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Autore: RosieAusten    25/09/2012    3 recensioni
Cosa succederebbe se due fratelli si innamorassero? Emma e Liam non sono proprio veri fratelli e presto fra di loro nascerà qualcosa che nessuno potrà controllare. Ma sul loro cammino incontreranno molti ostacoli, tra cui i problemi e gli incubi che perseguitano Emma da quando era una bambina. Riuscirà l’amore a farla ritornare una ragazza migliore? Perché ora come ora, di lei tutto si può dire, tranne che è una brava ragazza.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Capitolo uno. 

-Siete sicuri di voler adottare proprio lei?- chiese l’assistente sociale dell’orfanotrofio.-Emma è una ragazza abbastanza difficile.

-Ha solo bisogno d’affetto- rispose il signore -E noi siamo pronti a darglielo- aggiunse la signora, prendendo sottobraccio il marito e sfoggiando un sorriso di cortesia, come se le desse fastidio che l’assistente insistesse tanto.

-Ma ha già diciassette anni, l’anno prossimo potrà andarsene da sola. Non preferireste adottare un bambino?- insistette lei, come se non si fosse accorta dell’irritazione evidente negli occhi dei signori.

-Vogliamo lei, ne siamo sicuri.

-Io lo dico per voi, signori, per evitarvi dei guai.

-Vogliamo prenderci cura di lei- ripeterono i signori.

-Bene. Allora possiamo avviare le pratiche per l’adozioni- rispose l’assistente sociale, ormai rassegnata, lanciando un ultimo sguardo preoccupato a Emma. 

POV EMMA

Fisso il soffitto sul mio letto per l’ultima volta, poi mi alzo, prendo la mia valigia sbuffando e vado incontro a Sarah, l’assistente sociale.

-Mi raccomando, Emma, non fare altre sciocchezze.- mi dice, poi si avvicina per darmi un abbraccio, ma io mi sposto e vado verso il taxi, aprendone la portiera.

-Credo che ci rivedremo presto, Sarah- dico per poi salire in macchina.
 
So già che non durerà perché appena ne combinerò una delle mie mi cacceranno via a calci, so già che non proveranno neanche a conoscermi. Ma d'altronde è anche colpa mia. Sono una tipa molto difficile a causa di ciò che ho dovuto passare, ne combino una dietro l’altra e tendo a ficcarmi sempre in guai più grossi di me, in più tratto da schifo le persone che tentano di avvicinarmi, che tentano di volermi bene.


Mi faccio strada tra la folla che cammina verso i binari, in cerca delle nuove persone che ci proveranno con me, ma senza aver successo. ‘Emma White’ dice un cartello che ha in mano un signore, così mi avvicino.

-Salve- dico- sono Emma.

-Oh tesoro!- esclama la signora, staccandosi dal braccio del marito.- Benvenuta, benvenuta. Io sono Karen.

-E io sono Geoff- dice l’uomo, riponendo per terra il cartello.- lascia che ti aiuti con la valigia.

-Non c’è bisogno- dico subito stringendone il manico. -Grazie- aggiungo quando mi accorgo di essere stata troppo brusca.
 
Poi saliamo in macchina e ci avviamo verso quella che sarà la mia nuova casa.

-L’assistente sociale ti ha già parlato di noi?- chiede Karen.

-Veramente no- ammetto.
 
Sembrano gentili e simpatici, dei tipi alla mano, ma so già che mi comporterò male anche con loro. Sono fatta così, sono sbagliata. Non riesco a provare affetto o amore.

-Abbiamo un figlio, si chiama Liam- dice Geoff sorridendo.

-E perché avete deciso di adottare proprio me?- chiedo.

I signori si scambiano un’occhiata allarmati e, dopo un attimo di silenzio, Karen dice -Vorremo prenderci cura di te, se ce lo permetti.-
 
La vedo dura ’ penso io.

POV LIAM

-Ma tu non hai una casa?. Chiedo a Niall dandoli una pacca sulla spalla e ridendo.
 
Il biondino è spaparanzato sul divano con un pacco di patatine sulla pancia e guarda la tv.
-Sai com’è, rubare il cibo dalla tua dispensa mi sazia di più- dice.

-E certo. Dobbiamo pulire tutto- dico guardando il casino nella stanza e le briciole sparse sul pavimento. -I miei stanno per tornare con quella Emma o come si chiama.

-Nervoso, Payne?- mi chiede il biondino alzandosi in piedi per scollasi altre briciole di dosso.

Nervoso io? Ma quando mai.

-No, è solo che non impazzisco all’idea di avere una sorella- borbotto.

-Magari è carina- sorride.

-O magari è una pazza psicopatica fissata con il rosa.

Niall scoppia a ridere con quella sua risata contagiosa. -Come sei negativo- dice.
 
