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Autore: J_e    23/09/2012    0 recensioni
Una giovane che cerca solo un po' di avventura ma finisce con il trovare qualcosa che quasi la uccide, e proprio quando tutto sembra perfetto il destino le fa crollare il mondo addosso... Potrà Azzurra continuare a vivere senza il suo amore?
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Uno strano incontro

 

A me piace correre però non mi piace correre per scappare, e non scappare da un uomo qualunque ma scappare da un vampiro, mille volte più veloce di me ma che sta giocando e si sta tenendo lontano per divertirsi un po'. Corro velocissima ma non serve a niente, prima o poi mi prende. Devo fermarmi e affrontarlo anche se vorrebbe dire rischiare la vita, ma già venendo qui l'ho rischiata. Mi fermo e mi piego a metà per respirare, mi bruciano i polmoni, i muscoli delle gambe e mi fa male la milza. Mi appoggio ad un albero per non cadere. Alzo gli occhi per vedere se lui mi ha già raggiunta e infatti è davanti a me. È davvero bellissimo, è alto e pallidissimo, ha i capelli neri e due occhi che farebbero paura persino alla morte, due occhi iniettati di rosso sangue. Non riesco a capire cosa sta aspettando, perchè non mi ha ancora uccisa?

Cosa... aspetti?”

Cerco di parlare il più naturalmente possibile ma la corsa mi ha tolto tutto il fiato. Non riesco più a stare in piedi. Le mie gambe cedono e cado a terra, però cado male e mi slogo una caviglia.

Stai tranquilla. Respira lentamente.”

Faccio come dice, anche perchè se mi piego ancora un po' mi spezzo. Cerco di prendere grandi sorsi d'aria ma a ogni respiro i polmoni bruciano sempre di più e mi lascio sfuggire un gemito di dolore. Lui mi si avvicina piano.

Piano! Fai piano.”

Vorrei allontanarmi ma non servirebbe a niente, mi sta aiutando e non so perchè. Sento le lacrime che spingono ma non le voglio far uscire. Lui mi prende in braccio, io resto pietrificata, vorrei scendere. Cerco di muovermi.

Sta ferma. Non voglio farti del male.”

Gli guardo gli occhi, sono ancora rossi.

I tuoi occhi dicono il contrario.”

Non mi risponde, mi appoggio al suo petto e sento che non sta respirando. Si sta sforzando di non toccarmi e dovrei essergli grata.

Grazie.”

Chiudo gli occhi appoggiata a lui. Sento il vento forte che mi arriva addosso, lui cerca di proteggermi con le braccia e un po' ci riesce. Ad un tratto non sento più niente, apro gli occhi e mi ritrovo in una casa di legno, in una stanza con il camino, due divani e un tappeto che sembra molto morbido davanti al camino.

Lui mi appoggia su un divano e si mette ad accendere il fuoco. Non ce la faccio più, riesco a respirare con più naturalezza ma i muscoli e la caviglia mi fanno ancora male, ho paura e sono stanca. Scoppio in lacrime e mi copro il viso con le mani per non farmi vedere. Lo sento vicino, mi prende in braccio e mi si siede sotto.

Ssh... basta piangere, non serve a niente. Dov'è che ti fa male?”

Cerco di calmarmi e riesco a parlare più normalmente.

I muscoli delle gambe e mi devo essere slogata una caviglia cadendo. Ma non sono un tuo problema.”

Mi guarda scocciato, ma ha ancora gli occhi rossi.

Non fare la scema, è da quando ti ho vista piegata in due che ho deciso di aiutarti. Non ti voglio uccidere te l'ho detto.”

E io ti ripeto che i tuoi occhi dicono il contrario.”

Chiude gli occhi e fa una smorfia di dolore. Si lascia sfuggire un gemito e io mi spavento. Non per me ma per lui, gli appoggio una mano sulla guancia e lui apre gli occhi. Sono ancora rossi ma non mi spaventano più.

Lascia stare. Come ti chiami?”

Appoggia la testa sulla mia mano e me la sposta sulla sua bocca, mi bacia la mano e me la fa abbassare.

Dovresti dormire adesso. Domani ti fascio la caviglia e se vuoi adesso posso farti un massaggio alle gambe per farti passare il dolore.”

No grazie, passa da solo. Ci sono abituata.”

