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Autore: Swaggg    23/09/2012    8 recensioni
Paura, terrore, solitudine. Emozioni che si provavano stando fermi in una stanza circondata da corpi senza vita. Da corpi che una volta vivevano, parlava e passeggiavano e adesso giacevano su un gelido pavimento della casa di Rose Street. Hanna Lars, era seduta al centro di quella stanza, illuminata dalla luce del sole che proveniva dalla finestra. Era seduta e con le braccia si teneva unite le gambe al petto. Si dondolava sui glutei avanti e indietro disperata. Piangeva ormai da ore per quello che era riuscita a fare. Piangeva perché non aveva più una famiglia. Ma la tentazione era troppo forte, svegliando in lei un sentimento inspiegabile e una reazione da parte del suo cervello che non aveva motivazioni
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Love And...Kill Again


Può scoprirlo ed io sono finita, pensava Hanna mentre osservava, fuori dall’autovettura,
il paesaggio che scorreva velocemente, senza lasciare il tempo di mettere a fuoco l’immagine dell’oggetto che si vuole osservare.
Erano passati per casa di Justin, e adesso lui stava parlando animatamente con Francesco, gesticolando e ridendo alle proprie battute. Una risa melodica, gioiosa e tranquillante come una camomilla, presa quando ti senti nervoso o solo per scacciare le tensioni.
Era quello l’effetto che le provocava Justin in quel momento.
No, non va bene, si ripeteva Hanna in continuazione e si ammoniva sul fatto di non potersi innamorare di lui,
sarebbe in pericolo per tutta la vita, ci ragionò su la ragazza.
E in effetti aveva ragione, dopo quello che era successo quella mattina,
doveva cercare di mantenere il controllo per tutto il pomeriggio…Per Justin, si diceva con un sorriso amabile sul volto.
In effetti, Hanna con tutte le persone che aveva avuto a che fare, a parte Francesco, aveva sempre provato un senso di odio,
rabbia e di incontrollabile voglia di vederli sul pavimento a soffrire con tutto il sangue che gli scorreva dal punto colpito.
Con Justin era diverso, con lui riusciva a controllarsi, l’istinto le dava campo libero,
nel senso di essere se stessa e di non preoccuparsi per niente, ma nel suo caso, si doveva rimanere sempre con gli occhi ben aperti oppure una minima cosa avrebbe causato il disastro e la morte di Justin.
Al solo pensiero, ad Hanna, le si formava un groppo alla bocca della pancia, le si fermava il cuore e a stento riusciva a respirare.
Saranno quegli occhi così ammalianti, quelle labbra così sexy oppure quei capelli da farti venir la voglia di passarci la mano e giocarci per ore, a renderlo così affascinante e irresistibile persino a lei. Spero solo di non fargli del male, perché ne farei anche a me, si disse contorcendo le labbra appena arrivati nel deserto più assoluto, erano circondati solo da piante, animale fastidiosi e tanto verde da vomitarci sopra.
“Eccoci arrivati, ragazzi” disse l’uomo al suo fianco, girando la chiave e spegnere i motori “ ci divertiremo un sacco”
aggiunse esaltato.
Uscirono tutti, Hanna fu l’ultima, senza la buona volontà di intrufolarsi nella natura ed esplorarla. A parere suo, le sarebbe bastato andare a mangiare una pizza come i comuni mortali, e non trasformarsi in scimmie in una sola giornata solo per esplorare la natura.
“Hanna, su con il morale” si avvicinò a lei posandole una mano sulla spalla “potresti davvero incontrare Tarzan e Jane, la fidanzata” aggiunse, ridendo e coinvolgendo Justin, il quale manteneva sulle spalle un piccolo zainetto di colore verde, uguale a quello che portava anche Francesco.
“Sai di essere diventato squallido con queste battute da dementi, vero?” ironizzò, Hanna facendosi spazio,
essendo così la prima ad “entrare” nella natura.
Prima finiamo di esplorarla e prima ce ne andiamo,  si disse con un sorriso malizioso sulle labbra.
 
 
                                                                                                    *               *                 *
 

“Sono da ore che camminiamo, ci possiamo fermare?” chiese Hanna esausta, appoggiandosi ad un tronco di un albero.
Cattiva idea, quel tronco era pieno di formiche, alcune delle quali camminavano sulla mano di Hanna, che dovette scuoterla per levarsele di dosso.
“Ci fermiamo quando lo decido io” disse Francesco, scostandosi dalla visuale un ramo, il quale colpì in pieno volto Hanna,
che si trovava subito dopo Francesco, seguita poi da Justin che aveva la visuale del suo lato B che si muoveva a destra e sinistra.

