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Autore: Justice Gundam    09/04/2007    4 recensioni
Prima di Taichi, Yamato, Sora... c'erano altri cinque ragazzi prescelti, chiamati per sconfiggere le forze del male e riportare la pace a DigiWorld. Ma chi erano questi ragazzi? E quali vicende hanno vissuto? Finalmente, questi interrogativi avranno una risposta! Prequel di 'Digimon Adventure' e delle mie storie 'Adventure 02 Reload', 'Lord of Digital Rings', 'Invasion'... e le altre che arriveranno in seguito!
Genere: Generale, Azione, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Digimon Zero-13

Digimon Zero

Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam

 

Bentornati ancora, signore e signori... bentornati al consueto appuntamento con Digimon Zero, e con le vicende di Sho Kusanagi e del suo primo team di bambini prescelti! Ormai è arrivata la Pasqua, e con essa (si spera) un pò di primavera... sigh... accidenti al tempo assurdo di questi ultimi tempi... in ogni caso, io sono contento che finalmente siano arrivate un pò di vacanze! E' stato un trimestre davvero stancante per me, tra l'esame di Dati & Algoritmi e quello di Informatica Teorica!

Comunque, la fatica è stata premiata: nel primo esame ho preso il primo 30 della mia carriera universitaria! ^_^

Per quanto riguarda la mia storia... beh, finalmente è apparso Gennai! Credevate forse che lo potessi tralasciare? Certo che no, lui è una costante delle prime due serie di Digimon... e serviva pur qualcuno che desse ai ragazzi qualche dritta per la loro missione! Spero che la sua entrata in scena sia venuta abbastanza bene...

Si sta profilando all'orizzonte... anzi, no, che dico, ormai è praticamente arrivato... lo scontro tra il team di Sho e Volcdramon, il loro primo Digimon di livello Ultimate! Sho e i suoi compagni hanno ricevuto le Crest, ma devono ancora attivarle... ci riusciranno o dovranno vedersela con un avversario così potente armati soltanto dei loro Digimon di livello Champion e del loro coraggio? Il momento è cruciale, e una mossa falsa potrebbe far fallire tutta la loro missione!

Dovranno impegnarsi al massimo, se vorranno uscire vivi dalla trappola di Nexus Peak! E intanto, Watchmon e i suoi degni compari WaruNezumimon e Geryomon osservano e tramano...

Beh, credo di aver riassunto la situazione! Le vostre recensioni attendono, quindi...

 

KillKenny: Heheheheee... sì, forse dal punto di vista delle Crest e dei loto abbinamenti, la mia storia era un pochettino prevedibile! Ad ogni modo, la battaglia con Volcdramon SARA' impegnativa... leggi il nuovo capitolo e vedrai!

TopoMouse: Mi fa piacere che gli abbinamenti delle Crest ti siano piaciuti, e posso assicurarti che il duo Kevin & Bearmon si rivelerà all'altezza delle tue aspettative! Magari non subito ma in futuro... E per quanto riguarda Jolene, beh... le Crest non li scelgono a caso, i loro proprietari! Come ho detto, prevedo di fare scintille con il duello con Volcdramon, ma mi saprai dire tu come va!

Driger: Ed è con immenso piacere che torno a rispondere alle tue recensioni! Bentornata alla mia fanfiction! Musyamon... beh, in realtà ho scelto lui come 'braccio destro' di Volcdramon senza un motivo particolare... volevo semplicemente un Digimon che avesse un'aria abbastanza tosta, ma che potesse essere interpretato come un guerriero con un certo senso dell'onore... C'è un motivo per cui ho voluto che i ragazzi trovassero senza troppe complicazioni le loro Crest, e riguarda il mio tentativo di 'restare al passo' con la continuity della prima serie di Digimon, ma tutto sarà spiegato in capitoli successivi. E Jolene... beh, dalle un pò di tempo! Prevedo che sarà, assieme a Felipe, uno dei personaggi che più cambieranno, nel corso della vicenda!

 

Okay, ragazzi... spero che vi siate portati le tute ignifughe, perchè questo capitolo sarà davvero ROVENTE!

(L'autore fa gli occhi assatanati e si mette ad imitare Dilandau di Escaflowne): BRUCIAAAAAA!!! HAHAHAHAHAAAA!

Ehm... scusate, un improvviso accesso di follia! Non ho altro da dirvi se non...

Buona lettura!

 

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Capitolo 13 - Duello nel cuore della montagna

 

Nella sala di controllo della tana di Watchmon...

Il mostruoso Digimon fluttuò lentamente dallo schermo del suo terminale al centro della stanza, guardando con aria fredda e indagatrice le due figure oscurate che attendevano dall'altro lato della spaventosa camera. Le fattezze dei suoi 'ospiti' erano illuminate a tratti ed in confuso dall'innaturale luce azzurra proiettata dalla colonna di luce nella quale era contenuta la massa dei Digi-Ghost al servizio di Watchmon, ora diventata molto più grande di quanto il Digimon dai molti occhi avrebbe mai potuto prevedere.

Questa, in teoria, avrebbe dovuto essere una buona notizia. Più Digi-Ghost volevano dire più Digimon che potevano essere posseduti, e che i piani del suo signore avrebbero potuto andare avanti più velocemente. E tuttavia, Watchmon non era troppo tranquillo... se quei due erano entrambi là nella sua tana, per assistere al duello tra i bambini prescelti e Volcdramon, era perchè dovevano sincerarsi del lavoro svolto dal loro collega e dell'effettiva utilità dei Digi-Ghost... per poi fare rapporto a chi di dovere! Un raro brivido di apprensione attraversò il suo corpo sferico. Se la prestazione di Volcdramon non fosse stata soddisfacente, per lui sarebbe stato un serio problema... ringraziò la sua prudenza per avergli fatto venire il dubbio che qualcosa sarebbe potuto andare storto, e per avergli permesso di pensare a delle contromisure...

"Allora, Watchmon..." iniziò una voce seria, appartenente alla più grande delle figure in ombra. "Tu sai meglio di noi qual è la situazione... i bambini prescelti sono riusciti ad arrivare fino a Nexus Peak, superando tutti i Digimon controllati che tu hai mandato contro di loro. Se riuscissero a sconfiggere Volcdramon e a liberarlo dal nostro influsso, non solo noi perderemmo una pedina importante, ma ci troveremmo a che fare con una seria minaccia al nostro grande progetto. Ne sei al corrente, voglio sperare..."

"Sì, Geryomon, lo so perfettamente... anche perchè me l'hai ripetuto fin troppe volte in questi ultimi giorni!" ribattè l'osservatore con fastidio. "Ma ho già fatto in modo che quei marmocchi si trovino davanti ad un avversario che non potranno sconfiggere! I miei DemiWatchmon, sparsi per DigiWorld, mi hanno già fornito tutte le informazioni necessarie riguardo alle potenzialità dei loro Digimon, e posso affermare con sicurezza che non superano il livello Champion. Volcdramon, come semplice potenza, li sovrasta ampiamente."

"Ma potrebbero spuntarla per il fatto che sono in cinque contro uno, e che potrebbero utilizzare una buona strategia. A questo non hai pensato?" chiese Geryomon, strisciando fuori dalle ombre e finalmente apparendo in tutto il suo terrificante aspetto alla luce della gabbia energetica nella quale erano contenuti i Digi-Ghost. Dapprima si vide il volto di un essere umano in età avanzata, con i capelli e la barba bianchi, numerose rughe sulla fronte e un'espressione stoica, quasi da filosofo, che lo rendeva gradevole a vedersi, e gli dava l'aspetto tipico di un oratore o di un sofista greco. Tuttavia, questa buona prima impressione veniva brutalmente infranta una volta che si fosse passati a guardare il resto del suo corpo: il torso era muscoloso, senza un filo di grasso, e sembrava quello di un giovane in perfette condizioni di salute, mentre le braccia scimmiesche erano eccessivamente lunghe, ricoperte da una incolta pelliccia marrone, e presentavano delle lame uncinate che fuoriuscivano dai gomiti. Nelle sue mani dotate di lunghi artigli, l'orribile creatura teneva una sorta di alabarda, ad un capo della quale era montata una larga ascia sormontata dalla punta di una lancia - un'arma dall'aspetto letale che la creatura maneggiava con estrema disinvoltura. Il resto del corpo di Geryomon, dalla vita in giù, era quello di un enorme serpente maculato, verde con dei motivi circolari di squame rosse e brune che lo ricoprivano fin quasi alla punta della coda, dalla quale spuntava un grosso pungiglione chitinoso simile a quello di uno scorpione, intriso di un poco rassicurante liquido grigio.

Watchmon sospirò, ulteriormente irritato. Quel Geryomon si stava dando un pò troppa importanza, con la scusa che era il preferito del loro padrone... ma lui avrebbe fatto in modo che questo suo status non durasse a lungo!

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Geryomon

Tipo: Demone Rettile

Attributo: Dati

Livello: Ultimate

Attacchi: Scorpion Scourge, Blade of Deception

Questo Digimon, uno dei pochi Digimon demoniaci a far parte del tipo Dati, è considerato da molti il simbolo dell'inganno e della frode. Il suo approccio flemmatico ad ogni combattimento lo rende un tattico eccellente, ed è in grado di usare attacchi molto insidiosi, poco appariscenti ma pericolosi!

 

"Ho pensato anche a questa eventualità, cosa credi?" ringhiò Watchmon. "Da qui, dalla mia sala di controllo, noi tre potremo assistere al duello tra Volcdramon e i nostri nemici... e nel caso i Digiprescelti dovessero prendersi troppo in vantaggio sul nostro schiavo, so già come intervenire! Voi due, non dovrete fare altro che starvene comodi e godervi lo spettacolo!"

Una fin troppo familiare risatina da topo accompagnò l'altra figura, un umanoide avvolto di stracci che sembrava un pò più alto di una persona normale. "Kihihihiii... Bene, Watchmon... voglio proprio vedere se la tua strategia, sempre se ne hai mai avuta una, darà i suoi risultati contro quei ragazzini!" stridette la creatura conosciuta come WaruNezumimon, rivelandosi a sua volta. Il suo aspetto era decisamente meno alieno rispetto a quello dei suoi colleghi, ma questo non faceva altro che renderlo ancora più disgustoso! In effetti, se un ratto di fogna avesse potuto essere lungo due metri e avesse potuto camminare sulle zampe posteriori, non sarebbe stato molto dissimile da WaruNezumimon: il suo corpo era ricoperto da una lurida pelliccetta grigia che diventava più chiara sul suo repellente muso allungato dai piccoli occhietti rossi e dal naso esageratamente grande, che faceva capolino da un cappuccio rosso orribilmente sporco che nascondeva il resto dalla testa. La sua bocca era contorta in un ghigno sardonico che metteva in mostra due file di denti gialli con gli incisivi enormi. Indossava una sorta di uniforme viola consunta sulle braccia e sulle gambe, e ampie parti della sua repellente pelle grigiastra facevano capolino dagli squarci. Mani e piedi, dalle dita esageratamente lunghe, erano armati di corti artigli incrostati di chissà quali sudicerie, e una lunga coda glabra frustava l'aria dietro di lui. Tutt'attorno a lui si levava una terrificante puzza di spazzatura e uova marcite, e uno sciame di mosche, pulci ed altri insetti lo circondava costantemente, il tutto contribuendo a dare al Digimon un aspetto che avrebbe fatto rivoltare anche lo stomaco più forte. Per dirla in poche parole, era un monumento vivente alla sporcizia!

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: WaruNezumimon

Tipo: Bestia

Attributo: Virus

Livello: Ultimate

Attacchi: Contagion Breath, Ruin Swarm

Una mostruosa creatura che vive in mezzo ai rifiuti, e cerca di contaminare tutto ciò che è bello. Tutti i Digimon, tranne i più malvagi, si tengono lontani da lui. Può attaccare controllando le nubi di insetti che lo circondano, oppure con il suo fiato puzzolente e velenoso.

 

Watchmon si ritrasse, contorcendo la sua mostruosa bocca in una smorfia di disprezzo. Pur non avendo un naso visibile, il Digimon dai molti occhi non era - per sua sfortuna - sprovvisto del senso dell'olfatto, e la presenza di WaruNezumimon a distanza così ravvicinata era per lui come un pugno in faccia.

"Lo sai, WaruNezumimon, hai un bel coraggio ad accusarmi di non avere una strategia, tu che a quanto mi risulta non hai fatto nulla di produttivo da quando quei mocciosi sono arrivati a DigiWorld!" accusò Watchmon, un tentacolo puntato contro il mostruoso uomo-ratto. "E' vero che il compito di eliminare i Digiprescelti e badare ai Digi-Ghost è stato affidato a me, ma potevi renderti utile in qualche altro modo, non ti sembra?"