Va bene, vuoi andare in camera a dormire? Però di la non arriva il calore del camino.”

Resto qui... però vorrei...”

Non so come fare a dirglielo che non voglio stargli in braccio.

Ho capito.”

Si alza e mi riappoggia sul divano. Se ne va in un'altra stanza e io prendo subito sonno.

Mi sveglio, sono coperta da un soffice piumone caldo e faccio fatica ad aprire gli occhi. Sento un rumore di vento molto forte, non ci sono finestre da dove posso guardare fuori ma potrei giurare che sta nevicando. Mi giro verso il camino che è ancora acceso, è l'unica fonte di luce. Guardo verso l'altro divano e ci trovo il vampiro che mi fissa. I suoi occhi sono ancora rossi. Non riesco a capire come fa a resistere ma gliene sono grata lo stesso.

Ciao, ti sei svegliata? Ti fa ancora male la caviglia?”

Muovo il piede, non sento male. Scosto il piumone e controllo la caviglia, è fasciata molto bene e con molta cura. Non è né stretta né larga, è perfetta. Anche i polpacci non mi fanno più male. Guardo di nuovo il vampiro.

Grazie.”

Sai dire solo grazie? Hai ancora paura di me?”

Abbasso lo sguardo, non ho il coraggio di dirgli di sì. Lo sento muovere, è vicino a me. Alzo gli occhi e me lo ritrovo davanti.

Ascoltami. Io non voglio farti del male, non guardare i miei occhi perchè mentono. Sono un predatore e vicino a te la sete sale e non ci posso fare niente. Anche se vorrei non posso farci niente. Ma ti prego non vedermi come un vampiro ma guardami solo come... come un ragazzo.”

Va bene. Però come faccio a considerarti come un ragazzo se non mi dici nemmeno come ti chiami.”

Perchè è così importante per te? Io non ti ho chiesto come ti chiami però ti sto aiutando lo stesso!”

Cavolo, e adesso che rispondo?

Ma tu non me lo hai ancora chiesto! Se me lo chiedi io ti dico il mio nome, ma se non me lo chiedi come faccio a dirtelo?”

Sorride, è la prima volta che lo vedo sorridere ed è ancora più bello.

Hai ragione. Mi chiamo Marco. Tu?”

Marco?! Bel nome! Piacere Azzurra.”

Sorrido, voglio abituarmi alla sua presenza. Ho il presentimento che resterò qui con Marco per un bel po' di tempo.

Anche Azzurra è un bel nome! Hai fame?”

No. Sta nevicando fuori?”

Mi sporgo da sopra il divano per guardare fuori da una finestra. Sì, nevica e anche forte. Oggi dovevo vedermi con Alberto e sua sorella, mia mamma mi aspettava stasera a cena e mia sorella aveva bisogno di me per superare il bruttissimo momento che sta passando. Il suo ragazzo l'ha appena mollata e io voglio starle vicino ma adesso non posso più farlo.

Le lacrime tornano e questa volta le lascio uscire, sono disperata. Voglio tornare a casa, mi manca la mia famiglia, i miei amici e quel ragazzo che mi voleva così tanto bene e che credevo un giorno potessimo stare insieme. Ma sono chiusa in questa casa, chissà dove, immersa nella neve. Marco mi prende per un braccio e mi fa girare verso di lui.

Cosa c'è? Ho fatto qualcosa di male?”

Mi mancano le persone più importanti della mia vita! Mi manca mia madre, mia sorella e i miei amici. Adesso dovrei essere a casa con i miei migliori amici a bere una cioccolata calda e ridere come degli scemi per delle cose assurde. Per un fiocco di neve che ci sembra strano. Oppure correre nella neve per poi lanciarcela addosso e finire insieme per terra. O... essere con mia sorella e dirle che quel bastardo del suo ex non la meritava e che lei merita di meglio! Invece sono bloccata qui, in questo stupido posto perchè... perchè io sono una vera stupida e mi sono impicciata di cose più grandi di me e adesso non so più come uscirne.”

Sono nervosa, ho gli occhi spalancati, gli sto urlando addosso e lui non fa una piega. Le lacrime nervose scendono e mi fanno impazzire ancora di più.

Azzurra, calmati. Appena sarà possibile ti riporto a casa. Adesso però non è possibile.”

