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Autore: Tell you a story    22/09/2012    0 recensioni
"La leggenda narra che quando le sorti del mondo devono essere decise nascono due guerrieri la cui anima è composta per metà dall’Angel la quale si dice rappresenti il bene e per l’altra metà dalla Demon la parte oscura. Questi guerrieri sono chiamati “Archan” ed il loro destino dipenderà da quale delle due parti della loro anima prevarrà sull’altra: in caso prevalga l’Angel il loro destino sarà quello di salvare il mondo in caso contrario saranno i messaggeri della fine di un’epoca. "
Autore: "questo è un pezzo del prologo ... penso che cose del genere siano già state scritte sicuramente ma visto che ho deciso di iniziare a scrivere questa storia il mio obbiettivo è solo avere un parere da fonti esterne oltre che da amici e parenti .. per adesso la storia è proprio all'inizio la sto scrivendo ad intervalli irregolari e quando mi viene l'ispirazione .. non so quanto ci metterò a finirla però se volete cmq darci uno sguardo per dirmi come vi sembra mi fa piacere .. non siate troppo brutali per favore e buona lettura a chi vorrà leggere questi sprazzi di fantasia che ogni tanto mi saltano in testa !"
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prologo
Quella sera, nel villaggio di Zàlazak nella regione dell’aria, tirava una brezza fresca e rilassante.
Nel cielo puro e sereno splendeva la luce delle due lune, e le stelle lo decoravano rendendolo quasi magico.
Yonhos era completamente immerso nei suoi pensieri; aveva deciso di lasciar riposare sua moglie e andare a schiacciare un pisolino sull’amaca che aveva attaccato ai due alberi presenti nel prato vicino a casa loro, ma nonostante quell’ atmosfera rilassante non riusciva a dormire … era molto preoccupato per vari motivi. A lui non piaceva essere teso, era sempre stato un uomo calmo e sicuro di se e in quelle situazioni si sentiva perso … sua moglie avrebbe partorito da un momento all’altro e sarebbe toccato a lui il compito di far nascere il bambino poiché nel villaggio non aveva mai fatto conoscenza con nessuno e non voleva, era un tipo solitario, non li sopportava, per lui esisteva solo sua moglie Océan, era tutta la sua vita. Avevano deciso di chiamare loro figlio Yàn: una specie di unione dei loro nomi. Ma non era solo il parto imminente che lo angustiava … da giorni ormai in tutte le regioni di Àthmos si parlava di strani avvenimenti riguardati la distruzione totale di villaggi che non accennavano a cessare. Dal racconto dei superstiti dei vari villaggi si poteva individuare un elemento in comune. Raccontavano tutti, poco prima di andare sotto shock o svenire, di aver intravisto un individuo incappucciato che uccideva uomini donne e bambini senza distinzione e radeva al suolo tutto ciò che incontrava sulla sua strada. I segni particolari che ogni sopravvissuto diceva di ricordare dell’individuo erano una forza sovrumana e gli occhi con iridi rosso rubino che nel buio brillavano di un riflesso inquietante… L’ultimo villaggio distrutto era proprio nella regione dell’aria e non era molto distante dal loro,ma Yonhos avrebbe fatto di tutto per proteggere suo moglie e suo figlio nel caso lui fosse arrivato. In passato Yonhos era titolare della più alta carica nell’esercito del Re della regione dell’aria, era il comandante di tutte le truppe per la sua abilità con la spada , l’arco e una destrezza nei movimenti ineguagliabile; si ritirò quando conobbe Oceàn ma non smise mai di allenarsi perché voleva essere sempre pronto in caso di bisogno. Era l’unico guerriero in quel piccolo villaggio quindi il compito di proteggerlo gravava sulle sue spalle. Ma non era l’idea di combattere che lo inquietava ma il colore delle iridi di quel assassino: la loro descrizione era troppo simile alla leggenda degli Archan. La leggenda narra che quando le sorti del mondo devono essere decise nascono due guerrieri la cui anima è composta per metà dall’Angel la quale si dice rappresenti il bene e per l’altra metà dalla Demon la parte oscura. Questi guerrieri sono chiamati “Archan” ed il loro destino dipenderà da quale delle due parti della loro anima prevarrà sull’altra: in caso prevalga l’Angel il loro destino sarà quello di salvare il mondo  in caso contrario saranno i messaggeri della fine di un’epoca.
