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Autore: _pat__xD    23/09/2012    2 recensioni
Una nuova storia, su Quinn e Joe, questa volta però, visto che sicuramente non verrà calcolata molto, aggiornerò in modo molto lento. Spero solo che qualcuno la legga, anche se non parla della Quick e parla di una coppia che, purtroppo, non è stata fatta completamente.
***
Dal sesto capitolo: Iniziò la bionda, ma non riuscì a finire la frase. Gli occhi del giovane cristiano erano puntati nei suoi e il suo cuore aveva ripreso a battere sempre con più forza. "Grazie." Ripeté semplicemente, chiudendo così la frase che avrebbe realmente voluto dirgli.
Genere: Generale, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Quinn Fabray
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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But each time I try, I just break down and cry
Ma ogni volta che ci provo, crollo e piango
 
Quinn si trovava in biblioteca, questa volta senza compagnia e nel più grande dei silenzi, alle prese con un compito di letteratura. Seduta al tavolo più isolato di tutti, in mezzo a decine di libri, con un foglio bianco d'avanti agli occhi e una matita tra l'indice e il pollice della mano destra, oggetto che picchiettava ripetutamente contro il labbro inferiore, cercando di trovare le parole adatte per iniziare il tema. Stava ripensando alle parole scambiate con le sue amiche qualche ora prima, quella strana discussione avuta con Rachel e Mercedes riguardante il bisogno di trovare un uomo che sia adatto a lei. Io sto bene anche sola, si ripeté la ragazza, distogliendo per un istante lo sguardo dal foglio e puntandolo su uno dei vari scaffali pieni di libri che aveva di fronte. Certo, non negava il fatto che le sarebbe piaciuto poter passare sempre più tempo con Joe, poterlo conoscere meglio, ma ogni volta che ci pensava su si ritrovava a mordersi le labbra, scuotere la testa con energia e sorridere amaramente. Era inutile anche pensarci. Nessuno poteva realmente amarla. Si ricordava di quando era stata con Finn: lui era davvero tenero, dolce, la adorava, ma lei lo tradì e lui, giustamente, non volle più avere nulla a che fare con lei. Poi venne Puck: con lui ebbe una figlia, una dolce bambina di nome Beth che diedero in adozione; sembravano funzionare, come coppia, ma lei non aveva mai provato nulla per quel ragazzo e non se la sentì di continuare, prendendolo così in giro. Dopo di lui ci fu Sam: il biondino era stato dolcissimo sin dall'inizio, si vedeva che provava qualcosa di forte per lei, ma, anche questa volta, Quinn rovinò tutto, tradendolo. Pensandoci bene era lei che rovinava sempre il rapporto che si creava con un ragazzo, ma non lo faceva apposta. Non sapeva spiegarlo, ma era come una sorta di autodifesa. Li vedeva lontani, distanti, e così agiva prima ancora che loro avrebbero potuto farla soffrire in un qualsiasi modo, che sia stato tradirla o lasciarla. La bionda scosse il capo e sospirò pesantemente, tornando con lo sguardo sul foglio ancora completamente bianco. Datti una mossa, Quinn, il compito è per domani. Borbottò lei, parlando con se stessa, poi strinse forte la matita e iniziò a scrivere qualcosa, qualche appunto che l'avrebbe condotta al tema vero e proprio. Sembrava che avesse appena raggiunto la più grande delle ispirazioni, ma questa svanì all'istante, lasciandola di nuovo sola con il senso di colpa. Si morse con forza il labbro inferiore e portò una mano sugli occhi, cercando di calmarsi. Ad un certo punto sentì dei passi. Passi di qualcuno che si stava avvicinando a lei. Quinn si voltò di scatto, togliendo la mano, e quello che vide la fece sorridere. Un ragazzo camminava lentamente verso il suo tavolo, con le mani nelle tasche dei pantaloni e i denti che torturavano le sue labbra. Si fermò proprio d'avanti alla bionda e le rivolse un sorriso timido. Ho saputo che avevi un tema di letteratura da Mercedes, così ho pensato che magari avrei potuto darti una mano. Sussurrò il ragazzo, sentendosi terribilmente a disagio. Quinn sentì come se il cuore le stesse esplodendo nel petto e si aprì nel più luminoso dei sorrisi, cosa che a sua volta fece sorridere anche il ragazzo, ormai più tranquillo. La ragazza si spostò di lato con la sedia, facendogli intendere che poteva sistemarsi al suo fianco, cosa che lui fece subito. Grazie Joe, sei... Iniziò la bionda, ma non riuscì a finire la frase. Gli occhi del giovane cristiano erano puntati nei suoi e il suo cuore aveva ripreso a battere sempre con più forza. Grazie. Ripeté semplicemente, chiudendo così la frase che avrebbe realmente voluto dirgli. Deglutì e distolse lo sguardo, avvicinandogli il foglio con alcune scritte e il libro al quale si stava ispirando. In silenzio iniziarono a studiare, entrambi tranquilli. Almeno così sembrava in apparenza.  
 

Pat's Corner:

Ciao gente del pianeta Terra(?). Inizio a scusarmi per il ritardo...ma non avevo la minima idea di come continuarlo, spero solo che sia uscito decente. Ringrazio __agron e Nay Nay per aver recensito il capitolo precedente. Grazie anche a Nay Nay per aver messo la storia nelle preferite e grazie a GretaSallingGleek, LondonEye e a __agron per aver messo la storia nelle seguite. Spero che il capitolo vi sia piaciuto :) Saluti, Pat. :)
  
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