pulito o qualche signore con chiazze di sudore ovunque.

In lontananza scorgo un posto libero e prima che qualcuno me lo rubi mi avvicino velocemente. Una volta seduta mi ricordo della colazione che avevo precedentemente riposto nella tasca della felpa.

- Oh no, è alla marmellata di fichi!

Cosa può andarmi ancora storto?

Forse era meglio stare zitta, un signore cicciotto e con l'aria da maniaco si è appena seduto accanto a me. Ma che fa ammicca?!

Scampata al vecchio pedofilo e scesa dal pullman mi ritrovo faccia a faccia con il cancello della scuola; una mandria di adolescenti in piena crisi ormonale si staglia davanti a me, individuo i soliti ragazzi idioti che ci provano con ogni ragazza che respira, che sia brutta non importa, esistono i sacchetti no? Ci sono i soliti spacconi, i ragazzi belli che non calcolano il resto dei poveri comuni mortali perchè troppo insignificanti, i cervelloni accompagnati dal loro immancabile libro di fisica, le ragazze belle che se la tirano nemmeno ce l'avessero solo loro per poi sbatterla in faccia al primo bello e idiota che si presenta e poi c'è lui, Davide, il mio migliore amico.

Si avvicina sorridendo e accecandomi con i suoi perfetti denti bianchi, vorrei tanto chiedergli che dentifricio usa!

- Ehi quattrocchi, buongiorno!

- Servirebbero a te gli occhiali, come vedi adesso ho le lenti!

Mi bacia una guancia stringendomi a sé in cerca di coccole; ruffiano!

- Amo prenderti in giro, lo sai!

- Chi me la fa fare di sopportarti! Merendina?

Sorride sghembo guardandomi divertito.

- Hai di nuovo preso quella alla marmellata di fichi, vero?

Alzo gli occhi al cielo e lascio che la mia faccia parli per me.

- Poco male, avevo fame!

Pensandoci bene innamorarsi di Davide non è così difficile; anche una lesbica probabilmente sarebbe tentata di cambiare orientamento sessuale. Davide non è solo due occhi verdi, chioma nera e spettinata, naso dritto e proporzionato, labbra carnosa e denti perfetti, lui è dolce, simpatico, un provocatore nato, non è stupido come molti ragazzi della nostra età, è profondo e sogna di fare il medico come suo padre.

Ciao, mi chiamo Marica e sono profondamente e totalmente persa del mio migliore amico.

   
 
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