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Autore: DearGod    23/09/2012    1 recensioni
Sbagliavi, ingenua creatura fatta di sogni e passioni.
E’ bastato poco, troppo poco......
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Nonsense | Avvertimenti: Triangolo
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Stanza fredda, mura grigie. 
Le lancette dell’orologio appeso al muro ticchettano, scandiscono il tempo, come a volerci ricordare ogni secondo che passa, ogni secondo in meno assieme a te.
Sono le due di notte, le due di quel freddo inverno del 2000.
Ricordo la neve che cadeva, quel bianco candore paragonabile alla tua pelle, ancora così tenera.
Ricordo i soffici boccoli dei tuoi capelli amaranto
sulla mia pelle.
Ricordo le cristalline sfumature del tuoi occhi verdeblù, profondi quanto il mare.
Ricordo l’amore che usciva dalle tue rosee labbra, e fa male.
Tutto taceva attorno a noi, si udiva solo una macchina passare di tanto in tanto in lontananza, per le deserte vie della città.
I nostri respiri affannati riempivano la stanza.
Sentivo le tue mani sudate stringere le mie, sotto il caldo tepore delle coperte, quasi a cercar sostegno, quasi a voler trovare l’ultimo appiglio alla vita.
Dicevi che ci saresti rimasta per sempre nel mio letto, in quel nostro piccolo nido d’amore.
Dicevi che nulla ci avrebbe separati.
Sbagliavi, ingenua creatura fatta di sogni e passioni.
E’ bastato poco, troppo poco.
La tua bicicletta azzurra, quella con cui mi raggiungevi nella nostra casetta sull’albero, quella che aveva costruito mio padre, quando ero solo un bambino.
L’automobile, quell’auto rossa di sangue divoratrice di carne.
Stavi venendo da me, amore, da me.
Quell’orologio gira ancora, le sue lancette non si son fermate quella sera. 
Gira imperterrito, gira e continua a scandire il tempo.
Il tempo che manca a rincontrarti, mia amata.
Mani sfiorano la mia pelle, labbra baciano la mia bocca.
Il tuo profumo, la tua essenza, vivono ancora in questa casa.
Acciuffo l’aria, per stringerti ancora a me.
Per non lasciarti andare.
Ti vedo, sei ancor più bella. 
Ti avvicini a me, gli occhi pieni di vita, il cuore batte ancora d’amore.
Non sei mai andata, mai andrai via dal mio cuore.
La finestra è aperta, funesto è il temporale.
Uno sbuffo di vento, un soffio.
Svanisci, cullata dalle dolci onde del mare.


©Fantasia
  
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