Per nulla impressionato dalla rampogna del mutante, WaruNezumimon gli rivolse uno dei suoi sogghigni malefici. "Misura le parole, Watchmon... io stavo facendo un compito importante mentre tu tentavi invano di eliminare quei ragazzini... stavo verificando che nei territori sotto il nostro controllo non ci fossero focolai di ribellione! Ora, se non c'era niente da reprimere, io che cosa posso farci?" sghignazzò, mettendo in mostra la sua orrenda dentatura.

Geryomon richiamò l'attenzione picchiettando sul terreno con il manico della sua alabarda. "Ora basta con le vostre futili liti! Ricordatevi per cosa siamo qui!" li rimproverò. "Dobbiamo verificare che Volcdramon distrugga quei ragazzini, e verificare il funzionamento dei nostri Digi-Ghost... e le vostre stupide discussioni non fanno parte del piano! Allora, Watchmon, dici che i Digiprescelti non hanno nessuna possibilità contro il nostro schiavo?"

"Assolutamente nessuna!" ribattè il mutante, senza la minima traccia di dubbio. "Prima che questa giornata finisca, la loro leggenda sarà stata sfatata, e potrete comunicare al nostro signore che non esiste più nessuno in grado di opporsi ai nostri piani!"

Il mostro rettiliforme annuì lentamente. "Questo è quello che mi auguro per il tuo bene, Watchmon. Ora il tuo... schiavo più potente sarà sottoposto alla prova del fuoco. Il nostro signore potrà vedere di persona i frutti del tuo lavoro."

I tre mostruosi Digimon si zittirono mentre rivolgevano i loro sguardi al maxischermo davanti a loro, dove entro breve avrebbero assistito alla battaglia decisiva. Watchmon espirò, rendendosi conto solo in quel momento di aver trattenuto il respiro per la tensione. No, non potevano esserci errori... lui se ne era assicurato, le dovute contromisure in caso di emergenza erano state prese... non restava altro che attendere gli eventi!

La sua enorme bocca si incurvò in un ghigno diabolico. No, non c'era motivo di preoccuparsi... sarebbe andato tutto liscio!

"Prima che la giornata finisca, mi presenterò trionfante al mio signore, e surclasserò sia WaruNezumimon che Geryomon! Heheheheee... l'idea di umiliare così sfacciatamente quei due palloni gonfiati mi riempie di gioia!" riflettè il mutante con crudele soddisfazione. "Finalmente farò loro vedere la mia superiorità, e loro non potranno fare altro che masticare bile e restare in silenzio!"

Gli occhi tentacolati che si agitavano sulla superficie del cranio di Watchmon sembrarono rilassarsi, come un branco di cobra che, dopo essere stati sollevati col cappuccio spalancato per tanto tempo, finalmente si concedevano un pò di riposo. "So che detto da me potrà sembrar fuori luogo, bambini prescelti, ma vi devo... ringraziare! Sì, dico davvero! Senza di voi... non avrei mai avuto questa opportunità di farmi vedere dal mio signore! Consideratelo un onore... diventerete dei gradini sulla scala del mio successo, e quando questo mondo e il vostro cadranno nelle nostre mani... io governerò a fianco del mio padrone, tutto grazie a voi!"

Il mutante soffocò una cupa risata. Sì, era proprio vero quello che si diceva in giro... che non tutto il male viene per nuocere...

 

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Intanto, appena fuori da una caverna che si addentrava nelle viscere di Nexus Peak e verso la tana di Volcdramon, un gruppo di ragazzi e Digimon, accompagnati da un ormai familiare Digimon samurai, era seduto dietro una grande roccia sotto il cielo all'imbrunire, e stava ripassando, sotto la tutela di BlackGatomon, le mosse che avrebbero dovuto fare per avvicinarsi ad un avversario tanto più grosso e potente di loro, quale era il drago sotto il quale Musyamon prestava servizio. A guidare il gruppo c'era, ovviamente, Sho, che grazie al suo spirito di iniziativa aveva nuovamente preso le redini della situazione e stava già elaborando una strategia: strategia che stava spiegando ai suoi compagni e ai Digimon usando alcune pietre e pezzi di legno disposti sul terreno vulcanico davanti a loro, a mò di miniature.

"Allora, BlackGatomon, hai detto che si tratta di un drago. Ed è di dimensioni enormi, stando a quello che ci dici tu, non è vero?" chiese conferma Sho, seduto a gambe incrociate dietro la roccia, mentre piazzava un grosso sasso nero davanti a sè per rappresentare Volcdramon. Gli altri membri del gruppo avevano formato un cerchio ed osservavano con attenzione le sue mosse, anche se Yurika, Kunemon, Felipe e Falcomon non sembravano eccessivamente convinti... Sho si stava comportando in maniera troppo baldanzosa, da quando avevano affrontato Volcdramon, e ricevere la Crest del Coraggio non aveva certo contribuito a smorzare il suo ego...

BlackGatomon alzò gli occhi al cielo, stanca di ripetere cose già dette. Se fosse stato solo per lei, sarebbe già andata a sistemare Volcdramon, ma la situazione richiedeva un approccio più ragionato... che, in tutta sincerità, non riusciva a vedere nell'atteggiamento di Sho!

"Sì, te l'ho già detto... un drago gigantesco, tutto nero e corazzato come un carro armato vagante!" esclamò la gattina nera, senza preoccuparsi di nascondere il suo fastidio. "Però, se stai pensando di accerchiarlo e colpirlo da più direzioni diverse, ti voglio subito dire che questa strategia fallirà! Non ti ho detto che è avvolto da questa nube di vapori vulcanici? Fa talmente caldo, attorno a lui, che mi è sembrato di vedere i miraggi... quindi non riusciremo mai a restargli vicini a lungo!"

"Hey, BlackGatomon, abbassa i toni!" la rimbeccò Sho, sentendosi prevaricato. "Sto cercando di pensare ad un modo di attaccare questo lucertolone, grazie anche alle informazioni che ci hai fornito tu... quindi vedi di non essere insofferente e non disturbarmi, okay?"

La gattina nera grugnì antipaticamente e incrociò le zampine sul petto. Stava cominciando a pentirsi della sua decisione di unire le sue forze a quel gruppetto di mocciosi...

"Se questo moccioso che crede di essere uno stratega non abbassa LUI i toni, giuro che uso i suoi calzoncini come affila-unghie... Al diavolo, speriamo che non ci faccia ammazzare tutti quanti con queste sue manie di leadership!"

"Allora, ecco cosa stavo pensando..." iniziò Sho, ponendo alcuni ramoscelli e alcuni sassolini bianchi accanto alla pietra più grande e muovendoli qua e là. "Abbiamo un solo avversario davanti, molto più grande dei nostri Digimon e sicuramente più forte, ma al tempo stesso più ingombrante... allora, Yurika, Kunemon, Jolene e BlackGatomon, voi siete gli elementi più mobili del gruppo. Credo che possiate iniziare voi, con un'azione di disturbo. Attaccherete Volcdramon con degli attacchi mordi e fuggi, in modo da spostare tutta la sua attenzione su di voi..." mosse due sassolini e due ramoscelli in modo che si avvicinassero alla pietra più grande dai due lati, poi quasi subito li ritirò. "E sarà a questo punto che interverremo noi!"

"Con noi... intendi me, te, Felipe... e i nostri Digimon, giusto?" chiese il piccolo Kevin, con le dita ancora serrate sulla Crest della Speranza che portava al collo. Non c'era niente da fare, da quando aveva ricevuto quella Crest non riusciva più a separarsene, e Bearmon aveva notato questo particolare... chissà, forse questo suo attaccamento era perchè sentiva che era un valore che si addiceva molto alla sua situazione...

"Esattamente!" rispose SnowAgumon, parlando a nome del suo partner umano. "Allora, quando Volcdramon avrà rivolto tutta la sua attenzione ai Digimon delle ragazze..." A questo punto il piccolo dinosauro rivolse un rapido sguardo alle dirette interessate, e ricevette un cenno di assenso da Yurika, seguito a ruota da quello di Jolene. "...A questo punto, noi e Musyamon interverremo, cercando di tenere sotto tiro Volcdramon da tutti i lati. Senti, Musyamon, che tu sappia... ci sono altri passaggi tramite cui potremmo avvicinarci alla sala di Volcdramon? In questo modo, ognuno di noi ne prenderebbe uno diverso, e ci troveremmo ad accerchiarlo..."

Il samurai, che fino ad allora non si era pronunciato, fece un lento cenno affermativo. "Vedo che l'inventiva non vi manca... Sì, in effetti ci sono vari passaggi che arrivano vicini alla sala di Volcdramon-sama, ma uno soltanto che sbocca direttamente in essa. Tuttavia, i muri di roccia che separano questi corridoi dalla sala principale non sono molto spessi, e credo che con un buon attacco i vostri Digimon sarebbero in grado di buttarli giù e fare irruzione."

"Hmmm, interessante..." riflettè Felipe. "In questo modo, avremmo anche il fattore sorpresa dalla nostra parte... Buono a sapersi!"

I ragazzi videro chiaramente gli occhi di Sho illuminarsi. "Ottimo! E va bene, allora sarà proprio così che faremo! Ci avvicineremo alla sala principale tramite questi corridoi di cui ci ha parlato Musyamon-san, e mentre Volcdramon sarà impegnato con Flymon e BlackGatomon, noi lo attaccheremo alla sprovvista! Vedrete che non si accorgerà nemmeno di cosa lo ha colpito! Allora, che ve ne pare come idea?"

"Credo di averlo già detto una volta, e ora lo ripeto, fratellone Sho: sei una forza!" affermò entusiasta Kevin, entrambi i pugni stretti davanti a sè ed entrambi i pollici sollevati. "Quest'idea è favolosa! Sono sicuro che funzionerà alla perfezione!"

Accanto a lui, Yurika storse il naso, evidentemente un pò scettica, e Kunemon agitò le antenne a destra e a sinistra in quella che voleva essere un'espressione di dubbio. "Hmmm..." cominciò il piccolo bruco dopo averci riflettuto un pò su. "Beh... Sì, come idea, forse, potrebbe anche funzionare... lo prendiamo alla sprovvista, e qualche colpo lo mettiamo pure a segno... ma dopo come pensate di cavarvela?"

"Kunemon-chan ha ragione..." riflettè Yurika. "Dubito che riusciremo ad abbatterlo con l'attacco iniziale, e dopo che l'avremo attaccato in questo modo, la sorpresa sarà svanita, e dovremo vedercela con Volcdramon solo con le nostre forze! E a questo punto... i nostri attacchi saranno in grado di danneggiare Volcdramon, nonostante quelle squame corazzate che lo ricoprono dalla testa alla coda? BlackGatomon, tu stessa avevi detto che era ben corazzato..."

"Per questo, ci affideremo soprattutto agli attacchi di Veedramon e Diatrymon... potrà anche avere una corazza solida, ma non potrà molto contro attacchi basati sull'energia o sul suono, non vi pare?" rispose Sho, prima che la gattina nera potesse aprire bocca. BlackGatomon si bloccò, infastidita dal fatto che quel ragazzino le avesse rubato la parola.

"Anche il mio attacco non è di tipo fisico." Musyamon si sentì in dovere di aggiungere. "Anche questo potrebbe esserci utile in questo scontro."

Felipe sembrò rifletterci su. "Hmmm... questo non lo so... senti, Falcomon, tu pensi che una volta che sarai diventato Diatrymon... riuscirai a mantenere Volcdramon sotto attacco? I tuoi colpi potrebbero essere la nostra migliore possibilità contro di lui..."

"Hmmm... beh, avrò bisogno di un pò di collaborazione da parte vostra, ma... sì, potrebbe andare!" rispose Falcomon, usando l'ala destra per grattarsi il mento. "Tuttavia, questo significa che avrò bisogno di spazio per muovermi, e che gli altri Digimon dovranno tenere costantemente occupato Volcdramon, altrimenti sarò troppo occupato ad evitare i suoi attacchi per poterlo attaccare..."

"E a proposito di attacchi..." riprese Bearmon. "Io suggerirei di tenerci il più possibile sparpagliati, in modo da sfuggire al suo soffio. Sho, tu che cosa ne dici?"

Il ragazzino si aggiustò gli occhialoni sulla fronte prima di rispondere. "Hmm... sì, anche questo è un particolare che dobbiamo tenere d'occhio. Ragazzi, durante il combattimento dovrete muovervi costantemente in modo da non offrire a Volcdramon un bersaglio facile... ma al tempo stesso dovrete stare attenti a non restare troppo raggruppati, o saremmo facili prede del suo soffio infuocato! Dopotutto, stiamo affrontando un drago..." disse, spostando i ciottoli più piccoli e i rametti in modo che circondassero la roccia più grande. Poi, con un cenno di orgoglio nello sguardo, Sho indicò i risultati del suo lavoro ed espose le sue conclusioni. "Allora, è tutto deciso! Seguiamo questa strategia... e vedrete che usciremo vincitori da questo scontro!"

