Serie TV > Downton Abbey
Segui la storia  |       
Autore: LadyMaria    28/09/2012    1 recensioni
Matthew e Lavinia si sono ormai sposati e vivono tranquillamente a Downton insieme alla famiglia Crawley.
Mary si sta preparando a diventare la signora Carlisle, ma qualcosa sconvolgerà per sempre le loro vite....
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Movieverse | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Si osserva attorno con fare stanco, quel viaggio sembra essere durato un’eternità, ma finalmente.. ecco la dimora di zia Rosamund. Attende che l’autista le apra lo sportello e l’aiuti a scendere con grazia.
-Grazie.- mormora abbozzando un lieve sorriso mentre volge lo sguardo in direzione del grande portone, sulla soglia del quale riconosce la figura di sua zia. 
-Mary cara!- esclama scendendo i piccoli gradini della scalinata esterna per avvicinarsele e baciarle le guance 
-Ti aspettavo con ansia – le cinge lentamente una spalla e la conduce all’interno mentre ordina ai valletti di portare i bagagli della nipote nella sua stanza.
-Come è andato il viaggio?- le domanda mentre un domestico aiuta Lady Mary a liberarsi del soprabito. – Hai trovato qualche difficoltà?-
-No, per fortuna nessuna … - la rassicura ringraziando con un cenno del capo l’uomo per poi seguire sua zia nel piccolo salottino secondario.
-Pensavo che Sir Richard sarebbe stato mio ospite … - mormora Rosamund storcendo le labbra per assumere un’aria dispiaciuta.
-Si scusa terribilmente, ma deve concludere degli importanti affari e, se può consolarti, non ha avuto nemmeno tempo di venire a Downton in queste ultime settimane.-
Decisamente allarmata per quello che la nipote ha detto sgrana gli occhi –Ciò significa che hai passato tutto questo tempo a Downton senza di lui?-
Adesso è Mary quella a rimanere sorpresa per la reazione di sua zia –Certo, Downton è anche casa mia.-
-Era- la corregge immediatamente Rosamund – era, mia cara.. adesso casa tua è dovunque si trovi Sir Richard – le ricorda come se volesse infliggerle una sorta di punizione. – quindi Downton non è più casa tua.-
- Ma Downton rimarrà sempre tale per me! – esclama accalorandosi più del necessario, la quale reazione non sfugge di certo agli occhi della donna.
-Qual è il tuo problema, Mary? – le domanda apertamente, senza tante riserve. – Stai per sposare un uomo che ti ama e che ti renderà discretamente ricca.. cosa puoi voler di più? Non penserai certamente ancora a Matthew Crawley….!- pronuncia il suo nome come se si trattasse di un insulto o, ancora peggio, un’imprecazione.
- Certo che no! – cielo è così palese? Si domanda mentre tenta di mostrarsi indifferente.
-Matthew ha fatto la sua scelta e io la mia … nessuno dei due prova alcun affetto per l’altro che non oltrepassi la semplice parentela.. – conferma con convinzione, anche se ogni volta che pronuncia il nome di lui avverte una tremenda fitta all’altezza dello stomaco. Si domanda quando tutto questo passerà, quando finalmente potrà essere veramente felice per lui, quando smetterà di amarlo con tutta l’intensità che avverte e che vorrebbe scacciare via .. si rende conto che di tempo ne è passato decisamente troppo, e che lei invece di migliorare peggiora ogni giorno di più.
-Mi fa piacere sentirlo … - commenta Rosamund ostentando un sorrisetto furbo – perché il giorno in cui ti vedrò sposata con Sir Richard allora sarò davvero felice per te. Ma adesso basta chiacchiere…. Sarai stanca, il viaggio è stato faticoso … - la tratta adesso con un tono e dei modi di fare estremamente gentili e leziosi … quanta differenza rispetto a qualche minuto fa?
- Jane ti mostrerà la tua stanza così potrai riposarti prima di cena ….-
La domestica si avvicina, congiunge le mani in grembo e accenna ad un timido inchino declamando che – Mi dispiace, signora, la stanza non è ancora pronta. –
-Non è ancora pronta? E allora sbrigati, non gingillarti e vedete di finirla il prima possibile! – esclama indignata Lady Rosamund.
-Non ce n’è bisogno zia. Non sono così stanca e provata come tu pensi. Col tuo permesso vorrei ritirarmi in biblioteca, per leggere qualcosa…- ovviamente Mary è costretta ad aggiungere che – se la cosa non ti dispiace.-
-Assolutamente, no. Questa è anche casa tua … - le si avvicina, le poggia una mano sul braccio e le mormora quasi all’orecchio – a più tardi, mia cara…-
Ormai Mary le conosce bene le tattiche di persuasione di sua zia, è veramente convinta di averla salvata invitandola a Londra. Salvata dalle grinfie di Matthew, ovviamente.
