Etichette, prese in giro e
visite inattese
« E adesso che faccio? Che faccio? Che faccio? »
« Prima di tutto ti calmi, socio! Che quando fai così sembri
proprio tuo zio! »
Paperino
si bloccò:« Perché? Cosa c’entra Zio Paperone? »
Uno
ridacchiò:« Stai girando in tondo esattamente come lui
quando gli va male un affare! Fra un po’ scaverai un fossato e ti ricordo che
sei in una camera d’albergo, non so se hai i soldi per pagare un pavimento
nuovo! »
Il
papero arrossì:« Ops…
maledetto DNA! »
Uno sorrise:« Ti preoccupi solo perché ti ha visto quel tuo
amico? Non è mica la prima volta che parenti o amici ti incontrano
nei panni di Pikappa e nessuno ti ha mai riconosciuto, no? »
« Gli altri non hanno la testardaggine e l’intuito di Topolino!
»
« Hai un’alta considerazione di lui… in effetti leggendo le
notizie che lo riguardano non posso darti tutti i torti, però… »
Paperino
sospirò:« Credimi, se si concentra su un caso non
molla fino a quando non ha scoperto tutta, e dico proprio tutta la verità! Posso solo sperare che abbia altro fra le mani di
più interessante di un eroe mascherato … »
La
stampante finì di stampare l’ultimo foglio. Topolino lo prese e lo mise con gli
altri in una nuova cartellina con un adesivo nuovo di
zecca appiccicato sopra riportante il nome Pikappa.
La cartellina era a fianco di quella su John
Sharkfish .
Due
cose altrettanto interessanti da approfondire, ed entrambe senza che nessuno
glielo avesse esplicitamente chiesto…
Sono
due casi separati, eppure…
Sarà
solo una coincidenza il fatto di aver incontrato
questo paladino mascherato proprio vicino alla casa di Sharkfish?
Forse sì, forse no…
Eppure
un motivo deve pur averlo per essere venuto fin qui da
Paperopoli! Credo che anche lì abbia abbastanza da
fare senza cacciarsi in nuovi guai qui ad Anderville!
Già,
il nuovo amico in maschera proveniva proprio da Paperopoli,
ne aveva avuta la conferma. E allora perché negare? E perché quelle piccole
esitazioni nella presentazione? Quale motivo aveva per essere nervoso con lui?
Non era certo un criminale, anzi, dava una mano alla polizia proprio come
faceva lui a Topolinia!
Altra
cosa che gli dava da pensare: su internet aveva trovato parecchi servizi su di
lui da parte di una rete televisiva locale, tale 00 Channel. Curioso come i commenti sui suoi interventi
cambiassero tanto a seconda del giornalista! Entusiastici quelli della signorina Lyla Lay,
denigratori quelli di un certo Angus Fangus.
Non
appena aveva visto il volto del kiwi, Topolino aveva avuto un moto di
repulsione. In passato aveva fatto anche il giornalista e sapeva che se le
notizie cambiavano così tanto da un’edizione all’altra
era perché qualcuno le manovrava. E ad intuito avrebbe
scommesso l’ufficio che si trattava proprio del signor Fangus!
Osservò
ancora la fotografia dell’eroe mascherato.
Eppure
c’è un qualcosa di tremendamente familiare in lui… se solo riuscissi ad isolarlo dal contesto…
Sospirando,
il detective posò la foto nella cartellina, rimise tutto il materiale nello schedario
perfettamente ordinato in ordine alfabetico e uscì. Aveva rimandato anche
troppo quel caffè da Little Caesar.
« Posso rassicurarti almeno su una cosa, socio? »
« Quale? »
« Il tuo amico ha continuato a cercarti in rete solo ed
esclusivamente come Pikappa, e non ha ancora trovato pagine che parlino di te
come Paperinik… o ancora peggio, come Paperino! »
Il
volto del papero assunse un colorito rossastro.
« Lo stai spiando? »
« Controllo solo le sue ricerche… »
« Bè, qualunque cosa tu stia facendo, piantala subito! È un mio
amico, non voglio interferire nella sua privacy! »
« Neanche se c’è in ballo la tua identità segreta? »
Paperino
non rispose e uscì a farsi un giro sbattendo la porta.
« Biologici… troppo contradditori per i miei gusti! »
Paperino
si ritrovò a passeggiare per le strade un po’ sconosciute di quella metropoli.
Un pochino gli ricordava Paperopoli centro nell’ora
di punta. Un pochino. Forse era come sarebbe potuta diventare la sua città
senza l’intervento dell’eroe mascherato.
Paperino
ridacchiò. No, se non fosse intervenuto Paperopoli
sarebbe stata piena di gente con allegre acconciature azzurrine…
Si
avvicinò alla porta di un bar. Il nome del locale lo incuriosiva. Sbirciò
all’interno dalla vetrina, ma si ritrasse quasi subito con il batticuore.
