Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Etoile_Noir    11/04/2007    2 recensioni
Una ragazza tormentata da avvenimenti della suo vita, una ragazza che vive per la musica, un viaggio in america, nuove amicizie e un nuovo amore ad attenderla...Ma riuscirà Charlotte a ritrovare se stessa e a guarire le sue ferite?

Note: avevo già messo questa ff quest'estate questa storia nella sezione originale-generale ma dopo averla cancellata e ora risistemata mi rendo conto che è giusta per questa sezione.
Genere: Romantico, Malinconico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
d

 

Capitolo 5

Dopo aver sentito dei passi si svegliò di soprassalto e ancora immersa nella immagini sfuocate del sogno e sorrise.                              

 Si guardò, era in una stanza, seduta su un letto enorme e avvolta da lenzuola di seta scarlatta.

Un ragazzo in piedi appena a due passi dall'entrata la guardava stranito. Di botto appoggiò il borsone sul pavimento e se ne andò sbattendo la porta e mantenendo a stento la calma. Si alzò e andò a vedere che stava succedendo. Per non intromettersi guardò da una fessura della porta da cui passava anche la luce.

Il nuovo arrivato urlò "Che ca**o ci fa qui quella???"                                                                                                                   

"Calmati..." disse Chris mentre veniva preso per la maglia e spintonato verso la parete dall'altro nonostante fosse più grosso di lui                                        

"No...ho il diritto di sapere...sono stato via per tutti questi  mesi e mi ritrovo quella in camera" rispose l'altro ancora più  infuriato                                                                                                                                                                                                               

"Zitto...ci può sentire!!!" disse il biondino all'altro                                                                                                                         

" e sai che mi interessa...io voglio una spiegazione!!!"  sbraitò l'altro                                                                                                                                  

 "Vedo che restare in Ohio ti fa regredire il cervello, eh, Elias??"                                                                                                          

 * Ah allora ha pure un nome il fratello casinista* pensò la ragazza  con il sorriso stampato sulle labbra                                                                                                                                                                                                 

"Divertente"  sbottò con sarcasmo il moro                                                                                                                                                                                                                                          

 "Ora tu mi dici, ok?" continuò  lui                                                                                                                                                                                                 

"Che vuoi che ti spieghi?!?" si stoppò per pensare"Vuoi una spiegazione....allora...ehm...l'ho incontrata sull'aereo a Milano: mi  ha fatto inc**are, mi ha fatto divertire, mi ha fatto pena. Era sola. Qui, in america. Avrei dovuto lasciarla andare?"                                                                          

  Non una parola uscì dal fratello, che ora appoggiato alla parete,aveva assunto un'espressione stupita dal momento che la ragazza era balzata  fuori dalla stanza ed era andata contro il biondo.

Lo spintonava e batteva i pugni contro il suo petto; ma era inutile così aprì bocca " Ah, è così che mi vedi? una povera sfortunata che non sa dove andare?"                                                                                                                                                                                                        

"Stai calma, Lottie" sbottò Chris cercando di calmarla ma lei non cedette e gli rispose "Non ti azzardare..."                                        

Intanto Elias, comodamente appoggiato al muro dello stretto corridoio guardava divertito la scena.  Gli veniva ancora di più da ridere perchè quella era esattamente identica ai litigi tra innamorati che spesso vedeva quando sua nonna era ospite da loro.                                                                                                               

Ad un certo punto non ce la fece più a trattenersi dalle risate e scoppiò.

“Ahaha….vi dovevate vedere…ahahah”   

Quello che ricevette fu solo uno sguardo furente da parte dei due e allora difendendosi sbottò “...eh, bravo il mio fratellino, sempre a fare casini con le donne!!!"                                                                                                                 

 "Allontanati finchè sei in tempo...è meglio..."  dissero all'unisono la mora e il biondo                                                                                                                                

 Mentre si stava dirigendo verso il salotto con un passo tutt’ altro che preoccupato e nemmeno veloce alzò le mani al cielo e in tono sarcastico disse "oh! sono in pericolo di morte...attenzioneeee!!!ora vado in cucina e mi gusto il mio ultimo spuntino..."                                                                                               

