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Autore: Saphira96    24/09/2012    3 recensioni
Ho scritto questa storia per un occasione speciale. La mia cara Muggle compie 16 anni. Auguri Mù, Ti Voglio Tanto Bene!
La storia è ambientata al settimo anno - parallelamente a Harry, Ron e Hermione che sono in cerca degli Horcrux - ad Hogwarts Neville, Luna e Ginny sono al capo dell'Esercito di Silente, devono resistere alle torture dei Carrow...ma devono vedersela anche con l'amore e la gelosia.
~ Piano piano rivolse il suo sguardo verso la ragazza, aveva la stessa aria sognante di sempre, ma questa volta il cuore di Neville prese a battere senza preavviso. Luna si voltò, e dopo aver notato che la stava guardando gli sorrise. ~
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ginny Weasley, Luna Lovegood, Neville Paciock | Coppie: Luna/Neville
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Dedico questa storia alla mia cara Muggle. Sono consapevole che non è una Dramione, ma era più forte di me e non sono riuscita a scriverla! Spero ti piaccia comunque, Auguri - anche se un tantino in ritardo -.

Buona Lettura


Gelosia Canaglia


Sette studenti camminavano in gruppo per i corridoi di Hogwarts. < Non preoccuparti, adesso ti portiamo in infermeria > stava dicendo Neville Paciock ad una smunta e impaurita ragazzina che portava tra le braccia. Neville, nonostante ci provasse, non riusciva a trascinare la gamba in modo da non far notare la ferita che gli aveva procurato poco prima la lezione di Difesa Contro le Arti Oscure. I fratelli Carrow avevano nuovamente proposto di esercitarsi con la Maledizione Cruciatus sugli allievi del primo anno e - sapendo che Neville si sarebbe opposto - lo avevano chiamato; il ragazzo si era rifiutato e avevano usato lui come 'cavia' quando però, la lezione stava per terminare e Neville credeva di essere riuscito a salvare - almeno per quel giorno - la bambina che avevano scelto, i Carrow la presero alla sprovvista e le lanciarono un incantesimo che la fece sollevare in modo brusco dal suo posto e venne scaraventata alla fine dell'aula. Fu in quel momento che Neville vide Ginny uscire la sua bacchetta con aria rabbiosa, ma Luna la fermò con un gesto fulmineo del braccio. Lì per lì Neville - che era accecato dalla rabbia - aveva avuto l'impulso di mettersi ad inveire contro Luna, ma poi mentre i Carrow uscivano sghignazzando dall'aula e Luna gli andò incontro, si rese conto del motivo della sua azione. Se Ginny si sarebbe scagliata contro di loro, sarebbe stata un altro stuzzichino con cui divertirsi. E adesso, mentre Luna gli camminava accanto pronta a sorreggerlo se per caso sarebbe caduto, si diede dello stupido per aver dubitato di lei.

Luna era sempre stata un'amica sincera, pazza ma ribelle; e soprattutto non si sarebbe mai tirata indietro. Piano piano rivolse il suo sguardo verso la ragazza, aveva la stessa aria sognante di sempre, ma questa volta il cuore di Neville prese a battere senza preavviso. Luna si voltò, e dopo aver notato che la stava guardando gli sorrise. Allora le gambe di Neville presero a tremolare, la cosa strana era che anche la gamba che non era ferita perse il suo peso. All'improvviso si sentì senza gambe.

Giunti davanti l'infermeria un bambino che Ginny teneva per mano e consolava domandò: < ma se i Carrow ci beccano qui davanti ci tortureranno il doppio > .

< Nessuno vi farà nulla! > rispose con lo stesso tono di voce severo Minerva McGranitt. < Il preside mi ha fatto sapere, involontariamente, che avrebbe mandato i fratelli Carrow ad Hogsmead quest'oggi > recatosi in testa al gruppo, fece cenno di seguirla. Madama Chips andò loro incontro e esaminando le loro ferite iniziò a lavorare.

