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Autore: The Princess of Stars    27/09/2012    1 recensioni
In un universo alternativo, dove il tempo e lo spazio si confondono, 12 tra i sovrani dei regni più importanti dell'Asia Minore si sono riuniti per un importante trattato di pace: i monarchi delle regioni di Grecia, i sovrani di Persia e le Amazzoni della regina Atena. Ma al Titano, misterioso leader del Clan, la cosa non piace.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Annabeth Chase, Grover Underwood, Luke Castellan, Percy Jackson, Quasi tutti
Note: AU, Movieverse, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Eccomi, qui! Sono tornata con il terzo capitolo di questa storia! Non starò a ciarlare molto, andiamo al dunque: buona lettura!




Percy’s POV:


Durante la notte sentii un rumore. Aprii gli occhi e mi guardai intorno. Lo scudo lo avevo tra le braccia, Grover russava come un trombone, Annabeth… Annabeth! Lei era al suo posto, ma era agitata. Con tinuava a muovere la testa e dai piccoli scatti che facevano braccia e gambe, aveva i muscoli che continuavano a contrarsi. Il volto non era tranquillo come quando mi ero addormentato. Era sudata e tremava… un incubo. Non sapevo che fare. Non potevo lasciarla lì così. Faci la prima cosa che mi venne in mente. Silenziosamente mi avvicinai e tentai di tranquillizzarla senza svegliarla. Non si calmò, anzi si agitò ancora di più appena le toccai il braccio. Allora, feci una mossa estrema, delicatamente l’abbracciai. Sembrò agitarsi ancora di più, ma poi sembrò tranquillizzarsi. Non la lasciai finchè non si calmò definitivamente. Quando vidi che era rilassata, ero combattuto se lasciarla o no, ma alla fine la lasciai senza svegliarla e tornai al mio posto, con lo scudo tra le mani. Non capivo… è una perfetta sconosciuta, ma mi sentivo… strano… Scossi la testa per non pensarci e tornai a dormire.

Quando mi svegliai sentii che qualcosa non andava… NON AVEVO LO SCUDO!! Mi voltai e vidi Annabeth dormire. Mi alzai l’agguantai per la maglia e la tirai in piedi svegliandola bruscamente.

Dov’è lo scudo?!” gridai infuriato. Lei mi guardò arrabbiata e si tolse le mie mani di dosso.

L’hai perso!” accusò. Poi ci illuminammo.

GROVEEEER!!!!” urlammo, poi andammo io da una parte, lei dall’altra per trovarlo. Lo trovai più in là con due ninfe mentre faceva il galletto con lo Scudo, ammollo nel lago dove il terreno era tale che ci fossero dei fanghi.

Ero circondato da 10 di loro. Le dracene mi avevano chiuso in un angolo e allora, aprii lo scudo, tirai fuori la spada e mi feci strada con le mie mosse da Satiro-Killer!” diceva Grover “E poi… quando la polvere del combattimento si posò a terra… c’erano 20 dracene di meno al mondo”

Oh, Grover! Sei un eroe” disse una ninfa.

E’ il mio dovere, pupa” disse lui senza accorgersi che mi ero avvicinato “Mi ricordo di un’altra volta. Quando mi sono imbattuto in una… MANTICORA!” disse aprendo le braccia e colpendomi appena con lo scudo, ma io non mi mossi “ E…-” Grover s’interruppe e si accorse di aver sbattuto contro qualcosa si voltò e divenne pallido non appena vide che ero io “-Ah, ciao! Ciao, Percy!” disse con un sorisetto. Io gli portai via lo scudo.

Ma cosa combini?” dissi e me ne andai. Grover mi venne dietro di corsa.

No! Aspetta, Percy! Mi serve quello scudo! Per favore!” mi supplicò.

 



Grover’s POV:

Ma non hai una fidanzata?” disse Percy alzando un sopracciglio.