Le reazioni dei ragazzi e dei Digimon all'esposizione fatta da Sho non furono tutte entusiastiche come il leader non ufficiale sperava... Kevin sembrava ammirato, e anche Bearmon e BlackGatomon - nonostante il disappunto di poco prima - parevano abbastanza convinti della validità del suo piano. Ma lo stesso non si poteva dire di Felipe, Falcomon, Yurika e Kunemon, che rimanevano ad osservare le 'miniature' con cui Sho aveva riprodotto il campo di battaglia con delle espressioni dubbiose sul volto. La ragazzina dai capelli blu, in particolare, non vedeva di buon occhio il fatto che, dopo l'incontro con Musyamon, il suo amico si fosse fatto più baldanzoso...

"Quando siamo arrivati a DigiWorld, appena qualche giorno fa, Sho-kun ha subito cercato di organizzare ogni cosa, di prendere in mano la situazione nonostante fosse tutto così nuovo per noi..." riflettè, concentrata sulle espressioni raggianti di Sho e SnowAgumon mentre illustravano il loro piano d'attacco. "...Eppure, dopo lo scontro con Dimetromon, Sho aveva molta paura, glielo leggevo negli occhi! Lui cercava di non darlo a vedere... ma io mi rendevo conto che non era vivace come al solito. Ed ora, invece, sembra non avere paura di nulla... Non mi convinci, Sho Kusanagi, ho paura che tu stia cercando di mostrare quello che in realtà non provi..."

La vocetta acuta di Kunemon la distrasse dalle sue riflessioni, quando il bruchino giallo attirò la sua attenzione toccandole la spalla con la punta dell'antenna. "Hmm? Oops, scusa, Kunemon-chan, mi sono distratta a pensare... dimmi pure!"

"A cosa stavi pensando? Mi sembrava che tu non fossi molto convinta di quello che ha detto Sho... forse temi che la sua strategia non funzionerà?" chiese il simpatico bruco giallo, le cui mandibole a becco indicarono il ragazzino con gli occhialoni e il suo partner.

Yurika si volse a guardare il suo amico d'infanzia, la cui espressione sicura di sè non si annebbiava nemmeno per un istante. Sì, c'era decisamente qualcosa che non andava in quel suo improvviso ardimento...

"Kunemon-chan... ti ricordi quando siamo arrivati a DigiWorld, io e Sho?" iniziò a spiegare la ragazzina, usando una mano per togliersi dalla fronte una ciocca color cobalto. "Non so se te ne sei accorto, ma Sho era molto spaventato dopo la battaglia con Dimetromon... In fondo, avrà pensato, eravamo in un mondo alieno, in balia di creature sconosciute e potenti che non chiedevano di meglio che farci la pelle, e lui si è sentito addossata la responsabilità di tenere il gruppo unito e farci sopravvivere. Credimi, Kunemon-chan, io sono sicura che questo è quello che ha pensato... fin da quando eravamo piccoli lui ha sempre avuto questo spirito di iniziativa! Beh, temo che le cose, benchè lui cerchi di farsi vedere coraggioso, non siano poi migliorate molto da allora. Si comporta così per darci fiducia, ma io temo che non stia facendo altro che ignorare la sua paura, anzichè affrontarla..."

Kunemon inclinò la testa da un lato, come un passerotto, mentre guardava Sho e SnowAgumon. Che strano che Yurika pensasse una cosa del genere, riflettè. Eppure, a guardarli così, quei due non sembravano fingere fino a questo punto... "Hmmm... mah, non lo so... SnowAgumon è lo stesso di sempre, credo... lui ha sempre avuto questo modo di fare ardimentoso. Ma Sho... sinceramente, mi sembra lo stesso di sempre, anche se ammetto che non lo conosco da tanto tempo come te..." rispose.

"Beh... io lo conosco ormai da sei anni, e posso dire che ho idea, più o meno, di cosa Sho-kun pensa in certe situazioni..." replicò Yurika. "Io credo... che Sho abbia ancora paura, e stia solamente cercando di mascherarla. Forse per far sentire sia noi... che lui... più sicuri di vincere. Il fatto che di recente le cose ci siano andate bene, poi, credo che non abbia risolto questo suo problema..."

"In che senso, scusa?" chiese Kunemon. "Non credi che, ora che la situazione è a noi favorevole, Sho dovrebbe aver superato la sua paura?"

Yurika scosse la testa. La situazione non era così semplice come il suo partner la dipingeva... "No, Kunemon-chan... Vedi, ho paura che Sho si stia convincendo che le cose siano... come posso dire... destinate ad andarci bene! Che non importa quali scelte facciamo o quali ostacoli ci troviamo davanti, noi riusciremo a vincere comunque! E questo... non lo sta aiutando a superare la sua paura di fallire... Questo... non è vero coraggio, almeno non come la vedo io!"

Le mandibole a becco di Kunemon restarono leggermente spalancate allorchè il significato delle parole di Yurika gli appariva chiaro. Ma certo, come aveva fatto a non pensarci prima? Sho si era sempre preoccupato di una cosa molto importante, nel corso di quel viaggio... ovvero, quello di mantenere il suo team al sicuro da ogni pericolo. E la sua più grande paura era il non rivelarsi all'altezza di questo suo compito... questo avrebbe dovuto essergli chiaro! Ora, le recenti vittorie gli avevano un pò dato alla testa... e anzichè dissipare le sue paure per il futuro, le avevano seppellite sotto un velato strato di sicurezza, baldanza... arroganza, avrebbe osato dire! Sho ora era sicuro che avrebbero vinto perchè tutto era andato bene fino a quel momento... ma una volta che si fosse presentata qualche difficoltà imprevista... non sarebbe tornato a galla il suo precedente timore? Questo poteva essere un problema serio...

Yurika scosse la testa e decise di mettere da parte le sue preoccupazioni, almeno per il momento... ci sarebbe stato modo e tempo di discuterne con Sho, una volta che fossero usciti vivi dalla battaglia che li attendeva! Volse la testa al proprio lato, trovandosi davanti l'altro membro femminile del gruppo e la sua silenziosa partner. Jolene, che per tutto il tempo in cui la 'seduta strategica' era durata, non aveva detto una parola, era seduta su una roccia rialzata, le braccia avvolte attorno alle ginocchia e il viso per metà affondato nelle falde della gonna impolverata. I suoi occhi nocciola, dall'espressione pensosa, guardavano nel vuoto davanti a lei, come se cercassero risposta a qualche terribile interrogativo che assillava la ragazzina inglese... e BlackGatomon, che pure le stava vicino, non sembrava in alcun modo interessarsi a come si sentiva la sua partner: continuava infatti a guardare i ragazzi che discutevano, senza dire una parola, ma con quella sua vaga espressione di superiorità...

La ragazzina di Hokkaido storse il naso. Non era certo quella l'atmosfera che ci doveva essere tra una Digiprescelta e la sua partner... ma immaginava anche che parlare con BlackGatomon sarebbe stato inutile, quella faceva sempre di testa sua! Tuttavia... forse con Jolene poteva cercare di scambiare qualche chiacchiera. La ragazzina dai capelli castani era afflitta, questo Yurika e Kunemon riuscivano a capirlo... e il fatto che non fosse intervenuta nella discussione accresceva la loro preoccupazione. Perchè se ne stava così in disparte? Cos'era tutta quella insicurezza? Forse... non pensava che il suo parere fosse importante?

"Hey, Jolene-chan!" la chiamò Yurika, toccandole la spalla con una mano. La ragazzina inglese fece un breve salto e trattenne il respiro per la sorpresa, poi si voltò verso la sua amica giapponese, un lieve tremore nella voce.

"Oops... Sì, Yurika? C'è... qualcosa che mi volevi dire?" mormorò, quasi volesse scusarsi di qualcosa che aveva fatto. BlackGatomon, con leggero dispiacere della sua partner e somma irritazione di Yurika, si limitò a mandare un'occhiata di sottecchi alle due ragazzine prima di concentrarsi di nuovo sulla discussione tra i ragazzi e gli altri quattro Digimon...

La ragazzina dai capelli blu si schiarì la voce. "Ehm... no, niente di particolare... è solo che... sì, ecco... mi stavo chiedendo se non avessi anche tu qualcosa da dire, riguardo le idee che abbiamo buttato là per affrontare Volcdramon... non sei intervenuta per tutto il discorso! Non avevi... nessuna idea da proporre?"

"Beh..." sospirò Jolene, sentendosi d'un tratto colpevole. "Ecco, Yurika... vedi, in realtà un'idea ce l'avevo... è... è solo che... non mi sembrava molto azzeccata... e poi, voi ragazzi siete più esperti di me da questo punto di vista, nelle battaglie con i Digimon... io... beh... insomma, non credo che la mia opinione conti poi tanto..."

Questa frase fece prudere il naso alla giapponese e a Kunemon. Come sarebbe a dire che la sua opinione non contava? Anche se era l'ultima arrivata, era pur sempre un membro del gruppo, santo cielo! Eppure, Jolene continuava a restarsene in disparte, vittima della sua insicurezza... e, in certi casi, a farsi tiranneggiare da quella BlackGatomon... beh, era il caso di darci un taglio, decise Yurika. Se si doveva fare gioco di squadra - checchè Sho si stesse man mano convincendo di poter fare tutto gettandovisi a capofitto - allora anche lei e BlackGatomon dovevano partecipare, discutere, prendere le decisioni... BlackGatomon non era lì per combattere e basta, e Jolene avrebbe dovuto fare molto di più che conformarsi alle decisioni degli altri!

"Jolene-chan, guarda che a noi..." iniziò a dire Yurika, poi si interruppe quando vide che gli altri continuavano a discutere senza badare a loro. "Ehm... beh, sì, insomma, almeno a me... importa di quello che pensi tu. So che, a guardare i signori maschietti non si direbbe... pare quasi che i 'grandi eroi' se ne siano scordati... ma qui a DigiWorld siamo un gruppo... un team, una squadra! E se vogliamo fare un buon gioco di squadra, dobbiamo ascoltare le opinioni di tutti, perchè tutti fanno parte del gruppo, e tutti valgono qualcosa! Se ce ne dimentichiamo, il gruppo si sfalda, lo capisci?"

"E se questo succede... beh, capirai anche tu che, senza fare fronte comune, qui siamo in balia di qualunque Digimon ci arrivi addosso!" fu Kunemon a completare la frase della sua partner, ricevendo da lei una carezza sul dorso che gli fece correre un brivido di gioia lungo la spina dorsale. "Voglio dire... anche tu fai parte del nostro gruppo, anche se solo da poco tempo! Quindi, tu hai lo stesso diritto di tutti noi di dire quello che pensi... e se hai delle idee da proporre, non saremo lieti di sentirle!"

Gli occhi della ragazzina inglese si spalancarono leggermente, e lei sentì il cuore, per un istante, batterle in gola. Davvero aveva sentito quello che Yurika e Kunemon avevano detto? Che erano interessati a sentire anche la sua opinione? Eppure... lei non era mai stata brava a prendere le decisioni. Lei... non aveva mai avuto lo spirito di iniziativa che contraddistingueva i suoi compagni, in particolare i due giapponesi. Si era sempre... adattata a quello che gli altri, in particolare i suoi genitori e i suoi insegnanti, decidevano al suo posto, visto che li riteneva più capaci di guidarla sulla giusta strada di quanto lei non sarebbe stata di trovarla da sola... era sempre stato così, fin da quando era piccola, ed era un suo modo di fare al quale lei stessa si era condizionata...

Invece, Yurika le chiedeva quello che lei pensava...

Chissà perchè... ma sentirsi fare quella domanda le fece quasi venire un brivido. Si trovò, per la prima volta da quando era arrivata a DigiWorld, a riflettere seriamente sulla sua posizione... sì, Yurika aveva ragione, ora lei faceva parte di un gruppo, e per la prima volta se ne rendeva conto! Non era come quando assisteva alle lezioni in classe, o faceva ginnastica con le sue amiche... allora doveva solo fare quello che le veniva detto, e a nessuno sarebbe importato nulla dei suoi pensieri... era circondata da compagni e compagne che facevano la loro vita senza badarle, e da insegnanti a cui non interessava nient'altro che mettere qualche voto sul registro ogni quadrimestre... no, in quel momento lei non era semplicemente una parte passiva di un tutto, e non era lì per seguire quello che gli altri le dicevano di fare... Qui... come poteva dire... c'era una strada da costruire assieme agli altri, delle decisioni da prendere, dei rischi da correre... e tutto da fare assieme!

