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Autore: AndersonL    23/09/2012    1 recensioni
Ciao a tutti!
Cercherò di essere meno prolissa possibile nel raccontare a grandi linee di cosa parlerà il racconto (anche perché c'è un limite prefissato alle parole da utilizzare).
Willy Wonka è il mio personaggio preferito in assoluto, non tanto come aspetto fisico, ma come caratterizzazione: un folle imprenditore dal cuore d'oro; mi è piaciuto così tanto da spingermi a scriverci sopra una piccola storia d'amore fra me e lui. Non si risparmiano colpi di scena!!
Ci saranno tutti quanti i personaggi del film di Tim Burton, con l'aggiunta di due donne: le sorelle Aurora e Laura Valentini -io- (chiamata con lo pseudonimo di Diana Hudson, in onore del grande chitarrista Saul Hudson, meglio noto come Slash).
Ogni capitolo avrà il titolo di una canzone che mi ha ispirato durante la scrittura del racconto (vi consiglio vivamente di leggere ogni capitolo con quella canzone come sottofondo, è una mano santa per l'immaginazione!!), e... Basta così, spero vi piaccia!!
See you soon!
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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La settimana dopo i Variaghi erano tutti schierati di fronte all'esercito di Montecitorio; tanti guerrieri valorosi messi di fronte a tanti salami Beretta.
-Bleargh, mi sento male se penso che dovrò misurarmi contro questi perdenti!!- esclamò Rinaldo, il soldato più presuntuoso delle fila dei Variaghi.
I Variaghi erano pronti all'attacco, quando al grido di "KAPPAAA!!!" sbucò dal centro della piazza un enorme palcoscenico, su cui cantava Diana Hudson.
I poliziotti italiani, comandante Daveri compreso, vennero subito distratti dalle canzoni di Laura-Diana, e si misero subito davanti al palco ad esultare e a cantare.
"Madonna santissima, quanto sono stonati!! Spero che questa tortura finisca presto!!" pensò la povera Laura.
Erano talmente distratti dal concerto che non si accorsero minimamente dei Variaghi intrufolati fra le loro fila: infatti vicino a ogni poliziotto c'era una guardia Variaga che, al minimo segno di distrazione, accoltellava il poliziotto alla giugulare; una morte rapida e silenziosa.
Intanto Willy e Ruggero d'Este, dopo aver fatto fuori le due guardie messe a copertura della porta di Montecitorio, entrarono; seguiti da Manfredi, Roland e Rita.
Quest'ultima portò con sè un paio di manette, con cui attaccò Manfredi a un palo "per ragioni di sicurezza".

Quando tutti i poliziotti presenti a piazza Colonna vennero fatti fuori, Laura entrò nel palazzo con in mano un paio di Smith & Wesson, ed ordinò ad un gruppo di soldati:
-Mettetevi a guardia di ogni singola porta e ammazzate chiunque vi capiti a tiro, poliziotto o politico che sia.
-E io qui ammanettato che cosa faccio?- domandò Manfredi.
Laura avvicinò le sue labbra all'orecchio di Manfredi e gli disse: -Con te faremo i conti dopo, sporco traditore. Anzi, i conti li farai direttamente con il popolo.-
Date le ultime disposizioni (ovvero entrare di corsa nella camera di Consiglio al segnale di Rita), Laura e Rita si vestirono da poliziotte e sfondarono la porta della camera di Consiglio.
-Ehi, voi due!! Che cosa significa quest'irruzione?? È successo qualcosa per caso?? Non vedete che è in corso un'interrogazione parlamentare??- chiese sconcertato il presidente del Consiglio Merlin.
-Mi dispiace per l'irruzione, signor presidente, ma è un'emergenza!- disse Laura???
-Cosa sta succedendo??
E Rita urlò: -È LA FINE DELL'IMPERO!!!-
Si scatenò l'Inferno, nella camera di Consiglio.
Willy e Ruggero d'Este catturarono subito le 4 alte cariche dello Stato e li ammanettarono allo stesso palo dov'era ammanettato Manfredi d'Altavilla, poi fecero cenno a Laura che potevano anche fare fuori il resto dei maiali rinchiusi lì dentro.
-FERMI TUTTI!!- il grido di Laura rimbombò per tutti i corridoi del palazzo.
Lei fece il giro di tutte le panche della stanza, dove erano seduti i politici impietriti dalla paura, e si avvicinò a un deputato dalla faccia che a lei non tornava nuova.
-TU!!!- urlò quel deputato. -Tu sei la figlia di Massimo Valentini, il liberale!!!-
-Sì, spazzatura della società. Sono la figlia del grande liberale Massimo Valentini e della sua splendida moglie Raffaella!! Ti ricordi il suo nome vero, lurido salame??? RAFFAELLA!!!
Detto ciò, Laura prese quel deputato per i capelli e lo trascinò fuori dalla stanza, chiudendo la porta alle sue spalle.
E in quella stanza, sangue, pallottole e urla fecero il resto.