Sì, ma non abbandonerei mai Juniper! Era un’esperimento per… una cosa. Per favore, non faccio niente di male, ma ho bisogno di quello scudo” Io volevo solo vedere se piacevo di più se dicevo di essere un grande guerriero. Magari Sarei piaciuto di più a Juniper.

Perché?”

Privacy. Ma ti giuro sullo Stige che non farò niente di stupido!” giurai sincero.

Fa come vuoi” disse. Sorrisi e presi lo scudo.

Grazie, Perce! Sei un amico!”

Senza lo Scudo Olimpico” e me lo riprese.

Eddai, Percy!” ma lui non mi ascoltò. Allora tentai lo stesso e tornai indietro senza guardare dove andavo.

Allora, signorine…” dissi rientrato nei fanghi “… a che punto eravamo?” Poi mi accorsi di chi era con me.

Polifemo?” disse uno.

Calma, Anteo” disse l’altro e mi guardarono malissimo quasi ringhiando.

AAAAAAAHHHHHHH!!!!!” gridai e prima che potessero acchiapparmi schizzai fuori dai fanghi. Loro mi corsero dietro.

Prendiamolo!!” gridò Polifemo. Li riuscii a distanziare ma dovevo trovare un modo dove rifugiarmi. Svoltai un angolo e mi guardai indietro, sapevo di averli alle calcagna, ma ancora non li vedevo. Mi voltai e mi trovai davanti Annabeth immobile e a braccia incrociate, che mi guardava minacciosa . Mi fermai prima di scontrarmi con lei.

Oh, grazie agli dei! Per fortuna!” dissi quando mi venne in mente un’idea. “Oh, no! Una bandita! Aiuto! Aiuto!” gridai dall’altra parte.

Dov’è lo Scudo?” chiese minacciosa.

Tranquilla ce l’ha Percy. Mettimi in una presa mortale” dissi “AAHH! Mi ha preso! Ahh! Aiuto!” recitai.

Sparisci” disse Annabeth e si voltò per andarsene.

E’ andato da questa parte! Per di qua!” sentivo la voce di Anteo. In preda al panico feci la prima cosa che mi venne in mente, andai dietro Annabeth e le tirai un calcio nel sedere. Lei fece un saltò lanciandomi un’occhiata inceneritrice. Poi mi agguantò e s’inginocchiò mettendomi un braccio intorno al collo, l’altro passando sotto il mio braccio per poi arrivare a tappare bocca e naso con la mano, come se mi avesse soffocato. Facemmo appena in tempo ammetterci in posizione che arrivarono Anteo e Polifemo. Chiusi gli occhi per fare il morto.

Ah, Polifemo! Quella bandita ce l’ha fregato!” disse Anteo.

Ehi, cocca! Quel satiro era nostro!” disse Polifemo.

Mi ha fatto scappare una preda mentre ero a caccia” disse Annabeth.

Ugh! Va bene, l’hai preso prima tu” disse Polifemo.

Grr! Sono sempre i banditi a divertirsi” disse Anteo. Aspettai un attimo e riaprii gli occhi.

Eh… mi dispiace avergli dato questo dolore” dissi sarcastico “C’est la vie!” dissi e tenti di alzarmi ma Annabeth non mi lasciò e strinse la presa al collo. “Uhm… puoi lasciarmi andare adesso” ma lei non si mosse. Tentai di liberarmi, ma niente “P-P-Percy!” chiamai “Percy!” dissi cercando di divincolarmi.

Mi sbaglio o andavamo di fretta?” disse Percy arrivando a cavallo e portando il destriero di Annabeth. “A proposito, Annabeth lascialo; non hai idea di dove sia stato” Lì allora mi mollò alzandosi subito. Tirai un sospiro di sollievo, ricordandomi di quando aveva detto che le piaceva la carne di capra.

Oh, mammina! Pensavo che avresti eseguito la tua minaccia per davvero” le dissi.

