HARRY POTTER E LA BATTAGLIA FINALE
CAPITOLO 1
ADDIO PRIVET DRIVE
Harry venne svegliato presto dalla zia Petunia, la quale
batté rumorosamente un pugno contro la porta di camera sua e, sbadigliante si
avviò verso le scale dove incontrò Dudley che, come al solito gli tirò un pugno
sulla spalla e scese veloce giù per le scale.
Arrivato in cucina con una
mano sulla spalla dolorante vide lo zio Vernon mettersi la giacca e prendere la
sua valigetta nera da lavoro mentre si avviava alla porta, Harry lo raggiunse e
gli chiese gentilmente, selezionando ogni parola alla perfezione: “Zio,
dovresti firmarmi il permesso per la visita a Hogsmeade”.
Lo zio lo ignorò
completamente mostrando un’aria superiore ed Harry mentendo: “ Lo sai che al 7°
anno scolastico non è vietato usare la magia all’infuori di Hogwarts e se fossi
in te firmerei”.
“Sbrigati, prendi subito quel
foglio, non voglio fare tardi a lavoro” disse lo zio stringendo i pugni e
diventando estremamente serio.
Non se lo fece ripetere due
volte e in men che non si dica era già di ritorno con il permesso per
Hogsmeade; lo zio tirò fuori una penna dal taschino appena firmato guardò Harry
e uscì di corsa mettendosi sulle spalle una giacca che a Harry sembrò vecchia
di cent’anni.
Harry ritornò in cucina dove
trovò la zia Petunia davanti alla tv e Dudley che, come sempre, aveva mangiato
anche la sua colazione.
Ritornò in camera sua
affamato, ma si fece forza, mancava poco e sarebbe ritornato alla Tana con Ron,
Hermione e Ginny, rimase per poco a fissare il soffitto steso sul letto, a
pensare, quando si accorse che era il 31 Luglio; era il suo 17° compleanno e
non aveva ancora ricevuto alcuna lettera dai suoi amici, ma subito sentì
bussare alla finestra: erano Edvige e Leo scalpitanti con le lettere nel becco.
Aprì la finestra e i due
animali entrarono nella stanza e si misero sul letto, Harry prese le lettere e
le posò sulla sua scrivania; cominciò a leggere la prima.
Caro Harry,
tanti auguri per il tuo compleanno, non
avrai creduto che me ne dimenticassi, vero?
Non ho tanta fantasia con i regali, ma
spero che ti piacerà quello che ti ho fatto, ancora tanti auguri.
Hagrid
Scartò il regalo e dentro vi
trovò un libro: ”I draghi nel tempo”; e subito si ricordò della passione di
Hagrid per i draghi, mise da parte la lettera col libro e passò alla seconda.
Caro Harry,
Moltissimi auguri per il tuo compleanno,
non preoccuparti, domani verremo a prenderti, non credo che tu te la stia
passando un granché bene lì.
Il
tuo amico Ron
Scartò anche questo regalo
“Una Settall 3000, il
migliore manico di scopa esistente”
esclamò Harry sorpreso, visto che un manico del genere è estremamente costoso e
Ron non se lo poteva assolutamente permettere; poi trovò un biglietto con
scritto
“Harry, sono sicuro che ti
piacerà questo regalo, sai, mio padre le ha prese a lavoro, gliel’ha date
Cornelius Caramell, non mi ha voluto spiegare il motivo e ad essere sinceri non
me ne importa un cazzo”.
Prese la lettera scolastica
con il materiale del nuovo anno e la mise da parte. Per ultimo prese la lettera
rimanente e cominciò a leggere
Caro Harry,
buon compleanno, non vedo l’ora di
rivederti, ma questo avverrà domani, visto che anch’io vi raggiungerò alla Tana
Tua
Herm
Prese il pacco e lo aprì
“Wow” esclamò Harry dopo aver
aperto il regalo: era un libro, ma non uno qualunque, il titolo infatti era
“Record e segreti sul Quidditch”.