« Per tutti gli evroniani dell’universo, ma è una persecuzione!
»
Scappò
a gambe levate verso l’albergo prima di combinare altri guai.
« La mia solita sfortuna… speriamo solo che non abbia notato
troppo la mia blusa… »
Eh?
Little
Caesar lo guardò perplesso:« Cosa
c’è, Topolino? »
« Niente, per un attimo mi sono sentito osservato… »
Il
detective aveva intravvisto con la coda dell’occhio qualcosa di blu non ben
definito allontanarsi velocemente dalla vetrina del bar. Sperò solo non si trattasse
di uno scagnozzo di Sharkfish.
Ray
ridacchiò:« Cos’è, ti fischiano le orecchie? Qualcuno
ti pensa? »
Topolino
si voltò verso il suo caffè visibilmente irritato:« No, grrrazie, va
tutto benissimo! »
Dash diede una gomitata all’amico e gli bisbigliò:« È un tipo strano… non gli importa nulla della sua altezza,
ma sembra essere molto suscettibile se gli si toccano le orecchie! »
« Guardate che vi sento benissimo! Il locale è piccolo! »
I
due impallidirono:« Ops!
Scusami, non avevamo considerato il tuo ottimo
udito! »
Topolino
sbuffò stringendo con molta più forza del necessario la tazza, mentre Little Caesar gli versava il caffè:« Lasciali
stare, sono fatti così, amano giocare… sai da quanto tempo mi prendono in giro
per i miei hamburger, no? »
« Hai ragione, è che sono un po’ nervoso per il lavoro… »
Il
barista si sedette affianco a lui con un po’ di difficoltà, a causa delle
stampelle:« Casi complicati? »
Topolino
gli sorrise tristemente:« No, a dir la verità
ufficialmente sono disoccupato! »
« E ufficiosamente? »
Il
detective trovò improvvisamente un particolare interesse per il fondo della
tazza:« Ufficiosamente sto indagando su un uomo… anzi,
due! Due tipi molto interessanti, ma almeno uno dei due può essere molto
pericoloso… l’altro non so… »
« Sharkfish. E l’altro? »
Topolino
sbarrò gli occhi:« E tu come lo sai? »
« Sei uno che i guai se li cerca, ragazzo… ne ho conosciuti
molti come te… alcuni sono finiti a controllare se la baia di Anderville è così
inquinata come dicono e non sono mai tornati a dirmelo, ma ne ho conosciuti
comunque tanti… e una storia così curiosa come quella non poteva non attirarti
come una mosca sul miele! »
Il
detective non se la sentì di dargli torto.
« L’altro l’ho incontrato ieri sera, si chiama Pikappa… »
« Mai sentito! E voi, ragazzi? »
Dash rispose addentando uno dei panini che criticava sempre:« No, ma con un nome del genere gli consiglierei di andare
all’anagrafe e farselo cambiare… »
Allora
dev’essere da poco che è arrivato in città… di solito
nulla sfugge alle attente orecchie di Little Caesar…
figuriamoci uno così appariscente come un papero in maschera!
Little
Caesar gli mise una mano sulla spalla:« Stai attento! Quello Sharkfish è
uno pericoloso e tu sei già nei guai a sufficienza. Non escludo che abbia anche
agganci nella polizia… non andrei a trovare Clayton
in questi giorni, a meno che non sia strettamente
necessario! »
« D’accordo, eviterò di andare a fargli la mia solita lamentela
sul perché non mi lasci tornare a Topolinia! Di
sicuro ne sarà felice, quel poliziotto non ne può più di vedermi nel suo
ufficio! »
Il
topo s’alzò, pagò il conto e s’avviò all’uscita.
Little
Caesar lo richiamò ancora una volta:« Comunque se sento qualcosa ti faccio sapere! »
Ray
lo interruppe:« Anche se è più probabile che le
notizie arrivino prima alle tue di
orecchie… non dovresti avere problemi di ricezione con quelle, no? »
Topolino
sbatté brutalmente la porta del locale uscendo, mentre l’uomo ricevette una stampellata in testa dal barista.
« Ahi! »
« Dovresti imparare a tenere quella boccaccia chiusa, ogni
tanto… »
« Giuro che io di giorno non esco più in questa città! »
« Esagerato! Non sei neanche sicuro che ti abbia visto, no? »
« Ma potrebbe! E se… »
« Stai diventando paranoico! »
Paperino
sospirò:« Lo so… »
Uno gli sorrise comprensivo:« Nulla ti vieta di
aggirarti in costume anche di giorno! »
« A Paperopoli non sarebbe un
problema, ma qui temo di attirare troppo l’attenzione! E se mi fermasse la
polizia? Che documenti gli presento, quelli di Paperino? Non ho un buon
rapporto con le forze dell’ordine neanche a casa! »
« Questo è anche vero, però… »
« No, Uno, non rischierò per niente… e poi basta avere un po’ di pazienza! »
Si
avvicinò alla finestra:« Sta calando il buio, l’ora di
Paperinik. E io ho un’indagine da concludere! Prima
finisco, prima torno a casa! »
« Ben detto! »
« Vado a cambiarmi. »
« Ma che cavolo… »
L’ufficio
era completamente a soqquadro. I cassetti erano stati rivoltati, le poltrone
rovesciate, ogni foglio presente nell’archivio era stato sparso disordinatamente
a terra. Sulle condizioni dell’archivio stesso era meglio sorvolare. Persino la
pianta era stata tolta dal vaso, spargendo terra per tutto il pavimento.