Non mangio schifezze” rispose Annabeth salendo a cavallo.

Ah, bhe allora megli- aspetta- EHI!” protestai capendo il commento.

Non ti avrei mangiato comunque” disse Annabeth.

Ma non avevi detto…?”

Sei mezzo umano, Grover” disse Percy. Tirai un sospiro di sollievo e li seguii.

 


Annabeth’s POV:

Stavo guidando Percy e Grover nella foresta dopo il lago. Quella foresta era rinomata per essere pericolosa, ma era la strada più breve per arrivare alle Termopili senza fare il giro. Era una foresta buia e tetra, poichè la vegetazione era molto fitta. Per fortuna, non appena raggiungeremo il ruscello, saremo in una zona più chiara e sicura. Mentre li guidavo, però, pensai nuovamente all’incubo che avevo fatto quella notte. Era sempre lo stesso. Non cambiava mai. Eppure non riuscivo a capire di cosa si trattasse.

A cosa stai pensando?” chiese Percy.

Nulla che ti riguardi” risposi acida.

Si può sapere perché sei sempre così velenosa?!” disse spazientito.

E si può sapere perché sei così curioso?!” risposi.

Perché siamo compagni di viaggio. Perché dovremmo mantenere le distanze, dato che viaggiamo insieme?”

Per il semplice motivo che poi tu andrai per la tua strada e io per la mia” risposi fredda.

Quale? Sei un’eremita! Quale strada? Girovagare da sola e senza una meta?” No, per eseguire gli ordini di Crono e uccidere i rompiscatole come te, pensavo.

Non sai nulla di me” risposi lanciandogli uno sguardo inceneritore.

Allora proviamo a conoscerci” disse Percy con un sorriso. Feci un sospiro. “Allora… quanti anni hai?” chiese

18”

Io 19”

Hai viaggiato molto?” Sorrisi appena a quella domanda.

Abbastanza…” Silenzio

Bhe?” Guardai Percy confusa.

“ ‘Bhe’ cosa?” dissi

In teoria quando una persona ti fa una domanda come quella che ti ho appena fatto e tu rispondi, in genere dopo aver risposto si dice ‘e tu?’ ” Roteai gli occhi.

Per te se una per te se una persona non ti parla, non ti guarda e ti risponde a monosillabi, che significa?”

Che parla poco” rispose Percy.

Quindi?” chiesi, puntando verso l’ovvio.

Devo farla parlare di più!” disse il principe con un sorriso. E’ irritante a volte!

UGH! Quanto sei fastidioso!”

Lo prendo per un complimento” disse Percy “Allora? Hai viaggiato molto? Abbastanza…” disse imitando la mia risposta con una scarsa imitazione della mia voce. Roteai gli occhi.

E tu?” risposi

Un po’ ” disse con un sorriso soddisfatto. Scossi la testa.

Di dove sei?”

Ancora?!” dissi esasperata “Percy, quale parte di ‘non do informazioni personali’ non capisci?” dissi innervosita

Veramente, tu hai detto ‘ancora’, non 'non do informazioni personali' ” disse il principe. Mi trattenni dallo strangolare lui e quel suo sorrisetto idiota.

Percy… sai cosa mi fa innervosire di te?”

No, cosa?”

Che mi fai innervosire!”

E’ un’arte che pochi riescono a fare” rispose lui sempre sorridente.

Ma perché tu sai che è l’arte? Io conosco un'arte che in pochi riescono a fare” dissi con una battuta che solo io potevo capire.

Guarda che non sono ignorante! Conosco i vari tipi di pittura, la scultura e architettura. La mia città è piena!” disse serio. Mi caddero le braccia. Era un commento sarcastico!

Percy… hai sentito dell’evasione di stanotte?” chiesi sarcastica. Lui sgranò gli occhi.

No! Chi è evaso?!”

Il tuo cervello è evaso, Testa d’Alghe!” Mi guardò male

Ha-ha. Come sei spiritosa, Sapientona” Gli risi in faccia.