Il cuore le mancò di un battito alla realizzazione. In questo mondo... lei non era più sola nella folla, come era sempre stata quando era a casa! C'era qualcuno che voleva ascoltarla! Dopo averr riflettuto ancora per qualche secondo, la ragazzina inglese alzò lo sguardo, e Yurika sorrise con gioia quando vide che in quegli occhi marroni brillava qualcosa di diverso... non più la timidezza che aveva sempre visto in lei, ma un accenno di decisione. E anche BlackGatomon, un pò sorpresa, distolse la sua attenzione dal gruppo dei ragazzi per stare ad ascoltare la sua partner...

"Yurika..." iniziò Jolene, con un piglio che si era fatto, almeno temporaneamente, più sicuro. "Quello che volevo dire riguardava proprio la battaglia con Volcdramon... forse ho un'idea che potrebbe aiutarci!"

 

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Poco più tardi, nella lunga galleria invasa dal calore che portava alla sala principale di Nexus Peak, le due bambine e i loro Digimon stavano discutendo dell'idea che Jolene aveva avuto... e che, Yurika doveva convenire, era un particolare a cui nessuno di loro aveva pensato!

"Allora, è questo il tuo piano... fare in modo che i nostri Digimon aprano degli squarci nelle pareti di roccia e far uscire i vapori che circondano il corpo di Volcdramon grazie alla corrente d'aria... sì, devo ammettere che è una cosa che a nessuno di noi era venuta in mente..." fu il riassunto della detentrice della Crest dell'Amore, mentre si passava una mano sulla fronte per asciugare delle gocce di sudore. Il corridoio era davvero molto caldo, per un vulcano spento, e l'aria si faceva sempre più rarefatta man mano che avanzavano, quindi le ragazze e i loro partner erano costretti ad avanzare soltanto per brevi tratti ogni volta e fermarsi a riprendere fiato. In quel momento, Yurika era contenta di indossare soltanto vestiti leggeri... e si dispiaceva che Jolene non avesse avuto la stessa fortuna!

"Già... uff... e magari... phew... liberarci... un pò... da questa canicola... uff... accidenti, perchè quando sono arrivata a DigiWorld mi sono ritrovata addosso l'uniforme scolastica, e tu invece sei vestita estiva? Hanf... hanf..." ansimò Jolene, cercando in qualche modo di farsi aria con il colletto della sua divisa nera. I suoi capelli, che fino a quel momento erano rimasti abbastanza in ordine anche dopo tutte quelle traversate per monti e valli, ora cominciavano a scenderle disordinatamente sugli occhi, dandole un aspetto trasandato che in vita sua non ricordava di aver mai avuto!

BlackGatomon si fermò appena dietro di loro e si mise le zampine anteriori sulle ginocchia per riprendere fiato. "Hanf... puff... sì, certo... lamentatevi pure, voi due... voi siete fortunate a non avere la pelliccia! Io credo che tra un pò diventerò uno stufato di gatto!" esclamò, per poi emettere una serie di respiri rapidi ed affannosi nel tentativo di riempirsi i polmoni di ossigeno. "Jolene... uff... io spero proprio... che... questa tua idea riesca!"

"La vuoi smettere di lagnarti, BlackGatomon?" la rimbeccò Kunemon. "Guarda che neanche io lo sopporto questo caldo! Mi segna tutta la corazza e mi spiegazza le antenne! Poi come la mettiamo con la mia immagine, eh? Perdo la faccia davanti a tutti i miei fan!"

Nonostante la situazione tesa, Jolene e Yurika non poterono trattenere una risata di fronte alla battuta del bruco giallo. Anche nelle situazioni più estreme, Kunemon non veniva meno alla sua proverbiale vanità!

Beh, se Kunemon riusciva ancora a scherzare su certe cose... allora la situazione non doveva essere poi così grama!

BlackGatomon, che non condivideva il senso dello humour dei suoi compagni, alzò gli occhi al cielo e si mise un indice davanti alla bocca. "Shhht! Volete tacere, razza di incoscienti? Non avevamo detto che dobbiamo tentare un attacco a sorpresa? Beh, se il lucertolone vi sente, con tutta la confusione che state facendo, siamo fritte prima ancora di arrivargli vicino!" sibilò.

Yurika avrebbe voluto risponderle qualcosa circa la sua inimitabile abilità di rovinare l'atmosfera, ma rendendosi conto che l'asociale gattina nera aveva ragione, decise di tenersi questi commenti per sè. "Eh-hm... sì, certo, come non detto..." rispose, poi tossì un paio di volte per recuperare compostezza. "Va bene, Jolene-chan, allora faremo così. Uff... Intanto, vediamo... di appostarci da qualche parte..."

"Giusto..." rispose Kunemon, mentre guardava in lontananza verso l'uscita del tunnel che si profilava all'orizzonte. Oltre quella spelonca, si cominciava a vedere una larga sala scavata nella roccia, che il piccolo bruco non aveva problemi ad immaginare cosa fosse... "Ragazze, teniamoci addosso il più possibile alle pareti, avviciniamoci quanto più possiamo... e poi sferriamo il nostro attacco! Yurika, tu ti senti pronta?"

La bambina di Hokkaido strinse gli occhi, e gli angoli della sua bocca si sollevarono leggermente in un sorrisetto. "Io sono stata pronta fin da quando siamo entrati qui, Kunemon-chan! E tu, Jolene-chan, come ti senti? Te lo ridico nel caso ce ne fosse bisogno, questo sarà un combattimento veramente impegnativo!"

La solita insicurezza di Jolene era stata messa da parte, dopo il discorso motivatorio di Yurika e il fatto di essere riuscita ad esporre una sua idea, e la Digiprescelta inglese annuì con un'energia che non le era propria. "Sì, Yurika, lo so perfettamente... e non ti nascondo che ho un pò di paura... ma ora sono convinta che abbiamo una possibilità di vittoria, e ti ringrazio per questo!"

"Di niente..." rispose Yurika appiattendosi contro la parete. Strizzò l'occhio destro quando la roccia calda le scottò il palmo di una mano, ma restò al suo posto mentre anche BlackGatomon e Jolene imitavano il suo esempio. "A proposito, Jolene-chan... non ti vergognare di ammettere di avere paura! In casi come questo, la paura può aiutarti a prestare più attenzione, a reagire con maggiore prontezza... e, in generale, ti può salvare la vita!"

La ragazzina inglese storse il naso. "Stai... pensando a Sho, non è vero? Lui sembra convinto di non avere paura di nulla, e il piccolo Kevin lo sostiene sempre... questo ti preoccupa un pò, giusto? Mi avevi detto prima, che Sho sta un pò perdendo di vista il significato di 'lavoro di squadra'..."

"Era davvero così ovvio?" borbottò Yurika, mentre il quartetto si avvicinava con circospezione all'ingresso della tana. Il calore si era fatto più intenso, e l'aria era satura di cenere vulcanica raffreddata che penetrava negli occhi e nelle narici delle ragazze, irritandoli. "Ufff... sì, d'accordo, stavo ripensando a quel fesso! Il suo modo di porsi nei confronti di questa prova mi piace sempre meno, si sta un pò troppo montando la testa!"

"A me basta che mi aiuti a uscire viva da qui e a diventare più forte." tagliò corto BlackGatomon. "Per il resto può fare tutto quello che vuole... ma ora bando alle ciance e tenetevi nascoste! Siamo arrivate, e il nostro avversario è là, appena oltre quell'apertura!"

Allarmati, Yurika, Jolene e Kunemon scivolarono dietro una grossa roccia di pietra vulcanica nera e sporsero soltanto gli occhi per vedere cosa li aspettava nella sala principale. Prima ancora che i loro occhi potessero cogliere la sagoma del Digimon drago che li attendeva là dentro, sentirono un cupo grugnito che fece vibrare quasi impercettibilmente le pareti della galleria, e una vampata d'aria surriscaldata sbattè loro sulla faccia. Yurika chiuse gli occhi per istinto e si protesse il volto con una mano, ma sentì comunque un forte bruciore sulle guance e sulla fronte, che le fece stringere i denti.

"Ow... Yurika, tutto okay?" chiese Kunemon, accucciato a fianco della sua partner.

Ignorando il bruciore della vampata, Yurika fece cenno di sì con la testa. "Uff... cavolo, se bruciava... sì, Kunemon-chan, può andare... ma quando usciamo di qui, un bel bagno freddo non me lo toglie nessuno!"

"Se usciremo di qui, dolcezza..." sibilò BlackGatomon, mentre indicava una grande forma nera che si stagliava controluce nella gigantesca grotta. "Perchè... temo che prima dovremo fare i conti con quel signore lì!"

Le due bambine e Kunemon tornarono a dare un'occhiata nella sala, e questa volta riuscirono a guardarci dentro senza essere colpite da un altro colpo di aria surriscaldata... là, a diverse decine di metri da loro, nel bel mezzo della spelonca, sorgeva una forma gigantesca, tutta nera e dai bordi frastagliati, circondata da una minacciosa nube di fumo vulcanico incandescente! Per un attimo, i presenti credettero che si trattasse di una formazione rocciosa... ma ad un'occhiata più accurata, si resero conto con orrore che stava sollevando un lungo collo serpentino, coronato da una testa da rettile affusolata con due occhi del colore della lava fusa! La 'formazione rocciosa' si alzò su quattro enormi zampe simili a quelle di un elefante, e una lunga coda, abbastanza potente da spaccare una colonna di marmo, iniziò a spazzare il terreno dietro di lei, frantumando le sporgenze rocciose del pavimento. Il fumo emanato da quel corpo immenso si diradò leggermente, consentendo di vedere altri particolari del Digimon draconico, in particolare le creste appuntite dietro la testa e il bagliore incandescente che proveniva dalle saldature tra le squame! A quella vista, Yurika spalancò gli occhi terrorizzata, e riuscì a malapena a trattenere un'esclamazione di paura, mentre Jolene stringeva le braccia attorno al corpo con un brivido.

"Qu... quello... quello sarebbe... Volcdramon?" sussurrò la ragazzina dai capelli blu rivolta a BlackGatomon. Sapeva già, da come la gattina nera lo aveva descritto, che il dragone di guardia a Nexus Peak era un Digimon molto più grande e potente di qualsiasi cosa lei avesse mai visto... ma trovarselo davanti, e il pensiero di doverlo affrontare faccia a faccia, era tutt'altra cosa, senza dubbio!

"Mamma mia... ma è immenso! Non... non mi aspettavo... una cosa del genere..." balbettò Jolene. "Spero... che i ragazzi siano già al loro posto per quando la lotta inizierà!"

Prendendo un profondo respiro per calmarsi, cosa che ebbe lo sgradito effetto collaterale di riempirle i polmoni di pesante aria calda, Yurika afferrò stretto il suo Digivice. "Io... lo spero anch'io, Jolene-chan... intanto aspettiamo un pò qua, e quando siamo sicure... partiamo all'attacco! Kunemon-chan..."

"Non me lo devi neanche chiedere, Yurika!" rispose il bruco con la sua voce nasale. "Vedrai che non ti deluderò! Sarà anche un Ultimate, ma in quanto a velocità non può battermi quando divento Flymon!"

"Attento, non lo giudicare dall'aspetto..." suggerì BlackGatomon. "Sono convinta che quel lucertolone sappia essere molto rapido quando ce n'è bisogno! Dobbiamo stare pronti ad ogni evenienza!"

Kunemon rivolse lo sguardo verso di lei, e fece un sorrisetto. "Si direbbe quasi che tu sia preoccupata per noi..."

La gattina nera incrociò le braccia sul petto e voltò la testa dall'altra parte. "Hmph! Ma figurati! Il mio è soltanto un salutare istinto di autoconservazione! Senza ciascuno di noi pronto a coprirci le spalle a vicenda, neanche io durerei granchè contro quel bestione!" grugnì. Lo scambio di battute portò un sorriso sui volti di Kunemon e delle bambine, e contribuì a far scendere un pò la tensione della situazione...

"Okay, Sho... ragazzi... noi siamo in posizione!" pensò tra sè Yurika, acquattata sul terreno di calde rocce nere e con gli occhi sempre puntati verso la figura torreggiante di Volcdramon. Negli occhi ardenti del drago brillava una rabbiosa luce cremisi, come se il drago fosse allarmato per qualcosa... si aspettava un attacco, ma non sapeva nè quando nè da dove sarebbe arrivato...

"Mi raccomando, contiamo anche sulla vostra puntualità!"

 

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In un altro cunicolo del labirinto di grotte di Nexus Peak...

"Allora, secondo le indicazioni che Musyamon ci ha dato, il punto dovrebbe essere... vediamo un pò..." commentò Falcomon, facendosi aria con le piume delle ali mentre camminava a fianco di Felipe lungo la parete del corridoio naturale. Davanti a loro, con espressione ancora più accaldata, camminavano Sho e SnowAgumon, girandosi di tanto in tanto per vedere se i loro compagni riuscivano a tenere il passo.

