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Autore: Starships    22/09/2012    3 recensioni
Lucy viveva con monotonia in una piccola cittadina nel Louisiana. Un giorno però la sua monotonia fu spezzata dall'arrivo, in città, di una nuova famiglia. Da quel giorno la sua vita cambiò...
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Capitolo 7 

 

Erano passate due settimane da quando mi ero baciata con Jamie. Il giorno dopo vidi Jamie entrare a scuola, era così dannatamente bello. Aspettai che raggiungesse il suo armadietto, accanto al mio. Dovevo assolutamente parlargli.

“Ciao.” Dissi appena arrivò accanto a me.
“Ciao.” Disse incerto.
“Ho riflettuto su quello che hai detto ieri e per me va bene essere solo amici.” Dissi a malincuore.
“Ne sei sicura?”
“Certo, perché non dovrei?!”
“Bene allora.” Disse e chiuse l’armadietto. “Ci vediamo in classe.”

S’incamminò verso l’aula e rimasi senza parole. Era stato freddo e distaccato.

“Aspetta.” Dissi afferrandolo dal braccio.
“Che c’è?”
“Mi dispiace per come mi sono comportata ieri. Però vorrei che fossimo amici, non voglio perderti.” Dissi
“Nemmeno io lo voglio…”
“Ma…?”
“Non c’è nessun ma. Ora andiamo in classe che è tardi?” Mi chiese facendo un piccolo sorriso. Annuii mettendomi sotto braccio. Durante la lezione scherzammo e ridemmo per tutto il tempo.

Era arrivato il fine settimana e io e Jamie eravamo inseparabili anche se eravamo solo amici. La mia cotta per lui ancora non era sparita e non sembrava volesse andarsene. Jamie era un ragazzo stupendo, avevamo scoperto che ci piacevano le stesse cose, come il cibo piccante, la cioccolata, i videogiochi e chi più ne ha più ne metta. Eravamo in aula e la professoressa ancora non era arrivata.
Dustin era seduto al banco davanti a noi e si girò con una faccia disgustata.

“Ciao, io sono Dustin, il ragazzo di Lucy!”
“Il ragazzo di Lucy?” Ripeté Jamie spiazzato. Mi guardò con aria interrogativa.
“ Dustin non siamo tornati insieme. Ti ho detto che ci avrei pensato.”

Fortunatamente entrò in aula la professoressa che interruppe la conversazione. Dopo un quarto d’ora mi voltai a guardare Jamie. Anche di profilo era dannatamente bello. Non riuscivo a smetterlo di guardare. La voglia di baciarlo si fece strada nella mia mente. Si voltò a guardarmi, evidentemente si sentiva osservato. Girò gli occhi al cielo come spazientito o arrabbiato. Forse non voleva che lo guardassi. Iniziò a giocherellare con la matita.
Dopo un po’ gli cadde la matita dalle mani e rotolò verso di me. Feci per prenderla e la mia mano sfiorò la sua, la ritrasse subito. Perché era così freddo che gli avevo fatto?

“Perché sei così freddo con me?” Gli sussurrai avvicinandomi un po’. Non mi rispose gli diedi una gomitata e sbuffo.
“Sei tornata con Dustin?” Mi chiese quasi arrabbiato.
“No. Ieri sera sono uscita con Lela e Kailyn e c’era anche lui. Abbiamo parlato e mi ha chiesto di tornare con lui. Non mi lasciava più in pace così gli ho detto che ci avrei pensato.”
“E ci hai pensato?” Chiese ancora con tono freddo e arrabbiato.
“No, non ancora.”
“ Hai detto che vuoi essere mia amica, ma a me non sembra proprio!” Esclamò senza guardarmi.
“Cosa? Ma che stai dicendo io voglio essere davvero tua amica.” Dissi con il cuore in gola.
“Davvero? Tu di solito ascolti i consigli degli amici?” Mi chiese guardandomi.
“Si.” Dissi non capendo. Fece una risata amara sempre sottovoce. “Che c’è?”
“C’è che sei una bugiarda ecco cosa c’è!” Esclamò.

Non riuscii a replicare perché la campanella suonò e lui uscì subito dall’aula. Lo rincorsi. Uscì fuori nel parcheggio. Lo seguii sino alla sua macchina.

“Aspetta ti prego. Io non sono una bugiarda, perché sei convinto che lo sia?”
“Perché non è vero che segui i consigli dei tuoi amici.”Disse alzando il tono di voce. “Ti ho detto che sarebbe stato meglio non uscire più con Lela e Kailyn e dopo che me ne sono andato sei uscita con loro! Mi hai detto che non avevi alcuna intenzione di tornare con quell’idiota e vengo a sapere che hai deciso di pensarci!”

