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Autore: Thisastro    26/09/2012    1 recensioni
- Aspetta, cosa fai!... .-
- Sssh, ferma. Non muoverti. Sto cercando di metterti del ghiaccio.-
spostò leggermente indietro la gamba in un gemito.
- Ah, è freddo.- lui sorrise, ma lei gli diede un colpo sul braccio.
- Aiha.- disse continuando a sorridere.
- Perché fai tutto questo... .- i loro occhi si incontrarono.
- Non lo so... hai ragione, forse non dovrei.- si alzò ma lo tirò subito dal braccio, non poteva lasciarselo sfuggire.
Ci fu un incontro di labbra, breve ed intenso.
- Sai, forse tutto questo è sbagliato... .- disse lui, mentre spegneva la luce del comodino.
- Completamente sbagliato... .- rispose Nancy, una volta che ebbe quei capelli biondi e quelli occhi cangianti sopra di lei.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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L’anno scolastico finì e ci furono le vacanze estive… Bradley aveva vinto un paio di competizioni importanti ed erano finite sul telegiornale delle semi-interviste. Sorrideva per la vittoria ma il suo sguardo era vuoto e triste. Nancy non si era fatta mancare la vista di quei servizi alla tv e si accorse anche lei della sua tristezza… In cuor suo l’aveva già perdonato, ma non aveva comunque compiuto un bel gesto quindi era ancora restia a tornare con lui.
- Bradley ormai sei un vero e proprio campione, neanche l’estate ti ha fermato ed hai vinto due competizioni davvero molto importanti, hai detto che ti senti appagato e pensi di aver raggiunto dei traguardi importanti, e adesso? Le tue vacanze come le passerai dato che hai scatenato una rivoluzione tra tutte le ragazze che impazziscono per te?.- un tenero e dolce sorriso, mentre l’acqua che si era buttato addosso, gli disegnava delle perfette forme sul suo corpo possente.
- Io... non lo so... forse continuerò a darci sotto con l’allenamento.- la giornalista sembrò stupita.
- Ma come! Un bel ragazzone come te passa l’estate chiuso in una palestra?.- continuò a sorridere imbarazzato.
- Ebbene sì, prima il dovere... .-
premette stop e l’osservò a lungo. Si era registrata tutte quelle interviste e le guardava di continuo.
Alcuni studenti erano rimasti al college, altri erano andati via per le vacanze. Eoin e Tom rimasero per la box e anche Colin poiché ormai erano molto amici. Di conseguenza anche Nancy rimase, scroccando passaggi in spiaggia dai ragazzi. Andavano verso tarda sera, con la chitarra a cantare tipiche canzoni da vacanza intorno al fuoco, e a farsi il bagno col sole calante… .
 
Una sera, era particolarmente fredda ma stellata. Stavano tornando dalla spiaggia quando Nancy disse di dover fare una cosa, ed abbandonò lì il suo gruppo... .
Prese la macchina e guidò fino allo chalet di Bradley. Con una notte così bella  ma così fredda, secondo lei, non poteva essere che lì… .
Scese dalla macchina ma il freddo era così forte da penetrarle nelle ossa e farla tremare come foglie al vento… .
Forse aveva la febbre, e si andava indebolendo sempre più. Camminava contro il vento per riuscire ad arrivare da lui, ma cedette proprio sugli scalini della casa. Il campione di box, che da dentro aveva sentito un rumore, andò ad aprire e la trovò lì. La portò subito dentro e se ne prese cura. Tra le sue braccia le bagnava la fronte e le accarezzava le guance... .
Avrebbe voluto tenerla lì con lui… ma forse doveva portarla a casa... .
Quando si alzò, si rese conto che il punto dove l’aveva soccorsa, era proprio dove lo fecero la loro prima volta, così si riempì di ricordi, di pensieri... . I loro corpi stanchi sul pavimento, l’atmosfera di quel giorno, la sua risata tra un bacio e l’altro, lei in presa all’amore folle che provava per lui... . La caricò in macchina e la portò nella sua stanza usando le chiavi che aveva in tasca. L’appoggiò sul letto e le accarezzava le guance, quando il telefono vibrò sul comodino. Lo prese in mano... messaggio.
‘ buonanotte bella <3’ da Tom.
- Pezzo di merda!.- strinse forte tra le mani il cellulare e lesse gli altri messaggi.
 
