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Autore: Noemi5    22/09/2012    1 recensioni
Fu in quel momento che la vide.
Indossava un vestito azzurro che le arrivava fino al ginocchio.
Le cadeva leggero lungo il corpo e ad ogni folata di vento si spostava, lasciando intravedere le sue gambe.
Portava u paio di ballerine bianche, intoate alla cinta che le cingeva la vita.
Aveva lunghi capelli castani, sciolti, anch'essi si muovevano seguendo l'andamento del vento.
La trovò bellissima.
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Innanzitutto volevo ringraziare la mia migliore amica,
Daphne_LT.
Grazie per avermi aiutato a sistemare e completare la storia,
grazie perchè sei speciale,
grazie per riuscire a sopportarmi,
grazie per ascoltare sempre tutti i miei drammi inutili.
Ti voglio bene.





 

Come un pittore

Zayn Malik non era un santarello.
Almeno secondo quelli che frequentavano la sua scuola.
lui era il figo-Malik, quello che non si innamorava mai di nessuna,
quello che se le faceva tutte senza sentimenti.
Quello voluto da tutte.
Ma nessuno lo conosceva per ciò che era veramente.
Non aveva migliori amici, neanche amici, soltanto conoscenti con cui condividere le sue avventure.
Tutti i pomeriggi, andava in un parco dietro casa sua a dipingere.n
Nessuno lo sapeva. In quella scuola si sentivano tutti superiori, nessuno voleva entrare in parco pubblico, e questo a Zayn faceva solo che piacere, così poteva essere se stesso, senza rotture frai i piedi.

Quel giorno andò al parco, non c'erano bambini, era presto, si sentiva olamente il cinguettìo degli uccellini.
Si sedette su una sponda del fiume che scorreva nel parco, posò i suoi attrezzi e iniziò a guardarsi intorno in cerca di ispirazione.
Fu in quel momento che la vide.
Indossava un vestito azzurro che le arriva fino al ginocchio.
Le cadeva leggero lungo il suo corpo e ad ogni folata di vento si spostava, lasciando intravedere le sue gambe.
Portava un paio di ballerine bianche, intonate alla cinta che le cingeva la vita.
Aveva lunghi capelli castani, sciolti, anch'essi si muovevano seguendo l'andamento del vento.
La trovò bellissima.
Lei si sedette sull'altra sponda, iniziò a leggere.
lui decise di ritrarla.

Il giorno seguente lui tornò lì, sperando di rivederla.l
Lei era già lì. Sempre intenta nela lettura di un libro, semrpe bellissima, la ritrasse di nuovo.

Continuò ad andare nel parco, sempre alla stessa ora per ritrarla.

Passò un mese e ancora non sapeva il nome di quella ragazza misteriosa.
Conosceva ogni parte del suo corpo, ogni smorfia del suo viso, ma non aveva mai avuto il coraggio di andare a parlarle, non sapeva cosa dirle, gli pareva di conoscere già tutto su lei.

Un giorno, mentre lui la stava ritraendo, lei alzò lo sguardo, incontrando gli occhi del moro.
Lui smise di dipingere e la guardò.
I loro occhi non riuscivano a staccarsi, erano come legati da una forza invisibile.
I due continuavano a sorridersi, finchè lei non riabbassò lo sguardo sul suo libro, arrossendo leggermente.
Zayn si era sentito strano, in quei secondi nel quale i loro sguardi si erano incontrati.
Si sentiva vivo.
Le piaceva ritrarla, anche semplicemente guardarla.

I giorni passavano. Zayn andava presto al parco e tornava a casa tardi.
sperava che lei sarebbe venuta.
Ormai non la vedeva quasi più, erano poche le volte in cui lei si sedeva nel parco a leggere, e quelle poche volte non gli rivolgeva neanche più lo sguardo. lo teeva basso fra le pagine dei suoi libri.

Un giorno la ragazza si alzò, dirigendosi verso una donna.
Il moro osservava la scena e notò la grande somiglianza fra le due.
Zayn ne approfittò, si alzò e corse dall'altra parte del ponte, dove la ragazza misteriosa aveva lasciato il libro che poco prima stava leggendo.
Si intitolava: 'BIANCA COME IL LATTE, ROSSA COME IL SANGUE'
Il ragazzo rimase un pò a studiare il titolo di quel libro, per capire di cosa parlasse.
Vide la ragazza guardare verso la sua direzione, non sembrava arrabbiata, ma lui decise di tornare dalla sua parte.Prese le sue cose e girandosi un'altra volta verso quella ragazza, forse l'ultima volta, se ne andò.

Nei giorni seguenti lui tornò al parco, ma lei non c'era.
non era più venuta da quel giorno.

I giorni passarono e della ragazza non c'era traccia.
Un giorno seduta al posto della ragazza c'era la signora con cui lei stava parlando qualche tempo prima. Piangeva.
Si avvicinò a lei. La signora si girò verso di lui e gli fece cenno di sedersi al suo fianco.
'Tu devi essere il ragazzo dell'altra sponda..'
Zayn la guardò confuso, poi annuì. lei continuò
'Mia figlia mi parlava sempre di te. Sei stato veramente importante per lei.'
iniziò a singhiozzare.
Perchè quella donna usava il passato? Perchè singhiozzava?
'Ora io devo andare' disse la donna 'mia figlia mi ha detto di darti questo'
gli porse un libro, quello che lei stava leggendo l'ultima volta che la vide.
lo aprì e trovò una lettera.