Aprì lo sportello del suv e ci gettò dentro i libri e la giacca. Era arrabbiatissimo, anche così era bellissimo.

“Ho detto che ci avrei pensato solo per togliermelo davanti. E quella è stata l’ultima uscita con Lela e Kailyn!” Dissi quasi gridando a mia volta.
“Si certo!” Disse entrando in macchina.
“Jamie aspetta.” Dissi con un nodo alla gola. Mi guardò seccato. “Non capisco perché te la prendi tanto, ho deciso di seguire il tuo consiglio…”
“Lascia perdere.” Disse e chiuse la portiera.

Quando mise in moto una lacrima uscì rigandomi il viso. La asciugai con il dorso della mano. Appena si allontano di qualche metro iniziai a piangere come una fontana. Mi aveva spezzato il cuore. Non solo non mi voleva come sua ragazza, ma neanche come sua amica. Mi odia profondamente per essere così maledettamente fragile. Mi odia perché provavo dei fottuti sentimenti per un ragazzo che non mi voleva.
Non dovevo stupirmi di questo. Ogni volta che mi piaceva un ragazzo puntualmente io non piacevo a lui.
Perché la vita doveva essere così crudele con me? Mi appoggiai alla macchina dietro di me e guardai a terra con le lacrime che uscivano senza sosta.
Mi sentii toccare il braccio. Alzai lo sguardo e vidi gli occhi marroni di Jamie. Mi strinse forte a se. E io ricambia l’abbraccio.

“Mi dispiace tanto, non volevo litigare.” Mi disse all’orecchio.
“Io ti voglio bene Jamie, non volevo che…” Non riuscii a terminare la frase un po’ per il pianto e un po’ perché lui mi azzittì.
“Saltiamo le lezioni oggi e andiamocene in giro solo io e te.”
“Va bene.” Dissi guardandolo negli occhi.

Mi sorrise e mi prese per mano. Entrai in macchina e partì a tutto gas.
Dopo un ora che camminavamo gli chiesi: “Dove stiamo andando?”
“In un posto carino.” Mi disse sorridendomi.
“In un posto carino dove potrai uccidermi? Un posto dove nessuno sentirà le mie urla e ne troverà il mio cadavere?”
“Io credo che tu veda troppi film polizieschi.” Disse ridendo.
“Non è vero!” Esclamai.
“Si certo come no.”

Finalmente parcheggiò su un prato all’inglese e dietro cerò un piccolo boschetto. Dopo essere scesi dalla macchina mi prese per mano e mi portò nel boschetto.

“Come hai intenzione di uccidermi?” Chiesi scherzando.
“Non ho ancora deciso, si accettano suggerimenti.”
“Ok allora voglio una morte rapida e indolore.”
“Temo che non sia possibile.” Disse fingendo di essere dispiaciuto.

Mi fece sdraiare a terra e lui accanto a me. Appoggiai la mia testa sul suo petto e sentii i battiti del suo cuore accelerare. La cosa strana e che per arrivare lì non avevamo corso. Appoggiai la mano destra sul suo petto e pian piano la feci scendere sino al suo ombelico. I battiti del suo cuore aumentarono ancora. Sollevai la testa per guardarlo e notai che aveva gli occhi chiusi e cercava di respirare regolarmente.

“Qualcosa non va?” Chiesi preoccupata.
“Non è tutto ok. Puoi solo toglierti di dosso?”
“Perché ti do fastidio?” Chiesi
“Non proprio. “
“Perché il tuo cuore batte così forte? E perché stai respirando in quella maniera?”
“Quanto sei curiosa!” Esclamò sarcastico.
“Non cambiare discorso.” Dissi e si sollevò per guardarmi meglio.

I suoi occhi erano immersi nei miei. Il mio cuore iniziò a battere velocemente. Volevo baciarlo senza sosta. Non desideravo altro. 

 


 


- "This is impossible"      

- "Only if you believe it is."

Mad Hatter



Bene questo cpaitolo è uscito da solo, spero vi piaccia, se me lo recensite non mi arrabbio xD 
Spero di poter postare presto l'ottavo capitolo. Nel frattempo se volete leggere la mia FF sui The Wanted fate pure lol
Se volete seguirmi su twitter sono: @xxheartbeat 

Un mega bacio e un mega grazie a tutti quelli che hanno messo nelle seguite questa storia. 
xxx  Cla' 

  
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