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Autore: GirlDance    25/09/2012    1 recensioni
Vi racconto di una ragazza, Juliette Dawson, diciottenne e tanto delusa dalle storie d'amore vissute. Così che il suo detto è "La vita è un'opera di teatro che non ha prove iniziali. Quindi canta, ridi, balla, ama e vivi intensamente ogni momento della tua vita, prima che cali il sipario e l'opera finisca senza applausi." La sua avventura sarà in un campeggio, non vi dico altro, leggete la storia se vi va. Buona lettura !
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
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Manca solo un giorno alla fine della scuola, solo una settimana da quel fottuto esame così che sarò finalmente libera. Mia madre l’altra sera mi parlò della mia bellissima vacanza, mi scaricherà con la mia migliore amica Caroline in un campeggio, spero tanto che sia accettabile come posto... Mio padre è morto, mi ha lasciato sola cinque anni fa, lui era tutta la mia vita, anzi no, era l’uomo della mia vita... Mia madre invece adesso è super indaffarata con il lavoro e non ha mai tempo per me ecco come me la spasso, la mia vita non è bellissima come vorrei, ma devo tutto alla mia migliore amica che mi sopporta sempre. Cavolo mi sono appena svegliata e sto pensando a tutto questo, come ogni giorno mi sveglio alle 7.30, faccio una doccia scendo a fare colazione e vado a scuola. Esco da casa con le cuffiette del mio i’pod nelle orecchie e m’incammino per andare a scuola pensando a tantissime cose che in quel periodo mi frustravano, cavolo sembrava che il tempo non passasse mai. Attendendo che suonasse la campanella, dal cortile vedo Caroline avvicinarsi con una smorfia sul viso di tristezza “ciao, Juli buongiorno!” “ciao Carol, successo qualcosa?” “Lorenz” Fa la faccia disgustata, ecco Lorenz era il ragazzo di cui lei si era innamorata perdutamente, però cavolo come la faceva soffrire ogni giorno se ne usciva con una notizia nuova, la mia migliore amica non può e non deve soffrire così “beh cosa ha fatto sta volta? Non è una novità che ti tratta a merda” “cavolo sono sempre la solita stupida, non capisco mai nulla, non si è mai degnato di uno sguardo” “Carol, ti dico una cosa, io non ce la faccio più a vederti così! Basta complicarti la vita per un ragazzo, pensa a quanta gente soffre per le perdite, per le malattie e tutto il resto. Tu sei abbastanza fortunata da essere sana e diciamocela tutta hai un’amica bellissima come me” mi sorrise e mi baciò sulla guancia “grazie Juli” l’abbracciai e dopo il suono della campanella entrammo a scuola. Per fortuna passarono in fretta le cinque ore, ed io avevo appuntamento con Caroline nel cortile pensando che se fossimo andate a mangiare insieme da qualche parte avrei potuto tirarla su di morale. Eccola, la vidi parlare con Lorenz, mi avvicinai piano senza disturbare e sentii la conversazione abbastanza accesa e piena d’insulti, lei piangeva ma lui non se la filava “ciao Carol, ah ciao Lorenz ti vedo in gran forma sta mattina tanto da rompere i coglioni alla mia migliore amica, cos’è non ti senti bene? Vuoi due schiaffi in faccia? Hai solo due minuti per chiederle scusa e sparire davanti ai miei occhi, inteso?” “Juliette, non so perché tu sia qui, ma sappi che la tua amichetta mi sta infastidendo del tutto, non capisce che non la voglio e che tutto quello che faccia per me sia solo inutile tutto qui.” Carol pianse ancor di più, volevo prenderlo a pugni! “Lorenz, ti ho avvisato sparisci, prima che io prenda in possesso la tua faccia per riempirla di schiaffi” “oh fai anche la dura ora?” “faccio la dura con chi mi pare e piace, ora smamma ragazzino viziato.” Se ne andò senza dire nulla, così abbracciai Carol e le diedi un bacio in fronte, e dopo ben mezz’ora ci incamminammo per il McDonald’s prendemmo da mangiare e ci mettemmo al tavolo, chiacchierammo e ridemmo un po’ e poi decidemmo di andare a casa mia a studiare, dato che non c’era nessuno. Passammo il pomeriggio a studiare come due matte, arrivate le 20.00 ci mettemmo sul divano a vedere un film e ci addormentammo.