Quando mezz'ora dopo Madama Chips li rimise in sesto il gruppo si recò in Sala Grande per pranzare, e Neville accompagnò la bambina - la quale scoprì si chiamava Clarissa - al suo tavolo. Tutto sembrava tornato come gli altri anni, i pasti che da qualche mese a quella parte venivano consumati in silenzio in presenza dei Carrow, quel giorno in loro assenza regnava un grande caos. Neville e Ginny presero posto al tavolo dei Grifondoro e iniziarono a servirsi.
< Secondo te Piton lo ha fatto sapere senza volerlo alla McGranitt? > domandò Ginny, mentre sgranocchiava una galletta di riso. Finalmente dopo tanto tempo - osservò Neville - l'amica aveva trovato appetito, nei mesi scorsi la sua preoccupazione importante non era mangiare.
< Non lo so. Però ci sono troppe coincidenze > rispose Neville, e all'improvviso la sua attenzione si spostò verso Luna al tavolo di fronte. Era di spalle, ma si riusciva a capire ciò che stava facendo; indicava con convinzione il pollo che aveva nel piatto ad una ragazza del quarto anno che aveva accanto. Probabilmente aveva qualche teoria o convinzione sul pollo e voleva spiegarla alla ragazza, la quale sembrava non gradire essere distratta dal suo piatto.
< Quando vorrei che fosse sempre così, come ai vecchi tempi! > Sospirò Ginny afferrando un'altra galletta. Neville distolse lo sguardo da Luna e lo portò verso la Grifondoro, negli occhi le si leggeva la malinconia degli anni passati. Quando - si diceva - che Hogwarts fosse il posto più sicuro al Mondo, quando la loro unica preoccupazione erano gli studi e le gite ad Hogsmead e, soprattutto, Ginny doveva girare lo sguardo per accertarsi che Harry fosse al sicuro. D'istinto le afferrò la mano e la strinse alla sua, la ragazza le sorrise tristemente.
< E chi ha detto che non può esserlo anche domani? > domandò pazzamente Luna, la quale all'improvviso si ritrovò dietro gli amici - senza che Neville se ne accorgesse - e poi si recò placidamente all'uscita.

L'allegria durò poco perché i Carrow fecero il loro ingresso nella Sala Grande all'improvviso facendo calare il silenzio; per fortuna non decisero di controllare che ci fossero tutti, altrimenti Luna sarebbe finita nei guai.
I fratelli Carrow mandarono i ragazzi ordinatamente al secondo turno di lezioni - quelle pomeridiane - che aveva aggiunto il nuovo Preside e le monete che utilizzavano per comunicare con i membri dell'Esercito di Silente fecero segno che qualcuno li stava convocando l'indomani nella Stanza delle Necessità e, per esclusione il ragazzo scoprì che era opera di Luna.

Durante la cena non ebbe modo di comunicare con la Corvonero, e si limitava a guardarla - come d'abitudine - per cercare di intuire qualcosa. Quella notte Neville sognò lui stesso che si trovava ad un matrimonio, e solo quando Luna si piazzò vestita elegantemente di fronte a lui, si rese conto che stava sognando il suo matrimonio.

L'indomani in orario non erano presenti i Carrow, quindi Neville poteva essere sicuro che quel giorno non avrebbe dovuto fare nessun viaggio illegale in infermeria.

