Neji e tenten …
Lui era lì, lei gli stava accanto, ma una barriera impenetrabile li divideva.
 …

Tenten pensava spesso a Neji.

Neji era il suo compagno di squadra.
Era la persona con cui  passava più tempo assieme.
Con la quale aveva condiviso gioie e dolori.
Era uno dei suoi più cari amici .
Lo ammirava moltissimo.

Ma …
in realtà le cose non stavano così, come lei avrebbe voluto che stessero:

Tenten pensava spesso a neji … ma non viceversa.
Neji era il suo compagno di squadra … cioè solo un collega di lavoro.
Era la persona con cui passava più tempo assieme … ma solo per allenarsi.
Con la quale aveva condiviso gioie e dolori … erano semplicemente stati insieme nello stesso luogo e nello stesso momento.
Era uno dei suoi  più cari amici … solo perché le circostanze glielo imponevano.

Non si parlavano, non si guardavano, non si ascoltavano.
Era questa la realtà dei fatti.

Lui era lì, lei gli stava accanto, ma una barriera impenetrabile li divideva.

Erano come due sconosciuti .

Ma …
lei lo ammirava tanto tanto … non sapeva praticamente niente di lui … ma lo stimava più di qualsiasi altra persona al mondo.
Quel poco che conosceva di Neji la portava a provare questo sentimento INGIUSTIFICATO.
Era arrabbiata.
Come si fa a provare un simile sentimento per una persona che saluti a malapena la mattina?

Come si fa se lui era lì, lei gli stava accanto, ma una barriera impenetrabile li divideva?


Tenten avrebbe voluto motivare questo sentimento di profonda ammirazione che provava per Neji.
Quel sentimento che la portava a pensare a lui ogni secondo della sua vita.
Quel sentimento INGIUSTIFICATO.

Perché lui era lì, lei gli stava accanto, ma una barriera impenetrabile li divideva.

Una barriera di cui lui ignorava l’esistenza.
Una barriera che lei notava ogni giorno di più e che man mano il tempo passava sembrava sempre più impossibile scalfire.

Eppure bastava procedere a piccoli passi:
una parola in più, uno sguardo, un sorriso, un complimento … qualsiasi cosa!
Man mano avrebbe potuto scalfirla, fino a romperla definitivamente.
Era suo compito farlo, visto che Neji era ignaro di questa barriera.

Per lui era tutto normale, come sarebbe dovuto essere altrimenti?
Cosa c’era di strano?

Lui era lì, lei gli stava accanto …
Niente di strano oltre il fatto che …
una barriera impenetrabile li divideva.

Ma se lui non la vedeva sta’ benedetta barriera toccava a lei fare qualcosa,
dirgli qualcosa.

Però …
lei non poteva.

Voleva ma non poteva.

Così…

Neji,

Io non posso.
Non posso guardarti negli occhi perchè non riesco a sostenere il tuo sguardo …
non posso parlarti perchè non mi sento all'altezza di quello che dici …
non posso sentire il suono della tua voce senza che il mio cuore si fermi …
non posso starti vicina senza sentirmi inferiore …
non posso lasciar perdere il fatto che ti ammiro e ti rispetto più di quel che dovrei, perché mi causerebbe ancora più dolore di quello che mi stai facendo adesso …
non posso fare a meno di stare con te perché sennò una parte di me morirebbe …
non posso pensare al passato senza sentirmi una stupida …
non posso pensare al presente senza piangere per te …
non posso pensare al futuro se tu non sarai lì con me …
non posso non avere paura di te perchè so che per te darei e farei tutto!
TUTTO
Non posso.

Perciò Neji, perdonami.
Perdonami se non te lo sto dicendo in faccia.
Perdonami se sono una codarda.
Perdonami se ti sto rivelando così che voglio essere tua amica.
Perdonami.
Perdonami se mi sto innamorando di te.

Lui era lì, lei gli stava accanto, ma una barriera impenetrabile li divideva.

Chissà se ora,
se ora che gli aveva consegnato quella lettera …
era riuscita a scalfire, almeno un po’,quella impenetrabile barriera?