‘ quanto sei bella’
‘ mi spiace per quello che stai passando, se vuoi ci sono’
‘ ci vediamo oggi allora’
 
Ma quello che gli fece saltare i nervi
 
‘ Bradley è solo un coglione, non preoccuparti, ci sono io adesso’
 
Non gli importava dell’insulto, ma che qualcuno potesse prendere il suo posto. Chiuse la casella dei messaggi, e lo sfondo del telefono era una loro foto. Loro che si baciavano e lui sulla guancia aveva scritto col cioccolato ‘LEI’ mentre Nancy ‘LUI’… sorrise e la guardò… lo amava ancora grazie a Dio… . Poi vide una cartella ‘ i miei giorni migliori ‘, l’aprì felice di vedere le loro foto, ed invece c’erano Colin, Eoin e Tom. I primi due sempre un po’ distaccati, nonostante Eoin, comunque, la prendeva spesso in braccio. Poi Tom, sempre con lei nelle foto, sempre a tirarle le guance e a giocare con lei. Preso dall’ira, uscì dalla stanza facendo sbattere la porta, e Nancy aprì leggermente gli occhi ma rimase nel letto… .
Spalancò la porta e tutti sorrisero nel vederlo di nuovo, ma andò spedito verso Tom. Gli tirò un pugno in faccia e lo fissò duramente negli occhi.
- Che speri di fare, eh? Lei è mia!!.- Tom si alzò e cominciarono a discutere e a spingersi urlandosi contro.
- Fai tanto lo spavaldo ma non hai le palle!. Non sei un vero uomo!.- continuarono a strattonarsi e ad alzare il tono della voce.
- È inutile che ti incazzi, è così!. L’hai tradita e te ne sei andato verso il successo, lasciandola qui a soffrire per te. Hai visto le foto? Bravo molto bene, hai fatto male!. Era serena ma poi? Il resto della giornata stava una merda e la colpa, è solo la tua!.- stava per andargli contro brutalmente ma Eoin lo fermò.
- Basta Brad!.- Colin andò da Tom
- Smettiamola subito!.-
- Per me va bene se ci battiamo, la mia vita è in pericolo solo se picchia come tratta a merda le persone.- Bradley si tolse dalla stretta di Eoin e gli andò incontro.
- Sai cosa? C’è una fiera medievale tra un paio di giorni. Va ad iscriverti, ci batteremo lì. Davanti a tutti.-
Detto ciò uscì dalla stanza e si avviò alla macchina per andarsene... .
 
Il mattino seguente, Nancy bussò a quella porta, e le raccontarono tutto.
- È stato qui? Davvero??... non l’ho neanche visto… .- Eoin l’abbracciò.
- Era parecchio incazzato con Tom perché pensa che ti faccia il filo e... Si sfideranno al torneo medievale... .- guardò Tom rimanendo comunque abbracciata ad Eoin.
- Cosa?... ma perché!. Siete sempre stati come fratelli e adesso litigate? NO!, non voglio che accada! Devo parlare con lui.- ma Tom la fermò.
- Tra uomini e donne le cose si risolvono diversamente. Brad sta sbagliando e vedrai che capirà e torneremo più amici di prima, tranquilla.- le sorrise dolcemente e lei, fece altrettanto.
 
Andarono ad iscriversi e Tom ed Eoin avrebbero preso parte ai combattimenti, Colin era troppo fragilino per certe cose... .
Erano rimasti posti solo come cavalieri, e a Tom toccò il ruolo di Percifal e ad Eoin, Galvano, eroi delle leggende arturiane, valorosi combattenti della tavola rotonda.
Fu data loro dell’attrezzatura idonea e passarono il resto del giorno ad allenarsi per combattere. A Colin, saggio e nerd com’era, spettò il ruolo di Merlino, mentre Nancy, una normale dama di corte... .
 