 Lo seguirono, da quello stretto corridoio alla loro destra si apriva un ampio salone ben riempito. C’era un divano ad angolo enorme, vari mobili di cui soprattutto ne si poteva notare uno accostato alla parete pieno zeppo di Dvds che si articolava intorno a un’enorme tv al plasma.                                                                                           

Avvicinandosi alla cucina e ripensando a quel tipo sospirò "Che gran bastardo” di rimando dalla cucina si udì " Ti  ho sentito...io sono onnipresente e onnipotente..."                                                                                                                                               

 "Certo certo allora dovresti essere un dio, e siamo messi male se l'essere perfetto a cui  l'umanità aspira sei tu!" fece la ragazza con tono aspro

Elias si affacciò alla porta " Bella mossa!!! ma non mi metti a tacere con queste tue affermazioni da sapientona...e comunque non sei alla mia altezza...nono" disse facendole una linguaccia                                                                                  

Si ritrovarono tutti in una piccola cucina e Chris le chiese "Hai fame?"                                                                                                                   

"Direi...è da tipo un giorno che non mangio..."                                                                                                                             

 Dopo aver spalmato una crema simile alla nutella ma soltanto più  chiara sul pane gli passo lo spuntino.

 Lo morse e disse "uhmmm...burro di noccioline!!!"

“Benvenuta in America!!! Il favoloso regno del gusto!!!” buttò lì Elias

“Ma cosa! Si vede che non sei mai stato in Italia, là si che si mangia bene!Diglielo Chris!” gli ripose la mora

Quello che ottenne fu solo un misero accenno di testa cha la fece infuriare

“ Non mi difendi neanche!!”

“Ma…st-avo mangiando. Ed è maleducazione parlare con la bocca piena”

“Mi scusi sua Maestà! Ora mi ascolti, apra bene il suo occhio così avrò preso precauzioni per non insudiciare il pavimento con la mia saliva!”

“Voi due con il vostro sarcasmo potete conquistare l’universo” affermò il biondo

“Ma avete l’intenzione di darmi botte vocali per tutto il pomeriggio?”chiese incuriosita la mora

“Mah io avevo intenzione di emigrare che ne dici Chris…meglio il Burundi o Las Vegas?”prese la parola il moro mostrando un’evidente ironia nella voce

“Di sicuro meglio il Burundi a Vegas riuscirebbe a trovarci in troppo poco tempo!”rispose l’altro

“Bene… vedo che riuscite benissimo a dare aria ai denti ma vediamo se riuscite a combinare qualcosa di buono…dai su, prendetemi!!!” li spronò la ragazza

Iniziò a correre appena superò la cucina e accelerò il ritmo quando superò il divano. Arrivò all’apertura della porta finestra e ne superò al soglia senza mai staccare gli occhi dagl’alberi e la mente da quello che stava pensando. Non focalizzava nulla se non fossero quegli immensi alberi verdi che si trovavano proprio davanti a lei.

“Attentaaaaaaaaaaaa!!!!!!” Le urlarono all’unisono i due che erano ormai fuori dalla casa

Un battito di ciglia dopo.

 Splash.

L’impatto del suo corpo con l’acqua cristallina.  Il freddo la prese all’aumentare della profondità e la faceva rabbrividire unito alle bollicine fastidiose che l’impatto aveva creato.

  In un attimo risalì e si issò sul bordo in modo di ritrovarsi in piedi di fianco ai ragazzi. Gli abiti più neri, aderenti e naturalmente più bagnati di prima sgocciolavano vistosamente. I capelli appiccicati al volto, il trucco sbavato, la carnagione più bianca del solito, le braccia dischiuse in un abbraccio minaccioso la facevano assomigliare ad uno zombie appena uscito dalla tomba. Sul suo volto apparve un sorrisino demoniaco e mentre si avvicinava a loro imitava il portamento oscillante, quasi robotico di uno zombie.    

