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Autore: GraStew    27/09/2012    7 recensioni
*In revisione*
Nuova vita per Kristen! A causa di un trasloco dovrà lasciare la sua bella Los Angeles, la sua migliore amica e il suo fidanzato per trasferirsi a Londra. Qui qualcosa sconvolgerà la sua vita...
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kristen Stewart, Nuovo personaggio, Robert Pattinson
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Triangolo
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TOO MANY THINGS ARE HAPPENING, ALL UNEXPECTED.

 

 

 

 

 

 

POV ROBERT

 

Uno, due, tre squilli.

Il telefono suona a vuoto. Sono dieci minuti che lo provo a chiamare ma niente. Okay, è arrabbiato. Lo sarei anche io al suo posto. Mi sono comportato come un vero coglione, come un bambino di cinque anni che non sa quale caramella scegliere. Per fortuna c’era lui. Il mio amico, il migliore che io abbia mai avuto, mio fratello.

Tom.

Provo per la decima volta a chiamarlo e finalmente risponde.

«Che cazzo vuoi, Robert? » quando mi chiama con il mio nome intero è preoccupante la cosa.

«Parlarti» rispondo solamente.

«Non posso ora. Ciao» e mi chiude il telefono in faccia. Rimango a fissare il mio cellulare per buoni cinque minuti. Mi ha davvero chiuso la telefonata? È la prima volta che lo fa. L’ho ferito, anche troppo. Tom è sempre stato un buon amico, mi ha aiutato nei momenti difficili, ha aiutato Kristen e per sua sfortuna se n’è innamorato. Non c’è l’ho con lui per questo, solo doveva dirmelo e non tenermelo nascosto. Adesso la cosa che mi preme di più è chiarire questa situazione con lui. Mi manca non poterlo chiamare per scambiare quattro chiacchiere e mi manca il suo essere stronzo ma protettivo. Mi mancano le nostre battutacce ma anche i momenti seri.

Mi manca il mio migliore amico.

È passato un mese da quella fatidica notte e tra  me e Kristen le cose vanno alla grande. Siamo quasi alla fine della gravidanza e non vedo l’ora che finisca il termine.

Sto organizzando il matrimonio. Esatto, tutto io. Le sto facendo una sorpresa. Continua a dirmi che è ora di iniziare a preparare qualcosa ma io la blocco sempre dicendole che non può, che altrimenti si stressa. Faremo tutto dopo, mentre è tutto pronto.

Sono così entusiasta.

Non vedo l’ora di vedere la sua faccia quando le dirò che deve indossare l’abito e salire in macchina. Immagino anche la mia piccolina con il suo vestitino bianco e rosa. Un angioletto. Spero tanto che sia bella come la sua mammina.

E anche se Kristen dice sempre che debba avere i miei occhi, io preferisco di più il verde dei suoi.

Il mio cellulare squilla ma non è Tom.

È mia sorella Lizzie.

«Ciao sorellina, novità? » le chiedo mentre mi incammino verso casa del mio amico. Ho deciso di andarlo a trovare. Non mi vuoi parlare al telefono, a casa sua non avrà scampo.

«ciao fratellino, si si. Le bomboniere sono pronte e sono bellissime, i fiori sono tutti ordinati. I preferiti di Kristen» è contenta quanto me. Ama organizzare queste cose.

«Di che colore? »

«Bianchi e lilla come hai detto tu» sorrido al ricordo di quando ne discussi con Kristen. Insisteva che voleva questi colori e alla fine dovetti accettare.

«Perfetto. Il bouquet? »

«Meraviglioso»

«Mi fido di te. Fammi sapere se ci sono novità» mia sorella annuisce, ci salutiamo e chiudiamo la conversazione anche perché sono appena arrivato davanti casa d Tom.

Mi faccio coraggio e suono.

Niente, non apre nessuno. Busso di nuovo e di nuovo ancora.

«So che ci sei dai Tom. Sono sempre io»

Finalmente si decide.