Finalmente, dopo qualche secondo di silenzio, il piccolo Digimon rapace indicò una fessura scavata nella parete alla loro destra, dalla quale entrava un filo di luce immediatamente visibile nella semi-oscurità del passaggio. "Ah, eccolo! E' questo il punto! Qui il muro che separa il corridoio dalla sala principale è più friabile, e quando Digievolveremo, lo potremo sbriciolare con uno dei nostri attacchi, per poi fare irruzione direttamente nella stanza!" esclamò.

"Siamo arrivati? Uff... finalmente ci fermiamo!" sospirò SnowAgumon, che meno di tutti tollerava il calore del luogo. "Io... non riuscivo quasi più ad andare avanti! Avevo giusto bisogno... di riposare un attimo!"

Felipe storse il naso. "Guarda che non siamo qui per un giro turistico, lucertolina!" lo rimproverò. "Secondo il piano che abbiamo ideato, dobbiamo restare qui e tenerci pronti ad attaccare una volta che le ragazze avranno distratto quel Volcdramon! Potremmo dover intervenire in qualunque momento, e non puoi certo fermarti a riposare!"

Sho non vide di buon occhio il fatto che il biondino spagnolo stesse cercando di dare lezioni al SUO Digimon, e decise di rispondergli a tono. "Hey, Felipe, guarda che non è mica colpa di SnowAgumon se si sente stanco! Questo è un ambiente che non gli è consono, quindi è ovvio che non si senta troppo bene! Dagli il tempo di rilassarsi un pò, no?" esclamò con una certa irritazione, mentre si fermava in mezzo al corridoio e voltava lo sguardo verso il suo poco socievole compagno di squadra.

Felipe scosse la testa. Esattamente il tipo di reazione che si era aspettato da Sho. Beh, era il caso di chiarirgli un pò le idee...

"Senti un pò, Sho..." iniziò, una mano stretta a pugno e appoggiata sull'anca mentre l'altro braccio gli scendeva lungo il fianco. "Io gli sto solamente dicendo che non è adesso il momento di allentare la sorveglianza. Stiamo per affrontare Volcdramon, se ben ricordi!"

"Un motivo in più per lasciargli riprendere un pò le forze!" ribattè il giapponese. "Ne avrà bisogno tra non molto! Cerca di capirlo, no?"

"Quello che capisco è che tu non prendi la situazione abbastanza sul serio!" fu la brusca risposta del Digiprescelto spagnolo. Al suo fianco, Falcomon storse il naso e gli si avvicinò per dissuaderlo dall'attaccare briga.

"Felipe..." mormorò il falchetto. "Questo non mi sembra nè il luogo nè il momento adatto per mettersi a discutere...". Sfortunatamente, il suo tentativo di fare da paciere venne bellamente ignorato dai due Digiprescelti...

Sho cominciava seriamente ad irritarsi, e mosse un passo verso il suo compagno. "Cosa? Hey, aspetta un momento, signor so-tutto-io! Tu adesso vorresti dire che non prendo questa situazione abbastanza sul serio?" gli domandò in faccia, gli occhi neri fissi in quelli verdi del ragazzo spagnolo in un gesto di sfida.

"Ci hai azzeccato, voglio dire proprio questo!" rispose il biondo. "Ma cosa credi, che qui siamo in una specie di videogioco? Da come te ne vai tutto baldanzoso si direbbe di sì! Beh, spiacente di darti una delusione, occhi a mandorla, ma questa è la realtà! Mi spiego? La REALTA'! Qui non ci sono vite da vincere, non ci sono punti da guadagnare facendo gli spericolati, e non ci sono seconde possibilità! Questa, come diceva Musyamon, è una guerra, e dobbiamo essere sempre pronti a combattere! Non possiamo rilassarci proprio quando si avvicina una battaglia importante!"

"Guarda che lo so benissimo, che cosa accidenti è questa situazione nella quale ci siamo cacciati!" gli rispose il Digiprescelto giapponese, che cercava di tenere a freno l'indignazione. "Non sono mica stupido! La mia preoccupazione è far uscire tutti vivi da qui, e farci tornare a casa sani e salvi, oltre che salvare DigiWorld!"

"Beh, ti informo che non lo farai certo dandoti questi toni da coraggioso e facendoci credere che tutto vada bene quando in realtà tu stesso hai dei dubbi! Tu per primo dovresti essere al corrente dei tuoi e dei nostri limiti, se non vuoi portare i tuoi compagni e il tuo Digimon verso una sconfitta sicura! Cosa credi, che nessuno si accorga che hai paura?" gli arrivò la risposta di Felipe.

Per qualche motivo, l'irritazione che Sho provava in quel momento venne temporaneamente messa da parte, e un brivido di freddo, che contrastava in maniera inquietante con il calore che invadeva la galleria, percorse la spina dorsale del giapponese. Come... come faceva Felipe a dire queste cose? Con quale diritto? Sho era il Digiprescelto del Coraggio, oltre che il responsabile della sicurezza di tutti gli altri ragazzi! Non POTEVA avere paura! Non gli era consentito, punto!

Ancora una volta, la sua convinzione che un suo accenno di insicurezza avrebbe demoralizzato tutta la squadra gli aveva impedito di ammettere la verità a sè stesso e agli altri... e l'idea che gli altri si potessero essere accorti dei suoi veri sentimenti lo spiazzava...

Quando notò che il suo partner e Felipe stavano cominciando ad alzare la voce, come se da un momento all'altro dovessero mettersi le mani addosso, SnowAgumon si dimenticò della sua stanchezza e scattò in mezzo ai due litiganti, tenendo le braccia aperte per fare loro cenno di separarsi.

"Hey! Hey, ragazzi, adesso calmatevi! Non siete mica qui per combattere tra voi, ma con Volcdramon!" esclamò il cucciolo di dinosauro, mentre il suo compagno e Felipe continuavano a guardarsi in cagnesco.

"Appunto! SnowAgumon ha ragione, Felipe! Quindi adesso vedete di concentrare la vostra rabbia su di lui anzichè l'uno sull'altro!" si intromise Falcomon, afferrando la gamba dei pantaloni dello spagnolo con un'ala e tirandola verso di sè. "Quando saremo usciti di qui, e avremo risolto il problema, allora ci sarà tutto il tempo per chiarirvi!"

I due litiganti, i cui bollenti spiriti erano stati leggermente raffreddati dalle rampogne dei loro Digimon, continuarono per un pò a guardarsi, ora più freddamente... e uno strano silenzio riempì l'atmosfera. Poi, Felipe sospirò e scosse la testa, riportando la sua attenzione a Falcomon e al suo Digivice. "Hmph... sì, Falcomon, tu e SnowAgumon avete perfettamente ragione... comunque, Sho Kusanagi, ti auguro per il bene di tutti noi di sapere quello che stai facendo... e di ricordare che non è certo il fatto che hai paura a renderti un vigliacco! Riflettici su, se davvero credi di essere degno di quella Crest che Gennai ti ha dato." ammonì per l'ultima volta.

"Ho afferrato il concetto, grazie infinite." ribattè sarcastico il giapponese. "Ora, se hai finito di darmi lezioni..."

"Finito." gli rispose Felipe, secco.

Sho annuì con tono impertinente, come a voler dire che gli faceva piacere che il suo compagno se ne stesse finalmente zitto. "Perfetto. Allora adesso non ne parliamo più e pensiamo a sistemare quel Volcdramon, d'accordo?"

Felipe lo guardò con la coda dell'occhio, senza riuscire a nascondere un pò di astio. "D'accordo. Mi auguro solo che tu sappia quello che stai facendo." commentò, prima di zittirsi definitivamente. Tra i due ragazzi calò di nuovo un pesante silenzio, che i due Digimon che li accompagnavano trovarono imbarazzante ed inquietante.

SnowAgumon, lentamente, girò la testa verso Falcomon, che gli rispose scuotendo la testa desolato. Inutile negarlo, non c'era ancora tra quei due l'affiatamento che ci sarebbe dovuto essere...

Potevano solo sperare che, come diceva Felipe, Sho avesse davvero una buona idea di cosa stava facendo, e non si stesse buttando a capofitto nel pericolo come tutto lasciava credere...

 

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La situazione era decisamente meno concitata in un'altra galleria di Nexus Peak, che fiancheggiava la sala principale sul lato opposto, e nella quale attendevano il segnale di attacco, acquattati contro le pareti riscaldate, Kevin, Bearmon e Musyamon. Il Digiprescelto di colore era anche lui spossato dal caldo, e infatti si era tolto il berrettino da baseball e lo stava usando per farsi aria... ma appariva decisamente vivace e determinato!

"Stiamo per affrontare un drago! Wow! Un VERO drago!" stava dicendo in quel momento, le dita che si muovevano rapide sulla superficie del suo Digivice. "Come gli eroi dei racconti che la mamma mi leggeva sempre quando ero piccolo! Accidenti, chi l'avrebbe mai detto che un giorno mi sarei ritrovato ad essere l'eroe di una leggenda? Mi sento veramente caricato!"

Mentre Musyamon restava fermo al suo posto, apparentemente indifferente alle vivaci esternazioni del piccolo Digiprescelto americano, Bearmon si era messo una mano davanti alla bocca e aveva ridacchiato divertito. "Hehehee... sì, Kevin, vedo che sei tutto pimpante! Ma stai attento a non farti prendere troppo la mano, o rischiamo di vedercela brutta!" lo consigliò.

"Hehe... hai perfettamente ragione, Bearmon, e poi, in fondo, visto che sei tu quello che combatte, la qualifica di eroe dovrebbe andare a te!" gli rispose Kevin, un pò imbarazzato. "E' solo che... sai com'è, non capita tutti i giorni, almeno sulla Terra, di ritrovarsi a far parte di una leggenda ce era stata tramandata fin dall'alba dei tempi!"

Bearmon annuì, perfettamente comprensivo dei sentimenti del suo amico umano. Anche se erano già un pò di giorni che era a DigiWorld, per Kevin come molto probabilmente anche per gli altri ragazzi quel mondo era ancora di qualcosa di nuovo e incredibile. E il suo pensiero, quasi incosciamente, andò al fatto che anche per lui il mondo da cui veniva Kevin era completamente alieno, inesplorato e con chissà quali sorprese in serbo... Più ci pensava, più gli veniva voglia di vederlo... di conoscere il luogo dove il suo partner umano era nato e cresciuto, la sua famiglia, il suo ambiente... non fosse altro che per il fatto che questo lo avrebbe aiutato anche a relazionarsi meglio con lui... capirlo... stringere un legame...

"Sai, Kevin... Un giorno, mi piacerebbe vederlo, questo Mondo Reale da cui vieni..." mormorò l'orsacchiotto con espressione pensierosa. "Da... da quando sei arrivato a DigiWorld e ti ho incontrato... mi sono chiesto spesso come sia il posto in cui vivi... cosa tu faccia durante la giornata... con chi vivi, insomma, mi spiego? Tutte queste cose che forse per te sono normalissime, ma per me sono qualcosa di insolito... e che forse, dette così, non riuscirei a capire a fondo..."

"Oh... davvero?" chiese Kevin, assumendo un'espressione più seria. In effetti, ora che ci pensava bene, era una cosa che non aveva mai considerato... e si sentì un pò sciocco per non averlo fatto. E perchè, se un essere umano trovava DigiWorld così curioso, nuovo ed inusuale, un Digimon non avrebbe potuto pensare la stessa cosa della Terra? Il Digiprescelto di colore, quasi senza accorgersene, si trovò a chiedersi come fosse stata la vita di Bearmon prima che loro due si incontrassero...

Beh, il tempo per discutere e fare domande ci sarebbe stato dopo: al momento, dovevano concentrarsi sulla battaglia con Volcdramon! Al fianco di Kevin, Musyamon aveva lentamente sguainato la sua katana, accompagnato da un leggero sibilo metallico e dal bagliore provocato dalle esigue luci del tunnel che si rifrangevano sulla lama di acciaio purissimo. Il samurai voltò lentamente la testa verso il suo piccolo amico, e a Kevin sembrò di leggere in quegli occhi seri la domanda che il samurai stava per fargli. Gli stava chiedendo se era pronto, e stava facendo capire che faceva ancora in tempo a ritirarsi, se non era questo il caso...

Un cenno d'assenso simultaneo da parte dei due amici fu la risposta altrettanto silenziosa che il Digimon samurai ricevette. Soddisfatto, Musyamon alzò la spada davanti a sè e si mise in guardia, restando poi in una posa di stoica attesa. Il suo volto non tradiva la benchè minima emozione, ma Kevin e Bearmon sentivano che anche lui era nervoso... come tutti loro, in fondo!

