Ray
stava per rispondere di si, ma ad un certo punto le luci si spensero e un boato
ruppe il silenzio.
Pioveva a dirotto
fuori.
Envy:hem…
Ray:che dici se stiamo a
casa.
Envy:si, credo proprio sia meglio
così! A meno che tu non voglia farti un’altra doccia.
Ray:no, no, sono stufa di
acqua!
Ray avanzò verso il
salotto.
Envy:allora… che proponi di
fare???
Ray:non lo so, ma forse io dovrò
uscire lo stesso. L’hai detto anche tu che non devo perdere tempo e che devo
cercare lavoro, no?
Envy:s…si… “non può mica perderlo un
giorno??? Non mi ascolta mai, e l’unica volta che lo fa è su una cosa che
neanche penso davvero…”
Envy si fermò ad osservare la
pioggia scendere sui vetri e pensava a tutta la noia che avrebbe passato se Ray
fosse uscita.
Ray:ma…d’altronde… non ho proprio
voglia di uscire, con questo tempo poi. Facciamo domani, come al
solito…
Envy:ok…forse è anche meglio così.
Magari poi ti prendi il raffreddore e resti ferma più di un
giorno.
Ray:Si! Hai proprio ragione… hey, da
quanto tempo è che non mangi una torta?
Envy:una torta? Ma che… c…cioè…
Penso dal mio compleanno dell’anno scorso…Perché questa
domanda?
Ray:vedi, ogni tanto, quando pioveva
tantissimo come oggi… io e mia madre, quando ero piccola, facevamo una
torta!
Envy:ah si? Beh, se vuoi…ti
aiuto…
La ragazza rimase sorpresa, molto
sorpresa, non ce lo vedeva ai fornelli.
Ray:bene, allora mettiamoci il
grembiule…
Attaccati ad un gancio cen’erano
due. Uno era azzurrino e l’altro era rosa pieno di paperelle gialle, Ray glielo
aveva regalato per gioco, in una scommessa che lei, tanto per cambiare, aveva
perso.
Si scambiarono un’occhiata ambigua,
per poi fondarsi contro il gancio.
Per una volta Ray aveva avuto
fortuna e aveva preso quello azzurro.
Ray:siii! Adesso ti metti
questo!!
Fece lei sventolandogli davanti il
grembiule a paperelle.
Envy:oh, non ti darò la
soddisfazione di costringermi!
Detto questo se lo infilò e anche
quel poco di dignità che aveva, scemava velocemente.
Ray:bene, allora paperotto…che torta
facciamo?
Envy:guai a te se mi chiami ancora
paperotto!
Ray:giusto, hai ragione…Mamma oca è
molto meglio!
Envy:no, no!!! Paperotto mi va
bene!!
Ray:che ne dici di una
crostata?
Envy:ok, con che
cosa?
Ray:patè
d’oca?
Envy:smettila!
Ray:ah ah ah…ok, ma è difficile!
Facciamo con la cioccolata?
Envy:hum…ok,
dai!
Inizialmente Envy sembrava molto
portato per la crostata, ma durante la cottura Ray rischiò
un’emicrania.
Sentì circa un centinaio di volte la
stessa frase: ma è pronta adesso?
Ray:Envyyyy!!
Envy:che ho
fatto?
Ray lo prese per le
spalle.
Ray:chiedimi ancora quando è pronta
e ti lincio!!! È pronta quando è pronta!!!
Envy:ma…quando
è…
Ray gli bloccò la bocca con una mano
e lui arrossì violentemente.
Ray:giuro che quando suona il timer
del forno… sentirò il coro dell’alleluia!!
Dopo averla sfornata, ne
assaggiarono un pezzo.
Envy:niente
male!
Ray:già, ci è venuta
bene!!
Envy:la possiamo mangiare anche dopo
cena…
A proposito del dopo
cena…
Erano stanchissimi tutti e due, così
si buttarono subito a letto, senza dar conto al fatto che l’altro era nella
stanza vicina, presero sonno immediatamente.
Ray non si svegliava quasi mai di
notte, neanche quella, in cui cadde giù dal divano, piantando la schiena sul
pavimento.
