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Autore: AndersonL    23/09/2012    1 recensioni
Ciao a tutti!
Cercherò di essere meno prolissa possibile nel raccontare a grandi linee di cosa parlerà il racconto (anche perché c'è un limite prefissato alle parole da utilizzare).
Willy Wonka è il mio personaggio preferito in assoluto, non tanto come aspetto fisico, ma come caratterizzazione: un folle imprenditore dal cuore d'oro; mi è piaciuto così tanto da spingermi a scriverci sopra una piccola storia d'amore fra me e lui. Non si risparmiano colpi di scena!!
Ci saranno tutti quanti i personaggi del film di Tim Burton, con l'aggiunta di due donne: le sorelle Aurora e Laura Valentini -io- (chiamata con lo pseudonimo di Diana Hudson, in onore del grande chitarrista Saul Hudson, meglio noto come Slash).
Ogni capitolo avrà il titolo di una canzone che mi ha ispirato durante la scrittura del racconto (vi consiglio vivamente di leggere ogni capitolo con quella canzone come sottofondo, è una mano santa per l'immaginazione!!), e... Basta così, spero vi piaccia!!
See you soon!
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Quella per i nuovi arrivati fu una festa fantastica, piena di allegria, canti vichinghi, leccornie e birre della migliore qualità.

Dopo la colossale abbuffata ci fu anche un ballo, a cui Laura partecipò; prima con Ruggero d'Este, poi con Manfredi d'Altavilla e poi con Willy.
Durante le danze, ebbero modo di parlare meglio di quello che è accaduto a lei quando era più giovane.
-Perchè non mi hai mai detto dei tuoi genitori??
-Ti pare che mi piaccia parlare di mia madre che si è suicidata dopo un abuso nei suoi confronti e di mio padre che è stato ammazzato da un deputato???
-Hai ragione, perdonami. Ma quanti anni avevi quando è successo??
-Io avevo appena compiuto 17 anni, mia sorella ne aveva 4. Immagini che tragedia psicologica possa essere per una bimba della sua età?? Io e lei fummo adottate dai genitori di Rita. Anche lei aveva subìto una cosa simile: un poliziotto aveva ucciso i suoi nonni. Da lì in poi trovammo altre persone a cui capitò un dramma simile e decidemmo di metterci contro questo sistema barbaro. Così nacquero i Variaghi.
-Mi dispiace per essere stato così...ehm...invadente.
-Non fa nulla, amore mio. Ora pensiamo a rilassarci, che fra una settimana dobbiamo combattere l'ultima battaglia.
-Come si svolgerà??
-Vi dirò tutto domani mattina, ora non mi pare proprio il caso di parlare. Lascio che i soldati distendano i nervi, così affronteranno l'ultima battaglia con più carica e grinta.
-Decisione saggia, ma adesso cosa facciamo??
Alla domanda di Willy, comparve sul viso di Laura un sorriso che non vedeva dal giorno in cui se l'era trovata davanti, un sorriso che sapeva resuscitare anche i morti.
Lei fece una risata divertita e, con uno sguardo amorevole, disse: -Adesso si festeggia il tuo arrivo e quello degli altri due novellini con una bella gara di ballo!!-.
Willy fece un balzo indietro ed esclamò sorpreso: -Ma io non so ballare!! Ferma tutto!! Ferma tutto!! Ferma tu...!-
Non fece in tempo a finire l'ultima frase che subito venne catapultato da Laura al centro della pista.
-Amore mio, io non so ballare!! Ti prego, non farmi fare questa pazzia, riderebbero tutti!!- esclamò Willy, sempre più sconcertato dai gesti di Laura. Non si era mai comportata così prima d'ora, non era mai stata tanto espansiva.
-E allora?? Fatti trascinare dal ritmo della canzone!! Vedrai è divertente!!
Volteggiarono insieme sull'onda di un valzer viennese, poi si scatenarono al ritmo di una canzone di Kesha.
I movimenti di Willy, all'inizio, sembravano un po' impacciati, ma lui trovò subito la sicurezza guardando Laura che volteggiava fra le sue braccia.
Ma cosa importava ormai della gara di ballo, della guerra e delle preoccupazioni? Quando aveva lei fra le braccia, Willy Wonka si sentiva un dio, il padrone assoluto del mondo.
La sua vita e il suo destino erano racchiusi in un guscio alto 1,62 m, dai capelli castani e dal sorriso amorevole.
Inutile dire che il primo premio andò alla coppia Laura-Willy. Il secondo posto spettò alla coppia Cuordileone-Rita e il terzo posto alla coppia Manfredi-Angelica.

