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Autore: Bloody Alice    25/09/2012    5 recensioni
[Kirino/Shindou, Masaki/Akane] [A Niki-senpai e alla BiscottA]
Kariya aprì la porta della stanza, lentamente, e si ritrovò di fronte il suo senpai disteso sul letto, con il viso affondato nel cuscino e i capelli sciolti spettinati.
Dopo aver chiuso la porta alle sue spalle si sedette sul bordo del letto, vicino al difensore.
Ranmaru-senpai …” sussurrò, e ottenne un mugolio come reazione. Kirino si voltò lentamente, e guardò l’amico “Che vuoi.” Fece, con voce quasi assonnata.
Aveva gli occhi lucidi. Incredibile, pensò Kariya, Dio li fa e poi li accoppia.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Altri
Note: Nonsense, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: The first snowfall.
Genere: sentimentale, malinconico
, slice of life
Avvertimenti: OOC, NonSense, Crack Pairing.
Parole: OneShot. 1.115 parole secondo Word.
Pairing: shonen-ai, het. Kirino/Shindou e accenni alla Masaki/Akane
Rating: verde/giallo.
Note: dedicata a Nì-san e alla BiscottA

Alla prima ho dedicato un sacco di fic, ma mi sento in debito (?). Niki-senpai ha sempre sostenuta, e le sue recensioni riescono a farmi sorridere sempre. Può sembrare una cosa stupida, ma per me è davvero importante. E poi lei è la madre di Kirino, volete che non le dedichi la fic in cui compare suo figl-- *la segano in due*
Poi la dedico alla BiscottA perché lei è … la BiscottA, ecco (?). Oh, insomma, Cate è qualcosa di ahsdgfzhg. (spiegazioni alla Miam, yuppie ~). Dire perché le dedico questa fic sarebbe troppo lungo, e per voi noioso, forse, quindi prendetela così come viene (?). Poi non so nemmeno se la seconda coppia della fic le piace, insomma, Kariya puzza (?).
Quindi, prima di lasciarvi al capitolo, concludo nel solo modo che mi viene in mente ora:
YUUUUICHIIIII sta sopraaaaaa ♥ ♥ (wtf)
// e qualcuno la linciò.






 


 
.: The first snowfall :.

 
Masaki suonò il campanello della casa, e attese una risposta stringendosi nel cappotto. Dicembre era arrivato sul serio, quell’anno, e sembrava deciso a farlo morire di freddo.
La porta venne aperta da una donna alta e con uno sguardo gentile.
Lo fissò per qualche istante, e mormorò semplicemente “Kariya.” Per un attimo parve volergli sbattere la porta in faccia.
Masaki sapeva perfette di non andare a genio a Miku Shion, la mamma del suo migliore amico, ma aveva accettato l’idea. Fece un passo avanti “Volevo parlare con Ranmaru-senpai. È in casa?” chiese.
La Shion squadrò il turchese un paio di volte. Non gli piaceva, non riusciva a farselo andare giù. Era un boccone troppo amaro, e non sapeva nemmeno perché. O forse lo sapeva. All’inizio Kariya aveva l’odioso hobby di tormentare –o meglio, per lei il termine giusto era molestare- suo figlio. Però negargli di entrare in una giornata così fredda sarebbe stato sgarbato. E Miku Shion non era quel tipo di persona. Perciò fece un sorriso un po’ tirato e fece passare il ragazzino.
Quest’ultimo schizzò verso le scale a tutta velocità, verso la camera di Kirino, che rimaneva assente da due giorni, ormai.
“Cos’era quella scheggia azzurra che è passata?” domandò il marito della Shion mentre si portava alle labbra la tazza piena fino all’orlo di cioccolata fumante.
Miku trattenne una smorfia “Era Masaki, Fuusuke, era Masaki.”
Mh.” Fu l’unica risposta che ricevette.
 
