Capitolo 18
“Addio Luce”
I nostri eroi vedendo cadere a terra Ombra ferita a morte
avevano cominciato a festeggiare. Erano tutti felici. Finalmente era finito
tutto.
Ryo e Sagara perquisirono Victor e trovarono il piccolo
telecomando che gli avrebbe permesso di tornare a casa e la gioia aumentò a
dismisura.
“Ci siamo riusciti. Possiamo tornare a casa!”disse Kaori.
“Un po’ mi dispiace.”disse Kaname.
“Perché?”chiese Sosuke.
“Perché dovremo dire addio a loro.”disse la ragazza
indicando coloro con cui aveva viaggiato per tutto il tempo.
“Non dovete essere tristi. Per ora pensiamo solo a
festeggiare la nostra eccezionale vittoria al resto penseremo dopo.”disse
Kagome.
“Ben detto Kagome. Festeggiamo!”disse Ryo.
Mentre loro parlavano Sesshoumaru guardava in direzione
delle due dee. Luce dopo l’attacco finale aveva ripreso la spada e l’aveva
ripulita togliendo il sangue della sorella e ora aveva alzato un braccio verso
il cielo. Disse qualcosa poi i nostri eroi videro le sfere di potere della luce
abbandonare i loro corpi per poi dirigersi velocemente verso la dea.
Quando tutto il potere fu tornato nella sua mano avvicinò il
globo di luce alla spada e disse “Tornate al tempio. Qui non c’è più bisogno
della vostra presenza.” e, non appena ebbe finito di parlare, i due oggetti
scomparvero.
La dea si voltò in direzione dei vincitori e, lentamente si
avvicinò a loro, dando le spalle alla sorella in fin di vita.
Ombra colse al volo l’occasione che stava aspettando.
Utilizzando i pochi poteri che le erano rimasti creò una lama di cristallo
fatta di pura oscurità.
I presenti videro ciò che stava facendo e urlarono a Luce di
stare attenta all’attacco che ormai era imminente ma la dea non fece nulla.
Continuò a camminare come se nulla fosse.
I nostri eroi pensarono che non avesse sentito gli
avvertimenti così andarono avanti a strillare fino a quando Sesshoumaru capì.
“E’ inutile che strilliate. Non ha intenzione di
spostarsi.”disse il demone.
Gli altri lo guardarono senza capire, si domandavano tutti
perché non si spostasse e non riuscivano a trovare una risposta.
Ombra scagliò la lama contro la sorella e colpì il suo
bersaglio. Luce cadde in ginocchio e mentre cadeva sorrise.
Le espressioni sui volti dei nostri eroi mutarono. La gioia
lasciò il posto al dolore e alla preoccupazione e tutti corsero verso la dea
mentre quest’ultima non smetteva di sorridere.
“Luce come ti senti?”disse Kagome.
“Considerando che sto morendo mi sento piuttosto
bene.”rispose Luce mettendosi a ridere.
“Non c’è niente da ridere. Stai morendo!”disse Kaori.
“Abbiamo cercato di avvertirti ma non ci hai sentito.”disse
Inuyasha.
“Era impossibile non sentirvi visto che strillavate come
degli ossessi.”disse la dea.
“E allora perché non ti sei spostata?”disse Kagome.
“Avevo una promessa da rispettare.”disse Luce.
“Una promessa?”disse Shippo.
“E’ una promessa che ho fatto molto tempo fa ad una
persona.”disse la dea.
Ombra scoppiò a ridere.
“Tu sei completamente matta! Ti sei lasciata colpire per
quella promessa che mi avevi fatto quando ero ancora la dolce Amber?”disse.
“Ti avevo promesso che non ti avrei mai abbandonata,
qualunque cosa fosse successa. Non potevo lasciarti morire da sola. O tutte e
due o nessuna. Tu critichi me ma avresti fatto esattamente la stessa
cosa.”disse Luce. Una lacrima solcò il viso di Ombra. Ricordava la promessa e
sapeva che Luce aveva ragione, lei avrebbe fatto esattamente la stessa cosa.
Nonostante tutto quello che le aveva fatto Luce non era mai riuscita a odiarla
veramente. La lacrima si illuminò. In un istante, l’aura negativa di Ombra
venne purificata.
“Bentornata Amber.”disse Luce. La sorella sorrise.
“Grazie sorellina.”disse Amber.
“Ora che anche questa questione è risolta è venuto il
momento che io scompaia per sempre. Non mi vedrete mai più. Addio.”disse Luce
per poi voltarsi verso Sesshoumaru e dire “Ehi tu principe dei demoni, vieni un
attimo qui e voi altri allontanatevi. E’ una cosa tra me e lui.”
Sesshoumaru le lanciò una delle sue occhiatacce e rimase
fermo dov’era.
“Smettila di lanciarmi occhiate inceneritici tanto non hai
il potere di carbonizzare la gente solo fissandola. Muoviti e vieni qui.”disse
Luce con un tono che non ammetteva repliche. Il demone decise di non
contraddirla. Si avvicinò a lei e si inginocchiò.
“Se ti chiedo di nuovo per quale motivo fissi così spesso il
cielo stellato non mi risponderai vero? Ti avverto che d’ora in poi me ne starò
lassù con il solo intento di trovare una risposta a questa domanda così se
sentirai la mia mancanza ti basterà guardare il cielo e saprai che sono lì a
guardare il mondo dall’alto. Visto come sono gentile?”disse Luce.
“Ti ho già detto che non sentirò la tua mancanza.”disse il
demone.
“E io ti ho già detto che non ti credo. Ti volevo dire anche
un’altra cosa. Inuyasha non è poi così male, cerca di trattarlo un pochino meglio
dopotutto è tuo fratello.”disse Luce sapendo che il demone non avrebbe mai
fatto quanto aveva appena detto.
“E’ ora di andare sorellina.”disse Amber.
“Addio a tutti!”disse Luce.
“Addio.”risposero gli altri.
I corpi delle due dee cominciarono a scomparire fino a
quando non rimasero solo due sfere luminose che si diressero insieme verso il
cielo.
Tutti loro sapevano che la dea non sarebbe mai più tornata.
In quei pochi giorni che avevano passato con lei le si erano affezionati molto
e ora non potevano fare a meno di piangere. Soffrivano per la scomparsa di
Luce.
Piansero a lungo poi sentirono una melodia. Era l’ultimo
regalo di Luce per loro. Sapeva che avrebbero sofferto ed era riuscita a far
sentir loro la melodia del suo flauto per l’ultima volta.
Smisero di piangere e le lacrime lasciarono il posto ai
sorrisi.
Presto sarebbe arrivato il momento delle separazioni.
Che ve ne pare? Recensite!
Grazie mille a Wolverina per aver commentato il capitolo precedente. Baci Sarachan89