«Si sempre tu. Testardo e determinato. Che vuoi Rob? »

«Te l’ho detto al telefono. Posso entrare? » annuisce e si mette da parte. Ci sediamo sul divano in salotto e come ai vecchi tempi il mio amico prende due birre, le stappa e me ne passa uno.

Forse ho qualche speranza.

«Come sta Kristen? » inizia il discorso lui e gliene sono grato.

«Si sente appesantita. Manca poco ormai. Siamo al settimo mese» bevo un sorso di birra e guardo verso la parete attrezzata davanti a noi. C’è una foto di noi di qualche anno fa. Andavamo ancora a scuola, forse facevamo il primo anno ed eravamo davvero rilassati. Ridevamo come due pazzi. Senza pensieri, senza responsabilità.

«Immagino»

«Tom senti. A me dispiace. È passato un mese. Sei ancora arrabbiato con me? »

«Lo so Rob. Però sai, non ti sei fidato di me »

«Certo che mi  fido»

«No, non è vero.  Mi hai trattato malissimo davanti a Kristen, davanti a quella vostra amica. Mi hai umiliato. Pensavi davvero che te l’avrei portata via? Pensavi davvero che mi sarei messo contro di te per una donna? Non mi era difficile Robert. Quando tu stavi con Nicole, Kristen è sempre rimasta con me. Non le ho mai detto che non deve stare con te, anzi con tutto che l’amavo l’ho spinta tra le tue braccia. E tu cos’hai fatto? Mi hai aggredito e te la sei preso con lei quando non dovevi, Robert. Sei stato fuori luogo. Avrei dovuto spaccartela la faccia» si alza e si dirige in cucina. Torna con altre due birre e  me ne passa una.

«Hai ragione Tom. Mi sono comportato da vero coglione. Quando vi ho visti abbracciati non ho capito più niente. La amo così tanto che ho paura di perderla da un momento all’altro»

«Robert, cazzo. Lei ti ama. Ama e amerà sempre e solo te. Non ho mai voluto portartela via. Non ti farei mai un torto così grande» ed ha ragione. Lui non lo farebbe mai. Che coglione che sono stato.

«Hai pienamente ragione. Puoi perdonarmi? » chiedo al mio amico. Spero proprio che dica di si.

«Certo che ti perdono, stronzo» ridiamo come due pazzi e finalmente il mio migliore amico è di nuovo con me.

«Okay lo stronzo me lo sono meritato» rido e bevo l’ultimo sorso di birra «volevi chiederti se vuoi farmi da testimone al matrimonio» dico tutto d’un fiato. Ho bisogno di lui al mio fianco. Abbiamo fatto tutte le esperienze insieme. È d’obbligo.

«Certo Rob. Non posso dirti di no»

«Grazie Tom»

«Adesso devo andare. Ciao amico» mi alzo e mi dirigo alla porta. «Ciao Rob» risponde lui.

 

Il mio telefono squilla ancora. Oggi mi sembra di lavorare in un centralino. È mia madre questa volta. Per ora sono qui a Londra dato che mio padre non sta lavorando.

«Ciao mamma»

«ciao amore come stai? »

«bene mamma tu? »

«Bene bene. Senti ti ho chiamato perché devo sapere una cosa per il matrimonio e siccome con Kristen non ne posso parlare, devo farlo con te» che deve dirmi? A lei ho dato il compito di fare l’inviti. Non posso fare tutto io. Non ne ho il tempo.

«Dimmi tutto mamma»

«Si tratta della famiglia Smith» oh cazzo «cosa devo fare? So che ci sono stati dei contrasti con la figlia, quindi non so, dimmi tu» e ora che le dico? La famiglia in questione è quella di Nicole.

«Invitali mamma. Vi conoscete da una vita. È giusto così»

«Okay tesoro. Ma cos’è successo tra voi? » ma che le prende oggi?

