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Autore: Betty97    26/09/2012    8 recensioni
E se Kurt e Blaine non si fossero mai conosciuti?
E se si ritrovassero entrambi alla NYADA, ognuno con la propria vita, il proprio ragazzo e i propri problemi?
E se ci fossero anche Thad e Sebastian? E Nick e Jeff?
Cosa succederebbe?
Dalla storia:
- “preferisci davvero rimanere a lavorare in uno squallido bar con John che ti segue ovunque tu vada come un cagnolino?”
“John è il mio ragazzo Rachel” sospirò lui
“è?” chiese lei “era”
“no” la corresse Kurt “E’. Non ci siamo lasciati”
“cavolo Kurt!” sbottò la ragazza “perché non lo lasci?”
“perché lui mi piace” rispose lui.
Rachel alzò gli occhi al cielo ma non disse niente “comunque non sei più contento di essere qui?” chiese dopo un po’
“certo” le rispose lui “ma-“
“ma niente Kurt” lo interruppe l’amica “guarda quanta folla, quanta voglia di vivere, quanti negozi, ammira New York in tutto il suo splendore”
Il ragazzo alzò lo sguardo verso i grattacieli che sembravano infinitamente alti
“Non ti piace tutto questo Kurt?” chiese Rachel
“Lo amo” ammise lui sorridente-
Non sapevo se scrivere una Klaine, una Thadastian o una Niff.
Quindi ecco una long-fic Klaine/ Thadastian con accenni Niff.
Spero vi piaccia :)
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Rachel Berry, Sebastian Smythe, Thad Harwood | Coppie: Blaine/Kurt, Blaine/Sebastian, Nick/Jeff, Sebastian/Thad
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Un suono assordante. Poi un altro e un altro ancora.
Fu questo il segnale di partenza, il motore si accese e poi il treno cominciò lentamente a muoversi.
Kurt poggiò sistemò i suoi bagagli e si sedette sorridente.
Salutò un’ultima volta suo padre che lo aveva accompagnato fino alla stazione, lo salutò con un cenno della mano finché non scomparve dalla sua vista.
Allora chiuse gli occhi per rilassarsi, per non pensare che aveva appena abbandonato la sua famiglia, i suoi amici e il suo ragazzo,  ma per pensare al futuro, al fatto che si sarebbe trasferito, che sarebbe andato finalmente alla NYADA, stava per vivere nuove esperienze, per conoscere nuove persone, per-
La vibrazione del cellulare interruppe i suoi pensieri.
 
(08:30)
Rachel: Allora? Sei partito?
 
(08:32)
Kurt: il treno è partito ora
 
(08:34)
Rachel: ti aspetto
 
(08:36)
Kurt: non vedo l’ora
 
 
Dopo aver inviato l’ultimo messaggio spense il cellulare, non voleva avere altre distrazioni, voleva solo avere un po’ di tranquillità per pensare.
Si addormentò senza rendersene conto, fu una signora ad avvertirlo che stavano per arrivare e che era meglio se si preparava, Kurt aprì gli occhi di scatto e appena il treno si fermò scese il più veloce possibile, attraversò tutta la stazione di corsa, finché non arrivò alla porta di uscita.
Prese un profondo respiro, si fece coraggio, e uscì.
Appena uscì alla luce del sole rimase a bocca aperta per la grandezza e la bellezza di quella città che lo stupiva ogni volta.
Bene popolo di New York pensò soddisfatto Preparati, perchè è arrivato Kurt Hummel.
 
 
 