Kariya aprì la porta della stanza, lentamente, e si ritrovò di fronte il suo senpai disteso sul letto, con il viso affondato nel cuscino e i capelli sciolti spettinati.
Dopo aver chiuso la porta alle sue spalle si sedette sul bordo del letto, vicino al difensore.
Ranmaru-senpai …” sussurrò, e ottenne un mugolio come reazione. Kirino si voltò lentamente, e guardò l’amico “Che vuoi.” Fece, con voce quasi assonnata.
Aveva gli occhi lucidi. Incredibile, pensò Kariya, Dio li fa e poi li accoppia.
“Shindou è rimasto assente anche oggi.” Disse, serio “E anche tu. Che diavolo è successo, me lo spieghi?”
“Non ne ho voglia.” Brontolò l’altro.
Masaki scattò in piedi e lo afferrò per una manica del pigiama giallo pastello. “Eh no!” sbottò “Mi sono fatto quattro isolati a piedi al freddo solo per te, per capire cosa cazzo è capitato! Quindi ora ti alzi da questo letto e mi spieghi!”
Ranmaru lo fissò “Ho litigato con Takuto, cosa c’è da spiegare?” fece, quasi ovvio, e la voce gli tremò un poco quando pronunciò il nome del suo ragazzo.
“Anche noi litighiamo. Spesso.”
“Ma con te è diverso.” Tentò di spiegare il maggiore.
Kariya sbuffò “Beh, sicuramente non riuscirai a risolvere i tuoi problemi così, no, Ranmaru?” e lo mise seduto sul letto.
Quest’ultimo lo fissò “Ma io non …” tentò di iniziare, ma l’amico lo bloccò lanciandogli dei vestiti addosso e ficcandogli in mano i suoi elastici per capelli.
Muoviti, senpai, o ti spedisco da Shindou a calci in culo.
Kirino si lasciò scappare un sorriso “Sempre così fine, Kariya …” mormorò, mentre si cambiava. L’altro borbottò qualcosa, arrossendo un poco.
 
L’aria sembrava essere divenuta anche più gelida, quando uscirono di casa. Il turchese vide la madre del suo senpai seguirli con lo sguardo fino a quando non scomparvero dietro l’angolo.
“Oggi dovrebbe nevicare.” Esordì all’improvviso Masaki, cercando di attaccare bottone con Ranmaru, che accanto a lui, avvolto nel suo cappotto verde acqua, era ancora nel pieno della depressione più totale. Non l’aveva mai visto così, e la cosa lo fece preoccupare.
Se si era ridotto in quello stato, e non aveva nemmeno la forza di andare da Shindou, allora la cosa doveva essere grave. Ma in fondo non si poteva mai sapere. Loro litigavano anche per le cose più stupide, e Kirino era capace, con la sua testardaggine e l’orgoglio che si ritrovava, di tenere il muso anche per una settimana intera.
Vide il difensore alzare lo sguardo verso il cielo coperto dalle nuvole. “Si dice che la persona con cui vedrai cadere la prima neve sarà anche quella con cui passerai il resto della tua vita.
“Allora conviene che ci sbrighiamo.” Ridacchiò Kariya “Non voglio ritrovarmi sotto la neve con te, Ranmaru, saresti un compagno orribile.
“Certo, perché tu saresti meglio.”
“Vai a quel paese, senpai.” Brontolò lui, afferrandolo per un polso e accelerando il passo.
Non era il tipo che faceva certi favori, e all’inizio l’idea di essere considerato solo un amico, da Kirino, lo aveva lasciato deluso ed amareggiato. Era innamorato di lui sin dal primo momento in cui l’aveva visto, ma aveva capito che il suo senpai aveva occhi solo per Takuto.
Akane gli aveva fatto capire che se si ama davvero una persona bisogna lasciarla andare, e che farlo non era da copione per film romantici, ma era la cosa giusta. E così lui aveva fatto. Non prima di aver tentato e ritentato varie volte, però.
Era incredibile, si ritrovò a pensare il turchese, come quella ragazza con il sorriso da drogata riuscisse ad essere così profonda, spesso e volentieri. Era sempre disponibile e comprensiva con tutti, un po’ come Kirino. Pensò che dopo di lui, avrebbe dovuto pagare i suoi “debiti” anche con la Yamana.
 
