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Autore: Franci_1    23/09/2012    1 recensioni
FF principalmente basata su Naya Rivera.
E se Heather non fosse mai stata presa per fare Brittany, Naya sarebbe diventata una regular? E se invece fosse diventata una professoressa di arti e Heather fosse una sua alunna?
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Darren Criss, Dianna Agron, Heather Morris, Naya Rivera, Quasi tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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******
Naya
 
Ero seduta alla mia postazione in platea guardando i ragazzi provare.
 
“Okay, adesso si spengono le luci e viene portato dentro il tavolo per fare “La vie bhoéme”. Si riaccendono e voi siete a tavola. Heather e Vanessa , ricordate che siete sedute accanto ai posti più vicini accanto all’altro tavolo. Okay adesso tutti scendono e restano solo Darren e Vanessa, voglio provare “Tango Maureen”.” Dissi appuntando su un blocchettino  e poi guardai James.
 
“Come ti sembra?” chiesi.
 
“Penso che possiamo farcela. Sono bravi e stanno imparando in fretta..”
 
“Jam.. ho bisogno di parlarti.. ieri ho avuto il colloquio con la casa discografica. Te ne avevo parlato no?” lui annuì.
 
“Si come è andata? Ti hanno preso di sicuro! Ci scommetto la casa!” disse sorridendo.
 
James lo conoscevo da tanto. Era stato il mio primo alunno. Aveva un anno in più di me e la sua carriera di ballerino era stata stroncata da un brutto infortuno al collaterale e alla zampa di gallina del ginocchio destro. Più operazione a crociato anteriore e menisco. Proprio allo spettacolo dell’ultimo anno, dove c’erano tutti i pezzi più importanti coreografi e capi di compagnie di ballo, che sicuramente lo avrebbero richiesto da quanto era bravo, alla sua ballerina si ruppe un tacco arrivando così in ritardo alla piroetta in aria che dovevano fare così lui per riuscire ad aspettarla prese male il tempo e atterrò con il ginocchio girato, mandando a puttane tutto ciò che lo rendeva un ginocchio.
 
Era caduto in una forte depressione e io gli proposi questo lavoro che lui accettò. In breve tempo diventammo legati non più come insegnante alunno ma come amico e amica. Parlavo spesso con lui.
 
“Mi hanno detto che devo scegliere tra insegnare e cantare..” dissi distogliendo lo sguardo dal suo.
 
“Cosa hai deciso?” mi chiese lui a bruciapelo.
 
“Io.. non…” fui bloccata da una mano che si posava sulla mia spalla.
 
Mi voltai e vidi Kevin. Sbuffai.
 
“Vattene..” dissi fredda
 
“No dobbiamo parlare..” sussurrò lui.
 
“Io non devo dire nulla..” risposi con lo stesso tono di prima.
 
Ma lui insisteva così guardai James e lui annuì e mi alzai camminando velocemente avviandomi verso il mio ufficio.
 
"Cazzo Nay aspetta, ti prego!" Kevin mi rincorse perché camminavo molto spedita.
 
Mi fermai di colpo e mi voltai verso di lui.


"Mi hai fregato, vaffanculo. Sapevi che dovevo rinunciare al mio lavoro. E non me lo hai detto. "


"Perché è questo il tuo lavoro. Nay. Se te l'avessi detto non ti saresti neanche presentata. Non puoi rimanere chiusa in quel deprimente auditorium.."

Lo spinsi con forza e rabbia.

"No! Non ti permetto di chiamarlo deprimente. Ci ho sputato sangue in quell'auditorium. Era una fottuta mensa prima del mio arrivo. E tu sai quanto tengo al mio lavoro." urlavo come una matta, ma ero davvero incazzata.

"Mi ha salvata!" urlai disperata in fine notando Kevin iniziava a capire che forse non aveva fatto la cosa giusta.

*****
HeMo
 
Le mie prove erano finite. Avvisai James che sarei andata un attimo in segreteria, non vidi Naya ma pensai che magari era al bagno o a stampare l’ennesima correzione del copione.
 