Kevin scosse la testa. No, non doveva innervosirsi proprio adesso! Sho gli aveva assicurato che sarebbe andato tutto bene, e lui si fidava della parola di Sho! Se il Digiprescelto giapponese aveva detto che se la sarebbero cavata, era perchè era proprio così! Con un pò di lavoro di squadra, collaborazione e decisione, la vittoria sarebbe stata sicuramente loro!

"Ci siamo. Teniamoci pronti a tutto." mormorò Bearmon, e i suoi pugni si sollevarono davanti al suo musetto pronti a colpire...

 

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In un'atmosfera di massima allerta, Jolene, Yurika e i loro Digimon attendevano, sempre nascosti dietro il loro riparo improvvisato. Non perdevano d'occhio il mssiccio Volcdramon nemmeno per un istante, e alle loro orecchie continuava a giungere il suono roboante dei suoi pur sommessi ruggiti. Riuscivano a vedere, nascosti da una coltre di fumo vulcanico, gli occhi del dragone simili a due grosse perle di magma, e le affilate punte di ossidiana che uscivano dalla sua nuca. Per un tempo che a loro sembrava non dover finire mai, le bambine restarono ferme al loro posto, sudate per il caldo e la tensione... da un momento all'altro, quasi si aspettavano che Volcdramon raggiungesse il loro nascondiglio e lo sbriciolasse con un unico fendente della sua enorme coda, lasciando loro e i loro partner esposti a qualsiasi cosa il drago potesse fare...

Nervosamente, Yurika accarezzò il suo Digivice e si scambiò un cenno di intesa con Kunemon. Poi si volse verso Jolene, e vide la mano della sua amica inglese tremare per l'apprensione. Mai come in quel momento sentiva di capire quello che lei provava...

Ma quei terribili momenti giunsero ad una fine insperata quando Volcdramon abbassò la testa e rivolse lo sguardo altrove, verso altri meandri della sua tana. Una sensazione di sollievo tale da toglierle quasi le forze attraversò il corpo di Yurika quando si rese conto che il dragone dalle scaglie di magma non si era accorto della loro presenza. Continuava ad essere guardingo, e forse anche un pò nervoso... ma non le aveva ancora individuate!

"Uff... per un attimo ho creduto che ci avesse visti..." mormorò BlackGatomon. "Perfetto. La sorpresa è ancora dalla nostra parte."

Yurika annuì, ma si rendeva conto che non potevano continuare a temporeggiare, se davvero volevano trarre tutti i vantaggi possibili dal loro piazzamento. In quel momento Volcdramon aveva distratto la sua attenzione dal loro nascondiglio, ed era distante quel tanto che bastava a loro per saltare fuori ed aggredirlo prima che lui potesse organizzare una difesa efficace. Dovevano agire in fretta, o avrebbero potuto non avere una seconda possibilità...

"Yurika! Io sono pronto! Fammi digievolvere!" le arrivò la vocetta nasale di Kunemon, che le toccò la spalla con una delle sue lunghe antenne. "Dobbiamo colpire adesso che non se lo aspetta!"

"Sì, lo so... ma per favore, Kunemon, stai attento! Questo è un Digimon di livello superiore... un avversario davvero tosto, non devi strafare!" si raccomandò lei. Il piccolo bruco giallo le rispose con un cenno affermativo prima che Yurika si voltasse verso la sua amica...

"Jolene-chan..."

"Lo... Lo so..." mormorò lei, facendo appello a tutto il coraggio che poteva racimolare. Poi, anche Jolene volle dire qualcosa alla sua compagna digitale... "BlackGatomon, stai attenta anche tu... ho cercato di pensare ad una strategia per facilitarvi le cose, ma quel Volcdramon resta comunque molto forte! Non avvicinarti troppo e resisti il più possibile, finchè non arrivano Sho e gli altri!"

La gattina nera sogghignò, un pò infastidita. "Mi dici quello che so già, ragazzina..."

"Allora, se siamo tutti pronti..." esclamò Yurika mentre iniziava ad alzarsi dal suo posto. "...possiamo andare! Forza, amici, diamoci dentro!"

I due Digimon si ersero in piedi, pronti alla lotta! "SI'!"

 

"Kunemon shinka... FLYMON!"

 

Il Digivice di Yurika emise una dirompente luce bianca, e Flymon prese il posto di Kunemon davanti alla bambina dai capelli blu! La vespa gigante, con un ronzio infuriato, sbucò fuori dal suo nascondiglio e si diresse verso Volcdramon ronzando furiosamente, mentre BlackGatomon partiva di corsa e le correva dietro in perfetto stile ninja, il pugno alzato e pronto a sferrare un colpo micidiale al gigantesco drago!

Con un grugnito di sorpresa, Volcdramon si voltò verso la roccia dalla quale era provenuto quel bagliore che aveva attirato la sua attenzione, ma l'attacco a sorpresa fu così rapido che per allora i due Champion erano già a metà strada, e il drago non riuscì ad opporre una difesa efficace! Prima che il colossale rettile potesse prendere fiato e usare il suo famoso soffio infuocato, Flymon aveva eseguito una virata e si era librato in volo sopra di lui! Poi, iniziò a fargli piovere addosso una sottile e quasi impalpabile polvere violetta che scintillava anche nell'oscurità della tana...

"Poison Powder!" esclamò il Digimon insetto. Volcdramon chiuse gli occhi, e il naso iniziò a prudergli quando la polvere velenosa lo raggiunse in pieno volto. Questo gli costò un momento di distrazione, che BlackGatomon seppe subito come sfruttare: la gattina nera, infatti, ne approfittò per avvicinarsi ulteriormente al drago e spiccò un balzo verso la parte inferiore della sua testa, verso la mascella inferiore che era protetta da delle squame meno spesse...

"Lightning Paw!"

Il colpo di BlackGatomon andò a segno, e Volcdramon si trovò costretto a ritirare la testa per la violenza del colpo. Ma i danni si limitarono ad un temporaneo fastidio, e il dragone riuscì quasi subito a rispondere con un poderoso colpo di testa che centrò in pieno la gattina nera e la fece finire ruzzoloni contro il muro. Mentre Jolene e Yurika, uscite a loro volta dal nascondiglio, si dirigevano preoccupate verso la stordita Digimon, Volcdramon rivolse tutta la sua ira a Flymon, che in un istante di panico sentì aumentare sensibilmente la temperatura attorno a sè. I fumi neri che avvolgevano il corpo dell'avversario si fecero più densi, e l'insetto gigante si sentì improvvisamente mancare le forze...

*SLLAAAAAAAM!*

"Owwwww!" esclamò Flymon, perdendo l'assetto di volo e finendo a terra vicino a Yurika, che strinse i denti impressionata. Mentre Flymon era accecato dalle volute di fumo nero, Volcdramon aveva sollevato la coda con una rapidità soprannaturale, e aveva colpito in pieno la vespa gigante! Per fortuna, nessuno dei due colpi era stato sferrato con eccessiva potenza, e i due Digimon riuscirono ad alzarsi quasi subito... con grande sollievo delle due bambine prescelte!

Ripresosi da quell'attacco inaspettato, Volcdramon scosse la testa, scrollandosi di dosso i postumi del veleno di Flymon... e le due perle di magma che aveva come occhi si posarono inferociti sugli intrusi che avevano osato violare la santità della sua tana. Ancora una volta, Digimon e ragazze sentirono l'aria diventare più pesante, e la loro gola seccarsi a causa del tremendo calore... e tuttavia, la loro spina dorsale venne percorsa da un brivido di freddo, anche se Yurika e BlackGatomon sembravano controlare meglio la paura...

"Come temevo, la differenza di forza tra il livello Champion e quello Ultimate è più che evidente..." pensò la gattina nera.

Prima che Flymon e BlackGatomon potessero ripartire all'attacco o pensare ad una nuova strategia, la voce tonante di Volcdramon riecheggiò sulle pareti della sua tana... un suono rimbombante che sembrava proprio il ruggito di un vulcano attivo!

"Voi... siete... due... Digiprescelti..." ringhiò Volcdramon, con un tono che ai quattro amici suonò desolatamente - e incoerentemente con la sua rabbia - privo di emozioni. Pareva quasi che Volcdramon stesse solo muovendo la bocca mentre un altro parlava al suo posto... "I miei ordini... per ordine... di Watchmon-sama... voi... dovrete essere..."

Le parole di Volcdramon vennero improvvisamente soffocate da un paio di tremendi boati, quando le pareti della sua sala vennero squarciate da una potenza tremenda, e il drago ruggì inferocito quando una pioggia di detriti lo investì da entrambi i lati... poi, due dense nubi di polvere si sollevarono dalle sezioni crollate dei muri, e Flymon esultò quando vide le massicce figure di Veedramon, Diatrymon, Grizzmon e Musyamon avanzare a grandi passi verso il drago! In un attimo, Volcdramon si ritrovò sotto tiro da entrambe le direzioni e impossibilitato a difendersi!

"Grannnnnde, Sho! Temmmmpismmmmo perfetto!" ronzò Flymon.

Sho, Felipe e Kevin apparvero per ultimi dalle nubi di fumo e si riunirono alle loro compagne.

"E avevi qualche dubbio, Flymon? Eccoci qui, come da programma!" esclamò il piccolo giapponese con la mano chiusa in un segno dell'okay. "Allora, diamo inizio alle danze e sistemiamo questo lucertolone?" Mentre parlava, Veedramon e Grizzmon si erano già lanciati all'attacco, e stavano tenendo sotto tiro Volcdramon cercando nel frattempo di non avvicinarsi troppo a lui, a causa dell'opprimente aura di fumo e calore che lo circondava. Sho stesso doveva ammettere che lì faceva ancora più caldo che nella galleria da cui erano usciti, e l'aria era fastidiosamente rarefatta...

"Aspettate! Non attaccate subito!" rispose Jolene. "Veedramon! Grizzmon! Ascoltatemi, non attaccatelo subito! Usate i vostri attacchi per aprire qualche varco nlle pareti! La roccia, qui, dovrebbe essere abbastanza sottile da permettervi di aprire qualche presa d'aria!"

"Cosa? Qualche..." iniziò Felipe, poi si interruppe quando si rese conto di cosa voleva dire la ragazzina inglese. Ma certo, come mai non ci avevano pensato prima! Se avessero creato dei varchi nel muro per far circolare l'aria, avrebbero rinnovato l'ossigeno e probabilmente disperso il calore che dava un inopportuno vantaggio a Volcdramon! Così il combattimento si sarebbe svolto alle loro condizioni invece che alle sue!

Veedramon saltò indietro, evitando per un pelo di essere stritolato tra le fauci di Volcdramon, e sferrò un calcio alla testa del drago più grande, sfruttando poi la spinta per allontanarsi. "Ho capito, Jolene! Vuoi far circolare un pò di ossigeno,. eh? In effetti qui si soffoca... d'accordo allora!"

"Voi... non riuscirete a..." ringhiò Volcdramon, e scattò di nuovo verso il drago azzurro per fermarlo prima che potesse mettere in atto la strategia di Jolene. Ma prima che potesse avvicinarsi, si trovò sotto attacco da parte di colui che fino a poco tempo prima era stato il suo più fervente servitore!

"Chiedo scusa, Volcdramon-sama, per quello che sto per fare, ma lei non è in sè in questo momento! Shogun Blade!" esclamò Musyamon. Afferrata la spada con entrambe le mani, il samurai in armatura tracciò un ampio fendente davanti a sè, da cui scaturì un'ondata di energia azzurra. Ad una distanza così ravvicinata, Volcdramon non aveva nessuna possibilità di schivare l'attacco, che gli esplose addosso e lo costrinse ad indietreggiare di diversi metri con un ringhio di rabbia e dolore. I danni furono contenuti, ma quel colpo inaspettato diede agli altri tre Champion più muscolosi il tempo necessario ad indirizzare i loro attacchi contro le pareti della sala!

"Ragazzi, avete sentito Jolene!" esclamò Grizzmon, che già cominciava a non sentirsi più tanto stabile sulle zampe a causa della carenza di ossigeno. "Facciamo un pò di buchi in questo posto, prima che questo caldo ci soffochi!"

Diatrymon stava già prendendo la mira quando l'orso aveva finito di parlare. "Sonic Destroyer!" esclamò, aprendo le corte ali per poi sbatterle rapidamente e inviare un impulso sonoro contro la parte più in alto del muro da cui erano sbucati fuori lui e Veedramon. Quando il proiettile acustico andò a segno, le rocce colpite esplosero, facendo piovere un'altra miriade di frammenti addosso a Volcdramon.

"Esatto... è proprio questo che volevo dire!" esclamò Jolene, con un tono che, per una volta, esprimeva gioia ed eccitazione: già il fatto di aver proposto una sua idea era qualcosa di nuovo per lei... e poi, vedere che i suoi compagni la approvavano era quasi... quasi commovente!