Non appena la figura di lei svanisce oltre la soglia del corridoio, Mary raggiunge la grande biblioteca centrale, afferra un libro e si dirige in giardino dove trova ristoro sopra una panchina. Apre con poca voglia il volume e comincia a sfogliarlo. È tutto inutile, le parole scorrono sotto i suoi occhi quasi senza senso, non capisce una singola frase di quel che sta leggendo e all’improvviso il libro le scivola dalle mani. Prontamente si china a recuperarlo e strabuzza a più riprese gli occhi quando comincia a leggere sulla carta il nome di “Matthew”. Scritto ovunque…. Comincia a sfogliare nevroticamente le pagine, ma la situazione non migliora…
Convinta, ormai, di trovarsi al limite della disperazione più totale si porta una mano sulla tempia e socchiude gli occhi sussurrando debolmente
-Oh, Matthew…..-


Da quando Mary ha lasciato Downton Matthew si è dedicato anima e corpo alle faccende legate alla tenuta. Robert lo sta introducendo in ciò che lui chiama “il meccanismo e il cuore di Downton” ed è felice di poter mostrare al suo Matthew, al figlio che mai ha avuto, come dovrà gestire il tutto quando lui non ci sarà più a guidarlo. Da allievo diligente quale è lo ascolta con dedizione e attenzione, anche se spesso e volentieri è costretto a chiudere gli occhi perché il pensiero della cugina sembra non abbandonarlo mai. Perfino sua moglie si è accorta che qualcosa lo turba, ma lei riconduce il tutto al troppo lavoro che Matthew ha voluto prendere sopra le proprie spalle… se solo sapesse! Quale vergogna per lui!
-Matthew… mi stai ascoltando?- è la voce di Lord Grantham che lo riporta nuovamente alla realtà.
-Sì, scusami.. mi ero distratto…- ammette sbattendo leggermente le palpebre, gesto che ricorre quando è particolarmente nervoso o irritato per qualche cosa.
- Ragazzo mio sta capitando sempre più spesso, e questo comincia a preoccuparmi … - gli fa notare l’uomo corrugando la fronte in modo marcato. – c’è qualcosa di cui vorresti parlarmi? Se posso aiutarti in qualche modo non esitare…-
Robert gli sta offrendo la possibilità di liberarsi di un peso che, da troppo tempo, grava sulla sua coscienza. Ma Robert è anche il padre di Mary? Come poter affrontare l’argomento con tatto e delicatezza?
-Ecco…- comincia a farfugliare – supponiamo che tu abbia fatto qualcosa di cui inizi a pentirti, ma non puoi più tornare indietro per cambiarla. – ora si gratta nervosamente il collo – Cosa faresti?-
-Una cosa di cui mi pento, ma che non posso cambiare?- ripete portandosi l’indice della mano destra sotto il mento mentre Matthew annuisce e lo fissa come se si aspettasse che dalla sua bocca possa uscire la più grande delle verità.
- Beh, partendo dal presupposto che niente è mai perduto completamente, sei sicuro di non poter fare niente per cambiare le cose? –
Il ragazzo scuote lentamente la testa – Non come vorrei, almeno.-
-C’entra Mary, vero? – azzarda a domandare Robert notando l’espressione di Matthew, assomiglia molto ad un ladro che viene colto proprio durante il fatto.
- Sì… purtroppo …. – ammette con non poco imbarazzo chinando sempre di più la testa verso il basso con fare colpevole.
- Perché hai sposato Lavinia, allora? Se per te Mary continua ad essere tanto importante? Mia figlia non ha certo un carattere facile, e ci vuole del tempo per conoscerla ed apprezzarla…, ma ormai credo che tu non possa fare davvero più niente. Non fingerò che Sir Richard mi piaccia .. non è l’uomo che volevo vedere al suo fianco…. – conclude riuscendo a stento a celare la propria espressione delusa. – sono sempre stato convinto, fin dai primi vostri battibecchi di molti anni fa, che eravate perfetti l’uno per l’altra. . . – si corregge – che siete perfetti. Ma siamo gente che vive in un certo status sociale e io non posso certo invogliarti a fare qualcosa che sia sbagliato, per quanto desideri vedere Mary felice non getterei mai la casata nel disonore più completo.-
-Non lo voglio nemmeno io – aggiunge il cugino Matthew sollevando appena lo sguardo. In realtà non sa più nemmeno lui cosa desiderare. Da una parte si rende conto che l’amore che nutre nei confronti di Mary è un qualcosa di totalizzante, capace di annientare ogni briciolo della sua ragione, ma è sposato con Lavinia, ha fatto un patto, ha promesso di amarla in ogni situazione e deve portare avanti ciò che ha appena cominciato.