Uscii dalla porta che portava direttamente dentro l’istituto e camminando verso la segreteria sentii urlare: “Mi ha salvata.”
Per un attimo mi bloccai. Riconobbi la sua voce e non so perché collegai quella frase all’accaduto del giorno prima così mi avvicinai al muro e mi sporsi leggermente facendo capolino vedendola discutere con un ragazzo che solo dopo capii chi era.

"Fino a qualche anno fa, pensavo che la musica mi avrebbe sempre salvata, e forse è stato così ma quando stavo davvero toccando il fondo.. quei ragazzi mi hanno tirata fuori! Solo loro. Nessuno di voi. Nessuno maledizione. Neanche Mark è riuscito a farmi sentire bene come i ragazzi. Mettevano passione in quello che facevano. Con i piccoli gesti mi hanno fatto riemergere. Voi.. voi pensate che vi sia tutto dovuto! Ma io so che non è così. Insegnare mi ha salvata.. e tu pensi che io possa giragli le spalle così?” disse concludendo indicandolo con il dito.
 
“E quindi che farai? Hai preso comunque il contratto. Ci penserai? O farai come sempre l’impulsiva e rifiuterai tendendo tutto il tuo talento dentro? Vuoi davvero continuare con questa vita?” disse lui rispondendole poi a tono.
 
“Non sei nessuno, e questa è la tua ultima occasione, Nay! Non ne avrai altre.”
“Wow..” ridacchiò nervosa.
 
“E’ questo che pensi di me? Che sono una nullità solo perché non vengo acclamata da migliaia di persone e non vengo aggredita da migliaia di fan che vogliono il mio autografo? Credevo che il mio migliore amico fosse una persona migliore…” disse lei scuotendo la testa rassegnata e voltandosi dalla parte dove c’ero io e velocemente mi rinascosi dietro il muro appoggiando la testa.
 
“Nay sai che non è quello che intendevo…”
 
“No! No che non lo so. Non so più niente. Non so più di chi fidarmi. Non so più chi diavolo ho davanti. Perché non vedo il mio migliore amico. Non lo vedo più.”
 
“Nay.. mi.. mi dispiace, okay?” disse lui cambiando drasticamente la tonalità della conversazione.
 
“Volevo aiutarti, e non intendevo che non sei nessuno perché non sei famosa. Ma perché tu e la musica siete una cosa sola. E se non canti, non sei te stessa. Hai una vita ordinaria. Ti chiedo solo di pensarci. Non per me. Ma per te stessa.” Detto questo di girò e camminò per il corridoio passandomi vicino e guardandomi stranito fermandosi un secondo proseguendo poi la sua camminata.
 
Mi riaffacciai e vidi Naya che si appoggiava al muro e si lasciò scivolare a sedere a terra portando le mani sul volto.
 
Non sapevo cosa fare. Sarei voluta andare da lei per chiederle come stava e cosa era successo. Ma non potevo.
 
Il problema era che per andare in segreteria dovevo passare da li.
 
Le sue parole mi avevano colpita.
 
Tentai di ricostruire il discorso nella mia mente per capire cosa era accaduto e perché avrebbe dovuto lasciare la scuola. Poi mi resi conto che Kevin le aveva detto che cantare era il suo lavoro, e non insegnare. Così pensai che forse aveva avuto un ingaggio che l’avrebbe tenuta occupata troppo per continuare ad insegnare.
 
“Ehi tutto bene?” sentii esclamare vedendo James avvicinarsi a lei ed accucciarsi davanti a lei prendendo le sue mani levandole dal suo volto. Potei vedere una lacrima che James subito asciugò.
 
Naya scosse la testa e disse uno spezzato “No” venendo poi colta in un abbraccio del ragazzo.
 
“Accetterai? Lascerai la scuola?” chiese lui sciogliendo lentamente l’abbraccio.
 
Lei lo guardo rimanendo in silenzio, cosa che mi fece sospirare preoccupata.
 
Poi alzò le spalle.
 
