Film > The Avengers
Segui la storia  |       
Autore: Evilcassy    21/09/2012    12 recensioni
"I Chitauri stanno arrivando, nulla può cambiare. Cosa dovrei temere?"
"I Vendicatori, ci facciamo chiamare così: una specie di squadra, "gli eroi più forti della Terra", o roba simile."
"Sì, li ho conosciuti."
Già! Ci mettiamo un po' a riscaldarci, questo te lo concedo. Ma facciamo la conta dei presenti:
Tuo fratello, il semidio;
Un supersoldato, una leggenda vivente che vive nella leggenda;
Un uomo con grossi problemi nel gestire la propria rabbia;
Una mezzodemone piuttosto focosa
Un paio di assassini provetti e tu, bellimbusto, sei riuscito a far incazzare tutti quanti!"
Il numero Sette esprime la globalità, l’universalità, l’equilibrio perfetto e la dinamicità. Sette è il numero della Materia, dei Peccati Capitali ma anche delle Virtù. Sette, come i Vendicatori.
Genere: Avventura, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Loki, Natasha Romanoff/Vedova Nera, Nuovo personaggio, Steve Rogers/Captain America, Un po' tutti
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'A Seven Heroes Army [The Seventh Saga]' Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

   The Seventh

 

PARTE 3: Ending

-  The Last Pain.

 

And the pain will make you crazy
You're the victim of your crime

 

Thanos ha notato il mio tremore, ma ancora non riesce a realizzare in pieno il tranello in cui stava per cadere. Un urlo stridulo e alzo gli occhi sul palazzo: il Luogotenente, aggrappato con le unghie al muro, alza la testa in segno di vittoria ed emette di nuovo il suo grido.

Cosa….”  Gli occhi del Titano stanno tornando di quell’azzurro gelido e feroce di prima.

Indietreggio.

Il mantello scivola dalle spalle e cade ai miei piedi in una pozza verde smeraldo. Una ciocca di capelli castani mi danza davanti al viso.

Con Morrigan morta, la magia di Loki è scivolata via da me.

Gli occhi del Titano si accendono di una luce furiosa ed alzo le mani davanti al volto scatenando il mio Fuoco Fatuo d’istinto. Una bomba di fiamme grigiazzurre colpisce ed avvolge Thanos.

Ho pochi secondi.

Scatto nella direzione opposta del Titano e richiamo le mie lame, che in un secondo sono di nuovo nelle mie mani.

Il Luogotenente si para davanti bloccando la mia fuga. Schivo la sua coda per un soffio e la colpisco con una lama infuocata, tagliandola e bruciandola. Strilla di dolore ma non cede, questa volta è la lingua biforcuta a farsi largo tra i denti aguzzi e saettare nella mia direzione.

Non riesce a prendermi. Qualcosa lo colpisce di lato, spostandolo e facendolo schiantare contro il muro di un palazzo.

E' stata un'onda di energia azzurrissima. La conosco bene, ne ho viste scagliarne dozzine nelle ultime settimane. Da uno scettro.

Loki!

Dal grattacielo sventrato lo vedo, a pochi piani dalla strada. I nostri occhi si incontrano per l’incredula e breve frazione di un istante.

 

Fuggire è inutile, lo so già, ma non ho altra scelta, per lo meno devo riuscire a nascondermi ed organizzare le idee: mi è difficile farlo tra alieni che cercano di farmi la pelle. Mi lancio in una corsa sfrenata attraverso la 59esima.

Il Luogotenente si è ripreso e ha cambiato obiettivo, lanciando un grido stridulo si rimette sulle zampe ed inizia a scalare velocemente il palazzo in direzione di Loki.

Vorrei aiutarlo ma non riesco, Thanos si è liberato dalle mie fiamme e dal suo urlo feroce capisco che non posso davvero che optare per una ritirata strategica.

Sempre che faccia in tempo.

L’asfalto trema sotto i suoi passi pesanti, ed improvvisamente vengo scagliata in aria.

Improvvisamente, sono di nuovo la bambina intrappolata tra le lamiere di un'auto.

 

"Avengers, qui unità Helicarrier, sono Fury. Rispondete!" Nessuna risposta. "Rogers, Romanoff, Barton! Ricevete?"

"...ed IronMan non è richiesto?"