E’ massimo che riesci a fare?”

Per ora? Sì”

Non è nemmeno un insulto! Sai che mi stai facendo un complimento, vero?”

Sì, ma ti sta a pennello” disse con un sorriso.

C’è aria di flirt, qui!” sghignazzò Grover. Io e Percy lo guardammo con lo stesso amore di un Minotauro davanti a un pasto andato a male. “Era una battuta!” disse alzando le mani in arresa. Scossi la testa. Continuammo ad addentrarci nella foresta, sempre più cupa.

State vicini. E’ facile perdersi” dissi.

P-p-perché s-s-siamo pa-passati q-q-qui?” chiese Grover balbettando.

Perché secondo la Sapientona è la strada più corta per Lamia” disse Percy. Ad un tratto Grover si fermò.

Ehi, Grover, muoviti! Non è il posto migliore per fermarsi” disse Percy.

R-ragazzi… sento qualcosa! D-di pericoloso! Non siamo soli! I miei sensi da satiro avvertono una presenza negativa!” disse Grover. Io e Percy ci fermammo. Conoscevo quest’abilità dei satiri, infatti, per questo dovevo fare la brava e non destare il minimo sospetto.

Dove, Grover?-AH!!” gridò Percy quando una freccia lo colpì di striscio sul braccio facendolo cadere da cavallo.

PERCY!” esclamai.

Circondateli!” gridò una voce femminile. Subito scesi da cavallo e andai ad aiutare Percy a tirarsi su mentre cinque losche figure uscirono dai gli alberi. Erano delle dracene. Una aveva un arco e le altre erano armate di lancia o di spada. Subito tirai fuori la spada e il pugnale mentre Percy fece lo stesso con la sua arma. “Guarda, guarda, guarda!” disse una dracena che sembrava il capo “Che ci fa qui il Principe Perssseussss di Atene, accompagnato sssolo da una ragazzsssina e un sssatiro sssspaventato?” disse sibilando.

Cosa volete?” disse Percy mettendosi in guardia schiena-schiena con me

Lo Scudo” risposi io per loro.

Intelligente la ragazzsssa” disse il mostro “Uccideteli e prendete lo Sssscudo, i monarchi ci daranno abbassstanzsssa denaro per darci alla bella vita” ordinò.

"Bella vita? Ma vi siete visti?" provocai. Loro ci soffiarono come cobra.

"Quello, non era molto da sapientona, Sapientona" disse Percy.

"Lasciami fare, Testa d'Alghe" mi voltai nuovamente verso i mostri "Piuttosto che denaro, fatevi dare un rettilario! Forse lì farete la bella vita" infierii. Le dracene soffiarono infuriate e ci attaccarono. "Provoca il nemico. Lascia che venga accecato dalla rabbia. La rabbia non fa ragionare" era uno degli insegnamenti di Luke.