«Niente mamma »

«Dimmelo Rob»

«Mi ha dato qualche problema all’inizio della mia storia con Kristen» le rivelo ma non intendo dirle altro.

«Oddio! » esclama mia madre.

«Che è successo? »

«Ho capito tutto, ma spero di sbagliarmi. Non dirmi che è con Nicole che hai tradito Kris? » e lei come cazzo fa a saperlo.

«Mamma non sono affari tuoi»

«Tesoro lo so però tengo molto a Kristen. So che hai sbagliato, l’importante è che hai capito il tuo errore e che ti prendi le tue responsabilità»

«Si mamma. Non lo farò mai più. La amo tantissimo e adesso sto anche per diventare padre. Non posso e non voglio più farla soffrire»

«Bravo tesoro mio. Allora io sto per mandare tutti gli inviti. Ti faccio sapere. Okay? »

«Si grazie per l’aiuto che mi state dando. Ve ne sono grato. Ricordati l’invito per Ilary, altrimenti Kristen non si sposa» rido e mia madre mi segue a ruota. È bello sapere di poter contare sull’aiuto della tua famiglia.

«Tranquillo Rob. È stato il primo,  insieme a quello di Tom. So quanto sono importanti per voi. A proposito, hai chiarito? » mi chiede premurosa. Era davvero preoccupata per questa situazione che si era venuta a creare.

«Si mamma tutto okay. Sarà il mio testimone»

«Oh sono felicissima. Adesso devo scappare tesoro»

«Va bene. Ciao mamma»

«Ciao Rob»

Basta chiamate, basta telefono. Decido di chiuderlo e mi incammino. Non voglio andare a casa immediatamente anche perché Kristen non c’è. Stamattina doveva uscire con Ilary. Oddio, la penultima volta me la sono ritrovata all’ospedale. Scuoto la testa ed entro in una caffetteria proprio vicino una gioielleria.

Mi siedo e ordino subito un caffè e un muffin. Cavolo, ho una fame assurda. Peggio di Kristen i primi mesi di gravidanza. Sorrido al ricordo di tutte le volte che mi sono dovuto alzare la notte per cercarle il cibo o tutte le sue crisi di umore. Nonostante tutto mi sono piaciuti questi mesi.

Cinque minuti dopo mi arriva quello che ho chiesto e a servirmi è una cameriera.

«Grazie» le dico mentre appoggia le cose sul tavolo.

«Prego. Ma tu sei Robert giusto? »

Alzo lo sguardo e la scruto. È alta, capelli neri e occhi dello stesso colore. Una bella ragazza insomma, ma proprio non me la ricordo.

«Ehm si. Ma tu chi sei? » sorrido per scusarmi e lei ricambia.

«Non ti ricordi, eh? Sono Miriam. Ci siamo conosciuti qualche anno fa. Ci ha presentati Tom» diventa rossa e adesso che sto collegando tutto capisco il motivo.

«2008 giusto? Spagna? »

Annuisce e continua a guardarmi.

«Oddio scusami ma è passato un sacco di tempo. Come mai lavori qua? » le chiedo arrossendo per la brutta figura che ho appena fatto.

«Ci siamo trasferiti qua qualche mese fa e ho trovato lavoro. Tu abiti qua? »

«Si si. Londra è bellissima»

«Si lo è. Adesso scusami ma devo continuare a lavorare» annuisco e lei se ne va lasciandomi solo con il ricordo di quell’estate.

 

«Tom dai partiamo. Non ci sono problemi con i miei e i tuoi già lo sanno e non hanno fatto storie. Manchi solo tu»

«Uffa quanto sei snervante. Va bene e sentiamo dove vorresti andare? » mi chiede sbuffando.

«Spagna» affermo con sicurezza

«E perché mai? » mi domanda Tom incuriosito.