Il ragazzo si svegliò di soprassalto
e pensò che avessero bussato alla porta, così si alzò dal letto in boxer, aprì
la porta, ma non vide nulla.
Envy:ma che…? Aah…lasciamo
perdere!!
Percorrendo il piccolo corridoio,
girò lo sguardo verso il salotto e vide Ray a terra. Corse preoccupatissimo
verso la ragazza, si accorse poi che stava solo dormendo.
Envy:certo che sei proprio
sfortunata…vediamo se…
Provò a sollevarla per riportarla
sul divano, ma minacciava di svegliarsi, quindi abbandonò
l’idea.
Si fermò a guardare il suo viso e le
invitanti labbra semi aperte che gli si presentavano
davanti.
Le sue guance erano illuminate dalla
luce della luna, come il resto del suo corpo del resto.
Envy iniziò a domandarsi perché Ed
l’avesse tradita, non riuscendo a darsi una risposta.
Envy: “e anche questa notte mi
ritrovo a guardarti dormire…
Ma che sto facendo…..? non lo so
nemmeno io.”
Sentì Ray che lo prendeva per un
braccio, stringendolo a se e mugolando nel sonno strane
frasi…
Ray:mhmhh…Envy…
Envy: “eh no! un altro sogno
erotico???”
Ray:mh…andiamo a mangiare il
sukiyaki!...(se si scrive così…è un piatto giapponese)
Envy:”si, ma che belle fantasie!
Molto spinto, una vera oscenità….tsk”
Sorrise e le poggiò un dito sul naso
dolcemente. Ray inarcò le sopracciglia e cominciò ad aprire gli
occhi.
Envy:”no…no!!! Dormi! Non
svegliarti!!! Mi ammazzerai se no!!!”
Ray aprì gli occhi strofinandoseli,
sentì il dolce tepore del corpo di Envy, ma si accorse dopo che proveniva da un
corpo.
Ray:E…Envy?
Envy:c…ciao…
Ray:c...che cosa ci facciamo stesi
per terra?
Envy:ecco…s…sei caduta dal divano
e…ho provato a rimetterti a posto, ma ti stavi per
svegliare…
Ray:ma…perché sei rimasto qui?? Non
potevi tornare in camera vedendo che non ci riuscivi?
Envy:non
volevo…
Ray arrossì molto, ma non credeva
che il motivo fosse proprio che…
Ray:e…pe…perché?
Envy:perchè mi andava di stare
qui…con te. Non faccio le cose senza una ragione!
Ray:e…e allora perché vieni in
centro con la metro di martedì…se non vai al lavoro?
Envy:per lo stesso motivo…per stare
con te!
Ray lo guardò allibita e non capiva
cosa stava succedendo…
…non distingueva se quello era un
sogno o se era la realtà. Infondo, Envy non le avrebbe mai detto una cosa del
genere.
Ray:Envy…ti senti
bene?
Envy:certo e…ti smentisco già, non
stai dormendo!
Fece lui dandole un piccolo
pizzicotto sul braccio.
Ray:ma Envy…che ti
prende??
Envy:mi prende che non avevo le
palle per dirti una cosa…detta schietta, schietta.
Ray:e…cos’è che mi dovevi
di…dire?
Envy:una cosa importante! Tel’ho
sempre tenuta nascosta. Non è complicata, ma è difficile dirlo.
Io…ti…
Non volle continuare a parole,
quindi si avvicinò rapidamente alle sue labbra, unendole alle
sue.
Non ci fu reazione nei primi
secondi, ma poi entrambi iniziarono ad esplorare nella bocca dell’altro con la
lingua, ogni singolo centimetro.
Envy percepiva il desiderio nel
bacio di Ray, anche lei provava le stesse cose, ricambiava i suoi
sentimenti.
Si accoccolarono sul divano
abbracciati.
Envy si sentiva finalmente libero,
si era confidato…
Ray invece aveva debellato la
sfortuna per sempre!
Ecco, adesso è finito pure il
quarto.
Vi giuro che il prossimo sarà
migliore!!
Questo, apparte la scena del
paperotto… non mi soddisfa molto.
Alla prossima!
Envy99
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