Qualcuno
mi ha evidentemente fatto una visitina… e credo di sapere anche cosa mi abbia
portato via…
Si
avvicinò all’archivio e provò a cercare. Rimise in ordine anche qualche foglio
per terra, ma ebbe quasi subito la conferma dei suoi sospetti.
La
cartella su Sharkfish… sembra abbiano preso solo
quella.
Cominciò
pazientemente a risistemare l’ufficio da solo, deciso a continuare il lavoro
per tutta la notte, se fosse stato necessario. Non avrebbe avvertito la
polizia, probabilmente Little Caesar aveva ragione. E
avrebbe fatto in modo che neanche la segretaria si accorgesse dell’accaduto, o
avrebbe fatto non poca fatica a convincerla a non chiamare le forze
dell’ordine, visto il suo caratterino impulsivo.
Meno
persone coinvolgeva, meglio era. Una regola d’oro che
aveva imparato suo malgrado, lì ad Anderville.
« Sette guardie nel giardino, quindici all’interno del primo
piano, altrettante nel secondo e sei nel sotterraneo… praticamente una
fortezza! »
« Senza contare il sistema di telecamere… sarà dura entrare lì
dentro, socio! »
Pikappa
annuì:« Sarà meglio ritirarsi e pensare a un piano,
Uno! »
« D’accordo. In fondo non sanno ancora della tua presenza… »
A
quanto pare mi sono sbagliato, c’è un’altra cosa che manca…
« State bene, capo? »
« Eh? Sì, state tranquilla, Sarah! Ho solo avuto una notte un
po’ agitata… »
« E si vede, avete delle occhiaie… ma… »
Topolino
impallidì improvvisamente.
« … non vi sembra che qui ci sia qualcosa di diverso? »
Il
detective deglutì a fatica. Non aveva rimesso tutto esattamente com’era?
Il
tipo iniziò a sudare freddo:« Ad… ad esempio? »
La
donna dai capelli rossi si aggirò per la stanza aggiustandosi gli occhiali.
« Ah-ah! »
Oh
no! È la fine! Ora andrà dalla polizia e…
« Il ficus! »
Cosa?
« Era ora che vi decideste a metterlo in una posizione più
soleggiata, stava soffrendo quella povera piantina! »
Topolino
nascose a stento il sollievo:« Ah, sì, certo… avevate
proprio ragione, sapete? Mi sembra che stia già meglio! »
La
donna annuì soddisfatta:« Bene! Torno alla mia
scrivania, se avete bisogno di qualcosa chiamatemi! »
Non
appena la porta dell’ufficio si chiuse, Topolino si lasciò andare senza forze
sulla sua poltrona. Che spavento! Dopo un paio di minuti ad
occhi chiusi per ritrovare il controllo sulle proprie emozioni, l’investigatore
si rialzò e riaprì lo schedario, ammirando ancora una volta quello spazio
vuoto.
Perché
hanno preso anche il tuo fascicolo, Pikappa?
Cosa nascondi in realtà?
Perché
stavolta sei coinvolto di sicuro, non negare ancora…
Sei
con Sharkfish… o contro di lui?
Ma, per quanto si sforzasse, non riusciva a togliersi dalla
testa il pensiero di essere appena stato usato.
Ciao a
tutti! Scusate il ritardo, ma sapete com’è, arriva l’autunno, si inizia a sentire il richiamo primordiale del letargo, si
vedono cadere le foglie ingiallite, si ricomincia l’università… ok,
ammettiamolo, soprattutto quest’ultima! XD
Che dire?
Capitolino “un po’ moscio”, ma nel prossimo si ricompenserà tutta l’azione che
manca in questo. E poi Topolino con il complesso delle sue enormi orecchie volevo proprio metterlo! E non avreste mai sospettato il suo
“pollice verde”, ammettetelo! Consiglio di non lasciargli mai le piante da
bagnare mentre siete in vacanza, potreste ritrovarle imbalsamate al vostro ritorno… XD
Come sempre
ringrazio Nightrun, Jan Itor
19, Crybaby e darkroxas92
per le recensioni positive!
Che altro
dire? Vi aspetto tutti al prossimo capitolo, università permettendo!
CIAO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Hinata 92