 

Ciao ragazzo misterioso,
se stai leggendo questa lettera vuol dire che no ci rivedremo tanto presto.
Vuol dire che non ho vinto questa volta.
Per stavolta è andata così e forse doveva andare così.
Ma grazie.
Grazie per aver accompagnato i miei pomeriggi,
grazie per avermi fatto vedere i tuoi occhi,
potrebbero diventare l'ottava meraviglia del mondo, sai?
Per non parlare del tuo sorriso, poi.
Quando ti vidi per la prima volta, rimasi incantata da te,
volevo disperatamente venire a conoscerti,
ma allo stesso tempo non volevo farti soffrire.
Perchè, se tu ti fossi innamorato di me ragazzo,
avresti sofferto,
non perchè io non ti avrei amato,
piuttosto perchè non avrei potuto amarti per sempre.
E ti giuro che se avessi potuto, t'avrei amato per tutta la vita, incondizionatamente.
Ieri stavo guardando un film, alice in Wonderland.
Ad un certo punto Alice chiede al bianco coniglio:
Quanto è per sempre?
Lui gli rispose. Anche solo per un secondo.
Allora pensai che sarei riuscita ad amarti, ma non l'ho fatto,
perchè dopo sarebbe stato troppo duro il fatto di rinunciare a qualcuno che ti ama.
Ragazzo misterioso, tu ti chiederai:
perchè non ti avrei potuto amare per sempre? Oppure,
Perchè non venivo più al parco...
beh ragazzo, io ero malata.
Conosci la leucemia?
E' una brutta malattia, ti prende poco a poco e ti porta via,
ti fa vedere il mondo che piano piano si allontana da te,
o meglio, tu ti allontani da lui, perchè non ce la fai, sei stanca.
Ma tu, anche se inconsciamente, mi hai dato la forza per adare avanti.
Mi hai dato la forza per lottare fino alla fine.
Oggi i medici mi hanno detto che non c'è più niente da fare.
Sto per morire, ragazzo misterioso.
Ma non ho paura. Non ho paura della morte.
Avevo solo paura di non riuscire a vivere abbastanza a lungo per fare determinate esperienze.
Ora hi la certezza che non avrò mai un marito e neanche dei figli.
ma va bene così.
Ora devo salutarti. ti auguro una vita felice, e magari fammi sapere come va.
Ti chiedo solo un favore: ogni tanto pensa a me.
Perchè nonostante tutto, noi avremo un lieto fine, ma in modo diverso.I
l nostro sarà un:

Per sempre felici e contenti. Ma non insieme.

Emily.

 

Parecchi anni dopo.

'papà, papà! andiamo al parco?'
'va bene, ma metti il giacchettino che fa freddo!'
Padre e figlio andarono al parco.Il
figlio correva, diretto verso il fiume e si sedette sull'altra sponda.
'Ciao papà!' gli urlava, ridendo.
'Guarda sono dall'altra parte, vieni anche tu!'
'No piccolo, io ti aspetto qui, basta che non ti allontani'
Erano passati tanti anni, ma lui non dimenticava quella ragazza.
Non aveva più superato quel ponte.
'Jamal, vieni qua. Sta per piovere, torniamo a casa!'

Una volta a casa il bambino corse nella camera del padre, dove lo trovò a piangere davanti ad un dipinto. C'era raffigurata una ragazza che leggeva. Jamal si sedette davanti al padre.
'Papà, perchè piangi?'
'Niente piccolo, ricordi.'
'L'hai dipinta tu?'
'Sì'
'Chi è lei?'
Non rispose. Non Zayn non rispose alla domanda del figlio. Non avrebbe mai risposto.


Ciao Emily,
mi avevi chiesto di farti sapere come stesse andando la mia vita.
Non l'ho mai fatto. Non ne ho mai avuto il coraggio.
Mi faceva troppo male ricordarti. Eri importante, sai?
Anzi, sei importante. Comunque ora sono qui ad affrontare il mio dolore.
Ora sono felicemente sposato e ho un bellissimo bambino, jamal.
Ma devo ringraziarti.
Grazie per avermi insegnato ad amare.
Forse non lo sai, ma tu sei stata il mio primo amore,
e si sa, il primo amore non si dimentica mai.
a volte penso, a come sarebbe stato bello passare il resto della mia vita con te,
ma come si dice?
a volte gli amori più belli sono quelli non vissuti, quelli desiderati.
Nonostante tutto non preoccuparti,
io sono convinto che anche noi avremo il tempo per amarci, prima o poi..
In fondo, devi ancora vedere tutti i quadri che ti ho fatto, no?
Mi manchi.
mi mancano le tue smorfie,
il tuo sorriso,
il voler accorciare quella distanza che ci ha sempre separati, quel fiume.
Sai, spesso torno ancora in quel parco,
mi siedo al mio posto e leggo, leggo quel libro che mi hai lasciato.
Poi aspetto che tu arrivi, non h
o ancora capito che tu non arriverai più,
ormai ciò che ci divide non è soltanto uno stupido ponte,
ma qualcosa di più grande. Ora devo andare.
Una cosa soltanto ti chiedo:
rivela il tuo sorriso in una stella se vorrai, per stasera andrebbe bene anche così.
Ciao Emily. A presto, forse.

 

Il tuo Zayn.


 



E fine.
Che ne pensate? Spero vi piaccia.
Ringrazio in anticipo tutti coloro che recensiranno, o che semplicemente leggeranno la storia.

Mi farebbe piacere se lasciaste anche una recensione piccolina, anche con una critica, così posso migliorare e magari diventare più brava (?)
Boh, oggi sono di poche parole, e mi sembrano tutte insulse e inutili, quindi vi lascio.
Cià.

 

 


 

  
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