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Autore: Akasuna no Hime    27/09/2012    1 recensioni
Non è ancora freddo il corpo imponente che tento di stringere tra le braccia. Non sono nemmeno 5 minuti che è morto, non sono passati 5 minuti da quando ho sentito la sua voce per l’ultima volta.
Morirai veramente quando non ci sarà più nessuno che si ricorderà di te. E non accadrà mai. Ciao, gigante buono.
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I say goodbye to you.

Martedì, 19/09/2012
Non è ancora freddo il corpo imponente che tento di stringere tra le braccia. Non sono nemmeno 5 minuti che è morto, non sono passati 5 minuti da quando ho sentito la sua voce per l’ultima volta.
“Non preoccuparti, sto bene”. Adesso sta bene. Non si è sbagliato nemmeno stavolta, non mi ha mentito. I paramedici hanno già riposto gli strumenti ed evitano di guardarmi. Io rimango rannicchiato contro la parete del veicolo, col suo corpo tra le braccia e la mente svuotata.
Mi chiamo Luca e ho appena perso il mio migliore amico.

                                                                                                       ***                                                 

Mercoledì, 20/09/2012
Non posso credere che questa casa si sia scordata così in fretta di lui. La sua risata non risuona più, le felpe che di solito trovavo in ogni stanza sembrano essersene andate con lui. L’unico posto in cui lui è ancora presente è la sua stanza. Nel letto impregnato del suo profumo è dove mi trovo adesso. Completamente coperto, a digiuno e con gli occhi asciutti. Non riesco a piangere, non voglio farlo.
“Non piangere, piccolo, tutto si sistemerà” diceva, prima di baciarmi ed accarezzarmi, di spogliarmi e fare l’amore con me. E io mi aggrappavo a lui, lo stringevo e facevo come mi diceva, perché lui non mentiva mai.
Mi chiamo Luca e ieri ho perso il mio fidanzato.

***

Giovedì, 21/09/2012
Anche questo dannato letto si sta dimenticando del suo padrone. Come si può, mi chiedo, dimenticare uno come lui? Sta anche diventando freddo e quel freddo mi si sta infilando nelle ossa. Dicono che è perché non mangio ma loro non sanno cosa vuol dire veder cadere tutto il proprio mondo in quarto d’ora. Il cibo è l’ultima cosa a cui si pensa, quando si ricomincia a pensare.
“Lui vorrebbe che tu mangiassi” dice mia madre. Cosa cazzo ne sa lei, che non l’ha mai sopportato? E poi adesso cosa mi frega se lui vorrebbe che mangiassi? Non c’è più, mi ha lasciato solo, ha pensato bene di andarsene per conto suo. Adesso lui pensi per se che io vivo lo stesso. Un caldo improvviso sostituisce per un attimo il gelo alle ossa. Sono un idiota: io non riuscirò mai più a vivere. Lui era tutto e adesso è niente.
Mi chiamo Luca e due giorni fa ho perso mio fratello.

***

Venerdì, 22/09/2012
Non so come ma sono uscito. Ora sono davanti alla bara chiusa, circondato di volti che soffrono o forse solo fingono. Andatevene, non vi voglio, lasciatemi solo con lui. Posso salutarlo un’ultima volta, posso finalmente sancire la fine della mia vita? A quanto pare no. Di tutte le parole che mi sono rivolte, nessuno mi raggiunge. Non hanno capito che voglio stare solo, più di quanto non lo sia già?
Mi chiamo Luca, sono rimasto solo e ho paura.
Lui non ne ha mai avuta.
Lui era forte e coraggioso.
Lui era Nicola.
Anche se forse lo è ancora.



Direi che è abbastanza depressa. Come lo sono io e tutti quelli che lo conoscevano.
Non perchè adesso non c'è più, ma lui era il migliore. Sapeva sempre quello che dire e come farti sentire amato e protetto.
Anche se è scontato, ci mancherai. 
Ciao Nico.

   
 
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