Cerco di calmarmi, non è colpa sua e non me la devo prendere con lui.

Scusa, è solo che... non è colpa tua.”

Mi sposta un ciuffo di capelli dietro all'orecchio. Mi si avvicina con il viso, le nostre fronti si toccano, adesso è il momento di decidere cosa fare. Se tirarmi in dietro o andare avanti. C'è sempre meno distanza tra le nostre bocche. Lo guardo negli occhi ma lui sta guardando le mie labbra. Sempre più vicino, mi desidera così tanto! Mi vuole, è per questo che non mi ha uccisa. Zero spazio, le labbra si toccano, le lingue si sfiorano. Gli mordo, dolcemente, il labbro inferiore. Lo sento sospirare, mi fa piacere. Mi prende tra le braccia, mi accarezza i fianchi. Gli metto le braccia intorno al collo e mi stringo a lui. È un vampiro cosa sto facendo? Tiro giù le braccia da lui, non lo bacio più e gli prendo le mani. Lo allontano e lui mi guarda deluso.

Non ce la fai proprio a vedermi come un ragazzo normale, vero?!”

Credo di si. Però non vorrei allontanarmi per dei pregiudizi. Mi è piaciuto il tuo bacio ma... non riesco a fermare i pensieri e...”

Basta.”

Mi riprende da dietro la testa e ricomincia a baciarmi. Questa volta lo lascio fare, fa tutto lui. Non mi metto più in mezzo, cerco anche di non pensare, non voglio pensare. Mi accarezza così dolcemente e mi piace così tanto. Scivoliamo sul tappeto, lui sopra di me. Sta per togliermi la maglia... non lo vedo più, si è lanciato contro una parete. Mi guarda spaventato.

Corri...”

Mi indica, con la testa una porta dietro di me, mi alzo di fretta ed entro nella stanza. È una camera da letto molto carina. C'è un letto matrimoniale nel centro e nient'altro tutto in torno. Mi ci stendo sopra e cerco di capire che gli è preso. Ha iniziato a baciarmi e poi si è allontanato. L'ho sentito sospirare, forse è per questo che si è allarmato. Ha sentito l'odore del mio sangue e non è più riuscito a controllarsi. Ci devo parlare seriamente, se dobbiamo condividere una casa per molto tempo è meglio chiarirci subito. Sento bussare, mi alzo e mi avvicino alla porta.

Posso uscire?”

Sì... se non hai paura.”

Apro veloce la porta ed esco, Marco è davanti a me. Non respira e si allontana appena cerco di toccarlo.

Aspetta!”

Gli prendo un braccio e mi avvicino veloce, mi stringo a lui. Marco non si muove.

Non allontanarmi così. Se tu bevessi un po' del mio sangue la sete ti passerebbe?”

Lo guardo negli occhi. Sembra stanco.

Sì, mi passerebbe ma sarebbe davvero pericoloso per te. Anche se ti mordo tu non ti trasformi ma potrei bere troppo sangue e sarebbe letale per te.”

Gli accarezzo i capelli.

Tu ti sapresti fermare adesso. Ma se andiamo avanti ancora tanto va a finire che tu non resisterai più e mi ucciderai direttamente.”

Mi abbraccia forte.

No, non ti ucciderò mai. E non posso bere il tuo sangue sennò non ne avrò mai abbastanza. Potrebbe diventare parecchio pericoloso.”

Non mi interessa... per me è già difficile baciarti e quando finalmente mi lascio andare tu sei in difficoltà. E poi non mi piace che prima ci coccoliamo e poi tu ti allontani così velocemente.”

Gli prendo la mano, mi sdraio sul letto e me lo porto vicino. Si sdraia senza fare resistenza.

Marco, ne hai bisogno!”

Mi tolgo la maglia per non sporcarla, giro la testa e sposto i capelli dal collo, gli lascio libero tutto il collo e mi preparo al suo morso. Sento che si avvicina, sento il suo respiro sul collo, mi accarezza la pancia con la mano e io rabbrividisco. Le sue mani, il suo corpo è freddo. Le sue labbra mi sfiorano il collo, la lingua lo bagna preparandolo ai denti che penetrano piano nella mia pelle. Mi fa male ma cerco di non pensarci. Marco continua a succhiare il mio sangue e io mi sento indebolire. Spero che smetta presto altrimenti svengo. Come se avessi parlato lui smette di succhiare e lentamente estrae i denti dalla mia pelle. Mi lecca il collo per togliere il sangue. Cerco di girare la testa ma lui mi blocca.