Grover, apri lo scudo! Difenditi!” disse Percy parando un colpo da due dracene. Grover fece come disse. Io andai a difenderlo. Aveva lui lo scudo quindi avrei dovuto aiutarlo lo stesso. Tre dracene iniziarono ad attaccarmi. Con il pugnale deviai il colpo di una che andò a ferire un’altra dracena, mentre con la spada bloccai la terza. La prima sferrò un altro colpo che bloccai con un contrattacco che andò ben a segno. Poi fu il turno di quella ferita che mentre mi attaccò, la dracena arciere mi tirò una freccia, con un salto mortale all’indietro schivai la freccia che colpì la terza dracena. Diedi un’occhiata veloce a Percy e vidi che aveva già ucciso una delle due che stava combattendo. Quella distrazione quasi mi costò quasi caro. La dracena mi attaccò, ma per fortuna mi spostai appena in tempo, ma la lancia avversaria mi ferì il braccio. Quando non gridai di dolore o non ebbi una qualche reazione, la dracena mi guardò sbalordita. Era un taglio ne superficiale ne profondo, ma sentii… fastidio. Non sentivo più il dolore, più o meno. Per quell’allenamenti ero diventata quasi immune. Non persi tempo e prima che Percy potesse accorgersene. Mi avvicinai di scatto alla dracena e la infilzai con la spada. Mancava solo la dracena arciere che scocco una freccia contro Percy. Lui bloccò il colpo del mostro che stava combattendo e lo spostò davanti a sé come uno scudo e la freccia uccise il mostro. Io non mi lasciai scappare l’occasione e avanzai di corsa verso il mostro che scoccò un’altra freccia. Con uno scatto felino rotolai schivando la freccia e balzai di nuovo in piedi e sfruttando un masso che si trovava a terra, tentai di saltare sul mostro, ma quando vidi che la freccia era già incoccata e puntata pericolosamente verso di me sbilanciai il salto nel tentativo di spostarmi. Nel frattempo, Percy arrivò dietro al mostro e lo uccise prima che potesse prendere nuovamente la mira.

Sono finiti?” chiese Percy.

Credo di si” risposi.

Grover, stai bene?” chiese Percy. Il satiro chiuse lo scudo tirando un bel sospiro di sollievo.

Sì, sto bene”

Perché non impari ad usare quella spada?” sbottai contro il satiro.

Io-”

Avresti potuto darci una mano e invece, visto che non sei capace ad usarla, ci fai da zavorra perché dobbiamo pensare a salvare anche le tue chiappe! Se hai una spada, impara ad usarla!”

Annabeth! Basta!” disse Percy con autorità. “Non sa usare la spada, pace! Siamo, vivi, non farne un dramma! Perché ti arrabbi così?” disse lui. In quel momento qualcosa mi fece click nella mente. Luke mi sgridava sempre così e spesso volava una sberla.

Niente… scusa, Grover” dissi. Era la prima volta che mi scusavo con qualcun altro che non fosse Luke.

No, hai ragione. Sono un disastro! Dovrei imparare a usare la spada! Sono un cretino!” disse il satiro coprendosi il viso con le mani.

Ehi, amico, stai tranquillo. Non farne un dramma anche tu!” disse Percy mettendogli una mano sulla spalla “Ti insegno io a combattere. Appena avremo un po’ di tempo ti insegnerò qualcosa” disse Percy. Grover sorrise da un’orecchio all’altro.

Grazie, amico mio” disse il satiro.

Mi dispiace rovinare l’atmosfera fraterna ma…” mi fermai vedendo che c’era qualcosa che non andava in Percy. “…tu sanguini” dissi notando una seconda ferita sul braccio di Percy, non molto lontana dalla prima. Percy guardò la ferita.

E’ solo un graffio” disse lui con un sorriso. Devo ringraziare la mia maglia blu scuro; non si è accorto che stavo sanguinando anch’io come lui.

Dobbiamo uscire di qui e accamparci, poi ci penso io al tuo braccio” dissi.

Ragazzi, il ruscello non è molto lontano possiamo andare e fermarci lì, dopo tutto è lì che ci stavamo dirigendo” disse satiro. Non si era sbagliato, infatti, una volta rimontati a cavallo, uscimmo dalla foresta e dopo pochi metri fummo davanti al ruscello in un posto perfetto per accamparsi. Grover andò a cercare la legna per fare un fuocherello dove accamparci. Nel frattempo, io mi diedi da fare per medicare Percy. Ero stata fortunata che nel posto dove ci eravamo accampati notai che si trovava una pianta curativa. Ne staccai un paio di foglie e Percy mi raggiunse davanti al ruscello.

Togliti la camicia” ordinai autoritaria. Percy fece un sorrisetto e dopo essersi tolto il giacchetto nero, si tolse le polsiere e cominciò a sbottonarsi la camicia, mentre io mi tolsi il mantello che mi ingombrava e tagliuzzai le foglie della pianta medica.