Sospiro di sollievo: "Stark, dacci un taglio. Qual è la tua posizione?"

"Stark Tower, era richiesto un pit stop tecnico. Parto ora in direzione Central Park."

"Qui Rogers. Ci sono agenti feriti."

Banner apre gli occhi, accanto a lui il Capitano è in ginocchio, con una mano sull'orecchio e l'altra a tamponarsi una ferita alla testa. "L'altro tizio se ne è andato." sussurra. "Pare proprio sul più bello."

"Thor!" Steve è sorpreso di vederlo senza particolari danni. Da quello che ricorda, gli pareva di averlo visto soccombere. “…lieto di vederti in piedi!”

"E' stato Loki." spiega il semidio. Aiuta Banner a rialzarsi, chiedendogli se sia tutto a posto. "Non so cosa mi abbia dato ma... beh, sto meglio, ora." C'è l'ombra di un sorriso sul volto sporco e stanco. "Già che c'era, poteva essere così gentile da portarne un po' anche per noi..." commenta laconico il dottore, muovendo il collo indolenzito e lasciandosi scappare un gemito. "Ah, già, non credo di essergli molto simpatico."

"Dove sono gli altri?"

"Qui Barton." Dall'auricolare arrivano colpi di tosse. "Romanoff è ferita, probabile emorragia interna.

"Io non..."

"Stai zitta." Altri colpi di tosse. "Io sono disarmato e con scarse risorse a mie disposizione. Fury, com'è la situazione li da voi?"

"Chitauri tutti a terra. Hanno preso il Luogotenente."

"Ottimo. Chi è stato?"

La voce di Natasha è un sussurro rauco con una punta flebile di sollievo: "Addison!"

"Probabile, ma non riesco a comunicare con lei. L'Helicarrier è seriamente danneggiato, ci sono molti morti e feriti. Non possiamo fronteggiare un altro attacco. Dobbiamo ripiegare."

"Arrenderci?" Capitan America si guarda intorno, gli occhi sgranati. "Direttore, se battiamo in ritirata la città sarà perduta e..."

"Se restiamo e moriamo tutto il mondo sarà perduto. Capitano, non abbiamo alternative al momento. Sto mandando un elicottero a prendervi, mantenete la posizione.

Stark, tu recupera Borgo, fai il possibile. Thor, distrai il nemico finché le operazioni di recupero non saranno terminate, poi batti in ritirata. Dobbiamo riorganizzare la difesa. Aggiornatemi appena possibile, passo e chiudo."

Il Dio del Tuono ringhia, è evidente quanto gli costi la resa. "Ho visto mio fratello incamminarsi laggiù." dice puntando il Mjolnir nella direzione in cui è scomparso anche Thanos.

"...pensi che..."

"No, è impossibile che abbia stretto nuovamente un'alleanza con lui. Ho visto il terrore negli occhi di Loki, Thanos è qualcuno da cui desidera fuggire più di qualsiasi altra cosa." Il martello ora rotea velocemente, alzando la polvere. "Ma devo avere una risposta." E con un balzo, Thor si alza in volo.

 

La presa di Thanos è una morsa implacabile tra le spalle e il collo di Addison. La blocca a mezz’aria e poi la sbatte contro il muro martoriato del palazzo, tenendola ferma. Addison si divincola, richiama le sue lame, cerca di scalfire la pelle viola della sua mano.

Lotta e non si arrende. Nessuna mancanza di motivazione neppure davanti all’evidenza della sconfitta.

Il duello con il Luogotenente deve finire in quel momento: Loki punta lo scettro, ne libera il potere mentre il lucertolone apre la bocca zannuta e sputa una palla di saliva viola.

L’energia azzurra la manca di un millimetro, ma centra l’alieno al costato e lo trapassa, facendolo atterrare con una piroetta sgraziata tra le macerie. Il grumo viola colpisce Loki con violenza e lo scaglia contro il muro. Nell’urto, scettro ed elmo cadono a terra, metri più sotto.

Capisce un istante dopo di quale trappola mortale si tratta: la saliva disgustosa si è solidificata diventando una spessa resina che lo incolla alla parete.

Come GreyRaven sul muro di fronte e pochi metri più sotto, anche Loki scalcia e si divincola, puntellandosi contro la parete alle sue spalle. Anche lui, senza successo.