“La smetti di guardarmi il sedere?” disse spazientita e guardandolo dritto negli occhi.
Justin, rimase un attimo a guardarla, più che altro a mangiarsela con gli occhi.
Penso di non aver mai visto ragazza più bella di te, avrebbe voluto dirle e poi si sarebbero baciati,
ma tutto questo nella grossa fantasia di Justin.

“Hanna…” la riprese Francesco.
“Che c’è?”
“Potresti almeno chiedere per favore!” spiazzata da quella risposta, riprese di nuovo al suo cammino finché non cadde per terra per essere sbattuta contro le possenti spalle di Francesco, che si era fermato.
“Merda…perché ti sei fermato?” disse, accettando una mano da Justin per alzarsi.
“Perché questo è il posto giusto per fermarsi”
Entrambi i ragazzi non capirono al volo il senso di quella frase, finché non puntarono lo sguardo nella stessa direzione in cui stava guardando Francesco, e lì capirono.
Erano su una montagna altissima, dal quale si vedeva il mare, qualche stormo di uccelli che volava,
una distesa di verde immensa e un sole fantastico…caldo…ma davvero spettacolare,
sembrava di essere in un film dove tutto era stato progettato.

“Sei ammaliata vero?” chiese l’uomo rivolgendosi alla ragazza, la quale aveva gli occhi sgranati e la bocca spalancata per quello che aveva davanti.
Lei annuì violentemente, come i cavalli che scuotono violentemente il capo per scostarsi le mosche dal muso.
E cosa più spettacolare, Hanna poté sedersi sul telo, che Francesco aveva accuratamente portato da casa, e mangiare il suo panino con prosciutto, salame, ananas e formaggio. Sembro una regina nel suo regno, pensò Hanna addentando il suo panino.
Justin le era seduto a fianco e tutto era perfetto, soprattutto se c’è lui, pensò Hanna guardandolo con la coda dell’occhio.

 
                                                                                           *                 *            * 

Il sole stava calando, e l’atmosfera si era fatta più rossa, a causa del tramonto, l’aria era diventata più fresca e tutti gli insetti inutili se ne stavano andando per dar spazio alle zanzare. Hanna era seduta sulla punta della montagna ad osservare il tutto più da vicino, aveva l’erba che le solleticava la gamba nuda, a causa degli shorts che si era messa quella mattina, qualche coccinella rossa con i pois neri le si posavano sulle gambe, tenendola compagnia.
“Hanna?” la chiamò Justin, dolcemente “Non hai paura di cadere?” aggiunse, guardandola preoccupato.
“Avanti fifone, vieniti a sedere vicino a me” disse lei, invitandolo con la mano a sedersi al suo fianco.
Justin esitò un attimo, poi la raggiunse cercando di essere il più prudente possibile.
“Certo che sei strana, tra tanti posti proprio il più pauroso” disse dopo essersi sistemato e dopo esserci accertato di essere in una buona posizione per non cadere di sotto.
“Dovresti conoscermi…io sono strana” disse, ridendo.
“Già, una strana davvero perfetta” Justin diede voce ai suoi pensieri, senza rendersi conto di averli detti ad alta voce,
come se fosse in un sogno e molto difficile da riuscire a svegliarlo.

“Cosa hai detto?” chiese Hanna, girandosi divertita verso Justin, il quale scosse la testa ripetutamente,
come per svegliarsi e rispose “ Cioè, io non volevo dire perfetta, volevo dire bellissima” si corresse lui, e accorgendosi di aver detto ancora una volta una cazzata si riprese “ Cioè sei bella”.

Ecco sono proprio cretino…ma dove è andato a finire Justin Drew Bieber? Il ragazzo che non cade ai piedi delle ragazze ma viceversa? Justin si batté una mano sulla fronte come per cancellare quanto detto e riprendersi dall’ammaliamento totale.
Hanna rideva come non aveva mai fatto, procurandosi, così, degli sguardi agghiaccianti da parte di Justin “Oh mio caro…non devi innamorarti di me!” Hanna si fece seria, non nascondendo il suo divertimento.
“Oh mia cara…è troppo tardi, credimi” erano vicinissimi, e ad un solo movimento sarebbero caduti dalla montagna,
i loro respiri si fondevano in uno solo, i loro cuori battevano all’impazzata ma si confondevano tra i rumori del bosco,
quindi quasi impossibile sentirli...una cosa magia, mai provata da entrambi,ma Hanna doveva impedire quel bacio e mettere in salvo Justin, e l’unico modo per farlo era stare lontana da lui.