Se dovessi indicare una persona più positiva di lui, credo che non la troverei.

-Liam- urla mia madre dall’ingresso.
 
Ecco che il fatidico momento è arrivato, mi tocca conoscere la mia nuova ‘sorella’. Mi alzo e faccio segno al biondino di seguirmi. Quando arriviamo i miei sono già in casa, ma della ragazza nemmeno l’ombra. Finchè un angelo entra dalla porta trascinandosi dietro una valigia. Ha dei capelli rossi legati in una treccia e un filo di matita nera le incornicia gli occhi grigio/verdi che hanno una luce spenta, triste. Niall si ferma subito dietro di me e la bocca gli si spalanca.

-Lei è Emma- dice mamma mettendole una mano sulla spalla, ma lei si ritrae al tocco e abbassa lo sguardo, mentre mamma ritrae la mano a disagio.

-Io sono Liam- dico per rompere il ghiaccio.

Lei alza lo sguardo e si stringe nella giacca- Emma.- dice, come se fosse timida.

-Vieni, ti mostro la sua stanza- dice papà indicandole le scale con una mano.

-Sii carino con lei- mi dice mamma quando papà e lei salgono le scale- Falle conoscere i tuoi amici e portala un pò in giro- poi si volta e li segue.

-Ammazza- esclama Niall- altro che carina.

E già.

POV EMMA

La stanza è abbastanza vuota. C’è solo il letto, un armadio, una scrivania sulla quale c’è un computer e una poltroncina.

“Non sapevamo i tuoi gusti, quindi abbiamo pensato che l’avresti potuta arredare tu” mi aveva detto Karen quando mi avevano potata su.

“Si, ti abbiamo fatto una carta di credito per le tue spese” aveva aggiunto Geoff.

“Non c’è n’era bisogno” avevo sussurrato io imbarazzata.
 
Non ero abituata a riceve tutte queste attenzioni e soprattutto riceverle da persone sconosciute mi faceva uno strano effetto. Da quando ero all’ orfanotrofio solo Sarah, la mia assistente sociale, si era dimostrata carina e gentile con me ed ora dovevo abituarmi all’idea che anche altre persone l’avrebbero fatto. Il problema, però, non erano loro. Ero io.

Prendo il pacchetto delle sigarette dalla borsa e mi affaccio al balcone, accendendone una. Mi ero ripromessa di smettere, ma è più forte di me, mi piace la sensazione del fumo nei polmoni o forse, come dice Sarah, mi piace solo farmi del male da sola.

Quando finisco la sigaretta, rientro in camera per disfare la valigia con le mie poche cose, poi mi stendo sul letto.

Vengo svegliata da qualcuno che bussa alla porta, così mi alzo controvoglia e vado ad aprire. E mi trovo davanti Liam. Indossa una maglietta aderente bianca, che gli esalta i muscoli, dei jeans e le converse.

-Ehi, ciao- dice rivolgendomi un sorriso.

-Ciao- rispondo e poi rimango in attesa che mi dica perché è venuto in camera mia.

-Senti- si porta una mano dietro la nuca, come se fosse in imbarazzo, poi se la mette in tasca.- giù ci sono i miei amici e ci chiedevamo se…se ti va di scendere con noi. Stiamo per ordinare le pizze.

Stare con loro? Non sprizzo gioia da tutte le parti all’idea, ma con la faccina dolce che mi sta facendo Liam, sono tentata di dire di si. Solo che non sono abituata a stare in mezzo alla gente, o almeno non sono abituata a stare con persone per bene, per questo mi sentirei fuori luogo.

-Ehm…veramente, preferirei rimanere da sola.

-Sei sicura? Guarda che i miei amici sono molto…come dire…estroversi.

Proprio non mi va di scendere giù e di far finta di stare bene.

-Grazie, ma…sarà per la prossima volta.- sorrido.

-Come vuoi- toglie le mani dalle tasche e guada le scale- se cambi idea, noi siamo giù- mi rivolge un ultimo sorriso e poi va via.
 
Mi richiudo in camera e mi affaccio sul balcone, per guardare le stelle che illuminano il cielo di Wolverhampton. Chissà se Liam sa la mia storia, se sa come mai sono finita in orfanotrofio, se sa tutti i guai che ho combinato. Pensandoci credo che non lo sappia, altrimenti non sarebbe così gentile con me, anzi mi starebbe alla larga. E forse farebbe anche bene, visto che dove ci sono io ci sono guai.

 
ASINI VOLANTI, PERCHE' REDBULL METTE LE ALIIIIII!!!


Salve gente! Questo è il primo capitolo della mia seconda ff!
Beh, che dire, spero che vi piaccia.
-Baci Sara
P.S. L'altra fanfiction è 
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1280249

   
 
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