Aspetta. Ti fa male?”

No.”

Si muove e io mi tocco il collo, non sono sporca e dove lui mi ha morso la pelle si sta già rigenerando. Cerco di alzarmi, non ci riesco, la testa mi gira.

Mangia questo.”

Marco è tornato con un'arancia e un bicchiere di succo rosso. Appoggia tutto sul letto e mi aiuta a mettermi seduta.

Grazie. Ma succede sempre così?”

Sì.”

I suoi occhi non sono più rossi ma di un nero intenso. Sembra più luminoso e la sua pelle ancora più chiara. Finalmente respira.

Avevo ragione. Adesso mi puoi baciare senza il rischio di uccidermi!”

Ci scherzo sopra per sdrammatizzare ma lui resta serio.

Fuori sta ancora nevicando, ma appena finisce e possiamo passare ti riporto a casa. Dobbiamo stare qua dentro ma non dobbiamo fare altro.”

Perchè? Prima tu...”

Prima ero comandato dalla sete. Adesso sono più lucido e non... non tenterò più di baciarti.”

Finisco di mangiare in silenzio. Mi ha usata fino ad adesso e io gli ho anche dato il mio sangue! Mi sento presa in giro, umiliata e usata. Non voglio piangere, ma le lacrime scendono da sole. Tengo la testa piegata sul piatto anche se ho finito tutto. Marco prende il piatto e mentre sta togliendo la mano una lacrima cade su di essa. Sposta il piatto e mi alza il mento.

Non piangere per me, non me lo merito.”

Infatti, non sto piangendo.”

Gli scosto la mano e mi asciugo il viso con il dorso della mano. Ho bisogno di un bagno, mi alzo, lo faccio con troppa fretta e quasi cado, ma Marco mi riprende fra le sue braccia.

Stai attenta, sei ancora debole. Dove vuoi andare?”

Parla piano, è dolce. Mi appoggio a lui e respiro il suo profumo. È davvero buono con me, perchè lo sta facendo?! Non ha senso.

Devo andare in bagno. Ho bisogno di fare una doccia.”

Mi prende in braccio, lo lascio fare. Sono più che sicura che mi ha scambiata per una bambola. Apre una porta e mi appoggia sul bordo della vasca da bagno.

Posso stare qui con te?”

Hai appena detto che...”

Lascia stare. Come non detto. Gli asciugamani sono sotto al lavandino e non c'è sciampo ma solo il sapone.”

Sta per uscire, mi alzo e mi appoggio alla sua schiena.

Resta qui con me.”

Non posso... non avrei mai dovuto chiedertelo... scusa.”

Gli prendo la mano. Si gira di scatto e mi prende le spalle. È preoccupato e impaurito.

Cosa c'è? Perchè sei così...”

Gli accarezzo una guancia.

Ho davvero paura di farti del male. Sei così delicata che ogni mio movimento potrebbe esserti fatale!”

Oh Marco. Non devi preoccuparti. Facciamo la doccia assieme. Ti prego, mi farebbe tantissimo piacere.”

Mi lascia e si sposta in dietro.

Ti aspetto sul divano se avrai ancora voglia di vedermi.”

Chiude la porta e mi lascia da sola in bagno. Mi trascino nella vasca e inizio a lavarmi. Certo che ho voglia di rivederlo. Però non mi piace che mi tratti in questo modo, sta facendo di tutto per allontanarmi da sé. Perchè lo fa? Perchè non si lascia andare, adesso che si è nutrito non dovrebbe avere più problemi nel starmi vicino.

Esco dalla vasca da bagno e mi chiudo nell'asciugamano ed esco dal bagno.

Marco! Puoi venire un secondo?”

Compare dalla camera con dei vestiti in mano.

Te li stavo portando. Sono miei ma per ora ti devi accontentare.”

Grazie.”

Prendo i vestiti e torno nel bagno. Mi asciugo e mi vesto. Non c'è il fon e mi devo asciugare solo con l'asciugamano. Esco dal bagno e raggiungo Marco sul divano. I pantaloni mi stanno larghi e lunghi e la maglia mi copre le mani e mi arriva sotto alle ginocchia.

