Crossover
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Autore: Sarachan89    11/04/2007    2 recensioni
Cosa accadrebbe se un tizio con manie di grandezza riuscisse ad aprire un passaggio verso l'era Sengoku? E se per puro caso uno swepeer pervertito e la sua socia lo oltrepassassero? E se la stessa cosa accadesse anche a un sergente fissato di roba militare e a una studentessa dalla memoria geneticamente ultra sviluppata? Di certo se ne vedrebbero delle belle… Soprattutto se lo sweeper si chiama Ryo Saeba e la sua socia Kaori Makimura e se il sergente risponde al nome di Sosuke Sagara e la studentessa è Kaname Chidori. In questo crossover tra Inuyasha, City Hunter e Full metal panic i nostri eroi si ritroveranno ad affrontare un uomo che come al solito ha manie di grandezza e che, per poter conquistare il mondo, stringerà un’alleanza con i demoni dell’era Sengoku.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga
Note: Cross-over, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Cap 18

Capitolo 18

“Addio Luce”

I nostri eroi vedendo cadere a terra Ombra ferita a morte avevano cominciato a festeggiare. Erano tutti felici. Finalmente era finito tutto.
Ryo e Sagara perquisirono Victor e trovarono il piccolo telecomando che gli avrebbe permesso di tornare a casa e la gioia aumentò a dismisura.
“Ci siamo riusciti. Possiamo tornare a casa!”disse Kaori.
“Un po’ mi dispiace.”disse Kaname.
“Perché?”chiese Sosuke.
“Perché dovremo dire addio a loro.”disse la ragazza indicando coloro con cui aveva viaggiato per tutto il tempo.
“Non dovete essere tristi. Per ora pensiamo solo a festeggiare la nostra eccezionale vittoria al resto penseremo dopo.”disse Kagome.
“Ben detto Kagome. Festeggiamo!”disse Ryo.
Mentre loro parlavano Sesshoumaru guardava in direzione delle due dee. Luce dopo l’attacco finale aveva ripreso la spada e l’aveva ripulita togliendo il sangue della sorella e ora aveva alzato un braccio verso il cielo. Disse qualcosa poi i nostri eroi videro le sfere di potere della luce abbandonare i loro corpi per poi dirigersi velocemente verso la dea.
Quando tutto il potere fu tornato nella sua mano avvicinò il globo di luce alla spada e disse “Tornate al tempio. Qui non c’è più bisogno della vostra presenza.” e, non appena ebbe finito di parlare, i due oggetti scomparvero.
La dea si voltò in direzione dei vincitori e, lentamente si avvicinò a loro, dando le spalle alla sorella in fin di vita.
Ombra colse al volo l’occasione che stava aspettando. Utilizzando i pochi poteri che le erano rimasti creò una lama di cristallo fatta di pura oscurità.
I presenti videro ciò che stava facendo e urlarono a Luce di stare attenta all’attacco che ormai era imminente ma la dea non fece nulla. Continuò a camminare come se nulla fosse.
I nostri eroi pensarono che non avesse sentito gli avvertimenti così andarono avanti a strillare fino a quando Sesshoumaru capì.
“E’ inutile che strilliate. Non ha intenzione di spostarsi.”disse il demone.
Gli altri lo guardarono senza capire, si domandavano tutti perché non si spostasse e non riuscivano a trovare una risposta.
Ombra scagliò la lama contro la sorella e colpì il suo bersaglio. Luce cadde in ginocchio e mentre cadeva sorrise.
Le espressioni sui volti dei nostri eroi mutarono. La gioia lasciò il posto al dolore e alla preoccupazione e tutti corsero verso la dea mentre quest’ultima non smetteva di sorridere.
“Luce come ti senti?”disse Kagome.
“Considerando che sto morendo mi sento piuttosto bene.”rispose Luce mettendosi a ridere.
“Non c’è niente da ridere. Stai morendo!”disse Kaori.
“Abbiamo cercato di avvertirti ma non ci hai sentito.”disse Inuyasha.
“Era impossibile non sentirvi visto che strillavate come degli ossessi.”disse la dea.
“E allora perché non ti sei spostata?”disse Kagome.
“Avevo una promessa da rispettare.”disse Luce.
“Una promessa?”disse Shippo.
“E’ una promessa che ho fatto molto tempo fa ad una persona.”disse la dea.
Ombra scoppiò a ridere.
“Tu sei completamente matta! Ti sei lasciata colpire per quella promessa che mi avevi fatto quando ero ancora la dolce Amber?”disse.
“Ti avevo promesso che non ti avrei mai abbandonata, qualunque cosa fosse successa. Non potevo lasciarti morire da sola. O tutte e due o nessuna. Tu critichi me ma avresti fatto esattamente la stessa cosa.”disse Luce. Una lacrima solcò il viso di Ombra. Ricordava la promessa e sapeva che Luce aveva ragione, lei avrebbe fatto esattamente la stessa cosa. Nonostante tutto quello che le aveva fatto Luce non era mai riuscita a odiarla veramente. La lacrima si illuminò. In un istante, l’aura negativa di Ombra venne purificata.
“Bentornata Amber.”disse Luce. La sorella sorrise.
“Grazie sorellina.”disse Amber.
“Ora che anche questa questione è risolta è venuto il momento che io scompaia per sempre. Non mi vedrete mai più. Addio.”disse Luce per poi voltarsi verso Sesshoumaru e dire “Ehi tu principe dei demoni, vieni un attimo qui e voi altri allontanatevi. E’ una cosa tra me e lui.”
Sesshoumaru le lanciò una delle sue occhiatacce e rimase fermo dov’era.
“Smettila di lanciarmi occhiate inceneritici tanto non hai il potere di carbonizzare la gente solo fissandola. Muoviti e vieni qui.”disse Luce con un tono che non ammetteva repliche. Il demone decise di non contraddirla. Si avvicinò a lei e si inginocchiò.
“Se ti chiedo di nuovo per quale motivo fissi così spesso il cielo stellato non mi risponderai vero? Ti avverto che d’ora in poi me ne starò lassù con il solo intento di trovare una risposta a questa domanda così se sentirai la mia mancanza ti basterà guardare il cielo e saprai che sono lì a guardare il mondo dall’alto. Visto come sono gentile?”disse Luce.
“Ti ho già detto che non sentirò la tua mancanza.”disse il demone.
“E io ti ho già detto che non ti credo. Ti volevo dire anche un’altra cosa. Inuyasha non è poi così male, cerca di trattarlo un pochino meglio dopotutto è tuo fratello.”disse Luce sapendo che il demone non avrebbe mai fatto quanto aveva appena detto.
“E’ ora di andare sorellina.”disse Amber.
“Addio a tutti!”disse Luce.
“Addio.”risposero gli altri.
I corpi delle due dee cominciarono a scomparire fino a quando non rimasero solo due sfere luminose che si diressero insieme verso il cielo.
Tutti loro sapevano che la dea non sarebbe mai più tornata. In quei pochi giorni che avevano passato con lei le si erano affezionati molto e ora non potevano fare a meno di piangere. Soffrivano per la scomparsa di Luce.
Piansero a lungo poi sentirono una melodia. Era l’ultimo regalo di Luce per loro. Sapeva che avrebbero sofferto ed era riuscita a far sentir loro la melodia del suo flauto per l’ultima volta.
Smisero di piangere e le lacrime lasciarono il posto ai sorrisi.
Presto sarebbe arrivato il momento delle separazioni.

Che ve ne pare? Recensite!

Grazie mille a Wolverina per aver commentato il capitolo precedente. Baci Sarachan89

  
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