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Autore: MissNanna    27/09/2012    3 recensioni
Lei: bella , ricca e terribilmente schiava dell'apparenza .
Lui:bello , povero e privo di ogni inibizione.
Lei la sua datrice di lavoro, Lui il suo autista.
Quando due cuori si scontrano,non è sempre facile ad arrivare al lieto fine..
Strade lunghe tortuose e ricche di colpi di scena...
Questa è la storia Di Noa e Pen.
ATTENZIONE:storia completa, su richiesta è possibile aggiornare un capitolo al giorno.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Capitolo 2.2

Scontro di petti;Rottura di tacchi!

Era ormai metà ottobre ed era passato quasi un mese  dal mio compleanno. Per cause maggiori ,quali eventi ,serate, cene tutte organizzate dalla nuova élite della città,mi ritrovai a trascorrere il mio tempo di giovane ragazza di soli vent’ anni nell ’ambiente che sognavo da quando ero bambina. Usufruivo della limousine di Richard e della sua carta di credito per acquistare l’occorrente per presentarmi al meglio come la sua fidanzata ufficiale. Erano momenti che avevano il colore dell’oro ,il volto dei magnate delle famiglie ricche del paese , il profumo delle rose bianche e il sapore dello  Chateau Margaux 1995” . Tutto intono a me aveva cominciato a ruotare nel senso giusto ,tanto che non mi accorgevo più di quello che non mi interessava. Ormai esistevo solo io, il mio futuro e il mio amato e dolce Richard. Quando il periodo delle feste frenetiche sembrò calmarsi ,decisi di dedicarmi allo shopping sfrenato. Dopotutto credevo di meritarlo.

<<”Papà ,oggi puoi prestarmi l’autista? Dovrei acquistare qualche abito particolare. Ho come la sensazione che Richard voglia farmi la sua proposta a breve e non vorrei ricordare il momento del mio si e pensare a quanto fossi poco attraente!”>>

Terminai disgustata al solo pensiero.

<<”Oh ,per carità!Non potrei permettere tale impudenza . “>> –mi disse canzonandomi  –<<”Però ti concedo volentieri il mio autista per fare le tue commissioni !”>>

<<” Grazie Papi!”>>

Sbottai saltandogli al collo.

<<”Non ti arrabbi vero se uso la tua carta gold?”>>

Pronunciai con gli occhi da cucciolo.

<<”Cerca di contenerti! Se continui a sperperare tutto finiremo con lo stare per strada e dormire con i barboni!”>>

Gli sorrisi e poi mi voltai .

<<”Questo non potrà mai accadere Papi, sei troppo intelligente per permettere che le nostre finanze vadano a rotoli!”>>

Scossi la chioma bionda e con estrema disinvoltura mi diressi alla dependance della servitù . Non avevo più pensato a quel tipo ,sin troppo bello e anche troppo cafone ,che mi aveva tenuto compagnia la notte del mio compleanno. L’avevo intravisto in macchina con papà ,qualche volta in casa mentre parlava fitto con la cameriera scialba,ma non ci avevo più parlato anche perché non ne avevo alcun interesse .Dopo l’ultimo scontro mi ero ripromessa di non lasciarmi sorprendere dalle sue risposte maliziose e pungenti,ma avevo rimediato ignora dolo insieme a tutto quello che non ruotava intorno al mio Richard  .

 Giunsi a destinazione e con mia sorpresa mi scontrai con la persona in questione che per poco non mi scaraventò a terra.

<<”Ei, guarda dove cammini! Per poco non mi mandavi a gambe all’aria ,imbecille!”>>

Mi guardò con uno sguardo assente ,il che mi fece quasi pentire di aver sbottato. “Quasi” . Io potevo e mi permettevo tutto. Anche il lusso di mandare a quel paese chiunque .

<<”Ehm.. scusami. “>>

<<”Scusarti un corno! Per poco non mi si rompeva un tacco! “>>– dissi rincarando la dose ,fissandomi la scarpa.

<<”Ah invece mi sa tanto che dovrà perdonarmi , perché non ho alcuna intenzione di perdermi un altro posto solo perché la signorina mi si è parata davanti alle palle e per poco non le si rompeva un tacco.”>> sbottò d’un fiato <<” Beata lei che ha come più grande problema della sua esistenza  la situazione delle scarpe  nel mondo , ma vede io i miei soldi me li guadagno. Sono un bravo ragazzo e mi faccio il mazzo sia come autista che in altro quindi se mi permette ..”>> si abbassò ad un centimetro dal mio viso. <<”…Guardi dove mette i piedi , io ora vado a casa e approfitto del signor Jared e lei non mi dirà nulla , perché non è la mia padrona, ma solo la figlia del mio capo!”>>

Terminò sorpassandomi con il collo ancora gonfio per lo sfogo . Lo fissavo imbambolata ed allibita. Una volta compresa la sua sfacciataggine ,lo raggiunsi con il fumo che mi fuoriusciva dalle orecchie .