“Non lo so.. l’insegnamento mi ha salvata, e tu meglio di tutti lo sai. “ il ragazzo annuì e si sedette accanto a lei prendendole la mano stringendola.
 
“Ma potrei fare ciò per cui ho lavorato tutta la vita così duramente.”
 
“So cosa intendi.” Annuì lui.
 
“Tu cosa faresti?” chiese lei voltandosi a guardarlo.

“ Se adesso mi prendessero in una compagnia, non so cosa farei. Tu e questo lavoro mi avete fatto scoprire un nuovo mondo nel campo artistico. E anche se ovviamente non potrei più ballare come professionista, non so se lo farei. Forse non accetterei. Ma ovviamente questo sono io. “
 
Lei annuì tornando poi a fissare il vuoto.
 
“Mi spieghi perché non puoi fare entrambi?”
 
“La casa discografica vuole che faccia parte di qualche serie o film per incrementare la mia immagine per vendere più cd. Mi ha già introdotto quello che sarebbe il mio manager e lui mi ha detto che mi ha trovato il posto per qualche puntata in glee o per una serie che inizierà con Dianna protagonista. E’ una specie di spin off di Glee. Lei a NY. E riuscissi ad ottenere la parte potrei essere la sua coinquilina e sarei una regular. E sarei sempre Santana, ecco perché dovrei fare qualche puntata in Glee. E questo mi terrebbe occupata dalla mattina alla sera, più le serate dove verremo invitate, le interviste, non avrei più tempo per essere qui.” Disse appoggiando la testa al muro. Si vedeva che era combattuta.
 
“Ehi ma la lezione?” chiese rilluminandosi.
 
“Ho dato cinque minuti di pausa.”
 
“Ma ne sono passati venti..” disse giustamente lei.
 
Cosa? Era da venti minuti che ero li in piedi ad ascoltare? Ero una fottuta ficcanaso.
 
James si alzò di scatto.
 
“Okay, prenditi ancora un po’ di tempo se vuoi. E’ tutto sotto controllo di la.” Sorrise e poi lo vidi iniziare a camminare nella mia direzione.
 
Mi passò accanto e mi sorrise.
 
“Ehi Heather.” Disse mentre io spalancavo gli occhi.
 
*******
Naya
 
Heather?
 
Mi voltai di scatto e guardai nella direzione di James dove vidi un imbarazzata Heather che usciva da dietro il muro.
 
“Ehi James. “ disse grattandosi la nuca.
 
Velocemente mi alzai da terra.
 
“Che ci fai qui? Dovresti essere in auditorium.”
 
“Dovevo andare in segreteria ma, dovevo passare da qui e non.. non volevo disturbare.” Disse lei.
 
“Quindi hai sentito tutto?” chiesi sbuffando e la vidi avvicinarsi a me di un passo.
 
“Naya, io.. non ti conosco come magari possono farlo i tuoi amici…” rimasi a guardarla immobile vedendo che si avvicinava a me a ogni parola.
 
“Ma sicuramente so che tu sei tutt’altro che ordinaria. Sei straordinaria.”
 
Ed ecco il colpo di grazia. Quegli occhi azzurri scrutavano i miei cercando di scavarci mentre le mie ginocchia tremavano. Era arrivata a un palmo da me.
 
Li ebbi la conferma. Aveva sentito anche la discussione anche con Kevin.
 
Feci un passo indietro e distolsi lo sguardo dal suo.
 
Avrei voluto chiederle cosa avrei dovuto fare secondo lei, ma non mi sembrò il caso.
 
“Ci vediamo dopo in auditorium per la lezione.” Dissi superandola e avviandomi verso l’auditorium.
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“Non capisco perché non hai già accettato. Primo questo contratto è incredibilmente perfetto, secondo potrai finalmente vivere il tuo sogno..” disse Mark sfogliando il contratto.
 
“Non capisci io..”
 