Marco, posso?!”

Mi siedo vicino a lui e mi appoggio alla sua spalla. Sento freddo e rabbrividisco.

Vieni. Sediamoci sul tappeto, rischi di prenderti un colpo.”

Scivoliamo sul tappeto davanti al fuoco. Mi fa sedere tra le sue gambe.

Adesso mi dici perchè ti comporti in questo modo? Prima mi prendi, poi mi lasci, poi mi riprendi e poi mi rilasci. E adesso mi stai ririprendendo.”

Scusa, è solo che non so cosa fare... l'ideale sarebbe lasciarti da sola in questa casa e andarmene in giro finchè non ti devo riportare a casa. Ma non riesco a starti lontana, vorrei prenderti e farti mia ma poi mi blocco. È sbagliato e non voglio farti del male... perdonami, lo so che sto facendo un gran casino!”

Mi appoggio al suo petto, chiudo gli occhi.

Smettila di pensare e lasciati andare. Anche io voglio diventare tua. Proviamoci almeno!”

Mi accarezza la testa.

Per oggi ti ho già fatto perdere abbastanza energie. Dovresti riposarti.”

Fa per alzarsi, non ce la faccio più, questi suoi cambiamenti improvvisi di comportamento mi stanno facendo uscire di testa. Gli afferro il braccio e lo tiro verso di me.

Non andartene... ho bisogno di te.”

Si rimette dietro di me.

Parlami della tua vita.”

Sono orfana di padre, lui veramente non è morto ma se ne è andato quando è nata mia sorella e per me è come se fosse morto. Mia madre ci ha dovute crescere da sola, non si è più risposata. Mia sorella è una ragazza fantastica, è sempre solare e tutti vengono subito rapiti dalla sua ingenuità e dai suoi teneri occhi azzurri. Adesso però sta passando un momentaccio, il suo ragazzo l'ha mollata per un'altra. È stata davvero male ed è cambiata un sacco. Non sorride quasi mai, si chiude in camera e i suoi migliori amici non riescono a farla uscire... però le passerà, bisogna saper superare le delusioni d'amore...”

Lo dici come se tu ne avessi passate tante!”

In diciassette anni ho avuto cinque ragazzi, i primi due alle medie e gli ultimi tre alle superiori, l'ultimo è stato il peggiore. Però gli ho sempre superati con tranquillità. Le storie delle medie non sono state importanti e i ragazzi delle superiori si sono comportati malissimo. Volevano sempre la stessa cosa e io non ho mai ceduto per cui mi mollavano per qualche troietta.”

Quelle storie non erano state importanti ma mi ero sentita usata e sentivo ancora il nervoso salire quando ne parlavo.

Ssh... non ti devi agitare così. Non ti meritavano perchè non sapevano apprezzarti. Io non potrei mai pensare a te solo come un passatempo o come qualcosa da usare per soddisfare le mie voglie. Non riuscirei a guardarti senza pensare a quanto sono belli i tuoi occhi grigio-viola o senza apprezzare i tuoi perfetti capelli lisci e neri come la notte. Non riuscirei a parlarti senza guardare le tue labbra rosse a bocciolo, perfette e carnose... non ci riuscirei.”

Resto colpita dalle sue parole, mi apprezza davvero in questo modo! Non so cosa rispondergli, è stato davvero gentile.

Grazie... non so che dire... sei così... speciale che nessuno potrebbe batterti.”

Mi giro per guardarlo negli occhi ma lui si avvicina e mi bacia, mi giro verso di lui e cerco di togliere distanza dai nostri corpi. Non capisco come posso provare certi sentimenti per un ragazzo che ho appena conosciuto... non pensavo fosse possibile ma sto scoprendo cosa vuol dire amore a prima vista.

Ci sdraiamo sul tappeto, viene sopra di me e iniziamo a spogliarci. Mi accarezza dolcemente e non tenta mai di mordermi. Ogni tanto ci guardiamo negli occhi e i suoi sono neri, non prova sete ma solo desiderio di avermi. E finalmente mi ha. Sono sua in tutto e per tutto. È bellissimo e non mi pento di aver aspettato tutto questo tempo.

Ti amo.”

