In My Mind
Il sole tramontò ad ovest e l’aria si fece
più fredda. Sotto gli ultimi spiragli di luce, una ragazza avvolta in un caldo
golfino bianco, riversava pensieri, angoscia e dolore in un piccolo quaderno un
po’ rovinato. Tra una parola scritta e l’altra, fissava lo splendido panorama
che le si stagliava davanti, seduta su una roccia poco distante dallo chalet
nel quale aveva passato l’estate con suo fratello e la sua migliore amica.
L' armonia che regnava il quel luogo le fece
dimenticare per qualche secondo i cattivi ricordi che negli ultimi giorni si
erano radicati nella sua mente. Non era una buona cosa, soprattutto per
l'addestramento. La paura non l'aveva aiutata, anzi aveva rallentato
notevolmente le ultime lezioni che Dora aveva cercato di impartirle. Respirò a
pieni polmoni il profumo dei pini che si lasciavano accarezzare dal vento, poi
riportò l'attenzione sul quaderno che aveva sulle gambe.
Campulung Moldovenesc, 26 Settembre
Dovrei rientrare , ma qui è cosi straordinariamente bello e tranquillo, c’è
una pace che distende i sensi. Charlie mi sta chiamando ormai da dieci minuti
buoni, la cena è in tavola. Mi vien da ridere, non l’avrei mai creduto capace
di cucinare neanche un uovo sodo e invece…e invece durante tutta l’estate ho
scoperto un altro Charlie.
Il mio tempo qui in teoria sarebbe terminato, anzi no, E’ terminato (almeno
cosi mi ha lasciato intendere Dora), ma non me la sento ancora di tornare in
Inghilterra, non mi sento pronta a iniziare di nuovo tutto da capo…non ho il
coraggio di incontrare nessuno, ne tantomeno di rivedere papà.
Fuggo da lui come una vigliacca, forse perché so che quando saremo di nuovo
l’ uno di fronte all’altra, dovrò guardare in faccia la realtà e capacitarmi
del fatto che niente sarà più come prima...
Penso a lui ogni sera prima di addormentarmi…lo immagino solo, che gira
dentro casa senza trovare niente da fare, senza trovare nessuno a cui
aggrapparsi…L’ultima volta che l’ho visto, dormiva sulla poltrona davanti al
caminetto e stringeva tra le mani i ferri con cui la mamma faceva i nostri
maglioni. Ho preso un pile e l’ho coperto, poi mi sono seduta ai piedi della
poltrona e ho iniziato a piangere. Ho pianto cosi tanto…quella sera, piansi
fino alla fine delle mie lacrime.
G.
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I giorni erano passati uno dopo l'altro senza
lasciarle un attimo per pensare un pò a se stessa. Quella sera però, dopo
l'ennesimo litigio con Percy, si era ripromessa di prendere in mano il suo
diario e riversare sui quei fogli tutto l'odio che provava per quella sottospecie
d' uomo. Dopo una doccia veloce, si era infilata il pigiama e aveva raggiunto
il piccolo tavolo sul quale erano gettati in modo disordinato fogli e libri di
magia.
La luce soffusa della candela illuminava il profilo
della ragazza seduta di fronte alla finestra. Muoveva le mani in modo scattoso
e frenetico, il che lasciava trasparire un profondo nervosismo. Si era già
macchiata due volte le mani tentando di aprire la boccetta che conteneva
l'inchiostro, eppure non mollava, sembrava fosse una questione di principio.
Lei contro l'inchiostro...chi l'avrebbe avuta vinta?
Campulung Moldovenesc, 29 Settembre
Niente da fare, le cose non potrebbero andare peggio di così. Percy si è
autoinvitato a cena stasera, ce lo siamo ritrovati davanti senza che avesse
avuto il benchè minimo invito! Dico solo che la mia serata si è conclusa con
una predica, prima se ne frega della famiglia e poi viene a fare la predica...a
me!! Appena ne ha avuto l'occasione ha rinnegato la sua famiglia e si permette
di rinfacciarmi il fatto che sono mesi che non mi faccio viva con papà?!? Ora,
io so di non avere la coscienza pulita, ma la sua fa veramente schifo! Quando
ha rischiato di morire non si è degnato nemmeno di venire in ospedale a
trovarlo!! Lo avrei preso a sberle, non so cosa mi ha fermato dal farlo...forse
vedere Charlie che voleva, esattamente quanto me, che uscisse il più
velocemente possibile da quella casa. Che cose strane che succedono
ultimamente... Comunque lo so, non posso odiare cosi mio fratello, non è
naturale. Ma io sono anche un essere umano e come tale non accetto che un
cretino qualsiasi, sia pure mio fratello, si comporti in un modo
cosi...cosi...cavolo non trovo la parola esatta....SPREGEVOLE, ecco la parola
giusta.
Il motivo per cui è venuto alla fine non ce l'ha neanche detto, abbiamo
dedotto che fosse li per chiedere un favore a Charlie, ma quando ci ha visto
cosi scontrosi è uscito il suo lato peggiore...anche se non credo che ne abbia
uno migliore...
Sono nervosa...troppo...dovrei cercare di calmarmi...ho anche molto sonno e
la candela ormai sembra una pallina...se vado a dormire faccio un favore anche
al mio povero cervello. Sono esausta...chiudo qui la descrizione di una serata
orribile e spero che domani le cose vadano meglio.
'Notte,
G.