“So che quel posto, quei ragazzi e quel lavoro ti hanno aiutata. Ma hai la possibilità di essere chi hai sempre sognato di essere. Loro saranno sempre una parte di te, ma adesso hai bisogno di prendere le redini della tua vita. Io la penso così, ma sarò d’accordo con ogni decisione che prenderai..”
 
Mi sdraiai sul divano mettendo la testa sulle sue gambe.
 
“Ma mi sembra tutto così brutto. Devo lasciarli a metà anno. Lasciando in sospeso il musical.”
 
“Lo porterà avanti James. Lui sa cosa fare. E magari vi potete sentire per alcune decisioni. E andrai a quello spettacolo, sarai in prima fila e batterai le mani a tutte le esibizioni, perderai al voce urlando, e sarai fiera dei tuoi ragazzi. E al tuo primo ALMA li potrai ringraziare dal primo all’ultimo. Ma sarai fiera anche di te stessa.. Perché se non accetti e lo rimpiangi, sarai un automa che vaga tra gli studenti e non sarai più la stessa Naya.” Disse accarezzandomi dolcemente i capelli.
 
“Ti amo..” sussurrai mentre lui lo risussurrò a sua volta sulle mie labbra prima di baciarmi.
 
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“Allora va bene? E’ tutto a posto così?” annuii.
 
“Perfetto!!” esclamò l’uomo estremamente felice.
 
“Clara procedi pure!” disse parlando al vivavoce del telefono.
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Guidai con estrema calma fino all’auditorium. Parcheggiai al mio solito posto e scesi cominciando a camminare.
 
**********
HeMo
 
Ero ina auditorium seduta sul palco con le gambe ciondolanti che parlavo con Chord e Darren. Ridevamo parlando della prima notte nella casa nuova. Finalmente io e Darren abitavamo li.
 
Eravamo tutti a farci i fatti nostri anche se in realtà la lezione era cominciata da mezzora.
 
James aveva detto che avremmo aspettato Naya.
 
E finalmente eccola che arrivava. Bella come non mai. Ma sentii una morsa allo stomaco. Una brutta sensazione. L’avevo da quando ero entrata nell’auditorium quella mattina. Avevo paura.
 
******
Naya
 
Ero appena uscita dall’ufficio del preside e mi diressi in auditorium.
 
Entrai vedendo tutti chiacchierare tra di loro e ridere. Poi fui catturata dall’azzurro e sorrisi. Salii velocemente sul palco.
 
“Ragazzi!! Oggi non faremo lezione. Ma vorrei che tutti vi sediate e mi stiate a sentire.”
 
Sentivo un peso sullo stomaco e le ginocchia che stavano per cedere.
 
Tutti si misero a sedere in prima e in seconda fila.
 
James si era seduto dietro a tutti.
 
Non sapevo bene come cominciare.
 
“So che sono passati solo pochi mesi da quando ci siamo conosciuti e da quando e cominciato il corso. Ma vorrei che tutti voi. Uno per uno senza vergogna dicesse cosa ha imparato, cosa vi ha fatto stare bene. Cosa provate quando entrate qui dentro o salite su questo palco.”
 
Tutti una alla volta dissero la loro.
 
“ Io ho imparato che è meglio non prendere in giro Shakespeare davanti a lei! “ disse Chord tutti ridacchiarono e io compresa seduta sul palco in modo da poterli vedere tutti.
 
“Io ho capito che non importa quanto tu possa sentirti a disagio, le cose vanno fatte, se sei un attore serio e professionale e professionista.” Disse Vanessa facendomi scappare un sorriso.
 
“Ogni volta che entro qui dentro e salgo su quel palco vorrei restarci per sempre. Vorrei vivere qui sopra perché niente mi da questa sensazione,  eccezione per il sesso!” disse Darren facendo ridere specialmente i ragazzi.
 
Notai James seduto dietro a tutti con sguardo serio e braccia incrociate ma spostai lo sguardo sulla prossima persona. Heather.
 