Me lo sussurra nell'orecchio, ma mi sembra un urlo. Un urlo che mi piace e che mi fa piacere ancora di più questo momento. E poi come se ci fosse qualcun altro al mio posto mi sento dire delle parole che dalla mia bocca non erano mai uscite, o per insicurezza o perchè la storia finiva troppo presto per accorgermi di provare sul serio qualcosa.

Anche io ti amo.”

Mi prende con ancora più foga e mi fa inondare di piacere. Gli accarezzo la schiena e gli bacio il collo. Anche lui mi bacia il collo e poi si ferma. Mi si avvicina all'orecchio.

Posso?”

Si.”

Mi morde il collo, il dolore e il piacere si fondono e mi sento in paradiso. In paradiso tra le braccia del diavolo. Mi sento svenire per il troppo piacere ma per fortuna finisce tutto. Il fuoco ci scalda e non abbiamo bisogno di coperte per coprirci. Ci teniamo abbracciati ancora più di prima. Sono stanchissima ed è solo lui a sorreggermi, non vedo l'ora di dormire ma non voglio che questa giornata finisca così presto. Ho paura che domani tornerà normale e che mi terrà lontana da lui. Mi si spezzerebbe il cuore.

Promettimi che se mi addormento tu poi non mi dirai che tutto questo è stato solo un sogno e che non tornerai a comportarti come prima.”

Te lo prometto.”

Mi addormento. Per tutta la notte sogno quel momento di amore con Marco. È sempre più bello finchè non sento il suono di una sveglia.

Mi giro nel letto, allungo la mano verso il comodino e la spengo. Ho gli occhi pesanti e non sento il fuoco nel camino. Mi sveglio di botto e scopro che sono in camera mia. Sdraiata nel mio letto, il sole entra dalla finestra e illumina i poster che ho attaccato al muro. Scendo di corsa dal letto e corro in cucina. Mia madre e mia sorella stanno facendo colazione.

Mamma! Ma come ci sono arrivata qui?”

Ciao, cosa vuol dire come sei arrivata qui? Eri uscita a comprare il latte e ti sei fermata con un amico che poi ti ha riaccompagnato a casa. Vi siete salutati e tu sei andata a dormire.”

No. Non è possibile. Non è stato un sogno.”

Di cosa stai parlando?”

Non l'ascolto nemmeno. Corro in camera mia, mi metto i primi vestiti che trovo. Mi ricordo della sua maglia e cerco nei panni sporchi. Trovo sia la maglia che i jeans. Finisco di vestirmi e mi catapulto giù per le scale. Prendo le chiavi della moto e senza mettere il casco esco e ci salgo sopra. L'accendo e corro via. Mi sembra di essere di nuovo tra le sue braccia quando per la prima volta mi aveva portato in braccio fino a casa sua.

Costeggio veloce il bosco. Mi fermo su uno spiazzo di erba. Scendo, e con i suoi vestiti corro all'interno del bosco. Mi tocco il collo, ci sono ancora i segni dei suoi denti, non è stato un sogno. Mi sembra di essere arrivata nel punto in cui era iniziata la corsa. Non so come fare a richiamare la sua attenzione. I vampiri hanno un udito strepitoso. Mi metto ad urlare.

Marco! Marco! Sei un codardo. Me lo avevi promesso! Avevi promesso che tu eri diverso dagli altri. Non dovevi abbandonarmi. Marco ti amo. Torna da me. Marco! Avevi detto che saremmo stati insieme. Ti prego.”

Scoppio in lacrime ma nessuno viene a consolarmi. Nessuno arriva di corsa a sorreggermi e portarmi in una casa sulle montagne dove nevica e ci tiene bloccati costringendoci ad innamorarci e amarci. Come può lasciarmi così?

Mi stendo a terra abbracciata ai suoi vestiti. Chiudo gli occhi e continuo a piangere. Passano ore, sento il freddo scendere e la notte arrivare. Mi alzo e torno alla moto. Torno a casa distrutta. Appena entro mamma inizia a farmi tantissime domande. Non l'ascolto e mi chiudo in camera mia. Non faccio niente, sto distesa sul letto a patire il freddo che non sento. Sento solo il ceco dolore dell'amore. Un amore difficile ma che doveva funzionare. L'unico amore della mia vita e non mi può abbandonare così. Perchè lo ha fatto? Perchè?!