<<”Ma come ti permetti di rivolgerti così a me? “>>

<<”Ma chi cavolo ti conosce! Parchè non potrei rivolgermi in questo modo a te?Non mi pare di aver condiviso qualcosa con lei “ Signorina” ed inoltre le cene e le serate a cui partecipa con il “suo” Richard , non le danno il diritto di credersi Dio! Non lo è , e non lo sarà nemmeno una volta sposata con quella palla del “suo” amato!”>>

Si voltò e arrivò alla limousine . Jared, l’altro autista, ci guardava sorpreso,ma non dimenticò la professionalità e  mi aprì la portiera. Il ragazzo entrò nell’auto prima che potessi avvicinarmi. Battei i piedi sul prato, preda di una crisi isterica e sbuffando mi fiondai sul sedile.  Una volta dentro avrei tanto voluto prenderlo a pugni,ma cercai di restare il più calma possibile.

<<”Jared accompagnami al solito per favore! Oggi ho anche il pidocchio attaccato ai maroni!”>>

Terminò fissandomi,mentre io lo fulminavo per quella mancanza di rispetto.

<<”Certo ,caro! E lei signorina Penelope?”>>

Mi chiese cortese.

<<”Jared , va bene in centro,grazie!”>>

Conclusi esausta. Quel continuo litigare ed essere aggredita mi aveva stremata e inoltre avevo una paura terribile che mi potessero venire le rughe se avessi assecondato la mia idea di prenderlo a parolacce.

<<”Ora mi spiega gentilmente il motivo per cui siede al mio fianco ,nella mia limousine ,dopo le brutte cose che mi ha detto un attimo fa?”>>

Cercavo di pesare al meglio le parole per non lasciarmi vincere dalla rabbia e dall’isteria.

<<”Perché io devo ritornare a casa e suo padre mi concede di usufruire del servizio di Jared ,quando   devo fare qualche commissione urgente. Questa è una di quelle occasioni, ma ciò non le riguarda!”>>

<<”Ma che sfacciato!”>>

Gridai  saltando in ginocchio sul sedile .

<<”Ma come ti permetti di trattarmi in questo modo? Io non sono nessuno,ma non lo sei nemmeno tu. Non ti licenzio perché sono una signora e ..”>>

<<”No, non mi licenzia perché non ne ha il potere e perché non lo farei se fossi in lei.. non dopo la notte in limousine !”>>

Mi irrigidii .Deglutii con calma e cercai di non far notare il turbamento che mi aveva assalito .

<<”Cosa intendi dire?”>>

Pronunciai con cautela.

<<”Che  eravamo mezzi nudi e lei era completamente ubriaca. Suo padre potrebbe diseredarla se solo sapesse le condizioni in cui gravava. Inoltre meglio non parlarne con “Richardino”.Lui potrebbe anche capire quanto ti manca un vero uomo accanto .Il testosterone, il sesso … “>>

Deglutii e  si. Mi lasciai soccombere dalla rabbia . Mi gettai su di lui e lo afferrai per il colletto e cominciai a strattonarlo.

<<”Che fai stupido idiota? Mi ricatti? E con cosa?Non hai niente per dimostrarlo!”>>

Lui sogghignò e io continuai a scuoterlo.

<<”Il mio cellulare ha una copia della foto di noi due che ci baciamo!”>>

Porto le mani alle labbra sotto shock .

<<”Sei un porco bastardo! Hai approfittato di una donna ubriaca e mi hai fatto una foto contro il mio volere!”>>

Dissi in mia difesa.

<<”In realtà “Principessa” , è stata lei a continuare ad assaltarmi . Ci siamo baciati e si, lo ammetto è stato terribilmente eccitante ,poi però ha voluto scattarci una foto e ve l’ho permesso,chi ero io per impedirvelo ,eh? Ed infine dopo diversi tentativi sono riuscito a calmarla .”>>

Annaspavo una risposta, ma ancora una volta mi aveva lasciato senza alcuna risorsa.

