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Autore: nande no ai    25/09/2012    1 recensioni
una storia romantica e drammatica.shoichiro odagiri. 17 anni, studente. il giorno in cui incontra shin, nuovo studente della scuola, percepisce subito il legame possessivo, quasi morboso, che li lega; shin è schivo, non si fa toccare da nessuno è non parla con nessuno. cosa succedera però quando i due comiciano ad avere dei flash che gli ricordano traumi passati che sono inspiegabilmente connessi? è la mia prima storia, nata come passatempo, e adesso vorrei dei commenti, visto che non sono molto esperta... grazie
Genere: Malinconico, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi
Note: Lime | Avvertimenti: Incest, Violenza | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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POV SOICHIRO

Saliamo le scale in silenzio. Chiaki mi tiene ancora la mano ma non parla ne tantomeno mi guarda.
- Lo so che è difficile da accettare Soi-chan … - comincia poi improvvisamente a parlare lei.
- … Ma dovresti aspettare che sia lui a parlarti dei suoi problemi … Se lo metti sotto pressione peggiorerai solo le cose –
So che ha ragione ma non voglio accettarlo. Continuo a camminare in silenzio, senza risponderle.
Arrivati di fronte al bagno dei maschi entrammo entrambi. Per Chiaky la distinzione dei sessi era solo una questione di testa e capacità di procreare, oltre a questo femmine e maschi sono uguali.
- Che c'è? Non ti dimeni più adesso ? – Sentiamo.
C'è qualcuno in bagno ? Avanziamo piano finchè due figure non ci appaiono davanti.
Quello è … è Shin ? Takagi ? Cosa sta facendo al mio angelo ?
- Che sta succedendo qui ? – Chiaki.
Takagi si volta di scatto verso di noi, permettendomi di guardare il viso di Shin. Tiene gli occhi chiusi, come a isolarsi da tutto quello che sta succedendo all’esterno.
- Soichiro-kun ? sei arrivato in un brutto momento, adesso sono impegnato – Dice tranquillo il moro.
- Lascialo stare – sussurro tra i denti.
Mi sento il sangue ribollire nelle vene. Come si e permesso di toccare il mio angelo . Sto perdendo inesorabilmente il controllo.
- Come scusa ? – Dice beffardo.
- Ho detto, di togliergli subito le mani dosso – Urlao prima di saltargli addosso.
Non vedo più chiaramente. Comincio a sferrargli una serie di pugni in faccia, lui mi spinge via, ma lo riprendo subito sbattendogli la testa contro uno dei lavandini facendolo sanguinare.
- SOICHIRO, SOICHIRO FERMATI COSì LO AMMAZZI – sento Chiaky urlare, ma non mi fermo.
Lo prendo a calci e pugni ripetutamente, senza dargli tregua. Improvvisamente lui perdei i sensi. Lo sbatto per terra e lo guardo. Ha la faccia pena di sangue. Mi volto per niente in colpa e vado velocemente dal mio angelo.
Chiaky lo ha portato fuori dal bagno, per allontanarlo. Allontanarlo non dal pestaggio in generale ma da me.
Quando mi vede avvicinare, stringe forte Shin e cerca di allontanarsi, in quello stesso momento sento delle braccia prendermi da dietro per bloccarmi i movimenti. Sono arrivati.
- Chiaky, che è successo stai bene – (Kaito)
- Che ha Shin ? – (Hirofumi )
Cerco di divincolarmi dalla presa. So che mi devo calmare ma non ce la faccio, devo andare da Shin.
- Lasciami subito, maledizione – Urlo scalciando. Mi bloccano anche le gambe e sento qualcuno sedersi sopra di me.
- Lasciatemi, lasciatemi – Continuo a urlare
- No, non ti lasciamo finche non ti calmi - (Hirobumi)
- Calmati Soichiro, calmati … Se ti avvicini a lui gli farai male calmati – Chojiro
Comincio a respirare profondamente. Hanno ragione. Devo calmarmi, rischierei di ferirlo.
Dopo qualche secondo, apro gli occhi e vedo Chojiro seduto su di me, mentre Mitsuito mi tiene le gambe e Hirobumi le braccia.
- Ti sei calmato? – Mi chiede qualcuno.
Annuisco appena e loro piano mi lasciano, permettendomi di alzarmi, ma tenendomi ancora d’occhio.
- Che è successo Soichiro –
Non rispondo. Dov'è Shin ? Mi guardo attorno e dopo averlo visualizzato mi precipito da lui.
Chiaky me lo porge delicata .
- Non si sveglia – Dice.
Ha la camicia dell’uniforme sbottonata, la scosto per coprirlo, sporcano il candido tessuto sottile del liquido rosso che mi impregna la mani. Gli accarezzo i capelli e lo scuoto leggermente. Niente . Perdonami, non ti ho protetto. Poi …
- Shin... – Sussurro e lui apri gli occhi.
Mi guarda prima spaesato, poi mi riconosce e mi sorrise piano prima di svenire.
- Cosa è successo ? – Chiede Mitsuhito. C'è un attimo di pausa e dopo Chiaky comincia a parlare.
- Siamo saliti per sciacquare la mano di Soichiro, ma quando siamo entrati in bagno abbiamo visto … Takagi, stava … -
- Takagi ? Takagi Oda ? – chiede qualcuno
- Si … Lui stava sopra Shin e… - Non riesce a finire la frase, che qualcuno fa la sua comparsa, uscendo dal bagno. Takagi.
Si regge a stento in piedi, il sangue è stato ripulito in malo modo e respirando a fatica guarda tutti i presenti per poi puntarmi gli occhi addosso.
- Tu, bastardo, guarda che mi hai fatto. Tutto per una puttanella dai capelli bianchi –
Vedo tutti impallidire, Chiaky e Hirofumi mi tolgono dalle braccia Shin pochi secondi prima che mi avventassi di nuovo sul oro. Lo picchio con tutta la forza che ho in corpo. Il sangue mi sale alla testa e mi è impossibile fermarmi. Sento delle urla, qualcuno cerca di allontanarmi dal bastardo che sto picchiando, inutilmente.
- Hirobumi – chiama qualcuno, poi mi sento la testa leggere e non vedo più niente.

