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Autore: kogarashi    08/04/2007    1 recensioni
Cassidy...che legame può avere una bambina con il campione di pokèmon Ash? e che cosa sta nascondendo con tanta paura e gelosia da non riuscire nemmeno a capire se i suoi sentimenti sono di odio o di affetto?
Genere: Triste, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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***ALLE PORTE DEL PARADISO***

***ALLE PORTE DEL PARADISO***

 

Cap. 2

 

 

 

Poche ore più tardi il gruppo di amici arrivò nei pressi del centro pokèmon, in tutto quel tempo Brock non aveva lasciato neanche per un secondo la mano di Cassidy, che dall’espressione del suo volto si iniziava a delineare un senso di protezione…

 

“Eccoci arrivati finalmente!” disse Vera raggiante entrando dalle porte scorrevoli e ritrovandosi davanti alla sala principale del centro medico.

 

“Ora andiamo a mettere le nostre cose in camera e poi parleremo con calma va bene?” disse Brock rivolgendo un dolce sorriso a Cassidy che arrossì lievemente annuendo.

 

Salirono al piano superiore ed entrarono nella camera che l’infermiera Joy aveva loro assegnato, Cassidy cercò di tenersi a mente il numero della camera, nel caso ci fosse stato qualche problema, appena entrata si ritrovò davanti ad una semplice camera con due letti a castello ai lati, la finestra era aperta ed entrava una leggera aria primaverile. Cassidy inspirò tranquillamente, quella giornata si stava rivelando completamente diversa da come l’aveva immaginata.

 

“Questo sarà il tuo letto” disse Vera indicandole il soffice giaciglio.

 

“Grazie…” rispose lei a voce molto bassa.

 

E ora tutti a mangiare!” disse Ash correndo giù al ristorante.

 

“Pensa sempre e solo a mangiare…è incredibile” disse Max sconsolato e così tutti lo seguirono.

 

A cena mangiarono tutti normalmente, anche Cassidy nonostante non conoscesse quei ragazzi, riusciva a sentirsi a suo agio, e per quanto potesse essere stanca cercò di mangiare a sazietà.

 

“Hai detto che ti chiami Cassidy vero?” disse Ash ingurgitando un panino alla velocità della luce.

 

“Si…”

 

E da dove vieni?” le chiese ancora lui.

 

“Da Pallet…”

 

Per poco Ash non si soffocò “Cosa?!” gridò tossendo “Anche io vengo da Pallet…ma non ti ho mai vista!”

 

 “Bhe io e la mia famiglia ci siamo trasferiti li da poco, prima abitavamo da tutt’altra parte, abbiamo traslocato poco tempo fa” rispose lei iniziando ad agitarsi per la reazione esagerata di Ash.

 

Che bella notizia! Così la prossima volta che torneremo a Pallet potrai conoscere mia mamma! Sono convinto che sarà entusiasta!”

 

“Eh gia! La madre di Ash è davvero fantastica!” disse Brock sognando ad occhi aperti.

 

“Ehi! Ma tu sei Ash Ketchum vero! Accidenti ho visto il tuo incontro alla palestra lotta! Sei stato grande complimenti!” disse un uomo che passava di li.

 

Sentendo quelle parole Cassidy urlo: “Ash Ketchum!?

 

“Si, lui è Ash Ketchum” disse tranquillamente Max.

 

Cassidy si alzò dalla sedia che volò a terra e fissò Ash con i suoi occhi verdi così a fondo che Ash si sentì a disagio.

 

“C’è…c’è qualche problema?” chiese titubante

Cassidy si rese conto della reazione avuta e si accorse di stare tremando vistosamente, ma fece finta di niente e dopo aver raccolto la sedia da terra disse: “No niente, scusate ma preferisco andare a dormire”, detto questo salutò e corse al piano di sopra.

 

Ma che le è preso?” chiese Vera

 

“Magari è una mia ammiratrice!” scherzò Ash

 

Ma la realtà era molto diversa, Ash non poteva immaginare il legame profondo che lo legava a Cassidy, un legame creato sull’affetto e sul rancore e che gli avrebbe creato non poche difficoltà.

 

Cassidy entrò in camera e si buttò a pancia in giù sul letto abbracciando il cuscino “ Perché, perché proprio lui? Kenji dove sei?” disse e si addormentò.

 

 

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“Mamma, guarda! Sono riuscita a finire il disegno sul papà!” disse una bambina di circa 5 anni, mostrando un disegno che raffigurava un duello tra allenatori di pokèmon.

 

“Sei stata bravissima Cassidy!” disse la donna intenta a lavare i piatti e di cui non si vedeva il volto a causa dei ricordi lontani della ragazzina “Sono sicura che al papà piacerà tanto”.

 

La bambina sorrise felice, quando improvvisamente sentì sbattere la porta ed un uomo, sempre senza volto entrò nella stanza e si sedette stancamente sulla sedia.

 

“Bentornato papà!” disse la bambina saltandogli al collo

 

“Ciao Cassidy” rispose l’uomo senza degnarla di uno sguardo.

 

“Sai Cassidy ha un regalo per te” disse la donna che adesso aveva finito di smanettare in cucina e si stava sedendo vicino al marito.

 

“Sul serio? Dai fammi vedere il capolavoro” disse l’uomo addolcendo la voce.

 

“Ecco papà, questo sei tu che vinci una gara di pokèmon!” disse la bambina mostrando fiera il disegno che aveva fatto con tanta fatica.

 

“Sei stata davvero brava piccola” disse l’uomo facendole una carezza sulla testa e facendola sorridere compiaciuta.

 

 

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Cassidy si svegliò di soprassalto e si accorse che era buio inoltrato, una leggera brezza entrava timida dalla finestra facendo muovere lievemente le tende, si guardò in giro e vide gli altri dormire tranquillamente, sentì qualcosa di bagnato sul viso e portandosi le mani sul volto si accorse di aver pianto.

 

Nonostante tutti questi anni…non riesco a capire” disse alzandosi dal letto e dirigendosi scalza verso la finestra.

 

In cielo splendeva una stupenda luna che rischiarava con i suoi raggi tutto il giardino davanti al centro pokèmon, Cassidy alzò lo sguardo e sorrise dolcemente a quella vista “Toge!” disse una vocina lieve alle sue spalle, girandosi sorpresa vide ai suoi piedi un pokèmon molto piccolo a forma di uovo con la testa a forma di stella, sorrise e lo prese in braccio.

 

“Oh Togepi, non dovevi uscire dalla sfera pokè” disse abbracciando il pokèmon.

 

“Priiiiiiii” rispose lui contento.

 

“Togepi, pensi che stiano bene gli altri? Chissà cosa staranno facendo ora…saranno preoccupati…”

 

Dopo alcuni minuti in cui pensò a qualcosa di indefinito si decise di tornare a letto senza fare rumore per non svegliare gli altri, il suo ultimo pensiero fu rivolto ad Ash e lo guardò con una sguardo malinconico “Mi dispiace per quello che succederà a causa mia” disse dopodichè fece rientrare Togepi nella sfera pokè e si addormentò.

 

 

CONTINUA…

Lo ammetto sono moooooolto lunga a scrivere…mi rendo conto da sola che la storia procede troppo a rilento accidenti!!!Bhe nel prossimo capitolo cercherò di velocizzare la cosa…anche se rischio di saltare passaggi importanti…e ora adieu (si scriverà così poi) mah… ^O^

 

  
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