Sai…” disse togliendosi la camicia “… è la prima volta che una donna mi chiede di spogliarmi… quanto mi dai?” disse avvicinandosi a me con un sorrisetto da piacione.

Due sberle e un calcio in bocca” risposi allontanandolo da me e fulminandolo con lo sguardo. Lui alzò, le spalle e mi seguii.

Siediti” ordinai. Lui obbedì. Non potei fare a meno, che notare che era proprio un GRAN BEL PEZZO DI FIGOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!! bel ragazzo. Tartaruga notevole, bicipiti perfetti, insomma un fisico scolpito!

Stai guardando qualcosa di tuo gradimento?” disse lui trattenendo un sorrisetto malizioso.

Taci” risposi guardandolo male. Lui sorrise e si sistemò cosicché io potessi medicarglielo. Gli assassini del Clan vengono istruiti anche per curare, oltre che uccidere.

Allora, ce la farò?” disse Percy mentre gli misi la foglia ormai tagliuzzata sulle ferite.

Penso di sì” risposi “Brucerà un po', ma meglio che prendersi un'infezione” Lui infatti si irrigidì un momento, per il bruciore. Per curare la mia piccola ferita avrei dovuto aspettare di essere sola. Non volevo dare nell'occhio in qualunque modo. “Bene, adesso sciacqua le ferite, non è niente di grave, si chiuderanno presto” dissi.

Grazie” disse Percy sorridente, ma poi il suo sorriso scomparve. “Che ti sei fatta al braccio?” disse prendendo il mio braccio ed esaminando la ferita. Mi trattenni a stento dall'allontanarmi. Non permettevo a nessuno di toccarmi, ma se lo avessi fatto avrei dato nell'occhio. Ma, a quanto pare, mi ero già mossa e Percy se ne accorse. “Stai tranquilla, non ti faccio niente. Voglio solo dargli un'occhiata” disse con una voce calma. Allora mi lasciai prendere il braccio.

Una dracena che ha mancato il colpo” spiegai. Percy mi guardò con aria preoccupata. Si alzò e tenendomi la mano ci avvicinammo al ruscello.

Siediti” ordinò. Feci come disse, non staccando lo sguardo da lui. Percy si sedette vicino a me e appoggiò la mano sull’acqua, in modo che solo la punta delle sue dita toccasse l'acqua e la punta delle mie sfiorasse il suo palmo.

Che stai facendo?” chiesi confusa dalle sue azioni.

Non spostare la mano” disse. Poi, quando stetti per chiedere una spiegazione, l'acqua cominciò a scorrere sulla mano del principe per poi arrivare sulla mia. Sentivo l'acqua salirmi per la manica fino ad arrivare alla ferita. Sentii come un po' di solletico, ma poi più niente. Guardai Percy e notai che le sue ferie che gli avevo medicato erano scomparse, l'acqua le aveva curate. Subito tolsi la mano e mi controllai il braccio. La ferita era scomparsa.

Forte” commentai “Davvero forte” Percy sorrise e si sedette nuovamente accanto a me rinfilandosi la camicia, ma senza farmi la grazia di abbottonarsela, lasciando la sua tartaruga in bella vista...non che mi dispiacesse... ora che ci penso... se poteva fare questo giochetto... perchè ha... poi capii... se l'è levata apposta! 

Perchè non mi hai ancora chiesto come faccio a farlo?” chiese Percy alzando un sopracciglio.

Riesci a controllare l'acqua. E' un abilità. Non sono in molti ad averne e la maggior parte sono membri del Clan. Al Titano servirebbe uno con la tua abilità” dissi senza pensare. Sì, per una volta non ho pensato prima di agire. STUPIDA! Gridava la mia parte razionale. In mia difesa, Percy ha messo in vista la tartaruga e mi distrae! risposi. Oh, fantastico! Adesso parlo da sola!

