Lo so papi. Lo so che la vita è dura e che per non prendere delusioni bisognerebbe essere pessimisti o realisti. Ma io non voglio! Non voglio crederci, io non voglio e non posso credere che tutto in questa vita faccia schifo. Io voglio vedere il meglio delle persone anche se mi faranno del male, anche se faranno male a degli altri o a se stessi. Io non ci credo che tutta la gente sia cattiva a questo mondo. Tu non sei cattivo. È un motivo in più per credere che non tutti fanno schifo e che non tutti sono cattivi. Io ci credo nella gente. Non che possano potare la pace nel mondo o cambiare tutto, è impossibile. Ma che portino del bene alle persone a cui vogliono bene.  Nel senso, io mi sveglio alla mattina sperando che qualcosa di bello e di straordinario mi possa capitare. Un abbraccio spontaneo, che qualcuno mi prendi per mani e mi dica di andare lontano e mi dica che ci sarà. Qualcuno che cammini con me. Queste cose mi rendono felice; io mi sveglio la mattina pensando che farò ridere qualcuno, che abbraccerò qualcuno improvvisamente perché non se lo aspetta e che ne ha veramente bisogno, che ascolterò qualcuno che ha bisogno di essere ascoltato. Voglio rendere felice qualcuno. Un mio amico, una mia amica, un parente stretto o lontano. Fare felice qualcuno nel mio piccolo. Io mi sveglio la mattina pensando: questo è un altro giorno. Perché è vero! È un altro giorno! Ma voglio pensare che sia migliore del giorno passato perché imparerò cose nuove e incontrerò gente nuova. Incontrerò i loro sguardi e magari non li vedrò mai più. Mi chiederò cosa fanno nella vita, chi erano da giovani chi saranno da vecchi e se vorranno dei figli. Mi piace pensare che sia gente buona. Che porta del bene nel loro piccolo. Ma non mi è dato saperlo. E lo so che non sono tutti così. Ma a me piace credere che ci sia ancora della gente buona. Io non lascerò che il mondo o meglio la società umana mi faccia diventare pessimista e depressa. Io voglio continuare ad avere la mia innocenza ma con gli occhi ben aperti osservando il mondo, la gente, il tempo. Voglio essere ottimista. E lo so papi che tu dici che devo iniziare a crescere e che devo smetterla con questi discorsi puerili, perché la gente è tutta cattiva e non se ne salva nessuno. Ma tu sei buono papi, lo sei davvero. Io per questo credo che ci sia della gente ancora buona, perché ci sei tu a dimostrarmelo ogni giorno, ogni Santissima ora del giorno tu mi ricordi la bontà. Voglio solo farti capire una cosa: forse un giorno diventerò come te, a forza di sbattere la testa contro il muro per le mille delusioni date dalla mia spensieratezza e dal mio ottimismo e per aver incontrato gente cattiva come dici tu, ma quelle delusioni le voglio provare sulla mia pelle, sì le ho già ricevute e sono sicura che ne avrò delle altre e che sbatterò la testa contro il muro mille altre volte, ma quelle sensazioni le devo provare io. Questo é quello che significa crescere. Ma mantieni il tuo ottimismo, la tua fede in un domani migliore per quanto utopica questa speranza possa sembrare. Voglio essere ottimista. Dovresti tornarlo ad essere anche tu. Sii ottimista.