<<”Quindi, ora le chiedo a mia volta. Lei è ricattabile? Posso seriamente ricattarla per tenermi il mio posto?”>>

<<”Lei è uno sporco lurido approfittatore!Lei mi ha violato nell’anima!”>>

<<”E lei mi ha violato la mia bocca. Direi che siamo pari ,no?”>>

Grugnì isterica e gli diedi un ultimo colpetto sul petto.

<<”Ora si scosti che sono arrivato!”>>

Così dicendo mi gettò dalle sue ginocchia facendomi perdere l’equilibrio e facendomi ritrovare distesa su di un fianco e mezza sconvolta. Salutò Jared e poi guardandomi mi fece un occhiolino e richiuse la portiera. Mi rialzai giusto in tempo per vedere che ci trovavamo in uno dei quartieri notturni più frequentati . Cercai di ricompormi per il resto del viaggio,ma ormai un pensiero mi martellava involontariamente .

 Che ci faceva in quel quartiere?E perché si trovava nella dependance della servitù se aveva una casa sua?

Queste domande continuarono a tormentarmi anche durante la mia giornata di shopping sfrenato . La cosa che più mi sconvolgeva era il fatto che stessi pensando alle cose private di un mio dipendente e il che per me era fin troppo strano ,così una volta tornata in auto mi decisi a togliermi i miei dubbi.

<<”Mi scusi Jared”>> – pronunciai una volta ritornati in marcia verso casa.

<<”Mi dica pure signorina! “>> mi rispose cortese fissandomi dallo specchietto.

<<”Ecco..volevo sapere … ehm … si insomma, sa qualcosa su quel ragazzo di prima , come si chiama Nill , Nell.. “>> continuai fingendo di non ricordare quel nome.

-Noa?

Chiese lui a sua volta.

<<”Ecco, si proprio lui. Vorrei sapere qualcosa sul suo conto … anche perché non vorrei che mio padre avesse assunto uno sprovveduto !”>>

Continuai la mia recita . La mia preoccupazione principale non era quella , volevo solo sfamare la mia curiosità . Avevo la necessità di sapere qualcosa su di lui . Non potevo permettergli di tenermi in pugno con così tanta facilità . Non era successo mai con nessuno e non esisteva di certo qualcuno che potesse farlo.

<<”Signorina, da quanto ne so e per quanto possa aver avuto l’opportunità di conoscerlo, il giovane Noa è un bravissimo ragazzo .Ha la testa sulle spalle e cerca il più possibile di impegnarsi nel suo lavoro,quindi non credo che lei o suo padre possiate avere di questi problemi. L’unica pecca è il suo carattere . E’ un ragazzo amabile ,ma è ancora preda dei suoi vent’anni. E’ impulsivo e a volte sgarbato ,proprio come oggi quando avete litigato .”>>

In silenzio cominciai a riflettere sulle parole dell’autista più anziano.  Non ero ancora sazia.

<<”E sa per caso il perché non lavori per mio padre nel week end? L’altra volta l’ho incontrato nella dependance della servitù, ma da quanto ho capito ha una casa propria!”>>

<<”Noa abita con la sua famiglia , ma ha buoni rapporti con il resto della servitù, magari è per questo che l’ha visto lì”>>azzardò Jared. <<”Il ragazzo Lavora per voi solo il pomeriggio dal lunedì al venerdì ed ha il sabato e la domenica liberi. Suo padre lo ha subito assunto perché ha  accettato un lavoro part-time e una paga minima, permettendomi di lavorare la mattina e nei week end . Ultimamente la mia salute non è più come quella di una volta e quindi avevo proposto al capo il mio licenziamento ,ma lui ha provveduto  trovando una soluzione alternativa . “>>

Terminò sorridendomi. Al che risposi con altrettanta cortesia. Poco dopo,non avendo la voglia di una doccia veloce, mi immersi nella vasca da bagno e  nei miei mille dubbi. Noa era un salvatore o un carnefice? Evidentemente per il mio caro papà e per Jared era un eroe, ma per il comportamento di sfida che aveva adottato con me, mi ritrovavo ad essere la sua vittima . Quello che non aveva messo in conto il signorino era che contro di me,non si poteva mai vincere.

*Angolo autrice*

Salve raga,perdonate il ritardo!

Ad alcune di voi avevo promesso di aggiornare ieri sera, ma efp non ne voleva proprio sapere di farmi entrare.

Quindi eccovi servito il capitolo.

Ringrazio tutte le persone che leggono, che aggiungono le storie alle seguite etc..

un grazie speciale a chi commenta. 

E' sempre un piacere vedere che in qualcosa che si fa con amore, si è ricambiati!

un bacio MisSolletico

P.S. DI SEGUITO LE TRAME DELLE MIE STORIE!


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