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Autore: MissNanna    23/09/2012    0 recensioni
Maggie e Nick.
Lei una ragazzina. Lui un uomo che dovrebbe esser maturo.
Lei la figlia della migliore amica di lui.
Lui il grande amore di Maggie.
Eccoli di nuovo su Efp..
Questa storia è stata una lunga epopea!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Secondo Capitolo

 E’ circa una settimana che sono qui a casa di Nicolas. La convivenza procede abbastanza bene, sconvolgendo i miei pensieri iniziali. Ovviamente lo stare a contatto con le lenzuola che profumano di Nick, con le pareti che mi parlano di lui, con lui che mi prepara la cena. No, direi proprio che non aiuta la mia cotta. Nonostante questi piccoli ed insulsi  problemi da adolescente illusa, ho iniziato a studiare e sebbene Oscar Wilde sia uno dei miei autori preferiti,inizio seriamente a non sopportare nemmeno più il suono del suo nome. Mi rialzo dalla scrivania sulla quale sono china da più di un’ora e mi sgranchisco le spalle. Sbuffo sonoramente e mi avvicino alla finestra che dà sulla terrazza e decido di uscire un po’. Mi seggo su di un lettino e chiudo un po’ gli occhi per riposarmi al tocco leggero del sole e del dolce vento che mi rinfresca. Riflettendo su questo breve periodo credo di non potermi lamentare. Io e Nicolas abbiamo dettato delle regole per quanto riguarda la frequenza del bagno. Così almeno evitiamo situazioni del tutto imbarazzati come quella del mio arrivo .Una delle più importanti è quella di bussare. Anche se la porta è aperta, bisogna bussare, non si sa mai. Non conosco ancora la soglia del pudore di quest’uomo a che livelli arriva, magari per lui è del tutto normale cambiarsi le mutande con la porta mezza aperta, no?

Sciocchezze a parte mi rendo conto di non vedere mia madre da un’intera settimana e a causa dello studio, dei sentimenti da liceale demente, non ho potuto nemmeno sentire la sua mancanza. La mia dolce e cara Katherine. Chissà come vanno veramente le cose lì. Non è mai stata una persona propensa ai cambiamenti. Lo stesso divorzio con papà le ha lasciato un amaro in bocca che credo difficilmente le possa passare. Mio padre oltretutto è partito, quindi il cambiamento nella sua vita è stato radicale, mentre mia madre solo adesso, mi auguro, potrà mettere finalmente la parola fine alla sua delusione. L’unico di cui si è sempre fidata è Nicolas, anche se di fatto è di circa 10 anni più piccolo di lei. A volte mi sentivo gelosa. Cavolo, hanno sempre avuto un rapporto fantastico. Sembravano quasi una coppia. Ogni volta che mia madre piangeva lui correva e le portava del gelato al cioccolato. Quando aveva il ciclo, lui correva e le portava Casablanca e assorbenti capaci di poter tamponare l’acqua di un oceano. Diventando un po’ meno ingenua, ho iniziato a pensare a questi due come una coppia e a chiedermi se realmente non avessero mai fatto sesso. Si conoscono da più di 11 anni. Conoscono tutto della loro vita. Erano vicini di casa, sono diventati amici di telefono, di primo giorno di ciclo, di film strappalacrime, di cucchiai di cioccolato … e non hanno mai fatto sesso?Lo stomaco mi si stringe in una morsa e la fronte mi si imperla di sudore. Scatto seduta e mi rendo conto del fatto che non avere amiche con cui spettegolare e confessare le proprie pene ,non è poi così piacevole come credevo, mi manca Beky. Un fischio attira poi la mia attenzione. Mi guardo intorno, ma non vedo nessuno.

-Ei, bellezza, sono qui! Alza la testa!

Aggrotto la fronte e faccio come mi viene chiesto. Un ragazzo moro da paura, credo o cubano o brasiliano mi sorride e mi saluta. Inebetita faccio altrettanto e poso una mano dinnanzi agli occhi pur di evitare il sole e vederlo meglio.

-Ciao, sono Pablo, e tu chi sei?Non mi pare di averti mai vista!Sei la nuova fiamma di Nick?

Perdo un battito.

MAGARI!Pensa la mia sciocca testolina!

-No, ti sbagli. Sono diciamo ,”sua nipote”!

Dico sorridendo e maledicendomi per essermi definita così. Perché sono tanto autolesionista? Mi fa male quando lui mi paragona ad una :sorellina, bambolina, piccolina, cuginetta, e rullo di tamburi!!!!...una NIPOTINA!

-Capisco, beh devo complimentarmi, sei molto carina! Però adesso devo andare, se ti fa piacere stasera i miei non ci sono così, con altri amici abbiamo organizzato una festicciola. Se decidessi di venire, renderesti tutto più bello Chicca!

Non mi lascia il tempo di rispondere che subito scappa via. Non penso di andarci, però l’idea di restare ancora un’altra sera  a casa con Nicolas che mi cucina hamburger e patate e mi costringe a guardare i cartoni animati, beh è proprio non mi va. Io vorrei uscire, fare le mie esperienza, fare  SESSO! Porca miseria di questo passo diventerò suora!Il problema è che l’unico con cui vorrei farlo è Nicolas. Cavolo! Se aspetto lui realmente mi si faranno le ragnatele. I ragazzi con cui sono stata, mi hanno sempre spronata, volevano farlo, ma proprio quando iniziavano i preliminari … li lasciavo o beh mi lasciavano. Scrollo le spalle e prendo un bel respiro. E’ ora di ritornare dal caro e vecchio Oscar.