«Le donne, ovviamente»

«Sempre il solito. Ci sto. Quando partiamo? »

«Domani mattina. È tutto prenotato. Sapevo che mi avresti detto di si»

«Stronzo. Vado a preparare la valigia»

«Grazie, eh. A dopo»

 

Arrivammo a Madrid di sera e dall’entusiasmo posammo le valigie in albergo e andammo in un pub, uno di quelli dove si beve fino allo sfinimento.

La stessa cosa per tutte le sere. Durante la penultima sera mentre ero quasi brillo Tom mi fece conoscere Miriam. Era bellissima e super sexy. Ballammo, bevemmo e non so come finimmo nelle mia camera d’albergo a fare sesso sfrenato. Era una bomba a letto

 

«Non ci posso credere. Te la sei scopata» esclama Tom dandomi un pugno sul braccio.

«Eh certo. Ma l’hai vista? »

«Si, me la volevo portare a letto io, ma sono contento per te comunque. Io ho rimediato con la sua amica»

«Sei uno stronzo»

«Anche tu»

 

Mi giro a guardare Miriam e mi accorgo che lei mi stava già osservando. Forse pensava alla stessa cosa mia. Sicuramente. Meglio non guardarla più, potrebbe farsi strane supposizioni ed io non voglio avere guai.

Mi alzo e decido di andarmene ma qualcuno mi blocca per un braccio.

Mi volto e mi vedo di nuovo lei, Miriam che mi guarda imbarazzata.

«Robert»

«Si»

«Mi chiedevo se ti andava di vederci un giorno di questi» è imbarazzato e mi fa dolcezza.

«Veramente io mi sto per sposare e sto per diventare padre. Mi dispiace» lei cambia espressione e mi molla il braccio.

«Oh, non lo sapevo»

«Non potevi saperlo. Mi ha fatto piacere incontrarti. Ciao Miriam»

«Ciao» si alza sulle punte dei piedi e mi da un bacio sulla guancia. Mi scanso ed esco fuori lasciandola imbambolata davanti l’entrata.

Cazzo, spero che nessuno abbiamo visto questa sceneggiata. Conoscendo le persone traviserebbero tutto e non voglio.

Non sapendo cosa fare e dove andare guardo la vetrina della gioielleria e il mio sguardo viene catturato da un ciondolo a forma di cuore tutto ricoperto di strass. Entro e decido di comprarlo.

Voglio farla sentire speciale sempre e comunque.

 

 

 

 

 

 

 

 

POV KRISTEN

 

«Stai calma. Respira»

«Non posso, non posso. Come ha potuto? Ti rendi conto l’ha fatto di nuovo» le lacrime rigano il mio viso e credo che il mio cuore non posso sopportare altro dolore.

Sono qui in una traversa nascosta. Se esco sulla strada ho di fronte una fottuta caffetteria nella quale ho appena visto una delle scene più rivoltanti di tutta la mia vita.

Una ragazza ha baciato Robert, il mio Robert, sulla guancia e lui che ha fatto? È rimasto là immobile.

Sono scappata non volendo vedere altro.

Com’è ha potuto farlo di nuovo?

Come?

Ma soprattutto perché?

Migliaia di domanda mi frullano nella testa in questo momento e se non era per la mia amica sarei andata a spaccare la faccia prima a lui, poi a lei.

«Kristen respira. Ricordati lo stato in cui sei. Non puoi stressarti ancora. Ricordi che ti ha detto la dottoressa stamattina al telefono? » cerca di farmi ragionare ma non riesco a pensare a niente.

Le lacrime continuano a scendere ed io mi sento sempre più male.

«Si si. Niente stress, altrimenti.. »

«Altrimenti cosa? Dillo così ti convinci»

«Okay, cazzo. Altrimenti può accadere che il bambino nasca prematuro» cerco di parlare in modo chiaro ma uno spasmo di dolore mi fa piegare in due.

«Kristen, oddio. Tutto bene? Sorreggiti da me» mi prende per un braccio e mi fa alzare con cautela.

