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Autore: ThanksHarry    25/09/2012    3 recensioni
Per dipingere ci vuole consapevolezza. Per dipingere la passione bisogna conoscerla, bisogna provarla, bisogna esserne travolti.
Un progetto da realizzare, una ragazza che ancora deve assaporare il dolce sapore del sentimento più forte della vita che è l'amore.
_Alice ed Alessandro, "Bruciando di Passione".
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
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"Tappati le orecchie, forte, più forte... lo senti quanto ti amo?"
(dal film 'Amami se hai il coraggio')

 

 

Capitolo 4

 

 

Perchè desideravo così ardentemente quel bacio?
Rimasi delusa quando le sue mani, ancora sulle mie guance, fecero scivolare un po' il mio viso in giù e le sue labbra si posarono sulla mia fronte. Mi allontanai e ripresi a guardarlo.
"Non sarebbe giusto baciarti adesso, Ali."
"Perchè no?"
"Mi sorprendi, principessa. Un attimo sei timida, impacciata, quello dopo desiderosa di me, di un mio bacio. Lo leggo nei tuoi occhi. Questo, però, non è il momento esatto. Voglio che ti calmi."
Forse aveva ragione. Ero veramente stanca ed avevo appena avuto una crisi di pianto.
Ricominciai a piangere, sentendomi improvvisamente stupida, fragile.
Non avevo mai pianto davanti a qualcuno, mi ero sempre sforzata di apparire forte davanti agli occhi della gente, ma con lui no. Con lui un sorriso era sincero, così come lo era una lacrima. Non avevo bisogno di nascondermi, con lui potevo apparire per quello che ero realmente.
"Non piangere, vieni qua."
Mi ritrovai in un secondo di nuovo fra le sue braccia. I nostri corpi erano completamente a contatto. Sentivo i battiti del suo cuore, il calora della sua pelle, le gambe incastrate con le mie. Così mi addormentai, per la prima volta nella mia vita senza sentirmi sola.


Quando il sole fece capolino da dietro alle colline torinesi, i miei occhi si aprirono: buongiorno domenica!
Alessandro ancora dormiva. Era voltato dall'altra parte, dandomi le spalle. Mi alzai sui gomiti per poterlo quardare in viso: quanto era bello. Aveva il naso perfettamente dritto e le ciglia relativamente lunghe per essere un ragazzo. Vicino all'occhio sinistro sinistro una piccola cicatrice circolare interrompeva l'andatura candida e morbida della pelle. Le labbra, carnose quanto basta, erano socchiuse. Mi soffermai su quest'ultime seguendo ogni minimo movimento di esse dato dal suo respiro. Non mi accorsi, così, che i suoi occhi si erano aperte.
"Da quanto mi stai guardando?"
Le labbra si aprirono in un sorriso e la mia attenzione si spostò sui suoi occhi. Verde, tanto verde, riflessi gialli, quasi dorati, e castano chiaro al bordo esterno dell'iride.
"Ehi! Ti dovrò far pagare i diritti d'autore se continui a guardarmi così!"
Maledizione! Scoppiammo entrambi a ridere, fino a quando il mio stomaco iniziò a brontolare.
"E' ora di colazione, principessa! I panini che ieri sera non ha consumato possono essere di suo gradimento?"
"Um...direi di sì!"
"Allora prendi!" Così dicendo m'infilò un panino al prosciutto e formaggio in bocca.
"Mi soffochi!"
"Ma no! Ti aiuto!"
Mi ritrovai formaggio ovunque, dal naso alla pancia. 
La mattina passò velocemente e, quand la fente iniziò ad entrare nel parco, ci alzammo per andare a far pranzo.
Mi portò in un piccolo ristorante fuori Torino, sul confine con la provincia di Cuneo. Il posto era delizioso.
Il lato ovest del salone era una parete interamente di vetro che si affacciava sul giardino.
Il menù di pesce per cui optammo si rivelò davvero ricco e ogni piatto era buonissimo.
Antipasto, primo, secondo e dolce. Quando arrivò il momento della torta al cioccolato che avevamo scelto, Alessandro propose un brindisi.
"A cosa?"
"Che ne dici di 'a noi'?"
"A noi?"
"Sì, a noi."
Assaporai lentamente quel bicchiere di vino bianco, mentre la mia mente viaggiava col pensiero, gonfiando le parole di Alessandro e costruendo film con quel 'noi'.
Mi agitava l'idea di formare con lui un 'noi', mi eccitava. Ma lo eravamo davvero?
"Ali? Perchè non parli più?"
"Nulla..."
"Ali?"
"M?"
"Alice!"
"Sì?"
"Dimmi, per favore. Non sopporto vedere sparire dalle tue labbra il sorriso senza sapere il perchè."
Gli importava di me?
"Ale..."
"Stai male? Alice dimmi!"
"No, non sto male, anzi! Credo di non esser mai stata così felice."
"M...Il cibo ti fà decisamente bene."
"No, no. Tu mi fai bene."
Silenzio.
"Vieni, andiamo a pagare."
Non finì nemmeno la fetta di torta ed andò alla cassa, senza aspettarmi. Lo seguii prendendo il portafoglio, ma non mi lasciò pagare.
Mentre sfrecciavamo con la moto, prima per delle stradine di campagna, poi sull'autostrada, diretti verso Torino, sentivo il suo corpo rigido.
Parcheggiò sotto casa sua e mi fece cenno di passargli il casco.
"Dobbiamo continuare il nostro disegno! O meglio, dobbiamo iniziarlo!"
"Si."
Saliva le scale veloce, quasi correndo, stando lontano da me.
Perchè era diventato improvvisamente così freddo?
Si mise a sedere sul letto, con un blocco da disegno in mano, ed iniziò a disegnare. La matita si bloccò dopo aver disegnato un albero spoglio.
"Ale? Cosa succede?"
"Nulla."
Mi avvicinai, sedendomi accanto a lui.
"Perchè sei così freddo adesso? Ho detto qualcosa che non va?"
"Hai detto che ti rendo felice."
Appariva triste, non mi guardava in faccia.
"Ma è la verità."
"Stai correndo troppo. Stiamo correndo troppo."
"Pensavo che potessimo stare bene insieme. Pensavo che tu con me ti sentissi bene."
"Ed è così! Ma..."
"Ma?"
Prese il mio viso fra le sue mani e lo avvicinò al suo, proprio come aveva fatto la sera prima.
"Mi piaci, Alice, mi piaci tanto... troppo."
Ed eccolo, finalmente, il sapore delle sue labbra. Un brivido mi percosse ed il battito del mio cuore accellerò.
Mi piaci anche tu, Alessandro, tanto. 

 

Note dell'autore:
Buonasera! Ho preso una brutta influenza e ho scritto questo capitolo in una noiosa mattinata passata dal dottore -.-'' Sono stata ispirata da una persona, una persona importante per me, che si riconoscerà in qualche gesto, in qualche particolare. Anche lui devo ringraziare, che rende la mia vita bella da morire, e tutti voi. Ringrazio chi mi segue dal primo capitolo, chi commenta ogni volta e chi, semplicemente, legge restando in silenzio. Ringrazio tutti!
Fra Alice ed Alessandro è arrivato finalmente il momento del primo bacio. Ma Alessandro sembra titubante... 

   
 
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