Per tre giorni non faccio altro che farmi domande. Ogni mattina vado ad aspettarlo nel bosco ma ogni sera torno sola. Mia madre e mia sorella sono sempre più preoccupate. Non posso continuare così. Ma senza di lui non mi ricordo più come si vive. Di notte sogno la nostra ultima notte insieme ma il ricordo diventa sbiadito ogni notte. E ogni mattina mi sveglio nelle lacrime. Passano i giorni e ricordo sempre meno il suo profumo, i suoi occhi e i suoi capelli. Non ricordo più la sua voce. E questo mi fa stare ancora più male.

Stanotte mi sento ancora peggio perchè mi sono svegliata e non l'ho sognato. Vorrei poterlo rivedere almeno un'altra volta. Sento un rumore che viene dalla finestra. Mi alzo e vado a vedere. Apro la finestra e qualcosa mi spinge sul letto. Mi viene sopra e mi bacia. Marco! È tornato da me.

Marco!”

Ssh... scusa ma dovevo fare una cosa.”

Lo bacio e lo abbraccio. Ci amiamo nel mio letto e lui si prende anche un po' del mio sangue.

Allora, cosa dovevi fare? Lo sai che ho passato le due settimane più brutte della mia vita senza di te?”

Mi dispiace... però l'ho fatto per noi. Guarda.”

Prende qualcosa dalla tasca dei suoi jeans e torna sul letto.

Un documento?”

Certo! Lo sia che sono un vampiro e non avevo documenti. Ho comprato anche una casa qui vicino e l'ho fatta rimettere a nuovo. E ti ho comprato anche un'altra cosa.”

Si abbassa sul pavimento. Torna su con una scatola come quella degli anelli. O santo cielo!

Azzurra, vuoi farmi il grandissimo onore di prendermi come tuo sposo?”

Resto impietrita, mi sta chiedendo la mano. Apre la scatola e compare un anello d'argento con un diamante a forma di farfalla.

Non so cosa...”

Devi dire solo si o no. Vedi ho scelto la farfalla. Ti assomiglia, non puoi guardare una farfalla volare senza soffermarti sui suoi colori e sui suoi movimenti. È bellissima, colorata e ti toglie il respiro a ogni suo movimento. Tu sei uguale ad una farfalla, mi togli il respiro ogni volta che mi guardi. Ogni volta che sto con te non ho più sicurezze. Tu sei così bella e forte che riesci a far paura anche ad un vampiro. Tu sei la perfezione.”

Resto ancora più senza parole.

Si...sposiamoci. Voglio che tutto il mondo lo sappia. Che tutto il mondo sappia che io sposo il ragazzo più fantastico del mondo.”

Lo abbraccio fortissimo. Lui mi tira verso sè. Mi metto a piangere e lui mi mette l'anello.

Un'ora dopo tutti i baci e gli abbracci scendiamo in cucina, ci sono mia madre e mia sorella. Mi vedono sorridente e non gli interessa chi sia il ragazzo. Ma quando le dico che quello diventerà mio marito mi guardano tutte e due male e mi chiedono se sto male.

Mamma. Marco è il ragazzo più stupendo di questo mondo. Te ne innamoreresti anche tu se lo conoscessi come lo conosco io. Ti prego, sarei la donna più felice di questo universo.”

Marco, se vuoi sposare mia figlia devi promettermi che non l'abbandonerai mai.”

Glielo giuro.”

Allora avete la mia benedizione.”

Marco abbraccia mamma e la alza da terra.

Grazie mille.”

Abbiamo organizzato il matrimonio in tre mesi, abbiamo invitato quasi tutto il paese e prima del matrimonio Marco mi ha fatto un regalo bellissimo. Ha cercato mio padre e l'ha invitato al matrimonio. Ho scoperto che aveva cercato di tornare da noi ma che era a corto di soldi e non riusciva mai a partire. Mamma e papà si sono rimessi insieme. Io e Marco ci siamo sposati su un prato in fiore, io con il vestito bianco e Marco con lo smoking. Dopo il matrimonio siamo partiti per la luna di miele nella nostra casa in montagna mentre tutti ci credevano chissà dove su una nave da crociera.

Marco mi ha trasformata e vivremmo per sempre insieme e niente ci potrà mai dividere, nemmeno la morte.

  
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