Subito dopo la gara, Willy si fermò a parlare qualche istante con Manfredi.
-Gran bella donna il nostro capo, vero Hakon?
-Senz'altro.
-La devi amare moltissimo.
-Più della mia stessa vita, Manfredi. Sacrificherei la mia vita per lei.
-Capisco perfettamente. Bene, io vado. Ho degli...uhm...importanti impegni da sbrigare. Ci si vede, allenati bene per la prossima settimana.
-Contaci compagno (Uhm, questo Manfredi mi insospettisce...).

Laura, nel frattempo, parlava con Rita dell'imminente azione da intraprendere.
-Hai mandato il nostro contatto in avanscoperta?
-Sì, Mikla. Ormai l'attacco dei maiali non ha più segreti per noi.
-Spero che sia così. Mi hai detto che la volta scorsa sono riusciti ad anticipare il nostro attacco.
-Non è stata l'unica volta, capo. È già la quarta volta che riescono ad anticipare le nostre mosse. Fortunatamente siamo stati addestrati da te anche a queste evenienze.
-Però qualcosa non quadra, Rita. I poliziotti italiani non spiccano certo per intelligenza, allora come fanno a prevedere le nostre mosse?
-Mah, Daveri si sarà fatto qualche striscia in più del normale.
-Ahahahah! Mi piacerebbe pensarla come te, davvero!! Ma qualcosa non mi torna...
-Ehi, Mikla!! Hai visto Manfredi?- chiese Cuordileone. -Si sarà ricordato che dobbiamo discutere insieme dell'addestramento per l'attacco al palazzo!-.
-Si l'ho visto io!!- intervenne Willy. -È uscito poco fa dicendo che aveva degli impegni importanti da sbrigare!!-
-Strano.- disse Rita. -Manfredi non esce mai dal quartier generale...-

All'improvviso rientrò il contatto dell'esercito, tale Leoncavallo, tutto trafelato e con un'espressione sconvolta.
-MIKLA!!! MIKLA!! EMERGENZA!!
-Calmati, Leoncavallo, e dicci cosa è successo!
-Qui fuori c'è Manfredi che sta parlando molto animatamente con un poliziotto!!
-Lo starà facendo sloggiare. Dov'è il problema??
-AVEVA IN MANO I PIANI D'ATTACCO E LI STAVA DANDO A QUEL MAIALE!!

Dopo la rivelazione, Laura si sentì mancare le forze, ma mantenne un dignitoso decoro e disse ai suoi soldati:
-Signori, compagni, fratelli. Un traditore si annida fra le nostre file, ma non abbiate paura. Le vere guardie Variaghe come voi sanno sempre come trarsi d'impaccio da queste situazioni, anche perchè vi ho addestrati apposta. Vi ho addestrati alla fedeltà verso il popolo e verso di me, vi ho addestrati al combattimento, all'oratoria e alla strategia militare. Ora fate appello proprio alla vostra capacità strategica, fate finta di non sapere nulla e eseguite tutto quello che sto per dirvi...
E Laura elaborò alla svelta un nuovo piano militare, che fece appello anche alla vecchia personalità assunta da lei stessa: quella di Diana Hudson.
 
  
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