 

 

Delle voci, delle risate e un sibilo fruscio, mi risvegliano facendomi rendere conto di essermi addormentata sui libri. Apro lentamente gli occhi e guardo la radio sveglia. Le 24.00.Wow un’altra giornata gettata sui libri. Lo stomaco mormora per la fame e la curiosità cresce. Mi rialzo e mi accorgo della musica soffusa arrivare dal piano superiore, probabilmente dall’appartamento di Pablo. Cammino in modo silenzioso e mi avvicino al salotto il quale è illuminato solo dal lume. Sento dei sospiri e delle risatine sommerse al che comprendo di cosa si tratti. Mi sporgo dal corridoio e il cuore mi si ferma per un intero secondo. Nicolas che ovviamente, cerca di scoparsi qualcuna senza fare rumore, perché c’è la piccolina che dorme . Che dolce! Si. Che dolce tenero bastardo insensibile …

In preda ad un attacco isterico corro nella mia camera. Scelgo il vestito più corto e scollato che ho. L’abito nero a tubino, non dovrebbe farmi passare inosservata. Apro il baule delle scarpe e  tiro fuori dei sandali tacco 15 blu elettrico e li infilo. Metto un po’ di rossetto rosso , passo la matita nera sugli occhi e del fard rosa sulle guance. Prendo una borsetta a caso e lentamente arrivo al salone. Con forza inizio a farmi sentire e arrivo nella stanza in cui i due stanno facendo le loro porcate e senza degnarli di uno sguardo mi dirigo, sculettando, verso la porta dell’entrata. Sento la ragazza urlare  imbarazzata e Nick balzare in piedi. Apro la porta, ma la mano di Nicolas mi blocca.

-Ma dove stai andando?

Mi chiede serio.

Mi volto con uno sguardo glaciale e lo fisso negli occhi mentre con la lingua mi lecco i denti.

-Non credo siano affari tuoi,mia madre non c’è e tu mi offri solo un letto in cui dormire e una scrivania su cui studiare!Quindi vado dove mi porta il cuore!

Sbotto poi voltandomi in grande stile scuotendo i capelli vaporosi.

-Non fare la bambina Maggie, dove credi di andare a quest’ora della notte, eh? E per di più vestita in questo modo!

Questa volta senza voltarmi gli rispondo.

-Vado a casa di Pedro!Mi ha invitato ad una festa ed io da buona vicina, intendo andarci!-Inizio, poi con fare snob ed un sorriso finto lo guardo e guardo anche la ragazza mora alle sue spalle-voi non preoccupatevi per me, continuate pure, potete anche urlare in questo modo visto che “la bambina” alza il culo e va a divertirsi come voi!

Apro la porta ed esco. Raggiungo l’ascensore e ho gli occhi che mi pizzicano, ma non piangerò, ho troppo orgoglio per farlo. D’altro canto non posso piangere per delle cose impossibili, mi ritroverei a riempire il canale di Suez. L’ascensore arriva e mi ci intrufolo. Seleziono il piano, ma appena le porte stanno per chiudersi, una mano le blocca. Sgrano gli occhi e irritata porto le braccia intorno al seno e lo sguardo dalla parte opposta alla figura del biondino.

-Vengo anch’io a questa festa!

-E’ assurdo!Non sono ammessi i vecchi!Puoi startene benissimo tra le cosce di quella tipa non ho bisogno addirittura della babysitter!

Un secondo di silenzio poi riprende.

-Ne sono sicuro, Meg !-inizia con un sorriso dolce-I l problema è che non sei più una bambina, sei una donna, o meglio una donna ai suoi esordi. Tua madre e tuo padre non ci sono ed io non so come comportarmi con te. Mi dispiace di essermi comportato come ho fatto. So di averti ferita trattandoti come una bambina!

-Cioè addirittura chiamarti l’amichetta sul tardi e fare del sesso silenzioso perché c’è la bambina in casa?Ma sei impazzito?Se tu mi avessi detto dei tuoi programmi magari sarei uscita prima!Comunque ho risolto  e me ne vado a casa di Pedro!

Termino imbronciata

- Pablo!-mi corregge.

-Si lui!

Dico con menefreghismo, e così lo sento ridere.

-Che cavolo ti ridi?

Dico  avvicinandomi a lui e alzandomi sulle punte per poterlo fissare con attenzione ed astio. Mi guarda dolcemente  e quasi mi sciolgo. Mi accarezza un braccio e per me è quasi magia. Sento le campane, possibile?

Le porte dell’ascensore si aprono lasciandoci liberi.

Lo guardo ancora incantata.

-Eh allora?Non vai?

Mi chiede sorridendo.

-Certo!

Dico orgogliosa. Anche se la voglia di andare a questa festa proprio non c’è.

Una volta uscita lo guardo, mentre se ne sta fermo al centro dell’ascensore. Corrugo la fronte perplessa e stringo la pochette al petto. Lo vedo selezionare un piano e sgrano gli occhi.

-Ei, ma non vieni?

Chiedo urgente.

-No!

-Ah,-affermo un po’ delusa, poi ripenso a quell’attimo nell’ascensore e alla sua risata -ma perché prima ridevi?

-Per lo stesso motivo per cui me ne sto andando!

Le porte si chiudono quasi quando chiedo:

-E sarebbe?

-Sei diventata una donna. Una bella donna Meg!

E quelle dannate porte ci separano definitivamente, lasciandomi del tutto interdetta riportando Nick, da una delle sue tante donne.

   
 
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