“Sono arrivata a fare un G3, e la cosa che mi fa stare bene è poter fare quello che amo ricevendo insegnamenti da qualcuno che ha così tanta passione che se anche sei giù di morale riesce a darti la voglia di fare il meglio che puoi.  E circondata da persone con il mio stesso amore.” Incatenò gli occhi ai miei e il mio cuore fece una capriola. Potei scovare una lacrima.
 
“Solitamente quando entravo qui dentro sentivo coraggio, felicità, l’odore dei prodotti per pulire il palco. E tutto mi sembrava così familiare.. su quel palco ci ballerei giorno e notte.. ma..” disse bloccandosi poi asciugandosi una lacrima e capii che forse aveva intuito cosa stava succedendo.
 
“Perché parli al passato?” chiese Darren accanto a lei.
 
“Perché oggi quando ho messo piede qui dentro ho avuto paura. Ho sentito come lo stomaco stringersi.” Sussurrò per poi distogliere lo sguardo dal mio.
 
“E perché mai scusa?!” chiese inquisitorio Darren.
 
“Darren, ho detto che ognuno è libero di parlare senza essere giudicato. Non attaccarla e non fare altre domande.” Indicai il prossimo che doveva parlare. Heather mi guardò con uno sguardo che mi parse grato.
 
Dopo un po’ tutti avevano finito.
 
“James, a te la parola.” Dissi guardandolo.
 
“La prima volta che misi piede qui dentro pensai ‘Che diavolo è questo posto? E perché ci sono una serie di tavoli a fare da palco?” scoppiai a ridere.
 
“Ma Naya si impegnò così tanto per farlo diventare quello che è, gli operai erano distrutti dal continuo dare ordini per fare più veloce i lavori. Questo posto è quello che è grazie a lei. A quella donna lassù. Io sono quello che sono grazie a lei. Sono cambiato, sono cresciuto. Certo il corso degli eventi mi ha aiutato, ma Naya ha fatto di me un uomo..” sbiancai. Anche se avevo capito cosa intendeva detto così sembrava tutt’altro. E nacque un brusio di sottofondo.
 
“Non in quel senso!” disse ridendo e risi anche io.
 
“Lei mi ha insegnato che a volte anche se i sogni diventano irraggiungibili, non dobbiamo sopprimere la passione, ma solo passarla e diffonderla a i giovani talentuosi che ci passano davanti…”
 
Sorrisi a James.
 
“Signorina Rivera, tutto questo è molto bello, ma perché lo stiamo facendo?”
 
“Beh perché volevo sentire cosa provavate voi prima che vi dicessi cosa provo io. Ho imparato a conoscermi. Ho imparato che non tutti i mali vengano per nuocere. Voi ragazzi, tutti gli studenti, mi avete aiutata un sacco. Avete fatto di me la persona che sono ora e ogni volta che entro qui mi sento a casa. Questo palco è tutto ciò che mi serviva per riuscire a sentirmi me stessa per 3 minuti. E vorrei riallacciarmi al discorso di James. Al fatto che l’ho fatto crescere, beh sono felice di aver passato a lui tutto quello che io potevo sapere, perché adesso so che passando a lui il testimone non lo farà cadere.” Dissi e si alzò un brusio di “Cosa?” “Va via?” “Che diavolo sta succedendo”.
 
Portai lo sguardo su Heather che era rimasta in silenzio mentre le lacrime continuavano a scenderle silenziose.
 
“Vi prego fate silenzio.. ho.. ho avuto un contratto con una casa discografica e accettando non avrei avuto più il tempo per venire qui ad insegnare regolarmente…..”
 
“ma lei non ha accettato vero??” urlò qualcuno.
 
“Ho accettato. Ma è stata una dura scelta. Ma questa è la cosa migliore per tutti. Se io non avessi accettato sarei stata un fantasma che vagava tra le poltrone senza più passione. Se non prendo questa occasione tutti gli sforzi che ho fatto in 20 anni anderebbero sprecati. Mentre qui è tutto solido ormai. C’è il teatro, c’è il corso, c’è James che sa già tutto.  Io farò il possibile per essere qui qualche volta. E io e James ci sentiremo per decidere le ultime cose del musical. Io vi amo ragazzi. Siete grandiosi. Spero che prima o poi smetterete di odiarmi per questo abbandono.”
 