“No, Justin…Fermati, tu non mi conosci io non sono quella che ti è davanti” per poco scoppiava a piangere,
affranta dal fatto che di lì a poco gli avrebbe detto tutta la verità.

“Hanna io non capisco…mi piaci ok?” sbottò Justin, guardando davanti a sé.
“Justin mi piaci anche tu, ma è meglio per te se rimaniamo amici” disse lei, poggiandogli una mano sulla gamba, lui la scostò velocemente per poi controbattere “Spiegami perché? perché non potremmo essere una coppia normale come tutti?”
“Perché io uccido le persone” era indecisa sul continuare e non ma lo fece comunque, appena Justin le rivolse tutta la sua attenzione, con sguardo spaventato con un minimo di comprensione “ si Justin…sono un assassina, ho ucciso i miei genitori e il mio fratellino all’età di cinque anni e questo ha segnato il mio destino, sono stata rinchiusa in un manicomio dove ho scoperto la sofferenza e non ho più ucciso da allora” si fermò per riprendere fiato “da quando sei entrato nella mia vita, ho incominciato a riavere quella voglia matta di vedere morire le persone, con te sto bene, mi piaci e non vorrei ucciderti, ma appena mi stai lontano un qualcosa mi scatta…stamattina ho ucciso un pesciolino e la mia vicina. Con te non succede e non so perché, non mi era mai capitato con nessuno quello che mi succede, ogni volta che ti sto vicina…” guardava Justin come per capire la sua  reazione oppure avere un segno che aveva capito, ma non arrivò niente, perché Justin guardava fisso, con la mascella contratta e lo sguardo serio, un punto indefinito al di sotto della montagna.
Hanna decise di non parlare e di lasciarlo qualche minuto solo, fece per alzarsi ma fu fermata dalla mano di Justin  che manteneva saldo il polso di lei, un tocco leggero, che le fece capire di restare.
Justin si alzò e puntò il suo sguardo in quello di lei, fondendosi insieme, tra i due c’era una forte armonia “Possiamo risolvere questo problema insieme” propose Justin, prendendole le mani e incrociandole con le sue.
“è quello il problema, Justin…non si può risolvere”
“Ma se stiamo costantemente insieme non dovrai uccidere nessuno”
“Ho paura di farti del male, non saprei perdonarmi se solo ti accadesse qualcosa per causa mia”
“Pensiamo al bene delle altre persone, poi penseremo al resto…” e prima che Hanna potesse parlare,
Justin fece la sua uscita di scena baciando Hanna.

Un bacio dolce, senza lingua, solo un morbido incastro tra due labbra, durato poco, ma che per Hanna durò un eternità,
capitela era pur sempre il suo primo e unico bacio, e non pensava che mille e più emozioni si scatenarono all’interno di quel corpo tanto malvagio quanto fragile.

Justin si staccò dalle sue labbra, le sorrise e stava per allontanarsi ma la voce di Hanna lo fece bloccare.
“Ehm…Justin?” lo chiamò Hanna, ancora tremante per quello che era successo.
“Si?” si girò verso di lei con un sorriso compiaciuto sul viso.
“Potresti rimanere segreto l’assassinio della mia vicina?”
“Tutto per te, principessa” e con questo, Hanna si sentì davvero morire, prima odiava le cose romantiche, ma adesso si sarebbe mangiata Justin per quanto era stato dolce a comprenderla e a mettersi a disposizione per aiutarla.
Ma adesso, oltre l’amore qualcosa stava salendo a galla, voleva: uccidere ancora.




 

My space
Sono tornata con un nuovo capitolo
e devo avvisarvi che pubblicherò solo il sabato per
via della scuola e del poco tempo discponibile :(
Oddio che tortura la scuola...VOGLIO MORIRE.
Per quanto riguarda il capitolo ringrazio tutte quelle
che recensiscono e ringrazio anche quelle che leggono
solo anche se vorrei almeno una piccola recensioncina
da parte loro XD Non vi mangio mica :)
Vi voglio bene e ringrazio soprattutto la mia amica

Neverlethimgo...Giuliaaaa la mia Giuliaaaa XD Le voglio troppo bene XD

Alla prossima

Giuls <3

   
 
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