Quel giorno era permesso agli studenti di recarsi in biblioteca e Neville e Ginny insieme Seamus e Colin Canon si recarono furtivamente all'appuntamento. La Stanza si aprì, perché Luna che li attendeva dietro un armatura aveva pensato a ciò che desiderava per entrare. Il varco nel muro si aprì e una stanza con tanto cibo, festoni e strumenti che suonavano da soli gli apparvero davanti. sembrava un banchetto nunziale, e Neville arrossì ricordando il sogno.
Il muro si richiuse alle loro spalle, e Luna con un movimento di bacchetta diede ordine agli strumenti di iniziare a suonare; i presenti guardavano spaesati. Agevolmente Luna agitò nuovamente la bacchetta e fece scendere un festone con la scritta: “auguri Luna".
< Esatto avete indovinato, oggi è il mio non compleanno! > esclamò la ragazza, i ragazzi continuavano a guardarla basiti e in cerca di una spiegazione
ovvia. < Beh, La vicinanza ai Carrow vi ha fatto male? Luna festeggia il non compleanno > Ginny iniziò a reggerle il gioco perché aveva letto tutto ciò in un libro Babbano. Allora le si avvicinò e abbracciandola le urlò < buon non compleanno amica mia! > Neville non si mosse, ma continuò a guardare Luna in cerca di una spiegazione, non riusciva a capire se li stesse prendendo in giro o diceva sul serio. Alla fine fu Luna ad avvicinarsi a lui, e allora Neville diventò un po’ rosso per quello che aveva sognato. < Allora, non fai gli auguri alla tua migliore amica? > domandò allegramente, < certo...io, auguri > rispose un po’ incerto.
< E su Neville, guarda come sono contenti tutti. Anche Ginny, guardala come si diverte! > lo richiamò quasi rimproverandolo la ragazza. Neville guardò la sala, c'era chi ballava, chi mangiava e si divertiva, e chi assisteva allo spettacolo con un largo sorriso. All'improvviso si ricordò quello che aveva detto il giorno prima Luna, voleva dimostrare che si ci poteva divertire anche con i Carrow a pochi metri da loro. Sorridendo pensò che Luna fosse una forza della natura, solo lei avrebbe potuto pensare ad una cosa del genere. Neville la invitò ad un tratto a ballare e Luna accettò < sai che tra i nani nelle feste popolari ballano dei passi che vengono tramandati da generazioni? > chiese l'amica.
< Ma se è un ballo popolare dei nani, tu come fai a sapere queste cose? >
< La domanda esatta è: come fai a conoscerlo? > lo corresse Luna sussurrandogli all'orecchio. In questo modo gli faceva solletico e Neville non poteva far altro che sorridere.
< Fa lo stesso! Come fai a conoscerlo? > si corresse, ormai aveva preso l'abitudine di assecondarla. Anche perché aveva scoperto che gli piaceva quando farneticava di esseri immaginari.
< Ne ho conosciuto uno. Quando sono a casa passo la maggior parte del tempo con lui! > rispose l'amica. Neville si ammutolì, anche se era cresciuto e adesso era al capo dell'ES non voleva dire che un po’ della sua insicurezza - che lo aveva accompagnato per tutta l'infanzia - fosse sparita. Ad un tratto gli strumenti presero a suonare un valzer mai udito prima, < questa è la musica giusta. Adesso segui me! > sussurrò ancora Luna. Neville ubbidì e si rese conto che Luna ballava davvero bene, anche se il ballo era un po’ buffo. Ad un tratto si domandò se era vero che Luna avesse incontrato quel nano, ma poi si smentì subito. Di solito era impossibile intuire se la ragazza mentiva o diceva la verità, perciò Neville si limitava ad ascoltarla e basta. Ad un tratto la musica si fece più lenta e Luna gli lanciò le braccia al collo, poggiando il mento sulla sua spalla. Neville timidamente continuò a muoversi dolcemente, ma con Luna così vicino prese a sudare freddo. E sentì avvampare in viso, Ginny li guardava sorridendo felice. Per la prima volta dopo tanto tempo sorrideva di cuore, era felice per loro. Ma perché felice per loro? Non stava succedendo nulla tra loro, era un ballo tra amici - cercò di autoconvincersi -.
< Lo sai che tra i nani chi balla questi passi lo fa durante il proprio matrimonio? > domandò Luna. Neville non riuscì più a pensare lucidamente, e dalla sua bocca uscì solo un grugnito. Luna strinse la presa sempre di più intorno al suo collo e Neville continuava a sudare freddo, e all'improvviso il cuore prese a battergli come il giorno prima.
< Ciao Neville! > esclamò Hannah Abbott passando davanti a loro, Neville la guardò e sorridendo le alzò la mano imitando un saluto.
Luna si staccò e riportò il viso candido di fronte al suo, < ma non è il nostro caso. Noi stiamo ballando da amici...da migliori amici! > esclamò all'improvviso e - per la prima volta - rossa in viso si recò dritta verso Ginny che la abbracciò.

Neville stette qualche secondo imbambolato al centro della sala, quando Hannah gli domandò di danzare. Lui accettò senza rifletterci, e alla fine capì cosa era successo.

Luna era gelosa.



Autrice ~ Saphira96

  
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