POV KANATA

Sono appena tornato a casa quando il cellulare comincia a squillare, è Soichiro o almeno credevo.
Una certa Chiaky mi parla al telefono con voce roca.
- Pronto ? –
- Katana-san ? –
- Si, chi parla ? –
- Sono Chiaky, un amica di Soichir-o, d-deve venir-e subito qui-i. Shin … Shin s-sta male, n-non si sveglia. … Satanta-san? –
*TU TU TU*
Chiudo velocemente il telefono e mi precipito alla macchina diretto a scuola.
Sfreccio per le strade senza curarmi, di segnali stradali o semafori.
Se ne è accorto.
Prendo il telefono dalla tasca, cerco il numero e chiamo.
- Si, chi parla ? – Sento pochi secondi dopo.
- Dottor Yamamoto, sono Kanata Hishikana. Ho bisogno di lei. –
- Arrivo subito – sento prima di mettere giù.

Arrivo davanti all’edificio in pochi minuti. Parcheggio e velocemente entro nel cortile della scuola completamente dove numerose persone erano raccolte attorno a un’ambulanza.
Subito penso al peggio e comincio a correre. Mi infilo tra la marmaglia. Spintonando paparazzi e studenti, mi faccio largo fino alla vettura.
In pochi attimi una barella esce dall’istituto con sopra una ragazzo dai capelli neri sdraiatovi sopra.
Faccio un sospiro di sollievo, consolazione che dura poco alla vista del ragazzo ferito.
Il viso, solitamente sottile è ora gonfio e violaceo. Il sangue ricopre buona parte di esso e qualche chiazza è finita anche sulla divisa scolastica. L’occhio destro è nascosto da un bozzo. Ma quello che spicca è un grosso taglio sulla fronte dal quale nonostante le fasciature continuano a sgorgare gocce di sangue.
Ma cosa diavolo era successo in questa scuola?
Quel ragazzo doveva essere stato picchiato da quattro o cinque persone, che come animali si erano accaniti su di lui.
La paura mi assale . Shin .
Corro dentro, dove regna il caos. Insegnati al telefono. Ragazzi interrogati dalla polizia. Una donna che urla e un uomo che se la prende con un ufficiale, intimandogli a fare qualcosa. Probabilmente i genitori del ragazzo.
- Lei chi è ? – uno dei professori si avvicina a me nervoso.
- Io sono il tutore di Shin Hishikana, dov’è ? –
- Mi segua –
Camminiamo per un lungo corridoio, poi ci dirigiamo verso l’infermeria del primo piano.
Di fianco alla porta, chi in piedi chi seduto per terra ci sono dei ragazzi.
- Kanata-san ? – mi chiede un ragazza dei capelli viola e rosa.
- Tu devi essere Chiaky . –
- Si, sono io –
Ha gli occhi rossi, come anche altri del gruppo.
- Venga Hishikana-san – mi dice il professore.
Entriamo nell’infermeria. è spaziosa e luminosa.
All’interno vi sono due letti. Sul primo c'è Soichiro e nell’altro … shin.
Mi avvicino veloce al mio fratellino. Scosto velocemente le coperte ispezionandolo da cima a fondo. Nemmeno un graffio.
- Non sapevamo che fare, non accenna a volersi svegliare. –
- Che è successo ? – dico serio, continuando a fissare e accarezzando i capelli al mio otooto.
- Secondo il racconto dei ragazzi. Odagiri Soichiro e Matsuo Chiaky hanno trovato suo fratello e Oda Takagi in bagno, dove questo sta per … abusare di suo fratello. Odagiri, probabilmente per difenderlo, a picchiato Oda. –
- Cosa ? e stato lui da solo ? – dico allarmato. È impossibile.
- Quel ragazzo è un delinquentello. Ha anche diversi problemi, che risalgono alle medie, di controllo della rabbia. Anche se questa volta a proprio esagerato –
- … I suoi amici si sono visti costretti a tramortirlo, visto che, a quanto pare oda abbia dato della … puttana, mi scusi, a suo fratello . –
Mi comincia a ribollire il sangue. Come diavolo si e permesso. Se non ci avesse già pensato Soichiro, probabilmente lo avrei ucciso quel moccioso.
Mi volto appena, per guardare il biondo. è incredibile pensare che abbia ridotto cosi quel ragazzo, riportando solo un labbro rotto.
Grazie.
- Lo porto a casa – dico all’insegnate, che annuisce.
La porta si apre, e un uomo entra nell’infermeria dirigendosi verso Soichiro.
- Odagiri- san è arrivato- dice il professore all’uomo anziano o meglio al nonno di Soichiro.
Lo guarda triste, ma non preoccupato. Alza il viso e mi fissa beffardo.
- Quanto tempo, Kanata-kun. Sei cresciuto . –
- Sette anni, Odagiri-san –
  
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