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Autore: _Fy    20/09/2012    4 recensioni
Cosa fai quando scopri di esserti innamorata del tuo migliore amico?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Il mio nome è Marica; ho 17 anni e sono nella merda.

Ho conosciuto il mio migliore amico quando frequentavo le scuole medie. Io ero la classica ragazzina sfigata della scuola, quella che tutti evitavano per non rovinarsi la reputazione, quella che si prende in giro, che porta enormi occhiali a fondo di bottiglia, le treccine e l'apparecchio.

Lui, il classico belloccio della scuola.

Bhe, proprio classico no, a differenza dell'enorme mandria di caproni belli con un quoziente intellettivo pari a quello di uno struzzo, lui era diverso.

Bello, dolce, profondo e terribilmente lontano.

Eppure, è diventato il mio migliore amico.

Come?

La pausa di metà mattina era da poco iniziata e la professoressa Gallo, santa donna, ci aveva concesso di consumare la merenda fuori nel cortile della scuola provocando la gioia di tutti i miei compagni, eccetto la mia. Infondo, non avevo amici con cui passare il tempo, che differenza avrebbe fatto per me? Mi ero seduta sul marciapiede intenta a fissare la mia triste mela indecisa se darle un morso o riporla nello zaino quando un gruppo di ragazzini pestiferi mi hanno accerchiata.

- Ehi quattrocchi stai insudiciando il marciapiede, spostati!

Non risposi alle loro provocazioni tentando di convincere me stessa che il mio silenzio era dovuto al fatto che io fossi superiore e non che avessi paura.

- Allora?! Sei sorda pippi calzelunghe?

Michele Trani era il ragazzino più stupido e spocchioso che esistesse al mondo, si divertiva a prendermi in giro facendosi bello e forte davanti al gruppo di babbuini che aveva come amici.

- Michele, ho sentito dire che quando non si sente bene è perchè non si lavano le orecchie, potremmo darle una pulita a forza di sputi!

Disse uno di loro.

Non ebbi il tempo di rendermi conto di nulla che fui invasa da un enorme quantitativo di saliva; avevo voglia di vomitare.

- Basta, basta! Che schifo!

Sentivo solo le loro risate e la voglia di piangere si fece prepotente.

- Ehi, cosa sta succedendo qui?

Mi rannicchiai sull'asfalto cercando riparo in caso la pioggia di sputi fosse ricominciata.

- Ehi Davide, vieni a divertirti con noi!

- Adesso basta ragazzi! Andatevene, la state spaventando.

Non vidi quello che accadde dopo, sentii solo una mano scuotermi e una voce soave chiamarmi.

-Ehi, ehi! Puoi stare tranquilla adesso, sono andati via.

Scostai piano il viso dalle braccia incontrando due occhi verde oliva.

- Sei al sicuro adesso! Piacere, io mi chiamo Davide.

Mi liberai definitivamente dal mio bozzolo, mi aggiustai gli occhiali e cercai di sorridere.

-Piacere, Marica.

Da qui inizia la mia storia.

   
 
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