The Hunter

Zoro si risvegliò accanto a lei. Amava il suo profumo, amava la sua candida pelle e i suoi capelli lisci e morbidi come la seta. Il suo delicato respiro, i suoi piccoli movimenti durante il sonno, il solo restare lì, tranquilla e immobile, vicino a lui. Nonostante per lui fosse difficile ammetterlo, conoscendo il tipo testardo e orgoglioso che è.
Si vergognava di esprimerle i suoi sentimenti. Lei non gli aveva rubato il cuore, Zoro lo sentiva ancora in mezzo al petto, ma ogni volta che la vedeva o batteva leggermente più veloce o mancava qualche battito. Nonostante lo spadaccino fosse molto lento a capire certe cose, aveva solo intuito qualcosa.
 
La osservava sempre, senza che lei se ne accorgesse, o almeno questo era ciò che credeva. Faceva finta di appisolarsi vicino alle sue katane e la guardava. Non capiva cosa gli stesse accadendo. Con l’altra nakama non aveva mai provato queste sensazioni. Non sapeva come comportarsi, chi si era mai interessato alle donne? Di sicuro non lui. Lui vuole semplicemente realizzare il suo sogno, per ora questo è il suo unico obiettivo. Deve essere determinato e non può avere distrazioni, ecco perché non si era mai interessato alle donne.
Ma con lei era diverso, sentiva di avere qualcosa in comune, un qualcosa che lo attirava, era curioso di scoprirlo.
 
Quando finalmente aprì gli occhi e capì cos’era, non si tirò sicuramente indietro. Cos’altro doveva aspettare? Lui era il cacciatore e lei la preda. Doveva solo fare qualche passo, qualche piccola mossa e la poteva catturare per averla ai suoi piedi. Questo era ciò che pensava. Man mano che si avvicinava alla sua preda, percepiva qualcosa di strano. Man mano che scopriva nuove cose su di lei, sentiva di conoscerla da una vita e sentiva quasi il bisogno di scoprirne altre, erano così simili.
Fino a quando non arrivò il giorno in cui si “dichiarò”. Lo spadaccino si è sempre dimostrato un tipo inesperto in queste cose, dopotutto era anche per lui la prima volta, no? Sapeva di non farcela e intuiva anche che sarebbe finita male. Ma ci provò lo stesso, lui deve catturare la sua preda, non farla fuggire e sicuramente non permettere ad un altro cacciatore di prenderla.
“Tu sei la mia preda, ho scelto te.”– Queste furono le otto misere parole che uscirono dalla bocca dello spadaccino.
“Cosa?”– Un’altra risposta non doveva sicuramente aspettarsela.
“Ehm… Di solito parliamo poco.”– Cambiò completamente discorso e fece più che bene.
“Già, infatti.” 
E così ebbe inizio il loro primo discorso serio, se si può definire così. Parlarono per ore e ore. E in quel momento Zoro capì che era stata lei a manipolarlo del tutto, nell’ombra. Non faceva niente di che, ma lo spingeva ad andare verso di lei, lo tentava con delle piccole cose.
Lo spadaccino, in quel preciso istante, percepì quello che provava prima, quella strana sensazione, sentiva lo stupido cuore fare quello che voleva, non poteva controllarlo. Anzi, non voleva che si fermasse più, ogni volta che quella cosa batteva così forte, così velocemente, non gli dispiaceva affatto.
 
Roronoa l’unica cosa che fece, di sensato, fu darle un piccolo bacio sulla guancia, come semplici nakama. Ma lei non voleva questo. Certo che non voleva. Ma non poteva continuare con i piccoli gesti che faceva prima. Ormai era fatta, o faceva il passo lei o lo faceva lei. Quello stupido marimo non sarebbe mai stato capace di farlo. Così lo prese e gli diede un leggero bacio sulle labbra, fece in modo di sfiorarle lentamente, voleva solo provocarlo. E lei ci riusciva benissimo. Quel leggero sfioro accese la piccola lampadina sulla testolina di Zoro, fece funzionare il cervello, cosa molto rara.
Lo spadaccino fece il suo primo passo verso una donna più grande di lui, sicuramente, e anche più matura, molto più alta, dannatamente intelligente e manipolatrice, e certamente di una bellezza indescrivibile. Zoro per la prima volta, baciò una donna. Aveva 21 anni e ancora non lo faceva, non capiva proprio un tubo di queste cose, ma sapeva che c’era lei, che gli dava una dritta e provava ad aiutarlo.
Dopo quel leggero bacio, ne arrivarono altri, milioni fino a quando non si ritrovarono nel letto di lui, seminudi a fare cose che nessun altro saprà mai. Zoro vuole lasciare ogni singolo ricordo per sé, li vuole custodire gelosamente nella sua mente, perché sa che questi piccoli ma molti ricordi non svaniranno mai. Quello sarà semplicemente l’inizio di migliaia di ricordi insieme a lei, la sua adorata Robin. 


 

Angolo dell'autrice:
Salve a tutti :3 Questa è la mia prima fic, e beh... Devo dire che ne sono proprio soddisfatta. Volevo descrivere un possibile incontro e una possibile dichiarazione di Zoro. L'idea della preda non so come mi sia venuta x° Ma-- la frase "Tu sei la mia preda, ho scelto te" mi sa molto di Pokémon <3. Eh... Nulla :> Avevo una voglia matta di scrivere una fanfic su di loro, perché sono la mia OTP, e sono così asodiaseaseklaopsdimca *w*
Volevo specificare un'altra cosa, alla fine, quando il nostro marimo pensa di custodire ogni singolo ricordo per sé, significa che non vuole raccontarlo a nessun altro, una cosa solo di loro due <3 Me lo immagino troppo così ç-ç
E... boh. Nulla, spero vi sia piaciuta <3 
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Dopo un anno ho riletto questa fanfic e dovevo ASSOLUTAMENTE aggiustarla. Ho modificato piccole cose e qualche tempo verbale messo a caso.