<< Driiin driiiin!!! >> << Driiin driiin!!!>>
Aprii lentamente gli occhi come se niente fosse successo; la luce che filtrava dalla finestra leggermente aperta mi illuminava il viso con i raggi caldi del sole, facendomi sorridere appena. Spensi quell'insopportabile e inutile oggetto chiamato sveglia, che ormai suonava da un paio di minuti. Mi tolsi le pesanti coperte invernali che mi coprivano e mi alzai di malavoglia, stiracchiandomi il corpo ancora indolenzito. Sbirciai l'orario: erano le otto spaccate.
In quel momento soltanto tre parole mi passarono per la mente: RITARDO.SCUOLA.CAZZO. Corsi direttamente in bagno a farmi una doccia super veloce per riprendermi, mi vestii, mi truccai leggermente e in meno di dieci minuti uscì di casa senza nemmeno fare colazione. Per fortuna i miei erano già a lavoro, altrimenti avrei dovuto sentire la ramanzina di entrambi su i ritardi che facevo ogni mattina.
Questo particolare, per mia fortuna, sarebbe sfuggito alla loro memoria. Stavo correndo più veloce della luce fino a quando non sbattei contro qualcosa, o meglio qualcuno: un ragazzo riccio dagli occhi verdi, labbra rosse perfette, un po' più alto di me, era uscito da una stradina bloccandomi la strada.
Questo ragazzo ha un nome. Si, quel nome. Lo conoscevo abbastanza bene da capire quanto lo odiassi profondamente per il suo comportamento arrogante e strafottente che rivolgeva soprattutto alle ragazze e, insieme al suo amichetto Zayn Malik, si divertivano a prenderle in giro. Quel nome è Harry Styles.
Era soprannominato da me il "puttaniere" appunto per questo motivo.
In questo preciso momento mi piacerebbe cancellare dalla faccia della terra quel sorrisetto malizioso che aveva e che faceva ogni volta che mi vedeva, anche in presenza del mio ragazzo. Si, lo avevo. Non ero la solita sfigata secchiona che amava stare sui libri invece di rimorchiare qualche ragazzo. Tutt'altro: sono una ragazza che non va pazza per lo studio ma si impegna, ma da peso anche a cosa pensano i ragazzi su di lei. Mi presento: sono Camilla e ho 17 anni, capelli mossi castani e occhi color nocciola e come ho già detto non vado pazza per la scuola.
Il riccio mi richiamò distraendo i miei pensieri dicendomi << anche tu in ritardo eh Cami? >>
No, aspetta: il ragazzo più odioso al mondo mi ha chiamata con un nomignolo carino? sto sognando ancora...
<< Da quando mi chiami "Cami"?>> sottolineando le virgolette. Poi aggiunsi << Anzi no, da quand'è che mi chiami per nome? Di solito usi quei nomi tipo "sfigatella">>
H << oggi sono di buon umore!>>
I<< Come mai?? Stanotte sei stato con tre ragazze invece di una?>> feci ridendo.
Lui scoppiò in una risatina fastidiosa << Hai voglia di scherzare Smith?>> ora mi chiama anche per cognome: c'è qualcosa che non ò va. Si avvicinò pericolosamente al mio viso sfiorandomi le labbra. Mi stava provocando? con me non aveva possibilità.
Lo respinsi allontanando di qualche metro il suo corpo. Poi parlai << Sto, anzi stiamo, facendo ritardo a scuola quindi andiamo, anzi vado!>> feci arrabbiata camminando velocemente.
La giornata non era iniziata affatto bene: ho quasi baciato il mio peggior nemico e come al solito ritardo a scuola. ma come si dice: il buongiorno si vede dal mattino.