"Visto che le tue idee non sono poi tanto male, Jolene-chan?" le chiese Yurika, che intuiva lo stato d'animo dell'amica.

Veedramon prese a sua volta la mira, puntando contro il soffitto. "Vee Breath Arrow!" ruggì, aprì le fauci e sparò uno dei suoi proiettili energetici a forma di V, aprendo un altro squarcio nella parete della tana. Grizzmon aveva a sua volta raccolto un enorme masso dal terreno e, dopo aver eseguito un paio di rotazioni come un lanciatore di martello, lo scagliò contro il muro ad una velocità spaventosa! L'impatto fu tale che un'intera sezione della parete venne giù, e una terza falla si aggiunse alle due che i suoi compagni avevano già aperto!

"Musyamon..." ringhiò Volcdramon, dopo essere scattato in piedi in uno scatto di rabbia furiosa. "Tu... come osi tradire me... e Watchmon-sama... questa tua ribellione non sarà tollerata! VOLCANIC PHOEN!"

Dopo aver preso un bel respiro, il drago spalancò la bocca, dalla quale uscì il rumore inconfondibile di qualcosa che ribolliva, e soffiò un enorme fiotto di lava incandescente contro il suo ex-servitore, che fece un balzo laterale e riuscì per un pelo ad evitare di esserne investito. Nel punto dove Musyamon si trovava un attimo prima, la lava piovve con violenza inaudita e formò una grande pozzanghera di fuoco liquido che durò qualche istante prima di solidificarsi e fondersi con il terreno.

"Avete visto che roba? Sputa lava anzichè fuoco!" esclamò un allarmato Kevin.

Gli altri prescelti non sembravano altrettanto allarmati. "Beh, in sostanza non vedo dove sia la differenza, sinceramente..." replicò Felipe. "Lava o fuoco, siamo morti in entrambi i casi se ci soffia addosso..."

"Certo che tu la prendi con un fatalismo un pò innaturale, biondino!" fu il commento di BlackGatomon.

Nel frattempo, un forte vento iniziò a spirare nell'enorme caverna, e in breve tempo i presenti sentirono la temperatura abbassarsi sensibilmente e l'ossigeno tornare a scorrere liberamente nei loro polmoni, mentre la densa coltre di fumo che avvolgeva Volcdramon si diradava. Il calore innaturale che circondava il corpo del drago diminuì, e i contorni degli oggetti attorno a lui si fecero nitidi. Con un grugnito, lo schiavo di Watchmon si rese conto che i bambini prescelti lo avevano privato di uno dei suoi vantaggi più utili!

"Pare che la strategia di Jolene-chan abbia funzionato!" commentò Sho. "Bravissima, hai avuto una splendida idea! Ora non abbiamo più nulla da temere!"

Un brivido di gioia corse lungo la spina dorsale della ragazzina alle parole dell'amico. Sentirsi fare dei complimenti per una strategia che aveva elaborato lei era così... così... BELLO! Jolene non ricordava di essersi mai sentita così soddisfatta di sè stessa in vita sua: se davvero fossero riusciti a sconfiggere Volcdramon, lo dovevano anche alla sua idea, che aveva permesso ai loro Digimon di combattere in un ambiente meno ostile.

"Aspettate ad esultare!" li richiamò all'ordine Grizzmon. "Non abbiamo ancora sconfitto Volcdramon! Il combattimento è solo all'inizio!"

Sho, tuttavia, era troppo inebriato dai successi recenti e dal vantaggio che si erano presi per essere prudente... e anche Veedramon si era fatto contagiare dalla sua baldanza! Senza badare agli avvertimenti di Grizzmon, il drago azzurro si scagliò a testa bassa contro il suo mastodontico avversario e congiunse le mani, pronto a sferrare un Hammer Punch. Volcdramon indietreggiò rapidamente ed evitò il doppio pugno con una velocità incredibile per una creatura di quelle dimensioni, poi si scagliò su Veedramon con tutto il suo peso, colpendolo con la forza di un ariete da sfondamento e facendolo volare dall'altra parte della sala, proprio vicino a Yurika e a Sho! Per fortuna, si rialzò subito, scuotendo la testa per schiarirsela.

"Ecco. Come aveva detto Grizzmon..." commentò seccamente Yurika, mentre Sho alzava un sopracciglio per il disappunto...

Mentre Veedramon si rialzava e si rimetteva a posto, gli altri Digimon stavano continuando ad attaccare Volcdramon da tutte le direzioni: Diatrymon saltò oltre una sporgenza di roccia ed evitò una devastante spazzata di coda, mentre BlackGatomon e Grizzmon erano impegnati ad evitare le zampe di Volcdramon che cercavano di stritolarli. Flymon continuava a volare in spettacolari formazioni che lo rendevano difficile da seguire, e continuava a spruzzare polline velenoso addosso a Volcdramon, ma quest'ultimo non sembrava esserne influenzato più di tanto, e si limitava a starnutire ogni qualche secondo. Musyamon tentava a sua volta di distrarre il drago, e calava dei rapidi fendenti sul suo fianco sinistro, soltanto per vederli rimbalzare sulla sua epidermide di roccia. Il samurai strinse i denti. Purtroppo, non c'erano molti punti vulnerabili sul corpo di Volcdramon... se volevano vincere, dovevano inventarsi qualcosa di davvero efficace!

Diatrymon, approfittando di un istante in cui i suoi compagni erano riusciti a distrarre completamente l'attenzione di Volcdramon da lui, riuscì a mettersi in una buona posizione e scagliò un altro Sonic Destroyer che colpì la zampa anteriore destra del drago di magma proprio mentre questa si sollevava per colpire Grizzmon. Un ruggito irritato si levò dalla bocca del drago, che indietreggiò tenendo sollevata la zampa intorpidita.

"Bel colpo, Diatrymon! Ora però tocca a me! Maul Attack!" esclamò Grizzmon, accorciando la distanza che lo separava da Volcdramon con un paio di agili passi. Il suo pugno scattò in avanti, e colpì in pieno il torace del drago, facendo sobbalzare il suo enorme corpo squamoso... poi, Grizzmon sferrò una raffica di pugni talmente veloce da non poter essere vista che come una pioggia di sfuggenti scie rosse e purpuree. Di nuovo, Volcdramon fu costretto a cedere terreno, fino a ritrovarsi quasi con le spalle al muro... ma questa continua perdita di terreno di fronte ad avversari così inferiori, che lo stavano mettendo in difficoltà grazie al numero e all'astuzia, lo stava seriamente irritando!

Prima che i Digimon potessero riorganizzarsi e tentare un altro attacco, Volcdramon fece roteare di nuovo la coda, e sia Grizzmon che Diatrymon vennero colpiti in pieno e scagliati lontano, in disordine. BlackGatomon riuscì ad evitare la spazzata con un balzo, ma fu costretta ad allontanarsi dal suo bersaglio soffiando per la rabbia, mentre Musyamon venne sfiorato al torace e frastornato per qualche secondo. Proprio in quel momento, Veedramon e Flymon si scagliarono contemporaneamente contro la testa di Volcdramon, mirando ai suoi occhi incandescenti!

"Non dimenticarti di noi, Volcdramon! Hammer Punch!" ringhiò il drago azzurro. I suoi pugni congiunti scesero giù con la potenza di un maglio e colpirono Volcdramon sulla punta del muso, proprio nell'istante in cui il pungiglione di Flymon trafiggeva la sua guancia, in un punto in cui la squame si assottigliavano! Poi, Veedramon si aggrappò alla testa di Volcdramon e iniziò a tempestare l'avversario di colpi, nel tentativo di tenerlo occupato il più a lungo possibile mentre i suoi compagni si riorganizzavano. Flymon si avvinghiò a sua volta e inserì il suo pungiglione ancora più a fondo nell'interstizio tra le squame, e Volcdramon ruggì in preda alla rabbia sentendo quell'ago acuminato che lo trafiggeva. Con dei rapidi movimenti del collo e della testa, il dragone cercò di scagliare via quei fastidiosi insetti, ma i due Digimon resistevano con una testardaggine non comune...

"Mmmmi dispiace, mmma nnnonnn ti libererai di mmme tannnto facilmmmennte!" ronzò infuriato Flymon. Estrasse il suo pungiglione dalla ferita (che, per un essere delle dimensioni e della forza di Volcdramon, era comunque poco più che una scalfitura), e, con ancora maggiore energia, trafisse di nuovo la pelle dell'aversario, mentre Veedramon continuava a colpire senza sosta.

"Tienilo stretto, Flymon! Distrailo ancora!" esclamò Yurika da terra. Il suo Digivice si era illuminato allo stesso modo di quello di Sho tempo prima, e la vespa gigante sentiva che le sue forze si moltiplicavano allo stesso modo. Incoraggiato dalle parole della sua partner, Flymon attaccò di nuovo, pungendo Volcdramon per la terza volta. Tuttavia, nonostante gli attacchi che lo colpivano incessantemente, Volcdramon continuava a resistere, agitando la testa da una parte e dall'altra per scrollarsi Veedramon e Flymon di dosso!

"Maledizione, ma quanto è resistente?" esclamò Felipe mentre aiutava Diatrymon a rialzarsi. "Immaginavo che un Digimon di livello superiore fosse più tosto, senz'altro, ma questo è assurdo! Possibile che non senta tutti quei colpi?"

Nel frattempo, BlackGatomon era riuscita ad approfittare del momento di distrazione di Volcdramon per avvicinarsi di nuovo. Riuscì ad evitare i calci sferrati dal dragone grazie alla sua agilità e si aggrappò alle sue squame con i suoi lunghi artigli, poi si arrampicò lungo il suo collo con un'agilità che aveva dell'incredibile, evitando di farsi sbalzare giù dai movimenti convulsi. Finalmente, riuscì a raggiungere la base della mascella di Volcdramon, e tenendosi stretta con una zampa alle squame, iniziò a tempestarla di colpi con la mano libera.

"Sarà meglio che mi dia da fare anch'io! Prendi questo, Volcdramon! Lightning Paw!" esclamò, poi sferrò una raffica di attacchi con la mano libera, che riuscirono a far sobbalzare la testa del drago come una scarica di proiettili. Ormai, Volcdramon non era più in grado di reagire, e i Digimon continuavano ad assalirlo senza tregua per metterlo in ginocchio...

"Maul Attack!" ringhiò Grizzmon, arrivando al fianco di Volcdramon e tempestandolo con un'aaltra raffica di colpi. Diatrymon, appena rialzatosi, aveva caricato a testa bassa contro il drago di magma, ed era riuscito a centrarlo in pieno con una testata, mentre Musyamon, spostatosi all'altro lato della sala, alzò la sua katana e raccolse nella sua lama altra energia...

"Shogun Blade!" esclamò il samurai, abbassando di colpo la sua spada. Ancora una volta, l'arco di energia scese a precipizio sul dragone e lo centrò in pieno al fianco, esplodendo su di esso e finalmente costringendo Volcdramon in ginocchio! Un altro ruggito furente lasciò la sua gola, ma venne spezzato da un pugno sferrato in contemporanea da Veedramon e BlackGatomon, che gli chiusero la bocca di colpo e quasi gli fecero mordere la lingua!

Un ghigno sicuro apparve sul volto di Sho. Il duello sembrava essere in mano loro, e i loro Digimon stavano mettendo alle corde Volcdramon! Continuando così, sarebbero sicuramente riusciti a debellarlo... alla faccia di Felipe che sospettava che lui non sapesse cosa stava facendo e lo accusava di non prendere le cose abbastanza sul serio! Beh, il fatto che la battaglia stesse volgendo a loro favore era la prova che quel biondino supponente si sbagliava, e Sho non resistette alla tentazione di rivolgere allo spagnolo un sorrisetto arrogante. Felipe se ne accorse e storse il naso, ma non fece alcun commento...

"Ugh... A... Adesso... mi avete... stufato... CIRCLE OF DEATH!"

Improvvisamente, la voce di Volcdramon risuonò di nuovo nella sala, e quasi contemporaneamente la temperatura, che pure era scesa sensibilmente grazie alle prese d'aria che i Digimon avevano aperto, incrementò ancora una volta, e i Digiprescelti si coprirono il viso con le mani quando vennero investiti da un'altra violenta vampata di calore! Sfortunatamente per loro, i Digimon, che stavano ancora vicini a Volcdramon e lo stavano martellando con i loro attacchi, non erano assolutamente in grado di schivare...