                                                              ****
 
 
“E domani andremo a fare shopping in centro!” esclamò Rachel raggiante “poi andremo a mangiare in quel ristorante che mi piace tanto e la sera-“
“Rachel” la interruppe Kurt “stai calma, prendi un respiro profondo e calmati”
L’amica scoppiò a ridere per poi chiedere “insomma, tu non sei eccitato? Quando sono arrivata io qui la prima volta non riuscivo a non saltellare come una pazza e ora sembro più contenta io di te”
“Sono felicissimo” disse lui “ma ho paura” ammise
“paura?” chiese la ragazza perplessa “e di che?”
“D-di tutto questo” spiegò lui indicando la città che li circondava “l’anno scorso la NYADA ti ha uccisa, quando ci sentiamo su skype faticavi a raccontarmi tutto per la stanchezza e le lacrime”
“si è vero, è stato tosta, ma ne varrà la pena”
“lo so, per questo ho rifatto l’audizione, ma non sono sicuro di riuscirci”
“non sei sicuro di riuscirci?!” esclamò l’amica “Kurt Hummel non c’è alcuna possibilità che tu non riesca ad affrontare un anno alla NYADA” continuò con un tono di voce alta “tu hai talento Kurt, il mondo deve ancora capirlo, ma noi glielo dimostreremo”
“si lo so” sospirò lui “ma io vengo dall’Ohio, non sono abituato a una città grande quanto New York”
“E tutta questa insicurezza da dove nasce?” chiese lei sbalordita “preferisci davvero rimanere a lavorare in uno squallido bar con John che ti segue ovunque tu vada come un cagnolino?”
“John è il mio ragazzo Rachel” sospirò lui
“è?” chiese lei “era”
“no” la corresse Kurt “E’. Non ci siamo lasciati”
“cavolo Kurt!” sbottò la ragazza “perché non lo lasci?”
“perché lui mi piace” rispose lui.
Rachel alzò gli occhi al cielo ma non disse niente “comunque non sei più contento di essere qui?” chiese dopo un po’
“certo” le rispose lui “ma-“
“ma niente Kurt” lo interruppe l’amica “guarda quanta folla, quanta voglia di vivere, quanti negozi, ammira New York in tutto il suo splendore”
Il ragazzo alzò lo sguardo verso i grattacieli che sembravano infinitamente alti
“Non ti piace tutto questo Kurt?” chiese Rachel
“Lo amo” ammise lui sorridente
 
 
                                                 
                                                                  ****
 
“Ecco qui” disse Rachel“questo è l’ingresso, là giù c’è la segreteria la vedi?” gli chiese indicando un punto poco più avanti
“si” rispose lui agitato
“bene, che aspetti?”
“a fare cosa?”
“come a fare cosa?!” sbottò lei “ad andare a chiedere le chiavi della tua stanza”
“ah già, la stanza” disse lui
“su” lo incitò l’amica, per poi dargli una piccola spinta e condurlo fino alla segreteria.
La signora che stava dietro al bancone era giovane e sorrideva ai due ragazzi “salve” li salutò
“salve” rispose Rachel pimpante, per poi essere seguita da un “salve” sussurrato da Kurt
“posso esservi di aiuto?”
“si” rispose Rachel dato che l’amico continuava a non dire niente “il mio amico qui è nuovo e vorrebbe sapere qual è la sua stanza”
La donna annuì comprensiva, poi si rivolse a Kurt e gli chiese “nome?”
Il ragazzo riuscì a rispondere nonostante l’agitazione e l’ansia “Kurt Hummel”
“Hummel..” disse la signorina digitando il nome sul computer “eccoti qui” esclamò dopo un po’ “stanza 365, questa è la chiave” aggiunse poi porgendola a Kurt che la prese con la mano tremante
“grazie e arrivederci” disse lui sorridendo
“arrivederci” rispose lei “e ben venuto” aggiunse
“Grazie” ripeté di nuovo il ragazzo per poi voltarsi e seguire Rachel che camminava saltellando
“i dormitori dei ragazzi sono da quella parte” gli disse lei “noi ragazze non possiamo salire e anche se se ne fregano sempre tutti non vorrei che iniziassi il tuo anno già preso di mira”
Il ragazzo sorrise e disse “no, meglio di no in effetti” poi chiese curioso “con quanti ragazzi divederò la stanza?”
“non lo so” rispose lei “io la divido con due ragazze ma possono essere stanze anche da quattro o da due, ora vai”
Lui annuì e si diresse verso le scale per raggiungere la sua stanza.
Si dovette fare ben quattro piani a piedi con le valige e la porta della sua camera gli pareva un miraggio, e quando finalmente arrivò e vide l’insegna davanti ai suoi occhi gli sembrò un sogno.
 
