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Autore: DirtyCharity    22/09/2012    6 recensioni
1- Ah, se solo avesse potuto portare il suo ventaglio! Invece aveva dovuto promettere a quel cretino: niente guerre, battaglie e/o risse in paesi stranieri, Tem, non possiamo mandare all'aria i nostri trattati di pace!
[Tanti Auguri Shikamaru! Brace yourself, black is coming!]
2-Erano giorni che faticavano a trovare una soluzione che accontentasse lei, lui, le rispettive famiglie – tolto Shikaku, a cui andava bene tutto-, gli amici di una vita, l'Hokage impiccione e le tradizioni di due villaggi così culturalmente diversi.
3- «Ma solo per tirare un cazzotto all'Uzumaki quando dirà: “Lo dicevo io che uscivano insieme!” e poi tu avrai la soddisfazione di lasciare senza parole Kankuro...»
4-Di sogni ne aveva avuti parecchi, dopotutto ventuno anni e una turbolenta vita da ninja ti lasciano un carico bello imponente di desideri o paure.
Three were the pillars; immortal, wisest and fairest of all flies.
Avvento Total Black: noi resistiamo.
Fino alla fine.
Genere: Commedia, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Shikamaru Nara, Temari | Coppie: Shikamaru/Temari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Come era riuscito a convincerla a fare quella pazzia ancora non l'aveva ben chiaro: sapeva solo che si trovava in mezzo a persone sconosciute, di un villaggio il cui nome non riusciva a memorizzare. La parte peggiore era che la stavano guardando curiosi e bisbiglianti con sorrisi compiaciuti e felici.

Ah, se solo avesse potuto portare il suo ventaglio! Invece aveva dovuto promettere a quel cretino: niente guerre, battaglie e/o risse in paesi stranieri, Tem, non possiamo mandare all'aria i nostri trattati di pace!

Come ragionamento filava eccome, ma se non avessero iniziato a farsi i fatti loro, avrebbe attirato l'attenzione su di sé in un altro modo, e al diavolo la diplomazia.

Si sistemò, per l'ennesima volta, un ciuffo di capelli sfuggito alla crocchia che portava dietro alla nuca, sbuffò sonoramente e tornò ad accarezzare il vestito all'altezza della vita: stirò pieghe inesistenti e prese un colpo credendo di aver trovato una macchia su quell'abito così prezioso, appartenuto alla sua mamma. Trattenne il fiato finché non scoprì che si trattava solo della sua eccessiva ansia; tutto quell'aspettare da sola, in abito da sposa, nel mezzo di un villaggio sconosciuto a portata di occhi saccenti e curiosi le stavano rendendo la giornata un vero inferno.

Maledì ancora una volta quel pigro bamboccio che l'aveva circuita e costretta a sposarlo in un posto dimenticato dai cartografi mondiali e lontano da parenti, amici e conoscenti.

Per tutti i kami! Avrebbe volentieri strappato tutti i petali di quei quattro fiorellini striminziti, alzato le gonne lasciando lo sposo da solo come un ebete. Più se lo ripeteva, più si accorgeva di essere infantile, e più se ne rendeva conto, più si innervosiva per la sua stupidità in un circolo vizioso senza fine. Eppure doveva solo sposarsi, aveva passato momenti e situazioni ben peggiori! La guerra per esempio. Ma a conti fatti non le erano mai venute le gambe molli e i crampi allo stomaco durante la battaglia.

Magari poteva rimandare il tutto dicendo che si sentiva poco bene... sospirò ancora dandosi della cretina.

Di sicuro non era perfetta, ma la codardia non era certo di casa per Temari della Sabbia. Ricordandoselo, la bionda jonin si ricompose – Shikamaru poteva ricomparire da un momento all'altro-, si concesse un ultimo respiro profondo, trattenne il fiato fino a diventar rossa e si liberò.

Bene, era pronta.

Ma il nervoso la raggiunse nuovamente visto che il suo di-lì-a-breve futuro marito non si degnava di raccattarla dalla strada, prenderla in moglie e spendere tutte le sue scarse energie nel loro talamo.

«Chissà quanto deve essere terribile rimaner vedova così giovane» mormorò velenosamente la donna, massaggiandosi il collo indolenzito.

«Seccatura, te l'ho già detto che devi essere più-» sentì dire dietro di sé e si girò immediatamente per uccidere quella presenza così fastidiosa ed indegna, fosse anche solo con lo sguardo -visto che il vestito le impediva qualsiasi movimento atletico e bellico.

Probabilmente non avrebbe mai saputo che il rampollo della famiglia Nara si era bloccato, non per la sua occhiata omicida – anche se era dannatamente terrificante-, ma per quella Temari sposa, nervosa, lievemente rossa in volto e dagli occhi brillanti. Si rammaricò di non avere una macchina fotografica, dovendo così affidare tutto alla sua memoria. L'avrebbe anche stretta a sé, baciandola senza tante cerimonie se non fosse stato per quei piccoli particolari che il suo cervello -sempre attento e vigile- gli consigliava di tener conto: uno per esempio era il nervosismo della fidanzata, l'altro il suo esecrabile ritardo e l'ultimo degno di nota gli fece constatare che l'essere accerchiati da sconosciuti, avidi di azione e smancerie da parte di stranieri così rari e vestiti elegantemente -pronti per il grande sì-, non rendeva la propria donna molto conciliante. Ma il più importante di tutti restava il fatto che si trattava di Temari della Sabbia.

«Tem, scusami, ma la moglie dell'orefice aveva perso le fedi e cercandole mi ha chiesto vita, morte e miracoli della nostra relazione. Ho provato a tagliar corto, ma non mi ha lasciato pace e mi son inventato che siamo cresciuti insieme e ci siamo innamorati di punto in bianco due anni fa» spiegò frustrato Shikamaru, ricordando quella maledetta ficcanaso e la sua delusione nel sentir una storia così piatta e banale, ma se avesse raccontato tutto il loro trascorso sarebbe ancora là a parlare.

La donna non poté che ridere divertita per un episodio così imbarazzante e seccante per lui, ma non lo avrebbe comunque perdonato facilmente visto che tutto questo non sarebbe accaduto se non si fosse dimenticato le vere fedi a Konoha.

«Te lo sei meritato, il karma ogni tanto funziona. Ora muoviamoci» e con la solita marzialità – limitata dal lungo vestito- si diresse verso il loro appuntamento con l'uomo che li avrebbe uniti in matrimonio.

Per un attimo entrambi pensarono a chi avevano abbandonato a casa, con o senza una lettera di spiegazioni, per un attimo esitarono pensando alla loro delusione. Solo per un attimo, poi Shikamaru prese per mano Temari e incuranti di occhiate sognanti e curiose, si scambiarono un sorriso complice.






***

















N.d.A.

Taaaaaaaaanti auguri a teeeeeeeeeeeeeeeeee, tanti auguri Shika! Come al solito in ritardo ed in extremis (mi mancava un po' l'acqua alla gola, anche se Frà non mi ha fatto compagnia ç_ç), come al solito non convinta di quel che ho scritto e come al solito scritta per un'iniziativa del fantasmagorico forum total black: The Black Parade!
Dunque, non è finita qua! ci saranno dei flashback e robine simili, che posterò nei prossimi giorni, non sapevo bene come cacciarceli dentro, e risolvo così!

A presto mie care e cari! Spero di aver fatto cosa gradita <3

Il nero c'è stato, c'è e ci sarà sempre, Kishimoto e i suoi assistenti ce lo stanno urlando da anni ormai!

   
 
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