...e infatti, un istante dopo, il corpo di Volcdramon si illuminò di un'aura di ardente energia scarlatta che si espanse violentemente verso l'esterno! I Digimon dei ragazzi e Musyamon vennero investiti in pieno e sollevati brutalmente in aria, mentre un rombo assordante faceva vibrare le già indebolite pareti della grotta. I Digiprescelti, mezzi accecati e storditi dal calore, videro con orrore i loro compagni venire scagliati via e atterrare violentemente sul terreno di roccia lavica, mentre l'aura di luce scarlatta, dopo essersi espansa per qualche metro attorno a Volcdramon, si fermava, crepitante di energia...

"Veedramon! Ragazzi, no!" esclamò Sho, a voce talmente alta da quasi sovrastare il rombo dell'esplosione. Felipe e Yurika strinsero i denti ed esclamarono i nomi dei rispettivi Digimon, Jolene si coprì gli occhi con le mani, e Kevin rimase paralizzato a guardare l'impressionante spettacolo. Quando anche l'ultimo Digimon fu atterrato, l'enorme cupola di energia rossa creata dal Circle of Death svanì rapidamente come era venuto, riassorbito dal corpo di Volcdramon... e il signore del vulcano riapparve, con il fiato corto e gli occhi che dardeggiavano di un implacabile rosso. L'ultimo attacco combinato lo aveva danneggiato in maniera non indifferente, nonostante la netta differenza di livello tra lui e i suoi avversari... ma in quel frangente Sho era più preoccupato per la salute dei loro Digimon, e corse ad aiutare Veedramon. I suoi compagni lo imitarono, e ognuno andò in aiuto dei rispettivi Digimon...

"Veedramon! Veedramon, come stai?" chiese, inginocchiato a fianco del dragone azzurro. Le squame del suo compagno erano segnate da numerosi lividi e scottature, ma Veedramon sembrava non aver ancora perso lo spirito combattivo... e infatti, prima che Sho potesse iniziare a preoccuparsi, puntò i gomiti a terra e iniziò a risollevarsi, a denti stretti.

"Ugh... sono... sono stato meglio, Sho, questo lo devo riconoscere... ma sono stato anche peggio!" ringhiò. Sho fece uscire dai polmoni il fiato che non si era accorto di aver trattenuto, poi rivolse di nuovo lo sguardo a Volcdramon, che osservava a sua volta con odio il ragazzino con gli occhialoni... quell'inaspettato colpo di coda dell'avversario aveva scosso un pò la confidenza che Sho aveva nella loro vittoria... ma il ragazzino e il suo compagno non erano per questo meno determinati a lottare! Avevano visto che, anche senza essere al suo stesso livello, potevano batterlo con il numero e la strategia... erano pure riusciti ad infliggergli dei danni! Quindi perchè pensare che non avrebbero potuto anche sconfiggerlo? Ma forse... forse stavano solo cercando di convincersi che non c'era nulla da temere, soltanto per tenere alto il morale della squadra facendosi vedere sicuri?

L'idea stessa agghiacciò Sho fino al midollo: poteva essere che in realtà non potevano vincere contro questo nemico senza raggiungere il nuovo stadio evolutivo? Cosa che tra l'altro non sapevano neanche come fare...? Scosse la testa, mandando via il pensiero come se si fosse convinto che un'ipotesi a cui non si pensa non si possa avverare... No, loro DOVEVANO vincere... era loro dovere nei confronti degli altri! Se non avessero trovato il modo di sopraffare quel terribile avversario, sarebbero morti sia loro che i loro amici!

"Veedramon, ascoltami bene!" esclamò Sho non appena il suo compagno si fu rialzato. "Possiamo vincere, il nostro ultimo attacco gli ha fatto un certo effetto! Senti... riusciresti ad eseguire un attacco mordi e fuggi, prima che possa utilizzare di nuovo quell'ultimo attacco? Se non vi trovate vicini a lui, non può colpirvi..."

"Posso... posso tentare, Sho! Ma non ti assicuro che questa strategia possa funzionare..." rispose Veedramon, scrollandosi di dosso gli ultimi residui di stordimento.

"Prima eravvvamo riusciti a mmmetterlo in difficoltà perchè gli stavamo semmmpre addosso..." replicò Flymon, mentre riprendeva il volo dalle braccia di Yurika che l'aveva raccolto. "Ora nnnonnn so se riusciremo a fare la stessa cosa stannndo a distannnza..."

Grizzmon si rialzò e si spolverò la pelliccia. "Dobbiamo tentare così... ragazzi, tutto bene da voi? Riuscite a proseguire l'attacco?"

"Sì, può andare. Ho visto di molto peggio!" rispose BlackGatomon, appena rialzatasi. Fece cenno a Jolene di allontanarsi e si rimise in guardia.

"Anch'io sto bene..." rispose Diatrymon, lisciandosi le piume metalliche dell'ala destra. "Ma credo che Musyamon sia fuori combattimento..." In effetti, il Digimon samurai era stato messo a terra dal violento attacco di Volcdramon, e non dava l'impressione di essere in grado di rialzarsi tanto presto... la sua armatura era tutta annerita, e la sua katana giaceva abbandonata a pochi centimetri dalla sua mano. Un alleato di meno su cui poter contare...

"Senza Musyamon, il combattimento sarà senz'altro più difficile..." pensò Sho, osservando guardingo Volcdramon che si rimetteva in piedi con qualche sommesso ruggito. "Ma dobbiamo farcela... abbiamo le Crest, abbiamo i nostri compagni, siamo una squadra... ce la possiamo fare! Deve essere così!"

 

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Nel frattempo, nella tana di Watchmon, il mutante dai numerosi occhi e i suoi colleghi, grazie allo schermo che monitorava ogni cosa, stavano comodamente assistendo a quella incredibile battaglia tra i Digiprescelti e il loro servo... e le loro reazioni a ciò che stavano vedendo erano abbastanza diversificate: mentre Geryomon restava fermo ed impassibile a braccia conserte, attendendo l'esito con imparzialità, WaruNezumimon pareva piuttosto divertito, come se stesse guardando un film al cinema... mentre Watchmon continuava a mantenere un'espressione sospettosa. C'era qualcosa, in quello scontro, che non gli piaceva, per quanto Volcdramon sembrasse momentaneamente in vantaggio. Si aspettava che i Digiprescelti venissero travolti dalla forza del suo schiavo, senza riuscire ad opporre la benchè minima resistenza... e invece avevano dimostrato di essere in grado di opporsi a Volcdramon usando sistemi diversi dall'attacco frontale e dalla semplice forza bruta. Si stavano difendendo bene, e il combattimento si stava facendo più incerto del previsto... in effetti, un pò troppo incerto per i gusti di Watchmon, che sapeva bene di non potersi permettere un fallimento proprio in quella circostanza...

Uno dei tentacoli-occhio del tiranno si spostò sullo stoico Geryomon, i cui occhi seri non perdevano un istante della battaglia. Gli dava l'impressione di un freddo giudice, che non avrebbe esitato a stroncare con una sola parola tutto il suo lavoro. Era per questo che non gli era mai stato simpatico... tutte queste arie di superiorità, tutte quelle sue pretese di perfezione...

E tuttavia, riflettè Watchmon mentre spostava lo sguardo su WaruNezumimon, era sicuramente meglio dell'altro suo collega, che pareva non stare aspettando altro che l'occasione di soffiargli il posto e farsi bello agli occhi del suo signore... cosa che sarebbe potuta accadere benissimo, nel caso il suo piano dei Digi-Ghost fosse fallito! No, non sarebbe andata così! Non se lui aveva qualcosa da dire a riguardo! Era proprio per questo che si era preparato quel piano di emergenza... per essere sicuro che i mocciosi prescelti non avessero nessuna possibilità di vittoria!

Ed ora, era il momento di metterlo in funzione! Un pò prima del previsto, ma l'importante erano i risultati, no?

Alcuni dei tentacoli oculari di Watchmon continuarono a scrutare i suoi due complici, mentre altri rimanevano sullo schermo davanti a lui... da quando lo scontro era iniziato, non aveva notato nessun cambiamento nell'atteggiamento di Geryomon e WaruNezumimon. I due mostruosi Digimon continuavano imperterriti ad osservare la battaglia, il primo con freddo distacco, e l'altro con lo stesso divertimento di un bambino davanti ad un cartone animato. Perfetto, sembravano non essere in grado di accorgersi di quello che lui stava per fare...

Watchmon si concentrò, e uno degli occhi sui suoi tentacoli si illuminò brevemente di una strana luce smeraldina, mentre il mutante inviava un ordine telepatico a distanza...

"E' ora di rincarare la dose... miei Digi-Ghost, fate quello per cui vi ho mandato lì! I mocciosi prescelti non devono sopravvivere!"

 

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Ora, tutti i Digimon dei ragazzi si erano rialzati, e giravano prudentemente in cerchio attorno a Volcdramon, nell'attesa spasmodica che lui facesse la prima mossa. A sua volta, il drago di magma restava fermo al suo posto, lo sguardo incandescente che si spostava da un lato all'altro mentre teneva d'occhio i suoi avversari, e non sembrava intenzionato a farsi avanti prima dei Digimon dei prescelti, mentre Musyamon, privo di sensi, non poteva più partecipare al duello... i ragazzi, a loro volta, erano spettatori inermi della guerra di nervi che si stava consumando davanti a loro. Una delle due fazioni, prima o poi, avrebbe dovuto cedere ed attaccare, se si voleva venire fuori da quella situazione di stallo.

Sho si rigirò nervosamente tra le dita la Crest del Coraggio, come a cercare di trovare in essa la risolutezza necessaria in quel frangente. Ancora una volta, stava cercando in tutti i modi di non tradire le sue emozioni... al suo fianco, Yurika e gli altri stavano osservando con il fiato sospeso la lenta, mortale danza dei Digimon combattenti. Era un momento di tensione quasi palpabile... ma prima o poi doveva finire, santo cielo! Non potevano continuare a temporeggiare per sempre!

Il suo cervello si mise in moto per pensare a come attaccare il gigantesco drago... doveva pur avere un punto debole che i loro Digimon potevano attaccare per sconfiggerlo nonostante la differenza di livello...

Ma la possibilità di ragionare gli fu negata.

"Ah! Gu... Guardate! Quelli sono..." esclamò improvvisamente Jolene, puntando l'indice verso alcune figure diafane ed evanescenti che stavano uscendo dal pavimento di roccia lavica della grotta. Gli sguardi di tutti seguirono il braccio della ragazzina inglese, e sulle prime inè i ragazzi nè i Digimon videro nulla... ma subito dopo, BlackGatomon fu la prima a spalancare gli occhi, accortasi della stessa cosa della sua partner!

"Cosa?" esclamò la gattina nera. "Attenti, ragazzi! C'erano dei Digi-Ghost nascosti!"

"Dei... Digi-Ghost? Ma come..." rispose un'allarmata Yurika... e proprio allora si accorse dei cinque spettri di vapore nero che, dopo essersi levati dal pavimento, si erano messi a fluttuare sinistramente sopra le teste dei Digimon, come uno stormo di avvoltoi attorno ad una carcassa! "Oh, no! Attenti, ragazzi! Non fatevi prendere da quelle... quelle cose!"

"Oh, accidenti..." esclamò Kevin. "Grizzmon! Ragazzi, evitateli a tutti i costi!"

Veedramon strinse i denti. Ormai, tutti i Digimon si erano accorti della presenza dei Digi-Ghost e stavano tenendo lo sguardo fisso su di loro, pronti ad evitarli nel momento in cui si fossero lanciati contro di loro per possederli...

...ma gli spettri digitali fecero una cosa imprevista: dopo aver volato in circolo per alcuni secondi, si separarono con un cupo ululato e si diressero verso parti diverse della sala... poi, come obbedendo ad uno stesso ordine, conversero nuovamente, questa volta verso Volcdramon!

"Ah!? Era Volcdramon il loro obiettivo!" ringhiò Grizzmon. Prima che i Digimon potessero fare qualcosa per impedirlo, i cinque fantasmi neri avevano raggiunto il loro bersaglio, che era l'unico che non sembrava essersi accorto della loro presenza, ed erano penetrati nel suo corpo!

"Che... che cosa...?" mormorò Sho quando l'ultimo Digi-Ghost fu scomparso all'interno del dragone, e un silenzio mortale, carico di tensione, fu sceso sul campo di battaglia. "E... e adesso... Che diamine sta succedendo?"

 

CONTINUA...

 

Note dell'autore: E così inizia la battaglia decisiva contro Volcdramon, che fin da subito ha dimostrato di essere un avversario di tutto rispetto! Come se non bastasse, adesso ci si mettono Watchmon e i suoi Digi-Ghost a dargli una mano...

Sì, i nostri eroi non sono in una bella situazione... riusciranno a cavarsela ancora una volta? Leggete il prossimo capitolo e lo saprete! Per questo capitolo non ho molto da dirvi, se non... alla prossima volta, e aspetto le vostre recensioni!

 

Justice Gundam

  
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