Le grinze nel volto di Thanos sono corrugate in un ghigno sadico mentre sposta lo sguardo azzurro prima sulla ragazza e poi sul Dio degli Inganni. Li ha entrambi alla sua portata e di certo non li farà scappare. Loki si guarda attorno.

Nessuno all'orizzonte. E’ la fine.

“Dunque dunque Sua Altezza si è fatto una nuova alleata.” Sogghigna. Addison gli scocca uno sguardo feroce e ribatte che lei non è l’alleata di nessuno, men che meno di un mostro come Loki.

Lo sta coprendo.

E sta coprendo sé stessa.

Tipico di GreyRaven, cercare di salvare capra e cavoli.

“Ma davvero… e non mi dirai che le tue straordinarie abilità magiche siano tutte farina del tuo sacco…

Addison si sforza di scoppiare a ridere: è evidente che non ha un piano, sta solo prendendo tempo. “Ma certo, per chi mi hai presa!”

“Coraggiosa e sfrontata… un pregiato sacrificio per la mia amante. Apprezzerà indubbiamente.”

“Mai pensato di portarla da Tiffany?”

Probabilmente sa che qualcuno sta accorrendo in loro aiuto. E sta mantenendo su di sé l’attenzione, per dargli una possibilità di fuga.

Se solo riuscisse a togliersi quella specie di resina di dosso…

 

“Fossi in te non andrei da nessuna parte, Principino.” Thanos sposta di nuovo lo sguardo ed Addison riprende a divincolarsi come una furia. Una delle lame rimbalza sulla pelle coriacea del Titano e cade a terra senza che lui dia segno di essersene accorto. “Non vorrai affrettare la tua dipartita. Sai, prima volevo divertirmi un po’ con la tua amichetta. Permetti, nevvero?”

Ora è Loki a scoppiare a ridere: “Prenditi tutto il tempo che vuoi, per me non fa alcuna differenza.”

“Vuoi dirmi che per te questa ragazza è insignificante?”

Fa un cenno infastidito, per quanto gli sia possibile data la semi immobilità causata dalla resina. “E’ una sciocca mezza terrestre. Un mediocre ibrido senza senso, utile per tanti versi quanto petulante ed insulsa in tanti altri.”

“Lurido Figlio di un Ciclope!”

Ecco, Addison sa sempre come farlo trasalire, questa proprio non se l’aspettava. Gli sorge il dubbio di aver esagerato.

“Mediocre? IO? Mi sembravi piuttosto ammirato quando ho spedito il qui presente con il mio trucchetto delle proiezioni astrali. Petulante ed insulsa? Essere venuto a letto con me non ti da il diritto di chiamarmi in questo modo, pomposo cornuto! Avessi fatto almeno un buon lavoro!”

“Cosa fai, sputi nel piatto in cui hai mangiato? Mi sembravi piuttosto carina nei mie confronti. E soddisfatta, soprattutto.”

“E tu mi credi anche?”

La sceneggiata, per quanto sciocca, sembra funzionare: Thanos ha l’aria piuttosto interdetta. “Le vostre disquisizioni mi stanno facendo venire l’emicrania.”

“Oh, ma davvero? POVERINO, guarda! Vuoi che la smettiamo? D’accordo, allora catapultami lassù e lasciami finire quel bastardo a mani nude.”

“Infima Vulvetta.”

PREPUZIO QUERULO!”

Il Titano sbatte nuovamente Addison contro il muro come fosse una bambolina di pezza. La ragazza si lascia scappare un gemito e stringe ancora di più l’elsa dell’unica lama rimasta.

Nell’attimo in cui Thanos ha distolto lo sguardo da lui, Loki è riuscito a guardarsi di nuovo intorno.

Ecco lontano nel cielo una scia di fuoco, quasi una cometa, che si sta avvicinando a velocemente.

L’Uomo di Metallo. Mai stato più lieto di vederlo.

“Parete piuttosto in sintonia per odiarvi così tanto.” Sogghigna Thanos, ma Loki ora non cerca più argomenti da ribattere. Lo fissa dall’alto, celando a malapena il piccolo sorriso che si fa strada sulle labbra sottili e tagliate dai colpi subiti.

Stretta contro il muro, Addison alza lo sguardo su lui. Un occhiolino, piccolo e veloce: Anche lei ha visto chi si sta avvicinando.