Il biondo le fece proseguire il giochetto e quando oscillando si avvicinò a lui, la prese per le gambe e la mise sulla sua spalla quasi come fosse un uno zaino.  ”Mettimi giùùùùùùù!!!!!giùùùùùùùù!!!”gridava istericamente la ragazza mentre si divincolava dandogli continuamente calci contro la scapola

“Lascio fare questi giochetti da bambini a voi, io entro, ho altre faccende più importanti da sbrigare!” annunciò Elias mentre si allontanava

A quel punto la ragazza smise di scalciare e sussurrò qualcosa all’orecchio di Chris che la rimise in piedi e poi  gridò al fratello “Aspetta un secondo!”                                                            

L’altro non fece in tempo a voltarsi che quello dai capelli dorati lo bloccò e lo trascinò in piscina lasciando scolpito sul volto della ragazza un’espressione colpevole.                                      

Il moro appena fu riemerso si avvicinò al bordo e uscì dalla piscina e come un gatto incazzato si andò a nascondere in casa.                                                                                                  

La ragazza che invece sentiva freddo si gettò in acqua. Abbracciò il ragazzo e gli sussurrò affettuosamente all’orecchio “Da quanto tempo, s*****o!” poi cercò scherzosamente di affogarlo. E così iniziò la epica battaglia di chi affoga l’altro per primo e continuò per una buona mezz’oretta, cioè fino a quando Elias che si era messo roba asciutta e gli occhiali da sole non si accomodò svaccato su una sdraio bianca e iniziò a parlare “Ah, Chris, stasera io e i ragazzi ci troviamo giù al  pub e hanno detto che gli farebbe piacere se venissi anche tu, soprattutto a Julia”                                                            

“Ok si può fare”

“Ma chi sarebbe questa Julia?!?”chiese incuriosita la ragazza

“ah nessuno…solamente la sua ragazza”rispose il moro   

“Chris e Julia si danno la mano e si baciano nel campo di grano…”intonò una canzoncina infantile Charlotte

“E piantala!!”la sgridò il diretto interessato

“Sei arrossito, sei arrossito!!!” enunciò la ragazza cercando di mettergli la testa sott’acqua ma fu buttata da qualche parte da quella bestia sottoforma di  adolescente

“Lo so!Non c’è bisogno che tu me lo dica!!” parlò lui scocciato mentre la vedeva riemergere

“Brutto cafone! Avvertimi prima!!!!” 

“Ma è più bello così!!!”

“Per te che non hai bevuto 1 litro d’acqua di sicuro!”

“Ma non sai stare agli scherzi!!!”

“E allora…”

“Allora se va avanti così ti affogo prima di stasera!”

“Uffi!!!!! ma ero io quella che aveva preso l’iniziativa di affogarti all’inizio…ora cos’ è da un momento all’altro non sono più l’assassina....Non è giusto!!!”

“I tempi cambiano… anche gli innocenti giocatori di football possono esserlo, non solo voi darkettoni, punkettoni e balle varie avete l’esclusiva”

“Non fare il saggio perchè anche tu di casini ne combini!!!”annunciò il moro dalla sua postazione d’onore

“Cosa c’è Elias???Vuoi un’ altra ripassata!!!”

“Se voglio fare un bagnetto ci vengo da solo”disse il ragazzo calcando le ultime due parole

“Contento tu!”

Nell’intento di farlo innervosire e preoccupare tirò fuori lo stesso argomento “Ma stasera viene anche lei?”

“Lei avrebbe anche un nome!!”ribattè infuriata la mora

“Ah scusate…Charlotte, quello là è Elias mio fratello. Elias lei è Charlotte…comunque perché me lo chiedi certo che verrà è nostra ospite e non possiamo lasciarla a casa da sola sarebbe scortese!”

“Come vuoi… ma di sicuro non ti conviene farti vedere dalla tua tipa con lei!” lo  avvertì il moro

“Non capisco dove vuoi arrivare…ma comunque puoi farti accompagnare da lei…”

“Scusate e la mia opinione dove la mettete e se…. io con te non ci voglio venire Elias?” ammiccò la mora

“Ti lascio una scelta:o ci vieni o ci vieni!ti piace?”

“Direi…la seconda: ci vengo…ma non perché voglia passare del tempo con te, Chiaro?”

“Cristallino!Però scusate se vi do un consiglio ma vi conviene prepararvi sono le 8:00 e poi prima di andare dobbiamo mangiare qualcosa…”

“Perfetto…ora veniamo”dissero all’unisono i due che erano ancora nell’acqua

Mentre entravano in salotto Chris iniziò indicando il moro “Lottie  usa pure camera sua, la camera degl’ospiti non è pronta…mi dispiace!”