-Se solo potesse esserci un secondo Matthew Crawley.. – inizia a dire Robert dopo qualche attimo di silenzio – avremmo risolto il tuo problema – gli dà una piccola pacca sulla spalla lasciandolo riflettere da solo. 
Si volta ad osservare la figura del ragazzo immobile, in mezzo al giardino della tenuta pensando che – Se solo lo avessi capito prima .. avrei potuto far qualcosa..- gli sfugge un profondo sospiro nel mentre rientra tra le mura di Downton. Sapere Mary lontana è il suo più grande dispiacere, soprattutto saperla nelle mani di un uomo che non merita affatto sua figlia. Che situazione contorta! Per la prima volta in vita sua si sente impotente, incapace di trovare una soluzione che possa contentare tutti.
Si ritrova solo, in mezzo a quello che gli sembra essere il niente… perché da quando se n’ è andata Downton per lui non è altro che questo.
-Matthew…?- una voce decisamente, troppo, familiare, lo fa voltare all’indietro. Ostenta subito un sorriso 
-Mia cara…- le tende una mano e aspetta che lei lo raggiunga.
-C’è qualcosa che ti preoccupa? Sei così strano in questi giorni…-mormora con quel suo tono di voce dolce e tremendamente ingenuo.
-No, no .. non preoccuparti. È il lavoro che mi stanca..- giusto perché una scusa, ormai, vale l’altra.
-Te l’avevo detto che era un carico eccessivo da prendere sopra le tue spalle. … - quindi per cambiare totalmente discorso esclama – Oggi Sybil ha ricevuto una lettera di Mary.-
Ecco, quello che più temeva. – Ah, sì? – domanda cercando di non trasmettere a sua moglie lo stato di angoscia nel quale si sente sprofondare ogni volta che qualcuno pronuncia il nome di lei. E come le volte passate il suo cuore comincia ad avverte degli arresti strani ..
-Sì, sai che Mary…- altro piccolo vuoto all’altezza del petto – scrive che probabilmente lei e Carlisle anticiperanno le nozze?- 
- Beh, è una notizia magnifica.- annuisce lui mentre si sforza di osservare il paesaggio che ha davanti.
-Non me ne sembri entusiasta, però… - gli fa notare cominciando ad osservarlo con sguardo interrogativo, per poi poggiare una mano sul suo braccio. – Lo so che per tutti voi è difficile pensare che Mary non sarà più qui con noi. Ma prima o poi doveva succedere….- gli circonda la spalla con la mano sinistra mentre la fede che porta all’anulare scintilla sotto i raggi solari che filtrano dalle fronde più basse degli alberi che li circondano e costeggiano finemente il giardino.
Sa che quello che lei sta dicendo è tutto, maledettamente, giusto ma non riesce ad accettarlo.
-Sì, ma da come ne parli sembra che l’abbiamo persa per sempre … - parla volutamente al plurale, dato che risulterebbe strano se ne parlasse in prima persona.
-Beh, non penso che una volta sposata avrà molto temo per tornare qui…- aggiunge Lavinia osservandolo con i suoi grandi occhi chiari.
Matthew, dal canto suo, non può far altro che corrugare lievemente la fronte. Possibile che sua moglie abbia capito qualcosa e stia cercando di farglielo intendere anche lui con i suoi modi di fare dolci?
Sembra quasi che lei sia felice nel sapere che Mary non tornerà più da loro dopo il matrimonio, possibile che la odi in segreto fino a tal punto? 
Mary… se ripensa al periodo che ha passato in guerra.. era il pensiero costantemente rivolto a Mary che lo faceva andare avanti, che lo spingeva a lottare ogni volta contro la vita e la morte. Si rende conto di aver “usato” Lavinia e di averla ingannata, ma….
Si volta e le sorride appena osservandola con dolcezza – Andiamo, mia cara… sta diventando freddo…- le circonda la vita con il braccio destro e le cammina vicino. Da ora in poi si ripromette che Mary per lui non sarà nient’altro che sua cugina, e come tale le augura di poter vivere una vita piena e felice al fianco di Carlisle.
 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Downton Abbey / Vai alla pagina dell'autore: LadyMaria