Tu che ne sai?” chiese Percy con voce sorpresa ma anche sospettosa.

Tutti conoscono il Clan. Il loro capo ucciderebbe per avere qualcuno con queste abilità” risposi

Cos'era una freddura?” disse Percy alzando un sopracciglio. Bhe, almeno se l'era bevuta.

No, una battuta” risposi.

Allora ce l'hai un senso dell'umorismo!” Veramente non mi ero neanche accorta di aver fatto una battuta...(N/A: In verità, solo rileggendo mi sono accorta di aver fatto una battuta)

A quanto pare...” commentai.

Eccola che ricomincia a fare Lady Mystery La Musona!” borbottò Percy.

Come scusa?”

Mi hai sentito”

Sì”

Non era una domanda” gli mollai uno scappellotto sulla testa.

L'ho capito, non sono cretina”

Ma dai, ammettilo! Sei stata una musona, acida per tutto il tempo. Lasciati un po' andare!”

Lasciarmi andare? E tu che intendi con 'lasciarmi andare'?”

Fatti conoscere” Sospirai.

Perchè vuoi tanto conoscermi?” gli chiesi.

Perchè sei diversa. Non lo so perchè, ma mi incuriosisci” rispose arrossendo un po'. Ci fu un istante di silenzio. “Come sai, io sono il Principe di Atene. I miei genitori sono la regina Sally e re Poseidone. Sono nato e cresciuto a palazzo. Non sono completamente di sangue reale. Mia madre non era nobile, ma conobbe mio padre, si sono innamorati e sposati, quindi io sono principe a tutti gli effetti. La vita a corte non è tutta rose e fiori. Ho tutti che vogliono sempre fare tutto per me e non mi lasciano fare niente. Gli altri principi sono simpatici. Non sono ragazzini viziati come spesso si crede. Ho imparato a combattere a palazzo con un maestro fantastico. Era un centauro...si chiamava Chirone”disse Percy. Quel nome mi fece gelare il sangue. Se solo sapesse che io ho ucciso Chirone “E' stato ucciso dal Clan quando avevo 9 anni... insieme a un mio carissimo amico... Tyson, un ciclope” continuò Percy. Fu la prima persona che uccisi... a 8 anni. “Girano delle voci che dicono sia stata L'Angelo della Morte, che furono le sue prime uccisioni” continuò.... Malcolm... probabilmente sarà stato lui, in qualche modo. “Le voci dicono che sia giovane... se ci penso... forse avrei potuto fermarla. Forse avrei potuto fare qualcosa”

Eri un bambino, Percy”

Ma se avessi potuto, in qualche modo... forse Chirone e Tyson sarebbero ancora qui...”

Certe cose non possiamo sceglierle noi” Non ho scelto io di diventare un'assassina... Oh! Annabeth! Ma che ti sta venendo una coscienza! Riprenditi, cretina! Tu sei L'Angelo della Morte! Ricordati cosa ti ha detto Ethan: viso d'angelo e cuore di ghiaccio... tu un cuore non lo hai! Ricordi cosa ti disse Luke? Tua madre ti ha abbandonata come la tua matrigna e tuo padre e poi hanno mandato Chirone ad ucciderti! Luke e Crono ti hanno salvata sii riconoscente e fa il tuo lavoro!

E tu?” chiese Percy. Rimasi un istante in silenzio. 

Non lo so di dove sono” dissi ad un tratto. Percy mi guardò sorpreso. Come non detto... Addio pensieri razionali! “Potrei dire di essere Siriana, Greca, Persiana, Macedone, Israeliana o... non lo so... ho viaggiato talmente tanto che non posso dire con certezza di dove sono. Una... uhm... vecchia conoscenza mi disse che sono Greca, ma non mi ha saputo specificare di dove” Percy annuì “Oltre che la mia lingua parlo quella Macedone, Ebraica e Siriana. Come tu ben sai, ho imparato a combattere con la pratica e come hai visto, è abbastanza efficace. Sono un' eremita da quando avevo 4 anni... non l'ho scelto io, però. Mia madre mi ha abbandonata quando ero piccolissima e la mia matrigna e mio padre mi hanno abbandonata pochi ani dopo e mandato qualcuno a farmi uccidere. Sono qui perchè questa mia conoscenza mi ha salvata e questo è tutto”conclusi.