Laura ammanettò anche l'ultimo deputato e urlò ai sei malcapitati.
-AH!!! Guardate adesso il vostro paese, come lo avete ridotto!! Un cumulo di carogne e spazzatura!! Visto a che cosa ha portato la vostra riforma "lacrime e sangue"? Guardate la gente che si scanna per un tozzo di pane che costa 5 euro all'etto!!! Guardate i vostri luridi maiali che non hanno nemmeno saputo proteggervi!! Ora eccoli lì, riversi a terra, annegati nel loro stesso sangue!! E voi che sperperavate le risorse di stato in escort, vacanze e auto blu!! Guardate e vergognatevi, maiali!!! E tu, traditore, guarda l'esercito vittorioso!!! Guarda il popolo reggente che torna ai suoi giorni migliori!!!
-Il popolo è una massa di gente inetta e ignorante!!- urlò Brambilla.
-FAI SILENZIO!!- Laura diede uno schiaffo in faccia a Brambilla, slogandogli la mascella. -Il popolo è intelligente, capisce quando qualcuno gli sta fregando il pane dalla bocca!! Capisce quando lo vogliono fregare!! Capisce e si ribella!!
-La ribellione non serve a nulla, se tutto tornerà come prima!! Noi saremo liberi!!- protestò Manfredi.
-Oh, ma voi non sarete mai liberi!!- urlarono da dietro Willy e Leoncavallo.
-E per quale assurdo motivo??
-Perchè il popolo vi vuole morti. Dal primo all'ultimo. E ora in galera!!! Domani ci sarà il giudizio dell'Italia.- ordinò Rita.

I Variaghi tornarono nel loro quartier generale forti della loro vittoria, forti della vittoria dell'Italia libera.
Festeggiarono tutta la notte a whisky, soda e sano Viking Metal, mentre fuori il popolo raccoglieva le prime firme per decidere quale sarebbe stata la nuova forma di governo del paese: la gente rimase molto delusa dal sistema democratico bicamerale, quindi la scelta più gettonata potrebbe essere stata la monarchia parlamentare di modello Sabaudo.

Mentre i soldati ballavano e brindavano allegramente, Laura si ritirò nella sua stanza e si sdraiò sul letto.
-Dio non ci posso credere!!! È finita!! Finalmente è finita!!! Willy, amore mio, anima mia!! È finita!!! Torneremo presto a casa!!
-*toc-toc* Laur...ehm...Mikla, sono Hakon. Posso entrare?
Laura si rimise in piedi, si spolverò la divisa e disse: -Ehm, sì!! Prego, entra pure!-
Willy entrò e rimase in piedi davanti a Laura, contemplandola per alcuni istanti prima di proferire parola.
-Ehm, volevo dirti che ho rinchiuso i sei traditori in galera..ehm...e che sopra sono cominciati...i festeggiamen...!
Un bacio appassionato troncò di netto il discorso che lui stava facendo.
-...Ti amo da morire, Willy. 

E andarono avanti a baciarsi per tutta la notte, come se fosse stata l'ultima della loro vita.

  
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