Stanza 365
Chandler Kiel
Kurt Hummel
Thad Harwood
 
Il piccolo cartello attaccato alla porta era dorato e tondeggiante.
Allora siamo in tre pensò il soprano fra se e se Thad Harwood e Chandler Kiel aggiunse poi chissà come saranno.
A quel punto prese le chiavi che si era messo in tasca, le infilò nella toppa e girò la chiave. La porta si aprì di scatto e Kurt rimase sorpreso da quanto la stanza assomigliasse a quella della che si era sempre immaginato.
C’erano tre scrivanie e due letti, di cui uno a castello. Quello singolo era già stato occupato da uno dei suoi due compagni che era probabilmente già arrivato.
Kurt poggiò le sue cose sulla scrivania vuota e pensò che avrebbe poi fatto scegliere all’altro se preferiva dormire sotto o sopra, non aprì nemmeno le valige ma uscì di corsa per tornare all’ingresso dove Rachel lo stava ancora aspettando.
Le scale in discesa furono decisamente molto più piacevoli che in salita ma comunque abbastanza stancati, appena arrivò al piano terra corse verso l’amica e le saltò addosso da dietro la schiena, notando solo troppo tardi che non era da sola.
“Ehy” esclamò l’amica ridendo “così mi fai prendere un colpo!”
“era quello il mio scopo Berry” le rispose lui sorridendo
“lei è Charlotte “ aggiunse Rachel indicando la ragazza che le stava accanto
“ciao” disse quest’ultima
“ciao” rispose il ragazzo “Kurt Hummel” aggiunse poi porgendo la sua mano, la ragazza ricambiò la stretta dicendo “Charlotte Vollmer”.
Charlotte era abbastanza alta e bionda scura, aveva dei bellissimi occhi azzurri e un sorriso che le illuminava il volto. Kurt non poté fare a meno di pensare che era veramente bellissima.
“è la mia compagna di stanza” disse Rachel “una delle due”
“com’è dormire ogni santissima notte con Rachel?” chiese lui scherzando “estenuante suppongo”
La ragazza scoppiò a ridere e rispose con aria melodrammatica “un incubo”
Kurt scoppiò a ridere e le diede una piccola pacca sulla spalla “mi sembri una ragazza sveglia, mi piaci”
Lei stava per rispondere qualcosa ma Rachel la interruppe ancor prima che potesse iniziare dando un piccolo spintone a entrambi “vi siete già alleati contro di me” disse offesa “vi odio”
“Oh che gran dolore” esclamò Kurt portandosi una mano al cuore “come potremo mai rimediare?”
“Non potrete rimediare” rispose lei con sguardo deciso
“a no?” chiese Charlotte “nemmeno con un bellissimo pranzo nel ristorantino che ti piace tanto?”
“Ecco, ora ti odio ancora di più” esclamò Rachel
“lo prendo come un si” rispose la bionda sorridente
“d’accordo” sospirò lei “Kurt ti portiamo in un posto buonissimo”
“ok” rispose lui alzando le spalle
“chiamiamo Marié?” chiese Charlotte prendendo il cellulare in mano
“si certo” rispose la ragazza “è la mia terza compagnia di stanza” disse poi a mo di spiegazione allo sguardo interrogativo di Kurt.
Charlotte parlottò per un po’ al telefono, spiegando all’amica più e più volte dove stavano andando, alzando sempre di più il tono di voce, dato che quest’ultima non sentiva niente.
Dopo un tempo che sia a Kurt che a Rachel sembrò interminabile, la ragazza salutò e poi attaccò.
 “ci raggiunge là” disse la ragazza appena finì di parlare “porta suo cugino e il suo ragazzo, di suo cugino intendo”
“il suo ragazzo?” chiese Kurt sbalordito
“si ragazzo” confermò l’altra “hai qualcosa contro i gay?” chiese poi con un cipiglio di disapprovazione
“no assolutamente no” disse lui “io stesso sono gay”
“ah ecco!” esclamò lei “allora non mi sbagliavo!”
Kurt dopo un primo impatto scoppiò a ridere e buttò la testa all’indietro “no non ti sbagliavi, mi devo ancora abituare ad essere accettato”
“Bè” gli disse lei “abituati perché qui noi non disprezziamo nessuno” aggiunse sorridente
“mi fa strano sentirmelo dire ma sono contento”
“sei fidanzato?” gli chiese Charlotte curiosa “scusa se sono invadente ma la curiosità è una delle mie caratteristiche” poi però aggiunse in fretta “ovviamente non sei costretto a dirmelo, anzi non devi assolutamente, scusami tanto se te l’ho chies-“