Rimase entusiasta di ciò che
aveva ricevuto, ma in particolare del manico di scopa, non vedeva l’ora di
provarla alla tana, magari in una partita contro Ron, ma per far passare il
tempo prese il libro ed uscì di casa dirigendosi verso il parco.
Arrivò quasi subito, perché
il parco non distava molto, ma si ritrovò bagnato di sudore per il caldo, così
si avviò per un sentiero nel bosco ed arrivò in un posticino sotto una grande
quercia da cui si vedeva tutta Little Whinging e le
colline circostanti.
Si appoggiò con la schiena
sul maestoso albero e cominciò a leggere il libro regalatogli da Hermione; la
mattina passò molto velocemente ed Harry non si accorse che era già ora di
pranzo, così chiuse il libro con aria interessata e si avviò verso casa.
Tornato a casa non entrò
subito, ma guardò fissamente il giardino, forse era l’ultima volta che lo
vedeva se la profezia fosse stata a suo svantaggio, lui sarebbe stato ucciso e
per di più dall’ Oscuro Signore, la causa della morte dei suoi genitori e di
Sirius.
Non si demoralizzò, quel
momento doveva ancora venire, e sarebbe stato stupido angosciarsi; allora entrò
in casa dove incontrò Silente e Il Signor Weslay che parlavano con la zia
Petunia, li interruppe
“Professor Silente, Signor Weasley, cosa ci fate qua?” Chiese con aria incerta e spaesata
“Harry, tua zia ti ha
permesso di andare a vivere con i Weasley” disse
Silente con la sua aria misteriosa guardando Harry attraverso i suoi soliti
occhiali dorati a mezza luna.
“Vado a prendere la mia roba
di sopra” disse Harry con voce liberatoria, finalmente se ne andava da quella
prigione, quanto aveva sognato quel momento che finalmente era avvenuto, salì
le scale ed entrò in camera dove prese il baule, aprì la finestra e chiamò la
sua civetta , la quale subito ritornò sbraitante ed entrò nella gabbia.
Prese la gabbia in mano e
scese le scale, uscì di casa e si portò in giardino accanto a Silente e al S.Weasley, il quale con voce chiara pronunciò “mysti…”
“Il manico si scopa” disse
Harry interrompendolo e corse in casa; si vide riuscire di casa subito dopo e
il padre di Ron ricominciò l’incantesimo dicendo”mystick” e i tre furono
travolti da un tornado magico che li portò in pochissimo tempo alla Tana dove
Harry si trovò faccia a faccia con Ron
“Harry ti è piaciuta la
Settal 3000?”Disse Ron con aria di stima
“Ma certo, un manico di scopa
di quel livello è desiderato da chiunque” rispose prontamente Harry.
I due amici andarono in casa
dove Harry posò la sua roba, tranne che il manico di scopa preso anche da Ron,
quindi i due andarono sul retro della casa, nel campo da Quidditch per provare
le due scope; Harry salì in groppa alla scopa e sfrecciò per tutto il campo ad
una velocità inimmaginabile, ritornò da Ron e, mentre stavano per cominciare le
prove delle scope
“Ronald Weasley”
li interruppe la signora Weslay, ”c’è Hermione”.
Ron prese la scopa e sfrecciò
da Hermione
“Ciao Herm”
esclamo Harry ”Ciao Harry”
rispose Hermione, poi si voltò verso Ron, i due arrossirono e poi
“Ciao Herm, mi sei mancata,
questi due mesi mi sono sembrati due anni, ma ora finalmente ti rivedo”Disse
prontamente Ron
“Ma dove l’ha pescata questa”
pensò Harry.
I tre amici entrarono in casa
dove trovarono Ginny
“Ginny”esclamò Hermione; le
due ragazze si scambiarono un sorriso d’intesa, Ginny voleva sapere tutto su
quello che era successo durante l’estate tra Herm e Ron, visto che suo fratello
non gliene parlava mai.
Harry e Ron si avviarono nel
campo da Quiddich per provare finalmente le due scope.