“Non la odiamo..” rispose Christina. “Anzi la capiamo. Almeno per quanto riguarda me. Ho la sua stessa età e se fosse successo a me non avrei esitato neanche un minuto. Il fatto che lei lo abbia fatto mi fa davvero capire che lei tiene a noi.”
 
Sorrisi e  scesi dal palco venendo avvolta da un abbraccio di gruppo devastante. Quasi cademmo tutti per terra.
 
Solo una persona non si era unita all’abbraccio.
 
******
HeMo
 
Non riuscivo a smettere di piangere. Un pianto silenzioso.
 
Non l’avrei più vista?
 
Ogni giorno me ne stavo innamorando sempre di più e non l’avrei più vista..
 
Mi asciugai l’ennesima lacrima  rimanendo a sedere.
 
“Okay, adesso ricominciamo le prove. “ disse James facendo salire tutti sul palco.
 
Avevo lo sguardo perso sul suolo.
 
Sentii una mano accarezzarmi la guancia raccogliendo una lacrima. Alzai lo sguardo trovandomi davanti Naya.
 
“Posso parlarti?” mi chiese.
 
“Stanno iniziando le prove..” tentai io.
 
“Ho già parlato con James. “ disse tendendomi la mano.
 
Dopo qualche secondo di esitazione la presi e mi avviai all’esterno con lei.
 
“Mi dispiace..” sussurrò.
 
Mi appoggiai al muro con le braccia incrociate e lo sguardo fisso a terra.
 
“HeMo.. ho dovuto prendere una scelta ed è dura per me. Non voglio abbandonarvi. Ma  ho bisogno che tu capisca.”
 
La guardai e notai che le lacrime premevano per uscire e una ce la fece. Mi staccai dal muro e portai una mano ad accarezzare il suo volto raccogliendo quella lacrima solitaria che le rigava il volto.
 
“Io capisco, ma mi distrugge non poterti più vedere.” Lei annuì abbassando lo sguardo e io portai due dita sotto il suo mento alzandolo e poi la strinsi in un abbraccio.
 
“Mi mancherai..” le sussurrai all’orecchio mentre sentivo le sue braccia stringersi intorno al mio collo e mi sussurrava “Anche a me”.
 
Staccammo l’abbraccio e ci trovammo naso contro naso. Appoggiai la fronte contro la sua portando le mani sotto le orecchie e chiusi gli occhi.
 
Sentii il mio cuore aumentare. Chissà quando l’avrei rivista. Avevo bisogno di quel contatto. Anche se sicuramente mi avrebbe cacciato.
 
Mentre pensavo sentii le sue labbra chiudere le distanze sulle mie in un bacio dolce. Mi portò una mano tra i capelli accarezzandoli mentre schiudeva le labbra e con la lingua cercava il consenso ad entrare nella mia bocca. Non aspettai oltre aprendo anche la mia mentre le nostre lingue si sfioravano, si scontravano. Poi lei si staccò e riaprì lentamente gli occhi poco dopo di me e la notai leccarsi le labbra. Mi sorrise dolcemente e io feci lo stesso.
 
“Devo andare, ho il provino..” disse lei per poi alzare la mano a mo di saluto mentre era arrivata alla macchina. Ricambiai il gesto e non appena fu andata via portai una mano alle labbra sorridendo e rientrai asciugandomi le ultime lacrime.
 
*********
Naya
 
Okay avevo tradito Mark, ma… era quello che mi sentivo. Era solo un bacio di addio. 
 
Velocemente con la macchina mi diressi a prepararmi per andare a parlare con Ryan.
 





Franci’s Corner

Ed eccolo qua..  Mmmmmm sinceramente non ne sono molto sicura ma ormai è scritto e non saprei come cambiarlo.

Fatemi sapere che ne pensate e grazie mille a chi recensisce!!

Love you Fra
  
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