«Vaffanculo, Robert» borbotta ma io la sento e non posso che darle ragione. «Stronzo, bastardo» continuo a dire mentre altre lacrime scendono giù.

«Reagisci Kris. Pensandoci sono sicura che sia tutto un malinteso. Vedrai che quando tornerai a casa lui sarà là ad aspettarti con un bel regalo»

«Lo sai che se i maschi regalano qualcosa senza un motivo vuol dire che ti hanno tradita? » balbetto non riuscendo a calmarmi. Lei mi guarda alzando un sopracciglio e scuote la testa per auto-convincersi.

«Kristen ascoltami. Qualunque sia la motivazione di quel bacio tu devi stare calma. Basta lacrime, basta singhiozzi»

«Non posso, non c’è la faccio» le rispondo ma qualcosa mi blocca il respiro per non so quanti secondi. Fisso con gli occhi sgranati e impauriti la mia amica e lei capendo tutto guarda le mie gambe che sono bagnate.

«Cazzo. Te l’ho detto. Te l’ho detto Kristen»

«Cazzo. Mi si sono rotte le acque. Il mio bambino è in pericolo? » piango ancora di più e non riesco a distinguere niente.

So solo che il mio bambino sta per nascere ed io sono arrabbiata a morte con Robert.

Meglio di così non poteva andare.

«Pronto, mi serve un ambulanza. Alla mia amica si sono rotte le acque. Si, si. Stewart. Sette mesi» sento Ilary parlare al telefono ma non riesco a distinguere niente. Sento anche che impreca il nome di Robert. Ha il telefono chiuso sicuramente.

Mi sento come intrappolata e senza via di uscita.

Non voglio perdere la mia bambina. Ho bisogno di lei. Piango disperata tra le braccia della mia amica fin quando non arriva l’ambulanza.

Mi caricano sulla barella e dieci minuti sono in ospedale.

«Voglio Robert. Ti prego, trovalo»

«Si Kris. Tranquilla. Sarà qui a momenti»

«Davvero? Non mi stai prendendo in giro? » le chiedo ma uno spasmo di dolore mi fa mancare il respiro per un attimo.

«Si si. Aveva il cellulare chiuso ma adesso sta per arrivare»

«V-va bene. Aaaaaa» cazzo che dolore.

«Allora signorina dobbiamo far nascere questo bambino»

«No no non voglio. Robert. Dove sei? »

«Robert, il padre, giusto? » mi chiede dolcemente la ginecologa. Amy, se non ricordo male.

Annuisco e un’altra contrazione talmente forte mi fa gridare dal dolore.

«Kristen dobbiamo farlo nascere ora, altrimenti  ci saranno delle conseguenze»

Piangendo annuisco, ma il mio cuore lo sa. Robert arriverà, non si perderà la nascita di sua figlia.

«Allora Kristen. Quando te lo dico io, spingi. Intanto inspira e respira» faccio come dice lei e lei sorride.

«Dai, spingi»

«Non posso, non.. aaaa» grido e spingo e impreco. Voglio Robert.

«Senza di lui non posso»

«Kristen vedo la testa, dai tesoro. Hai paura ma devi farti coraggio. Spingi»

«Sono qua, sono qua»

Mi volto e il mio amore è qui. È tutto sudato, nonostante non faccia molto caldo. Avrà corso di sicuro.

Nell’attimo in cui i nostri occhi si incrociano capisco che lui non ha potuto tradirmi, che lui mi ama e lo dimostra che è qua con me pronto per accogliere nostra figlia.

«Amore» piango e lui mi stringe la mano.

«Dai amore. Spingi, concentrati e non pensare al dolore»

«La fai facile tu» bofonchio prima di urlare ancora. Stringo forte la mano a Robert, quasi gliela stritolo ma lui non fa neanche una mossa.

«Dai, bravissima. Un'altra spinta e ci siamo. Pronti con l’incubatrice? » chiede la dottoressa  e qualcuno risponde di si.

