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Autore: clakis    25/09/2012    2 recensioni
Sapevo di esserci caduta di nuovo. Perchè nonostante cadevo spesso l'ascesa al suolo sembrava sempre più leggera e indolore. L'amore a volte può far male ma amare e non fermarsi è il miglior modo per rendere il mondo un posto sempre migliore. Così scelsi l'opzione migliore forse non feci nemmeno in tempo, il mio cuore aveva già scelto.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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    Ho sempre pensato che se lascio aperta la finestra prima o poi entrerà tutto il cielo.
 

                       - Autrice: Clod
 

Primo  capitolo - The rain in my heart.

 



 

 Fuori pioveva,erano solo le sette del mattino ed era scoppiata una bufera. Tipica giornata di merda che comincia male già dal principio. Di solito amavo la pioggia, mi piaceva sentire le goccioline farsi sempre più scricchiolanti sopra l'ombrello. Sentire il volto bagnato e sguazzare i piedi sopra una media pozzanghera rovinando qualche povero paio di scarpe. L'amavo quando non dovevo andare a scuola e ciò significava che avremmo passato la ricreazione rinchiusi in classe e sinceramente dopo quel brutto periodo che ancora non era passato, mi spaventava un pò rimanere in aula insieme a quelle persone che la popolavano ogni giorno. Sia perchè l'aria già diventava pesante dalla prima ora e quindi non avrei preso nemmeno uno spiffero fuori, sia perchè ero diventata uno zombie asociale. I miei lunghi capelli mogano non avevano più l'aspetto di una volta e le occhiaie sembravano voler diventare sempre più intense e dileniare  l'intero volto. Mi aspettavano cinque lunghe ore di malinconia e di noia totale. Nonostante questo presi coraggio e indossai i jeans più pesanti che avevo. Capii che i capelli erano impossibili e così decisi di metterci sopra un cappello di lana blu. Scesi le scale con calma cercando di non cadere ad ogni minimo scalino. Dopo cinque minuti di intenso traffico arrivai a destinazione. La mia scuola era una delle più fighe della città. Innanzitutto godeva di un'alta cifra di alunni presenti poichè erano tre scuole messe insieme "Ragioneria,Industriale e Tecnologico". Per me era la scuola migliore perchè andavo in classe con i miei due migliori amici "Marco e Lorena" le mie ragioni di vita. Marco si definiva per scherzare "figlio unico" visto che il suo sconosciuto fratello aveva deciso molti anni prima di voltare le spalle al loro padre e alla sua fissazione di far diventare i suoi figli avvocati e così decise di studiare medicina  a Valencia e gli fù proibito di tornare a casa. La madre ne soffriva molto ma la sua voce restava sempre fra le mura di casa visto che lo chiamava 24 ore al giorno. Io non avevo mai visto suo fratello nonostante io e Marco eravamo migliori amici da un sacco di tempo. Ma avevo sentito la sua voce in una telefonata fatta al fratello. Direi che l'aggettivo che poteva descriverla era interessante soprattutto perchè il timbro era un romano-valenciano. Marco era dolce, simpatico,altruista,intelligente,era la mia ancora..la mia ~salvezza». Era semplicemente tutto ciò che ti aspetti di avere dalla vita, una persona che ti sta accanto in tutti i momenti della tua esistenza, una persona che non avrei mai potuto amare  perchè sprigiona amicizia da tutti i pori e solo quella!. Lorena era molto diversa, era una persona con la testa fra le nuvole, era perennemente distratta! Lei era la perfetta visione della semplicità ..era bella.. anzi bellissima e non perchè fosse la mia migliore amica ma perchè la sua pelle chiara e lucida faceva risaltare in maniera eccezionale i suoi grandi occhi verdi. Era una che piaceva tanto ai ragazzi ma nonostante questo ne aveva avuti pochi perchè  credeva poco nell'amore alla nostra età. Al contrario mio che avevo creduto troppo .. restandone delusa,scossa,umiliata,con il cuore in mano e fottutamente triste.

——————————————————————————————————————————————————  Fine primo capitolo.
Ho iniziato a scrivere questa storia perchè mi piace immaginare la vita delle ragazze che invento. Mi piace poter fare accadere le cose,essere padrona di un'altra vita anche solo fantasiosa.Mi piace sapere che noi giovani abbiamo sempre tante cose da dire e tanti sogni da voler realizzare e crediamo ancora nella scrittura, possiamo ancora prendere una penna e sfogarci quando abbiamo molte porte chiuse e tante bocche piene di grida. Perchè scrivere è il miglior sfogo silenzioso. 
   
 
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