“si” la interruppe lui sorridente
“si…si sei fidanzato?” chiese lei
Kurt scoppiò a ridere prima di dire “si sono fidanzato”
“ooohh” esclamò la ragazza raggiante “con chi?”
“Con...” iniziò Kurt
“un coglione” completò Rachel al posto suo
“Rachel!” esclamò lui “John non è un coglione!”
“eddai Kurt! Lui nemmeno ti piace” sbottò lei
“si che mi piace” obbiettò il ragazzo con un tono leggermente più acuto del solito “altrimenti non ci starei insieme”
“infatti dovresti lasciarlo” gli disse lei “ma qui a New York ce ne sono di fighi gay che ti apriranno certamente gli occhi”
“i miei occhi sono apertissimi Rachel e-“
“ok ok” li interruppe Charlotte “che ne dite di cambiare argomento e di dirigerci verso il ristorante?”
“Ottima idea!” esclamò Kurt felice e sollevato
“ne riparleremo Hummel” borbottò l’amica a voce bassa.
Per arrivare in questo posto, che Rachel non aveva esitato a definire all’incirca un miliardo di volte buonissimo, dovettero attraversare Central Park e Kurt danzava anziché camminare, cantando canzoncine per bambini o di musical famosi.
Arrivarono all’incirca dopo venti minuti di camminata
“dovremo farci tutta questa strada anche al ritorno” lo informò Charlotte sorridente
“almeno bruceremo quello che mangeremo” rispose lui con un’alzata di spalle
L’amica lo guardò inizialmente stupita poi scoppiò a ridere e gli rivolse uno dei sorrisi più sinceri che Kurt avesse mai visto.
“eccoci arrivati!” esclamò Rachel a un certo punto
“è questo?” chiese il ragazzo indicando un piccolo edificio
“si” rispose la ragazza, per poi trascinarlo dentro e sedersi ad un tavolo per sei
“siamo solo in tre” fece notare Kurt alzando il sopracciglio
“vengono anche Marié e i due gay, ricordi?” chiese Rachel
“Marié e i due gay..ma che stai dicend- ah-“ disse poi ricordandosi della chiamata di poco prima “giusto”
Ordinarono da bere e da mangiare, il posto era affollato e la musica era a massimo volume.
“eccoli!” esclamarono le ragazze in coro dopo un po’
Kurt si voltò per vedere una ragazza e due ragazzi che si avvicinavano al loro tavolo, nella penombra del locale non si riusciva a vedere bene le figure.
La ragazza fu la prima ad arrivare al tavolo e quindi anche la prima a presentarsi “piacere io sono Marié” disse porgendo la mano a Kurt “ divido la stanza con queste due cretine”
Lui scoppiò a ridere poi disse “Kurt Hummel”
“Lui è mio cugino” disse poi indicando il ragazzo dietro di lei “ ‘Bas o Seb, come preferisci te”
“Sebastian” si presentò il ragazzo sorridendo sia alle ragazze che a Kurt “Sebastian Smythe”
“e lui è un altro coglione” aggiunse la ragazza sorridendo e guardando verso il ragazzo che stava vicino a Sebastian
“Piacere Kurt Hummel” disse il ragazzo allungando la mano.
L’altro ricambiò subito la stretta “Blaine Anderson, piacere mio.”
                                                                 
 
 
 
Ciao gente! Che cosa ci faccio io qua quando ho già un'altra storia in corso? Non ne ho la più pallida idea. Ma state tranquilli che non abbandonerò nessuna delle due!
Allora, questo capitolo fa seriamente CAGARE. Lo so, ma VI PROMETTO che dal prossimo in poi saranno meglio. 
L'ho scritto di notte e non l'ho nemmeno riletto più di due volte D: E oggi nemmeno una. 
Insomma, un disastro, ma fidatevi di me!
Alloooora, nel caso non abbiate letto le coppie e i personaggi vi ridico qui che questa è principalmente una Klaine, ma ci sarà tantissima Thadastian (io li amo) e anche i Niff saranno presenti. 
Poi inserirò anche un pò di Finchel. 
Spero che inizierete a seguire questa ff, mi fareste molto piacere, e poi vi prego RECENSITE. 
Almeno nel primo capitolo per darmi una piccola spintina per continuare. 
Ieri ho visto GLEE! Che ve ne è parsa della puntata? 
Spero di sentirvi, alla prossima 
-B
  
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