Ci svegliammo la mattina dopo sperando che quella settimana passasse in fretta per superare l’esame e andare finalmente in campeggio per ben tre mesi. La mattina studiammo, a pranzo mangiammo velocemente e poi di nuovo sui libri, verso le 18.00 dovevo andare a danza mi aspettava una lezione abbastanza faticosa. La passione per la danza l’avevo fin da piccolina, all’età di quattro anni iniziai la danza classica e la lasciai all’età di quattordici anni, poi iniziai con quella contemporanea e lasciai all’età si diciassette anni e in fine iniziai i latini americani e non ho più lasciato.  Carol invece cantava, e lo faceva anche benissimo. Lei è biondissima occhi azzurri è la perfezione secondo me, mentre io sono bruna occhi verdi e due gommoni al posto delle labbra, tutti mi scambiano per brasiliana data la mia carnagione olivastra. Passò in fretta quella settimana per fortuna, promosse con lode tutte e due, felici come non mai la sera andammo in discoteca lei ed io, e nessun altro. Ci divertimmo come matte, rientrammo a casa mia insieme che erano le 5.00, era ancora buio e tutte vestite ci buttammo sul letto esauste.

Sentì delle urla isteriche “ragazze è ora di partire che ne dite?” mugugnai qualcosa e poi mi misi sotto le coperte “dai su belle, non volete andare in campeggio?” come sentimmo quella frase ci alzammo di scatto entrambe, ci precipitammo in bagno e iniziammo a prepararci. Arrivate le 10.00 eravamo prontissime, ansiose come non mai entrammo in macchina con la cartina che mi aveva lasciato mia madre e ci sopportammo ben quattro ore, Carol dormiva beata, ed io che stavo tutto il tempo alla guida attenta alla strada, che bella compagnia, sorrisi. “Carol, bella di mamma svegliati, siamo arrivate” sussurrai, aprì i suoi bellissimi occhi azzurri e fece un sorriso “finalmente ho il culo quadrato!” ridemmo a non finire ed entrammo in campeggio, mia madre aveva affittato per tre mesi una casetta piccolina solo per noi due, parcheggiai la macchina e scendemmo. Era bellissimo, c’era tanta gente era sicuramente il posto adatto a noi! Eravamo così euforiche che prendemmo tutto, portammo tutto nella nostra casetta e ci mettemmo il costume per poi andare in spiaggia a farci un bagno, a essere sincera adocchiai prima un tizio con la maglia di salvataggio, cioè il bagnino, devo ammettere che non riuscivo a smettere di guardarlo. “Carol, guarda lì” indicò il ragazzo e  le fece una linguaccia “Juli devo dire che non è male” “lo so, è così attraente” “devo prendere un cucchiaino Juli?” risero di cuore e poi ritornarono un minuto serie “Juli, devo confessarti che sento che ci divertiremo da matte qui!” “puoi dirlo forte dolcezza” si sorrisero e si andarono a mettere sulle sdraio appena affittate. Cavolo se era bello, secondo me era la perfezione quel ragazzo, alto scuro di carnagione, con non troppi tatuaggi, fisico da paura, labbra bellissime, e occhi sensualissimi, per non parlare dei capelli bruni con un ciuffo all’insù e una ciocca bionda, davvero un bel ragazzo. Riprese a guardarlo mentre prendeva il sole e si accorse che lui chissà per quale ragione ogni tanto la sua occhiata sensuale verso di lei la mandava, e lei lo sfidava con lo sguardo. Dopo un po’ si stancò e decise di non fissarlo più, altrimenti avrebbe capito. “ciao” sobbalzò “ehm ciao” lo vide sorridere e lei si perse nel suo sorriso, mentre l’amica la guardava divertita “la spiaggia fra un po’ chiude” “oh si scusami, siamo appena arrivate e volevamo rilassarci un po’” “capisco, pensate di affittare le sdraio?” “se possiamo sì, dovremmo rimanere tre mesi” “quindi per te mesi?” “si grazie, sei davvero gentile” “di nulla, il tuo nome e cognome?” “Juliette Dawson” “okay, da domani le sdraio per tre mesi sono vostre, signorina Dawson.” “grazie, nome?” “Zayn Malik” “allora grazie Zayn” “a presto” “ciao” lo vide andarsene e si girò verso l’amica che le scoppiò a ridere in faccia “Jù vedessi la tua faccia quando ti ha fatta spaventare” rise “dai, smettila, è carino tutto qui” “si, come no” Si alzarono dalle sdraio e si incamminarono verso la casetta, mentre camminava le cadde la borsa e si rovesciò tutto per terra si abbassò e incontrò lo sguardo di qualcuno, diventò rossa sulle guance e prese le sue cose per poi alzarsi e guardarlo