Il giorno dopo, entrarono in questa enorme fiera, e c’erano botteghe d’epoca, vestiti d’epoca e tutto ciò che riguardasse l’epoca medievale. Tutti i combattenti furono rinchiusi in un’area, e gli spettatori osservavano attenti.
Quando fu dato il via, ognuno si scelse un avversario e cominciarono a battersi. Era difficile distinguerli, avevano tutti la stessa armatura e l’elmo. Portavano sulla schiena un numero, e solo quando qualcuno andava a terra, ne svelavano l’identità.
Ad un certo punto, un cavaliere cadde in terra brutalmente, non riuscendo più ad alzarsi e sanguinando parecchio... .
Arrivarono i soccorsi e lo portarono via.
- È stato messo al tappeto anche il numero 14… Re Artù da Sir. Percifal in persona.- Tom si tolse l’elmo e Nancy si alzò in piedi scuotendo la testa, pregando che non avesse battuto il suo campione... ma Tom annuì. Scese velocemente la scalinata e si diressero verso l’ospedale. Arrivarono davanti alla sala dove l’avevano portato, ma non si poteva entrare. Piena di lacrime, Nancy cominciò a tirare diversi pugni sul petto di Tom.
- Perché!! Tu lo sapevi! Sapevi che era lui!! Perché gli hai fatto del male Tom perché!!.- le prese i polsi e la tirò a sé abbracciandola forte e dandole un bacio sulla fronte nel tentativo di calmarla... .
Il medico uscì dalla sala e guardò per prima quella piccola ragazza impaurita e fragile... .
- Sei tu Nancy, tesoro?.- disse l’anziano dottore e lei annuì tirando su col naso.
- Ha chiesto espressamente di te, ti ha sentito urlare da dentro la sala... puoi entrare... vai forza! Nessuno vi disturberà!.- entrò esitando più volte. Si chiuse la porta alle spalle e da fuori il dottore la sigillò inserendo la chiave. Si voltò di scatto preoccupata ed il suo eroe, alzò la schiena sulla parte rialzata del letto, con un breve urlo di dolore. Gli corse incontro sedendosi sopra di lui ed accarezzandogli la guancia, tremando e lasciando trasparire il suo dolore attraverso le lacrime.
- Ssssh ssssh va tutto bene ci sono io qui, va tutto bene.- erano completamente al buio, ma non c’era bisogno della luce per rendersi conto delle condizioni della sua costola destra, bastò toccarla. E lei lo fece. Mentre lo rassicurava, scoppiò di nuovo a piangere abbracciandolo forte. Singhiozzava e lo stringeva forte. Lui ricambiava la stretta tenendo saldi saldi tra le sue mani i suoi capelli sorridendo.
- Hey... basta... dai su smettila Nenny.- si fermò all'istante e lo guardò negli occhi.
- Non l'ho dimenticato eh...! Ti ho chiamato Nenny per così tanto tempo... .- l'abbracciò di nuovo, più forte... .
- Mi sei mancata da morire piccola... Perdona un povero stronzo... ma senza di te... non sono più niente. .- lo guardò... . Lo guardò a lungo. Sorrisero e si baciarono. La tenne stretta su di lui, strettissima. Si stese al suo fianco e si sdraiò leggermente sopra di lei, solo col fianco ancora funzionante.
 
Lo fecero... Sì... lo fecero. Si erano negati troppo a lungo... erano in astinenza dalla loro rispettiva pelle, dai loro rispettivi baci. Gli mancava stringerle i fianchi e sentirla andare in delirio, sapendo di esserne la causa, sfiorarle tutte le sue curve, amarla per un'abbondante mezz'ora. Le mancava accarezzare le sue possenti spalle e graffiare il suo petto ogni qual volta impazziva più del solito. Le loro labbra che si staccavano per pochi secondi, ma che subito si cercavano nuovamente, più forte, più violentemente, con estrema voglia ed estremo amore.
Questa volta fu più speciale, anche più della prima... questa volta era la volta del perdono, questa volta era per sempre.
 
Una volta smesso, si ritrovarono nuovamente l’uno affianco all’altra. Brad stava per parlare ma lo precedette.
- Niente domande su compiti di algebra inesistenti, ti ricordo che è estate… .- sorrise e scosse la testa… . Poi si mise su di un fianco e si guardarono negli occhi.
- Vuoi sposarmi?.- un colpo al cuore. Ma come! Avevano appena chiarito!.
- Ma… abbiamo appena risolto... è un po’ assurda come richiesta... .- abbassò la testa sorridendo e la guardò di nuovo.
- Mi ucciderai… o se mi va bene…mi romperai l’altra costola… .- lo guardò leggermente preoccupata e, dopo essersi morso a lungo il labbro per prendere tempo, le rispose:
- Perché stavolta non ho usato il preservativo, e mentirei se ti dicessi che non l’ho fatto apposta... .-
 
 
 
- Fine –
 
Se vi è piaciuta, potrei scrivere il continuo… fatemi sapere ((: <3 
   
 
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