 
 
“Yonhos !! dove sei !!? Oceàn ha le doglie circa ogni 5 minuti !!”
Yonhos si svegliò di soprassalto e vide una figura in lontananza che correva affannosamente, era ancora mezzo assorto nei suoi pensieri quindi la notò meglio quando si fermò davanti a lui, era Elis la sorella di sua moglie, tutta sudata e con la stanchezza dipinta sul viso.
“Yonhos perché scompari sempre !! Non so se hai capito ma Oceàn partorirà da un momento all’altro, devi starle affianco!” sembrava avesse una nota di rimprovero quella frase e gli diede fastidio, ma non ci fece caso, Elis era l’unica persona a cui teneva dopo Oceàn e aveva ragione doveva stare con sua moglie “ Si scusami avevo bisogno di respirare un po’ d’aria fresca, andiamo !” si limitò a rispondere.
La situazione era difficile, erano solo lui e Elis quindi decise di mettere da parte l’orgoglio per sua moglie e suo figlio e chiese aiuto al sacerdote del villaggio specializzato in arti mediche e botanica. Oceàn urlava di dolore, sua sorella era preoccupatissima poiché non aveva mai avuto figli quindi non sapeva cosa si provasse nel momento del parto. Yonhos odiava l’impotenza che aveva in quel momento, sentiva sua moglie che soffriva e lui non poteva che starla a guardare assistendo come poteva il giovane sacerdote.
“Ahhhh !! Mio Dio che dolore !! Aaaaahhhhhh !!!” “Oceàn resisti, manca poco ancora un ultimo sforzo!” disse Elis urlando per farsi sentire. “…Benvenuto Yàn” disse Yonhos mentre il sacerdote porgeva il bambino a sua moglie per mostrarglielo. Oceàn passò da un pianto di dolore a uno di felicità, “guarda Yonhos… nostro figlio, Yàn.” “E’ stupendo…” rispose lui con un sorriso. Non ci fu molto tempo per festeggiare; il sacerdote mentre controllava il bambino lancio un urlo di terrore, Yonhos non ci mise molto tempo ad accorrere e quando guardò suo figlio rabbrividì: gli occhi di Yàn erano semiaperti e avevano le iridi di colori diversi, una di un bianco lucentissimo e l’altra rosso granato. Il sacerdote non fece in tempo a fare un passo che Yonhos lo bloccò e gli puntò un coltello alla gola “tu prova a proferire parola su mio figlio al villaggio e io ti ammazzo…” il sacerdote era terrorizzato ma questo non lo fermò “Devi capire è un pericolo per tutti, prima o poi lo scopriranno da soli.” “non mi intaressa, dopo tutto quello che è successo negli altri villaggi lo vorranno uccidere, non permetterò che questo accada” disse con sguardo truce. “Capisco, allora permettimi di aiutarti, lasciami vivere, anche io ho moglie e un figlio di soli 4 mesi, ti prometto che non dirò nulla a nessuno e ti aiuterò a tenere nascosto tuo figlio” disse con voce tremolante il sacerdote. Yonhos rimase in silenzio per attimi che parvero infiniti e alla fine disse “va bene ma ricorda, se vengo a sapere che ne hai parlato anche solo con una persona io vengo a casa tua e ti ammazzo sotto gli occhi di tua moglie e tuo figlio e farò la stessa cosa anche a tutti quelli che cercheranno di avvicinarsi a Yàn.” “va bene, ora me ne vado se avrai bisogno di me e non mi troverai chiedi di Trafalgar.. è il mio nome..” “Ok ora sparisci” disse Yonhos infastidito. Tornato dalla moglie le raccontò tutto quanto era successo... ma a lei come a Elis non interessava, era loro figlio e avrebbero fatto qualunque cosa per lui.
  
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