Come hai imparato 3 lingue?” chiese lui.

Ascoltando. Sono rimasta alcuni anni in quei tre posti. Forse in continuo movimento, ma la lingua era quella finchè non cambiavo regno”

Ho una domanda” disse Percy. Io annuì senza dire niente “Quella ferita non era esattamente un graffietto, non era grave, ma comunque non da poco. Chiunque avrebbe dato segno di essere stato colpito, ma tu non hai fatto niente” Non riuscii a guardarlo e guardai verso il ruscello.

Ci sono cose peggiori” dissi ricordandomi l'addestramento. Seguii un momento di silenzio.

Sai, Annabeth... non sei in gamba come sembri...” Mi voltai guardandolo male, ma Percy sorrideva “... lo sei molto di più” concluse. Non me l'aspettavo e feci per la prima volta, da quando riesco a ricordarmi, un sorriso.
Rimanemmo in silenzio davanti al ruscello. Ma era un silenzio piacevole. Ad un tratto mi accorsi che la mano di Percy si stava avvicinando a me e d'istinto scattai un po' indietro. Percy se ne accorse e mi guardò meravigliato.

Hai paura di me” disse stupito. Guardai in basso.

No...” riposi “... mi viene d'istinto, scusa” Percy non sembrò convinto, ma ritirò la mano. Tornammo nel silenzio di prima. Dopo un po' notai la mano di Percy muoversi nuovamente verso di me, ma questa volta non mi mossi e lasciai che lui mi prendesse la mano facendo scivolare le dita tra le mie. Rimanemmo in un silenzio confortevole, ma poi si ruppe l'incanto quando arrivò Grover.

Ehi, ragazzi! Ho trovato la legna! Voi che mangia-” il satiro s'interruppe “ ho interrotto qualcosa?” disse puntando con un dito verso di noi. Subito Percy mi lasciò la mano e ci alzammo in piedi.

No! Stavamo solo parlando!” disse Percy abbottonandosi la camicia.

Perchè? Tu solitamente chiacchieri mettendo in mostra il tuo fisico?” provocò Grover.

Taci, Grover! Lo stavo medicando!”risposi acida e innervosita.

Ah, si certo!”

Ti consiglio di fare attenzione a provocarmi satiro” dissi avanzando minacciosa.

Ragazzi, calma!” disse Percy mettendosi in mezzo. Roteai gli occhi e preparai il focolare, mentre Percy andò a pescare. Sistemato il focolare, tentai di accenderlo con due pietre focaie. Quando finalmente ci riuscii, vidi Percy che stava tornando trionfante con dei pesci sull'arpione fatto 'in casa' (senza camicia, posso aggiungere....secondo me l'ha fatto apposta)

Pensavo non fossi capace. Quando l'ho fatto io mi hai detto d'insegnartelo” dissi con un mezzo sorriso.

Mai sentito parlare di bluff?” disse lui sorridente, come sempre. Scossi la testa... che Testa d'Alghe...

Dammi quei pesci, li sistemo io e, per cortesia, rimettiti la camicia!” dissi prendendo l'arpione e cercando di sembrare seccata...

Lo so che ti stai rifacendo gli occhi” disse lui infilandosi la camicia.

Che palle! Ma state sempre a flirtare!” esclamò Grover che nel frattempo si era accomodato su un sasso vicino al focolare. Gli lanciai un'occhiata omicida, ma lui ridacchiò come risposta.

Se non fosse per Percy e lo Scudo, lo avrei già ammazzato... ....

  
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