Non credo in me


Sento il freddo che mi penetra violentemente le ossa. Intravedo il cielo bianco tempestato da fiocchi leggeri ed immacolati che mi cadono sul viso arrossato, sul corpo immobile e lentamente mi seppelliscono sotto il loro candore.
Socchiudo le labbra e lascio che il mio alito caldo si riversi nell’aria gelida in un vapore dolce e vitale.
‘Alzati’. Sento una voce nella mia mente che mi ordina di mettermi sulle gambe e di camminare.
Devo scaldarmi muovendomi, ma ormai non ha senso. Mi arrendo a me stessa.
Non ho le forze per staccarmi dal languido abbraccio della neve e vi rimango distesa osservando quel magnifico cielo privo delle dive che vi rispendono.
Il cappotto in lana, la sciarpa e il cappello non riescono più a proteggermi dalla violenza del gelo.
Inizio a pensare che la fine sia vicina, che la Morte sia finalmente giunta a prendermi. Mi dispiace che non combatteremo in ospedale per il mio ultimo respiro soffocato.
Non percepisco più le mani, i piedi accennano a piccoli movimenti, ma la testa mi esplode dal dolore.
Inizialmente sentivo un leggero tepore, quando il sangue scivolava lento sciogliendo in parte la neve, ma adesso percepisco solo il freddo della notte.
I fiocchi mi scendono liquidi lungo le guance, pronunciandosi come le lacrime che non riesco a piangere, e ghiacciano lungo il mio collo.
Ho freddo e tremo.
Nessuno sa dove mi trovi. Adesso sento davvero la paura, così nera e feroce.
Sono giunta alla fine?