“Non fa niente basta che lui mi dia qualcosa per lavarmi e asciugarmi…”rispose lei

“Seguimi ti do tutto io”si addolcì il moro

Andarono nella stanza di prima che ora era un casino e le indicò dove si trovava tutto.

Non si stupì ne delle dimensioni del bagno nè della lussuriosità di esso, anche a casa sua un bagno standard aveva le stesse caratteristiche

Mentre lui si allontanò lei prese a fissarlo e  la cosa strana di quel ragazzo, oltre che al fatto da un momento all’altro era diventato gentile, era che anche quando in quel momento gli era passato davanti non era riusciva a scorgerne gli occhi che erano nascosti sotto da una cortina di capelli nerissimi.

Aveva lasciato la porta aperta e dal momento che la doccia era enorme si spogliò li dentro e prese a lavarsi canticchiando.

Sentì dei passi avvicinarsi e si stoppò per chiedere “Chi è?”

“Sono io non preoccuparti e continua pure a cantare non dai fastidio….Ma come mai non hai chiuso la porta?” riconobbe subito le parole di Elias

“Mi sento più al sicuro. Se dovessi svenire in doccia o se mi succedesse qualcosa voi che fareste con la porta chiusa a chiave??”

“Ah ok. Posso chiederti un favore?”

“Certo se posso aiutarti!”

“Posso venire in bagno che devo sistemare alcune cose… giuro che non ti disturberò e  ne farò il maniaco”

“Certo fai pure!”

Dopo un po’ di via vai del ragazzo e di shampoo di lei il moro le fece “Scusa una cosa…dal momento che te sei una ragazza…dopo mi aiuti un secondo con i capelli…un ciuffo ribelle non vuole saperne di stare giù!”

“Ok dammi un momento che finisco”

Con  quella richiesta poteva apparire leggermente frocio ma in realtà era tutt’altro.

Uscì dal box con solo indosso un’ asciugamano che la copriva.

Quando lui la vide attraverso lo specchio per un attimo rimase quasi abbagliato.

Non era più piena di trucco sbavato sulla faccia, ed era più riposata così i suoi occhi azzurri si potevano notare in tutta la loro intensità.

“Allora questa ciocca dov’è??

“Vedi è questa!!!” le disse indicando infuriato

Con fare materno si inumidì il pollice e alzandosi in piedi per vederci meglio gli stirò quei capelli ribelli “Ecco fatto!” gli sorrise lei

“Sai per caso dov’ è la mia roba??” gli fece lei

“Credo di averla messa sul letto…guardaci…ah comunque grazie mille!”

Chiuse la porta d’accesso alla camera e mentre tirava fuori tutte le cose che aveva appallottolato dentro lo zainetto si rese conto che non sapeva che si sarebbe trovata di fronte quella sera e allora chiese “L’ultima cosa che ti chiedo…devo mettermi qualcosa di particolare o va bene tutto??”

“Non è nulla di speciale…fai tu”

“Perfetto, grazie!”

Mentre tirava via l’acqua dai capelli con l’ asciugamano osservava le magliette a disposizione e alla fine decise di mettersene una di emily the strange e un paio di jeans neri. abbastanza stretti e morbidi.

Ritornò in bagno per vestirsi,  asciugarsi i capelli e truccarsi. Elias era ancora li che si  preparava e si guardava fisso nello specchio, quando entrò lei, si volatilizzò.

Uscì dal bagno: la maglietta sfidava la carnagione bianchissima che si notava per le maniche corte e  per il collo ancor più bianco che rimaneva scoperto, il viso era ritornato al solito: l’espressione decisa e il trucco forte reggeva il gioco allo sguardo pungente di lei, i capelli lunghissimi  e nerissimi si confondevano con la maglia nera aderente su cui era disegnata  una cravatta stava a pennello con i pantaloni strettissimi neri e le vans stra-rovinate che aveva ai piedi.

Entrò di nuovo nella stanza, Elias non c’era.

***

 Scusate del ritardo ma la mia chiavetta mi ha cancellato per tipo… una decina di volte la storia…*me triste*…

Se vi  va lasciate un commentino, se no grazie di essere passati!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

This Web Page Created with PageBreeze Free HTML Editor

  
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Etoile_Noir