È vero. Adesso non potrò abbracciarla e tenerla stretta a me. È tutta colpa mia. Doveva stare tranquilla invece l’unica cosa che ho fatto è stressarmi.

Spingo, ma sono allo stremo delle forze. Mi accascio sul letto quando sento il pianto della mia bambina. Guardo Robert che sta piangendo e subito mi da un bacio sulla fronte.

«Sei stata bravissima » sussurra.

«Mi dispiace Rob»

«Per cosa? »

«Ero troppo stressata e piangevo quando mi si sono rotte le acque» confesso imbarazzata.

Intanto la dottoressa ha  pulito la mia Arianne e adesso la mia piccolina è sdraiata dentro l’incubatrice ed ha tanti tubicini attaccati. È normale l’ambiente deve essere uguale a quello del grembo materno quindi verrà alimentata e rimarrà là dentro per un bel po’.

Spero solo che non abbia riportato dei problemi.

Spero tanto che la mia bambina, stia bene.

«Perché piangevi? » mi chiede Robert una volta tornati in stanza. Sono così abbattuta e triste. Sognavo questo giorno da talmente tanto che adesso è un incubo. Pensavo che tutto sarebbe andato per il verso giusto ed invece non va niente bene.

«Ti ho visto oggi con quella ragazza»

«Oddio»

«Dimmelo Rob, così la facciamo finita. Chi era? Mi hai tradita di nuovo? » dico tutto d’un fiato. Lo fisso aspettando una risposta che però non arriva.

Mi prende il viso tra le mani e mi bacia.

Un bacio prima casto, poi sempre più passionale.

Un bacio che sa di casa.

Un bacio che sa di scuse e bugie.

Un bacio che sa di amore.

Un bacio che sa di me.

Un bacio che sa di lui.

Un bacio che sa di noi.

 

«Io ti amo Kristen. Ti amo perché sei tu. Ti amo perché sei la mia ragazza. Ti amo perché stai per diventare mia moglie. Ti amo perché sei la madre di mia figlia. Ti amo perché hai rapito il mio cuore e l’hai fatto tuo »

«Vuol dire che non mi hai tradita? » chiedo con le lacrime agli occhi.

«Certo che no sciocchina. Quella ragazza l’ho conosciuta tempo fa e si anche se ci sono stato insieme non conta niente. Voleva approfondire la cosa lei ma io le ho detto che sto per sposarmi e diventare padre. Mi ha detto addio e mi ha dato un bacio sulla guancia. Io mi sono spostato e poi ti ho comprato questo»

Mi passa una scatolina rosso. La apro e mi ritrovo davanti un catenina con un ciondolo a forma di cuore.

«Ti amo, ti amo e ti amo» sussurro e lo bacio di nuovo.

«Ti piace? » mi chiede lui sorridente.

«Lo adoro, come adoro te»

«Anche io ti adoro. Adesso vado a parlare con la dottoressa. Voglio sapere come sta Arianne» annuisco e lo bacio.

«Vai e ti prego portami buone notizie»

«Certo amore. Tu nel frattempo riposati» annuisco e mi sdraio. Sono esausta e tutta dolorante.

Robert mi lascia da sola ma so che non lo sarò ancora per molto. La mia famiglia starà per arrivare e insieme faremo una grande festa per l’arrivo della mia patatina.

Si sarà così. Deve essere così.

 

 

 

 

 

__________________

 

 

 

Bene bene. Il capitolo è finito. Allora vi aspettavate il parto? E tutto quello che è successo prima? Dolce la madre di robert e sua sorella? Ma che carini xD

Spero che il capitolo vi piaccia.

Ho impiegato quattro ore per scriverlo. Spero ne sia valsa la pena.

Vi prego lasciatemi una recensione ç__ç altrimenti penso che fa schifo.

Scusate se c’è qualche errore e niente, siamo quasi alla fine. Addio.

Vi adoro tutti

Gra

   
 
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