“Resterei a fissarvi per ore. Ma questo è un giorno importante. Il giorno del Sacrificio, per essere precisi.” Si volta nuovamente verso Loki, alza una mano nella sua direzione. Il sorriso del semidio si spegne.

L’Uomo di Metallo è ancora troppo lontano.

La spada di Addison colpisce il Titano dietro alla nuca. Infuocata e precisa, si infila nella pelle come uno spillo. Ha usato certamente tutto il potere ancora a sua disposizione, per poter riuscire a scalfirlo.

Gli occhi di Thanos si spalancano di sdegnata sorpresa. La mano che puntava verso Loki va a sfilare la lama e la porta davanti agli occhi per studiarla. “Notevole.” Commenta a bassa voce. Poi di nuovo lo sguardo torna su di lui.

Quanto ci mette ad arrivare l’Uomo di Metallo?

“Ti avevo promesso il più sublime dei dolori.” Gli ricorda mentre Loki si prepara alla stoccata che, già sa, sarà diretta al suo petto. Stretta nella morsa di Thanos, Addison si divincola. “Sono sicuro che questo sia un ottimo inizio.”

E la lama penetra, con una crudele lentezza, nello sterno di GreyRaven.

 

E’ Loki ad urlare, così forte che sente le vene delle tempie gonfiarsi.

Addison spalanca gli occhi dorati e la bocca vermiglia. Il grido le muore in gola, mozzo come il respiro.

Boccheggia e spasima, mentre un rivolo di sangue tra le labbra si mescola al fiotto che le esce dal petto.

La mano di Thanos la lascia nell’istante esatto in cui Stark finalmente riesce a colpirlo, scagliandolo a terra metri più indietro in un susseguirsi di colpi.

 

Loki quasi non lo vede.

Impietrito, attonito, si dimentica praticamente di respirare.

Il braccio di GreyRaven cerca di afferrare la lama che la trapassa inchiodandola al muro, ma vacilla e cade lungo il fianco.

Alza il viso nella sua direzione, lo sguardo d’ambra che si spegne e l’espressione attonita di chi non ha bene afferrato la fine di quel susseguirsi di eventi.

Ha un altro spasimo, una specie di convulsione che le fa contrarre le gambe e sgranare ancora di più gli occhi.

Poi piega la testa a terra e non si muove più.

 

 

 

Sadicità… adesso è tutto così semplice… perché sei tu l’unica complice… di questa Fanfic querula!! (Da cantarsi sulle note di Sincerità di Arisa). Ho immaginato questo momento dall’istante esatto in cui la mia mente ha partorito GreyRaven, prima ancora della storia intera. Sono cambiate tantissime cose nel mezzo, eppure questo momento tragico è rimasto.

E’ strano come abbia amato (ami tuttora) così tanto il mio OOC da farlo morire. Perché?

Perché sono sadica, ecco perché. Perché gli Happy Ending ‘semplici’ e ‘normali’ non mi piacciono. Perché non mi piacciono proprio gli Happy Ending, punto.

Ed ora?

Beh, diciamo che il POV di Addison non si vedrà più. Che altro devo dirvi?

 

Ah, si.

GRAZIE. GRAZIE per aver risposto alla mia ‘Tirata di Orecchie’. Continuate a farlo, perché davvero ora più che mai ho bisogno di sapere i vostri pareri. Quindi, vi prego, lasciate un commento: non importa se lungo o corto, se negativo o positivo: purché sia costruttivo e mi faccia capire se è giusta la direzione in cui sto andando.

Che poi, pensate che la storia sia finita qui? Che vi ho abituato così male sino ad ora? :P

Resto in attesa di vostre news. Spero di riceverne tante!

 

Vi ringrazio dal profondo del cuore per aver comunque letto, sino ad ora, questa storia.

E spero non mi abbandoniate ora.

GRAZIE.

Alla Prossima,

EC

 

PS: la scelta della citazione questa volta è stata più difficile del solito: ormai ero sul punto di mettere il Pulcino Pio e basta.  Ad ogni modo, si tratta di ‘Too Much Love Will Kill You’ dei Queen.

 

GRAZIE ancora.

 

   
 
Leggi le 12 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > The Avengers / Vai alla pagina dell'autore: Evilcassy