negli occhi, lui le sorrise “non sembravi così sbadata” “ancora tu?” “dovresti ringraziarmi, invece di guardarmi così” lei lo guardò stranita e fredda “beh se per questo non sono sbadata, e se mi lasci passare posso camminare per la strada senza intralci di troppo, grazie” “e sei anche acida, va bene, siete tutte uguali voi ragazze” sorrise e le fece un occhiolino “guarda che sei tu che mi perseguiti, e poi faccio l’acida con chi voglio, e adesso spostati devo passare” “prego signorina” e le fece un gesto con la mano, lei lo guardò freddamente “simpaticone” “ciao bella” Riprese a camminare con la sua amica e scoppiarono a ridere di cuore, tornate in casetta si lavarono e si prepararono, ognuno di loro si mise un vestito abbastanza corto più o meno da sopra le ginocchia e poi tacchi alti a tutto spiano. Avevano deciso di andare in anfiteatro dove si ballava e ci si divertiva, iniziando a ballare mi scontrai con qualcuno di abbastanza massiccio, tanto avevo dolore alla schiena “sta attento, cazzo non vedi che mi vieni a dosso?” “scusa” si girò e vide Zayn “oh ma che diavolo ci fai qui?” “bellezza, calma mi sono scusato che altro vuoi?” “diamine, che cazzo hai alla schiena di così duro da farmi crepare di dolore?” rise di cuore “sai com’è sono il doppio di te” e cos’era quel ragazzo il dio fatto in persona, era bellissimo “grazie molto gentile per il complimento” le fece l’occhiolino e sorrise mentre lei faceva del tutto l’indifferente “stavo pensando che per farmi scusare potrei offrirti da bere se ti va” lei si guardò in torno e vide che l’amica stava parlando con un animatore abbastanza carino, speriamo per lei “se proprio devo” sbuffò e lui sorrise angelico “allora Juliette giusto?” “sì” “cosa fai nella vita?” “e a te cosa interessa?” “beh scusami tanto se siamo due perfetti sconosciuti, volevo solo chiacchierare un po’” “sono una ballerina, tu?” “vado a scuola di canto, e l’estate faccio il bagnino” “ah, bello” sbuffò “c’è qualcosa che non va?” la guardò e sorrise, con quel sorriso perfetto “niente” “allora Juliette, cosa prendi da bere?” “martini” gli fece un sorriso forzato e prese il suo cocktail. Parlarono di tante cose, passò velocemente il tempo a un tratto sentì squillare il telefono era Caroline “pronto Carol” “Juli dove cazzo sei finita? È tutta la sera che ti cerco sono le 2.00” “sono con il bagnino, al bar” “quello bello” “si quello che se la tira” risero insieme e lui la guardava freddamente “okay, ti lascio sola con il tuo fusto, vado a dormire non ritirarti tardi” “sì, tranquilla tra un po’ arrivo buonanotte” riattaccò e vide Zayn che sembrava offeso “che c’è?” “ti sembro uno che se la tira?” “no dai, però devo dire che sei abbastanza sicuro di te” “non mi conosci” “e non vorrei farlo, basta sono stanca di te” si sorrisero, e lui capì che lei scherzava “beh Juliette, io penso che sia arrivata l’ora che ti accompagni, domani lavoro tutto il giorno” “non ti ho chiesto di accompagnarmi” le fece una linguaccia, che per poco non si sciolse “sono o no un gentleman?” “decisamente no!” risero di cuore per poi incamminarsi verso la casetta, “siamo arrivati” “siamo anche vicini di casa” e le fece un sorriso “oh no ti prego, anche questo no che ho fatto di male?” risero e si guardarono seri “allora ci vediamo domani Zayn, grazie per avermi rovinato la serata” rise e gli fece l’occhiolino e lui una linguaccia “beh cara Juliette, so che in fondo in fondo ti è piaciuta, e mi fa piacere” sorrise e si avvicinò ancor di più “direi molto in fondo, comunque a parte gli scherzi, non sei così male come pensavo” risero di cuore come due bambini “beh tutto sta nel conoscermi Juliette” “potrei dire lo stesso” “allora ci vediamo domani in spiaggia” “però non darmi fastidio anche domani” sorrise “lo prometto” “grazie Zayn, buonanotte” “Buonanotte anche a te piccola Juliette” sorrise e si incamminò, mentre lei apriva la porta si sentì tirata giù dagli scalini per il fianchi, si girò e non si aspettò niente di tutto quello, sicuramente stava sognando.

Ciao, questa spero vi piaccia questa storia! un bacione a tutti! al più presto metto una foto delle due inseparabili amiche così che vi faccio vedere come me le immagino! :D bacioni!
  
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