Si fermarono davanti all’imponente cancello della villa di Shindou. Masaki lasciò il polso del compagno, e lo spinse con la delicatezza di un elefante verso il campanello. Quando la cameriera che rispose aprì il cancello, vide Kirino rivolgergli uno sguardo incerto.
“Muoviti, idiota di un senpai. Non vorrai assistere alla prima nevicata con me, neh?” chiese, sorridendo, e vide Ranmaru voltarsi e camminare a passo svelto verso l’entrata dell’abitazione.
Si appoggiò al muro, incrociando le braccia al petto e coprendosi il viso con la sciarpa fino alla punta del naso. Rimase in silenzio, chiudendo gli occhi, cercando di immaginare cosa poteva accadere dentro quella grande casa.
Ad un tratto, sentì un rumore di passi, ma non guardò. Quando sentì il suono fermarsi all’improvviso, si voltò, e i suoi occhi incontrarono quelli color lavanda di Akane.
La ragazzina gli sorrise, con quel suo sorriso da ebete drogata, che faceva sorridere Masaki ogni volta.
“Che ci fai qui, Yamana.” Domandò, squadrandola.
Lei strinse le mani coperte da un paio di guanti lilla attorno alla sua nuova macchina fotografica magenta che le pendeva dal collo. “Scattavo foto. Per un concorso …” mormorò, e prima che lui potesse parlare la Yamana prese a rovistare nella borsa. Dopo qualche istante tirò fuori un pacchetto rettangolare foderato con carta blu elettrico e un grande nastro argento.
“Ho saputo che l’altro ieri era il tuo compleanno.” Spiegò, porgendogli il regalo ed arrossendo un poco.
“Buon compleanno Kariya-kun.” Mormorò.
All'improvviso fiocchi di candida neve iniziarono a cadere dal cielo.

 

 

 






/Angolo del Girallo che mangia un muffin (?)/

Siete arrivati fino a qua? O qual gaudio (eh?).
Beh, non ho molto tempo, ecco, perciò vi dirò semplicemente che l’headcanon questa volta è un po’ più lungo del primo: Masaki e Kirino sono migliori amici, anche se Kariya prima era innamorato di Ranmaru. E ogni volta che il senpai ha un problema con il suo ragazzo, Masaki invece di approfittarsene lo aiuta dimostrando di avere un cuore grande grand-- *Masaki la picchia*
L’headcanon è nato da un’immagine che forse Niki ha presente. Raffigura (?), in pratica, Kariya che spinge Kirino tra le braccia di Shindou, e intanto sorride sereno. Non so, mi ha fatto uno strano effetto e ho voluto scriverci sopra. Però per me Masaki non può stare da solo –nessuno deve soffrire, nemmeno se questo qualcuno puzza, come sostiene la BiscottA (?)- e quindi ci metto Akane perché sì. Perché è la mia crack pairing. –quante pretese signorina-
Sul serio, però, non riesco a trovare fan art o fic su loro due. Possibile che abbia pensato solo io a questa coppia?? Ahsdhjfsgjdfhghjd. Nonono, una coppia così bella non può essere così poco conosciuta *Leyla e altre ventordici (?) persone le danno fuoco*.
Beh, fino a prova contraria mi vanterò di averla inventata (?) anche se so che non è così ma vabbè (?).
Poi, la storia che tira fuori Kirino ad un certo punto l’ho sentita da qualche parte, però non so se è vera o meno. Però mi è rimasta impressa, e ho voluto usarla, per la fine della fic.
Masaki passerà il resto della sua vita con Akan-- *Roby le salta addosso e la squoia*
E poi (troppi poi in queste note) devo anche scusarmi con Niki, perché ho usato il suo OC senza chiederle il permesso.
Credo di aver detto tutto.
Ah, beh, con questa fic inauguro (?) ufficialmente la mia serie sugli headcanons. Che sarà molto lunga, purtroppo per voi.
È stato un piacere (?). Grazie come sempre a tutti coloro che leggeranno, recensiranno, metteranno questa fic tra le preferite/seguite/ricordate.
Peace, Love and lots of RanTaku
-devotrovareunabbreviazioneperlaMasakiAkane-
Kiss Kiss
Alicchan ~
 

   
 
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